Autore Topic: 1500 SCIENZIATI: Non c’è alcuna emergenza climatica  (Letto 207 volte)

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1500 SCIENZIATI: Non c’è alcuna emergenza climatica
« il: Maggio 26, 2023, 23:27:26 pm »
https://twitter.com/ladyonorato/status/1661366985517588487

Giuliano Amato: “La crisi climatica da affrontare come il Covid”.

Di Wanda Massa

È quanto afferma CLINTEL (Climate Intelligence) una prestigiosa fondazione indipendente che opera nei settori del cambiamento climatico e della politica climatica, fondata nel 2019 dal professore emerito di geofisica Guus Berkhout e dal giornalista scientifico Marcel Crok. Come dichiara sul proprio sito, l’obiettivo principale di CLINTEL è generare conoscenza e comprensione delle cause e degli effetti del cambiamento climatico, nonché degli effetti della politica climatica.

La visione di CLINTEL può essere facilmente riassunta come segue: Non c’è alcuna emergenza climatica. A tal fine Guus Berkhout ha quindi dato vita alla Dichiarazione mondiale sul clima, un documento che viene frequentemente aggiornato sulla base dei contributi di tutti i suoi promotori e di altri esperti, provenienti dai cinque continenti. La versione più aggiornata della Dichiarazione e l’elenco dei firmatari (oltre 1500) è consultabile qui.

Si tratta di un messaggio di estrema urgenza ed importanza, alla luce delle devastanti conseguenze a livello economico, politico e sociale, che sta comportando e che sempre più comporterà l’attuazione dell’agenda 2030 in ambito ecologista.

Di seguito, nella mia traduzione, la Dichiarazione mondiale sul clima, riportata sul sito di CLINTEL e sottoscrivibile qui.

La scienza del clima dovrebbe essere meno politica, mentre le politiche climatiche dovrebbero essere più scientifiche. In particolare, gli scienziati dovrebbero sottolineare che i risultati dei loro modelli non sono il risultato di una magia: i modelli informatici sono fatti dall’uomo. Ciò che risulta dipende completamente da ciò che i teorici e i programmatori hanno inserito: ipotesi, assunzioni, relazioni, parametrizzazioni, vincoli di stabilità, ecc. Purtroppo, nella scienza del clima mainstream la maggior parte di questi input non è dichiarata.

Credere al risultato di un modello climatico significa credere a ciò che i creatori del modello hanno inserito.  È proprio questo il problema dell’attuale discussione sul clima, in cui i modelli climatici sono centrali. La scienza del clima è degenerata in una discussione basata su convinzioni, non su una sana scienza autocritica. Dovremmo liberarci dall’ingenua fiducia nei modelli climatici immaturi. In futuro, la ricerca sul clima dovrà dare molta più importanza alla scienza empirica.

Non c’è nessuna emergenza climatica

Una rete globale di oltre 1501 scienziati e professionisti ha preparato questo messaggio urgente. La scienza del clima dovrebbe essere meno politica, mentre le politiche climatiche dovrebbero essere più scientifiche. Gli scienziati dovrebbero affrontare apertamente le incertezze e le esagerazioni nelle loro previsioni sul riscaldamento globale, mentre i politici dovrebbero valutare spassionatamente i costi reali e i benefici ipotizzati delle loro misure politiche.

Il riscaldamento è causato da fattori naturali e antropici

L’archivio geologico rivela che il clima della Terra è variato da quando esiste il pianeta, con fasi di freddo e di caldo naturali. La Piccola Era Glaciale si è conclusa solo nel 1850. Non è quindi una sorpresa che ora stiamo vivendo un periodo di riscaldamento.

Il riscaldamento è molto più lento di quanto previsto

Il mondo si è riscaldato molto meno di quanto previsto dall’IPCC sulla base dei modelli di forzatura antropica. Il divario tra il mondo reale e quello modellato ci dice che siamo ben lontani dal comprendere il cambiamento climatico.

La politica climatica si basa su modelli inadeguati

I modelli climatici hanno molte lacune e non sono neanche lontanamente plausibili come strumenti di politica globale. Essi esagerano l’effetto dei gas a effetto serra come la CO2. Inoltre, ignorano il fatto che arricchire l’atmosfera di CO2 è benefico.

La CO2 è cibo per le piante, la base di tutta la vita sulla Terra

La CO2 non è un inquinante. È essenziale per tutta la vita sulla Terra. La fotosintesi è una benedizione. Una maggiore quantità di CO2 è benefica per la natura e rende la Terra più verde: l’aumento di CO2 nell’aria ha favorito la crescita della biomassa vegetale globale. È un bene anche per l’agricoltura, in quanto aumenta la resa delle colture in tutto il mondo.

Il riscaldamento globale non ha aumentato i disastri naturali

Non ci sono prove statistiche che il riscaldamento globale stia intensificando uragani, inondazioni, siccità e disastri naturali simili, o che li renda più frequenti. Tuttavia, è ampiamente dimostrato che le misure di mitigazione della CO2 sono tanto dannose quanto costose.

La politica climatica deve rispettare le realtà scientifiche ed economiche

Non c’è alcuna emergenza climatica. Pertanto, non c’è motivo di panico e di allarme. Ci opponiamo fermamente alla dannosa e irrealistica politica di azzeramento delle emissioni di CO2 proposta per il 2050. Se dovessero emergere approcci migliori, e sicuramente lo faranno, abbiamo tutto il tempo per riflettere e riadattarci. L’obiettivo della politica globale dovrebbe essere la “prosperità per tutti”, fornendo energia affidabile e accessibile in ogni momento. In una società prospera uomini e donne sono ben istruiti, i tassi di natalità sono bassi e le persone si preoccupano dell’ambiente.

Epilogo

La Dichiarazione Mondiale sul Clima (WCD) ha riunito una grande varietà di scienziati competenti provenienti da tutto il mondo*. La notevole conoscenza ed esperienza di questo gruppo è indispensabile per raggiungere una visione equilibrata, spassionata e competente del cambiamento climatico.

D’ora in poi il gruppo funzionerà come “Global Climate Intelligence Group”. Il Gruppo CLINTEL fornirà consulenze sollecitate e non sollecitate sui cambiamenti climatici e sulla transizione energetica a governi e aziende di tutto il mondo.

* Non è il numero di esperti, ma la qualità delle argomentazioni che conta.

Promotori

PREMIO NOBEL PROFESSOR IVAR GIAEVER NORWAY/USA

PROFESSOR GUUS BERKHOUT / THE NETHERLANDS

CORNELIS LE PAIR / THE NETHERLANDS

PROFESSOR REYNALD DU BERGER / FRENCH SPEAKING CANADA

BARRY BRILL / NEW ZEALAND

VIV FORBES / AUSTRALIA

PATRICK MOORE / ENGLISH SPEAKING CANADA

JENS MORTON HANSEN / DENMARK

PROFESSOR LÁSZIÓ SZARKA / HUNGARY

PROFESSOR SEOK SOON PARK / SOUTH KOREA

PROFESSOR JAN-ERIK SOLHEIM / NORWAY

STAVROS ALEXANDRIS / GREECE

FERDINAND MEEUS / DUTCH SPEAKING BELGIUM

PROFESSOR RICHARD LINDZEN / USA

HENRI A. MASSON / FRENCH SPEAKING BELGIUM

PROFESSOR INGEMAR NORDIN / SWEDEN

JIM O’BRIEN / REPUBLIC OF IRELAND

PROFESSOR IAN PLIMER / AUSTRALIA

DOUGLAS POLLOCK / CHILE

BLANCA PARGA LANDA / SPAIN

PROFESSOR ALBERTO PRESTININZI / ITALY

PROFESSOR BENOÎT RITTAUD / FRANCE

THIAGO MAIA / BRAZIL

PROFESSOR FRITZ VAHRENHOLT / GERMANY

THE VISCOUNT MONCKTON OF BRENCHLEY / UNITED KINGDOM


DUŠAN BIŽIĆ / CROATIA, BOSNIA AND HERZEGOVINA, SERBIA AND MONTE NEGRO

https://twitter.com/QLexPipiens/status/1661986597699461120

https://twitter.com/ladyonorato/status/1661366985517588487

https://twitter.com/initlabor/status/1661974769246388225

https://www.maurizioblondet.it/non-ce-alcuna-emergenza-climatica-e-questo-il-messaggio-piu-urgente-da-diffondere/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.