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Le marachelle degli amish
Vicus:
Recentemente si è parlato di amish, come di comunità esemplari. Questo documentario evidenzia invece non poche problematiche, alcune quasi comiche e forse poco diffuse, altre molto più serie.
Malgrado la sua chiusura e rigidità ho sempre provato simpatia per questo gruppo umano pacifico, per cui queste note vanno intese a scopo di "studio" e non di attacco ai poveri amish, che se non altro non fanno male a nessuno.
La fonte è un documentario "non autorizzato" che riporto in calce.
Uno degli aspetti più interessanti è l'ossessione delle donne per i viaggi, cioè l'evasione e la fuga, neppure per andare in un posto specifico ma per prendere l'aereo. Tema molto presente nei romanzi femminili dell''800, in cui la principale afflizione per le protagoniste sposate era l'impossibilità di viaggiare essendo (noto tema femminista) "segregate" in casa. Un segno di inquietudine anticontemplativa, comunque non proprio di evoluzione spirituale.
Altra cosa alquanto sorprendente (non so quanto vera o diffusa però) è l'attrazione verso futilità come vestiti alla moda, pizzi e merletti. Ne emergerebbe una poco edificante vacuità femminile.
Un problema invece grave e documentato è la diffusione della droga tra i giovani amish, ci sono perfino stati arresti dell'FBeye per spaccio (quando si tratta di sorvegliare o arrestare cristiani tradizionali, non se lo fanno dire due volte). Insieme alle vanità femminili di cui sopra, mi pare un logico effetto di una eccessiva rigidità e di una disciplina non interiore ma affidata a divieti e interdetti esterni (modalità studiata dall'antropologa Ruth Benedict).
Come il divieto di usare l'elettricità, aggirato con generatori a vento (ma Wikipedia dice che sono permessi), o di usare il telefono in casa, per cui viene installato in garage (a questo non credo molto, immaginate la comunità che assiste al montaggio di pali telefonici senza dir nulla). Anche questo pare rivelare i limiti di rigidi interdetti cui si ubbidisrebbe senza capire, piuttosto che di scelte consapevoli di limitare l'uso di tecnologia.
Innegabile che il loro apporto alle arti e alle scienze è zero assoluto, com'è tipico di ogni cultura chiusa che non si pone domande, non cerca di capire il mondo che li circonda, forse neppure il significato profondo di regole che segue in modo forse troppo automatico.
Rimane il fatto che sono una "comunità funzionante" (MOLTO funzionante), non ci sono i divorzi in numero rilevante e raddoppiano la popolazione in 20 anni. Non so se gli ispanici riusciranno a star loro dietro (prevedo di no) ma di questo passo, tra 500 anni in Pennsylvania ci saranno solo amish
FONTE:
//www.youtube.com/watch?v=Yu1mpmp-iV8
Massimo:
Caro Vicus, se neppure la Chiesa Cattolica, con i suoi duemila anni, è riuscita a trasformare la natura femminile e a mettere la mordacchia al desiderio femminile, come pensi ci possano riuscire gli Amish che hanno (in America) sì è no un secolo di Storia e in Europa sì e no tre? Contentati del fatto che le loro donne gli Amish riescono a recluderle nelle loro comunità mentre oggi il cattolicesimo le donne cattoliche non riesce neppure a tenerle in casa e spesso neppure tenerle all'obbedienza della fedeltà coniugale! :blink: :lol: :w00t:
Vicus:
--- Citazione ---se neppure la Chiesa Cattolica, con i suoi duemila anni, è riuscita a trasformare la natura femminile e a mettere la mordacchia al desiderio femminile
--- Termina citazione ---
Magari i termini sono eccessivi ma per brevità diciamo che ci era riuscita molto bene, finché non sono intervenuti a guastarla con cd. riforme
--- Citazione ---Contentati del fatto che le loro donne gli Amish riescono a recluderle nelle loro comunità mentre oggi il cattolicesimo le donne cattoliche non riesce neppure a tenerle in casa e spesso neppure tenerle all'obbedienza della fedeltà coniugale!
--- Termina citazione ---
Il termine recluderle mi pare invece appropriato per gli amish, perché le donne e neppure gli uomini possono fisicamente uscire da quelle comuni.
Alle donne non è stato mai proibito di uscire di casa, ma capisco il senso dell'espressione e confermo che nelle comunità tradizionali non ci sono "scappate di casa", anzi è un centro di vita sociale, non un dormitorio per schiavi abbrutiti come spesso oggi. Anche presos gli amish, con la differenza che i cattolici vivono (da sempre) mescolati agli altri, compito ben più arduo che restare confinati in una comune tra sanzioni e interdetti
Certamente le cattoliche tr. non hanno il pallino dei "viaggi". Nè mi risultano particolari difficoltà per il vestiario, la mia ex non era trad e le chiesi di indossare gonne sotto al ginocchio, cosa che fece (allungando quelle esistenti).
So di un caso in cui il marito disapprovava le frequentazioni (femmili) della moglie, cosa comprensibile in una metropoli caotica e dai costumi prossimi a quelli di Babilonia.
Tutto ciò può apparire "integralista" ma FUNZIONA ed è nulla a confronto del cristianesimo dei primi secoli, di cui spesso si parla come di un'età ideale, per non parlare dell'islam che le femministe criticano ma poi si tuffano (non una soltanto) in moschea col velo e si sposano l'egiziano (non sempre finisce bene come sappiamo)
Massimo:
- fossi in te, sapendo cosa ha combinato Marozia a Roma con i Papi nel X° secolo quando tutta l'Europa era cattolica (allora non c'era stata ancora nè la Riforma Protestante nè lo scisma di Fozio e di Michele Cerulario tra cattolicesimo e religione ortodossa) non sarei proprio così sicurissimo che la Chiesa Cattolica si sia mostrata così bravissima a mettere la mordacchia alle donne e ai loro desideri. Non alle donne di potere, comunque. Neppure a quelle vicine alle sede apostolica, come le donne dei conti del Tuscolo. :lol: :D ;) :w00t:
- primo, il cattolicesimo NON DISAPPROVA e NON ESCLUDE le comunità chiuse cattoliche e tradizionaliste. Anzi, le elegge a modello di "autentica" vita che un vero cattolico deve condurre o pensare di condurre. Se "permette" a cattolici di vivere mescolati ad altri è per influenzare la società e convertirla ai valori del cattolicesimo. Secondo, le cattoliche "troie" sono disposte anche ad andare a Messa e a confessarsi se si permette loro di continuare a fare le troie. E se si legittima il loro stile di vita, sono disposte pure a pagare i contributi per edificare le chiese (anche se oggi c'è un pò meno il bisogno di costruire altre chiese, visto il vuoto della frequenza nelle chiese preesistenti). Fu proprio ciò che si verificò nella Roma papale del Cinquecento in cui si riuscì a raccogliere le somme necessarie per finanziare la costruzione della cupola di San Pietro tassando le "cortigiane", cioè le prostitute di Roma. Terzo, almeno gli Amish ci riescono ad impedire alle loro femmine di prostituirsi. Poi, magari, qualcuna di loro fantasticherà pure di poterlo fare, ma che dagli Amish qualcuna sia fuggita per fare la vita di prostituta non è una notizia che ci sia pervenuta. Quarto, che le femministe critichino l'Islam (a parole) e poi si vadano personalmente ad intruppare con l'islamico infoiato perchè se ne sentono stimolate ed eccitate per finire poi invariabilmente malmenate e massacrate di botte non mi suscitano nessuna compassione. Semmai, grasse risate. Questi islamici ci hanno risparmiato il lavoro. :lol:
Duca:
Cambiare la natura femminile (come del resto quella maschile) è ovviamente impossibile, però mettere un argine alle donne beh questo è stato fatto, e non solo dalla Chiesa...
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