In rilievo > L'universo della Questione Maschile
"MI AMO TROPPO PER STARE CON CHIUNQUE". E se questo fosse il NOSTRO slogan?
Massimo:
Come parte del martirologio di Sara Campanella, una vittima della violenza di un balordo frettolosamente trasformata nella ennesima martire della libertà femminile, come se in Occidente fosse minacciata e non fosse anzi ipertutelata dalle leggi e dalla magistratura attuale sono stati esposti nel luogo ove si è celebrato il funerale della "martire" parecchi manifesti che riportavano una sua battuta: "mi amo troppo per stare con chiunque". Ovviamente, essa è stata proposta come trionfale slogan della libertà e dell'autosufficienza femminile, da parte del mainstream ufficiale, ma essendone gli artefici dei citrulli come sempre sono i propagandisti (anche la propaganda bisogna saperla fare), non si sono accorti di aver fornito ora due formidabili assists al genere maschile, contro il quale tale slogan è rivolto e soltanto per opporsi e criminalizzare il genere maschile, considerato una minaccia all'autostima femminile: il primo: la rivelazione dell'autoreferenzialità delle femmine occidentali che valutano ogni e qualsiasi cosa, pure il rapporto con l'altro sesso, in termini esclusivamente opportunistici, ragion per cui se una sta bene con se stessa, non trova nessuna ragione di instaurare rapporti con il genere maschile, se la sua vita è già gratificante (ovvio che il contrario è condannabile, naturalmente; un maschio che ragiona così è un egoista, un superficiale, un brutale, un problematico, un segaiolo e via baggianando); il secondo assist è l'invito rivolto a tutti noi di comportarci allo stesso modo: se tu ci consideri un inciampo, un ostacolo alla tua felicità, come dovremmo noi maschi considerare a questo punto te e il tuo genere? Come minimo, vi manderemo affanculo. E sarebbe proprio ora!
Vicus:
In quella frase c'è tutto lo squallore e l'inciviltà del fu Occidente. L'esistenza umana (anche quella degli eremiti, comunque rari) è fatta di legami e relazioni. Ortega y Gasset considerava la società un artefatto vivente, il più importante creato dall'uomo. Senza tessuto sociale non può esistere vita umana sulla Terra.
Noi uomini possiamo, anzi siamo chiamati a fare di meglio di una Campanella: salvare (o ricostruire) la comunità, indispenabile affinché l'umanità abbia un futuro.
Si veda l'ottimo Desocializzazione di Matthew Fforde, ed. Cantagalli.
La frase è rivelatoria del narcisismo femminile e non potrebbe essere diversamente: l'uso specialmente ricreativo delle tecnologie (social, like e via discorrendo) non può che portare a quell'esito. Cf. Neil Postman, Amusing Ourselves to Death, Penguin Books.
Stiamo alla larga dalle donne obtorto collo, perché sostenute dalle leggi antiuomo sono instabili e pericolose. E anche radicalmente anti-civili
Massimo:
--- Citazione da: Vicus - Aprile 07, 2025, 23:53:05 pm ---In quella frase c'è tutto lo squallore e l'inciviltà del fu Occidente. L'esistenza umana (anche quella degli eremiti, comunque rari) è fatta di legami e relazioni. Ortega y Gasset considerava la società un artefatto vivente, il più importante creato dall'uomo. Senza tessuto sociale non può esistere vita umana sulla Terra.
Noi uomini possiamo, anzi siamo chiamati a fare di meglio di una Campanella: salvare (o ricostruire) la comunità, indispenabile affinché l'umanità abbia un futuro.
Si veda l'ottimo Desocializzazione di Matthew Fforde, ed. Cantagalli.
La frase è rivelatoria del narcisismo femminile e non potrebbe essere diversamente: l'uso specialmente ricreativo delle tecnologie (social, like e via discorrendo) non può che portare a quell'esito. Cf. Neil Postman, Amusing Ourselves to Death, Penguin Books.
Stiamo alla larga dalle donne obtorto collo, perché sostenute dalle leggi antiuomo sono instabili e pericolose. E anche radicalmente anti-civili
--- Termina citazione ---
Per l' appunto: è quello che ho sempre suggerito e che tuttora suggerisco. Di femmine allo stato brado non sappiamo e non dobbiamo sapere che farcene. Sono solo dannose ed inutili.
Vicus:
--- Citazione da: Massimo - Aprile 08, 2025, 09:03:38 am ---allo stato brado
--- Termina citazione ---
Esatto. I genitori hanno enormi responsabilità. Anche se penso che la soluzione della QM sia nei media, che sono come la leva di Archimede che fa muovere il mondo nella direzione voluta da chi la manovra.
Sono come l'acqua o l'atmosfera terrestre, NON dovrebbero essere in mani private, o politiche ma essere accessibili a tutti. Come tra una censura e l'altra sta avvenendo con la rete, per cui un paziente ottimismo è giustificato
Massimo:
--- Citazione da: Vicus - Aprile 09, 2025, 04:50:34 am ---Esatto. I genitori hanno enormi responsabilità. Anche se penso che la soluzione della QM sia nei media, che sono come la leva di Archimede che fa muovere il mondo nella direzione voluta da chi la manovra.
Sono come l'acqua o l'atmosfera terrestre, NON dovrebbero essere in mani private, o politiche ma essere accessibili a tutti. Come tra una censura e l'altra sta avvenendo con la rete, per cui un paziente ottimismo è giustificato
--- Termina citazione ---
I genitori non sono i soli nè i veri responsabili. Ricordati, caro Vicus, che il femminismo è stato finanziato dai padroni del vapore e la misandria alimentata e sostenuta dal mainstream per i motivi che sappiamo: la famiglia è un ostacolo allo strapotere finanziario, del denaro e dei mercati in quanto ultimo baluardo dei rapporti umani non dominati da logiche mercatistiche e in quanto tale deve essere distrutta. Le militanti citrulle del femminismo che ritengono che questo sia un obiettivo rivoluzionario (per loro) non si accorgono invece di essere le utili idiote e cretine del capitale che pensano di combattere e invece favoriscono.
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