Autore Topic: Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"  (Letto 775 volte)

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Offline bluerosso

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #1 il: Marzo 10, 2023, 11:32:28 am »
Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
Ilaria e Melissa frequentano il secondo anno della Scuola Costruzioni Vicenza e hanno svolto la loro alternanza scuola-lavoro in cantiere
08 marzo 2023

-
Il soffitto di cristallo dell’edilizia è stato infranto.
A demolire la barriera che ha sempre tenuto le donne lontane dai cosiddetti “mestieri da uomini” ci hanno pensato Ilaria Zamberlan e Melissa Pandolfo, 16 e 15 anni, iscritte al secondo anno della Scuola Costruzioni Vicenza.
Sono loro le prime studentesse – nel Vicentino, ma pioniere anche in Italia - a entrare ufficialmente in un cantiere nei panni di “muratrici”.
Caschetto, scarpe antinfortunistica, giacca catarifrangente, le allieve dell’istituto diretto da Lisa Pavan hanno svolto il loro periodo di alternanza scuola-lavoro in due diverse imprese edili.

Ilaria e l'esperienza alla De Facci
In via Milazzo, in un condominio anni Settanta oggetto di una ristrutturazione complessiva, Ilaria ha lavorato per un mese, da fine gennaio ai primi di marzo, accolta dalla ditta De Facci che, ammette il titolare Luigi De Facci, in 100 anni di storia non aveva mai avuto una figura femminile in squadra.
Tant’è vero che, per rendere l’ambiente di lavoro adatto anche alle esigenze della nuova tirocinante, sono stati realizzati uno spogliatoio e un bagno a lei dedicati.
Micro interventi messi a punto a inizio stage dal capocantiere Giuseppe D’Ambrosio, più che soddisfatto del percorso svolto da Ilaria.
La ragazza, originaria di Isola Vicentina, anche ieri si è cimentata in alcune delle mansioni che nelle ultime settimane le sono state affidate, come la legatura del ferro per l’innalzamento dei muri.
Ilaria ha dato prova di grande abilità e preparazione, esattamente come – se non di più, osservano tutti – i suoi compagni di classe (attualmente alla scuola Palladio sono solo 4 le alunne, su una settantina di iscritti).
Ilaria del resto è la prima a stupirsi del clamore suscitato dalla sua presenza in cantiere: un luogo che per lei, cresciuta in una famiglia che l’ha sempre lasciata libera di esprimersi e di sperimentare lavori manuali e bricolage, è “normale” e naturale come qualunque altro.
«Mi sono trovata molto bene – racconta -. Magari all’inizio avevo qualche timore trattandosi più che altro del primo stage».
La giovane ha prestato servizio per un mese, dalle 8 alle 12 e dalle 13.15 alle 16.15, occupandosi di intonacatura, rasatura, in parte di scavi e della realizzazione di una recinzione, sotto lo stretto controllo del capocantiere.
Tanti compiti diversi per esercitarsi e decidere in quale ramo specializzarsi.
Per Ilaria, per esempio, potrebbe esserci all’orizzonte un futuro da escavatorista: «Nell’edilizia ci sono tante possibilità, la movimentazione della terra è una di queste e il motivo per cui, dopo il terzo anno, farò anche il quarto, in modo da prendere i patentini necessari», spiega.

Alternanza scuola-lavoro più che positiva anche per Melissa, stagista in Bericalce: «Ho chiesto di provare questa esperienza perché mi piace la ristrutturazione e la decorazione con la calce per le pareti.
Ci vuole grande manualità, precisione e anche creatività, per cui ho potuto da una parte mettere in pratica quello che ho studiato e provato a scuola, dall’altra scoprire cose nuove e iniziare a lavorare in gruppo con una serie di professionisti del settore che mi hanno aiutata». Anche nel suo percorso aziendale «non ho visto alcun preconcetto, anzi - assicura -. Mi hanno seguito, fatto scoprire molti materiali nuovi per me, come il grassello. L’ambito delle costruzioni offre molti stimoli, mi piacerebbe provare anche a fare il mosaico e credo che Vicenza possa offrire belle occasioni per ragazzi e ragazze». A confermare l’elevata richiesta di figure specializzate è anche De Facci: «Con il bonus 110 i cantieri sono cresciuti e per quanto si possa appaltare abbiamo bisogno di personale formato, in grado di realizzare finiture di qualità».

Una nuova opportunità lavorativa anche per le ragazze
Di qui l’invito alle ragazze, da parte della direttrice della scuola, a prendere in considerazione le opportunità lavorative del campo edile.
«Purtroppo non è facile convincere le studentesse e le famiglie a frequentare un percorso scolastico considerato ancora appannaggio degli uomini – osserva Pavan –, ma l’edilizia non è più quella di 50 anni fa, ci sono strumenti e macchinari che agevolano il lavoro e, oltretutto, è un settore che garantisce stipendi elevati».

Giulia Armeni
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Questo non è un articolo giornalistico di cronaca, ma un manifesto propagandistico.
Dubito che fuori da questi "spot" il progetto di inserimento massivo di donne nella cantieristica vedrà la luce.
Guarda caso infatti l'autrice dell'articolo sorvola sul fatto che la scelta (si fa per dire) della ditta De Facci ha subito comportato extra-costi per gli oneri della sicurezza, che però ricadono sulla committenza (e sono per legge incomprimibili e non soggetti a scontistica).
Un settore, quello della cantieristica edile, già in ginocchio da decenni ha proprio bisogno di inserire ulteriori zavorre in termini di costi e di inefficienze produttive.
Attenzione però, non mi stupirei se intervenisse la mano pubblica con sgravi e contributi, qualora il progetto avesse finalità extra-economiche (politiche).

Offline Vicus

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #2 il: Marzo 10, 2023, 12:01:29 pm »
Ma poi, è proprio necessario infilare le donne nei cantieri? Non bastano i danni che fanno altrove?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #3 il: Marzo 10, 2023, 14:37:17 pm »
Ma poi, è proprio necessario infilare le donne nei cantieri? Non bastano i danni che fanno altrove?

No, devono farli anche lì. Ricordati, caro Vicus, uno dei mantra e degli obiettivi del femminismo: non devono esistere "spazi maschili". Sono fucine del "maschilismo" del "sessismo" e della "cultura patriarcale".

Online Salar de Uyuni

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #4 il: Marzo 10, 2023, 15:33:02 pm »
Ma io non ho nulla in contrario
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #5 il: Marzo 10, 2023, 15:33:39 pm »
Scusa per una volta che si fanno il culo…
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #6 il: Marzo 10, 2023, 15:47:32 pm »
No, devono farli anche lì. Ricordati, caro Vicus, uno dei mantra e degli obiettivi del femminismo: non devono esistere "spazi maschili". Sono fucine del "maschilismo" del "sessismo" e della "cultura patriarcale".
Bingo. Gli uomini devono aver donne tra i maroni ovunque
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #7 il: Marzo 10, 2023, 16:03:17 pm »
Nulla da dire contro le ragazze che fanno una cosa che a loro piace, quello che mi fa sorridere è il tono dell'articolo che dipinge come conquista un evento che quasi certamente avrà ben poco seguito, anche con gli eventuali sgravi di cui parla Blurosso.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Massimo

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #8 il: Marzo 10, 2023, 17:58:36 pm »
Bingo. Gli uomini devono aver donne tra i maroni ovunque

Esatto. E' uno degli obiettivi delle femministe. Gli uomini quando stanno tra di loro sono pericolosi. Occorre sorvegliarli. E dal loro punto di vista non hanno tutti i torti: il risveglio maschile è molto temuto dal femminismo. Condizione essenziale per la sua esistenza sono appunto gli spazi maschili. Che appunto per questo devono essere cancellati. 

Offline bluerosso

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #9 il: Marzo 11, 2023, 14:40:17 pm »
Chi cercherà di forzare l'ingresso delle donne nel settore della cantieristica (edile, stradale, navale ecc) dovrà però assumersi la responsabilità di una potenziale carneficina, data l'estrema pericolosità di quell'habitat, che da decenni miete vittime tra i lavoratori maschi, molto meglio attrezzati di esse.
A meno di non immaginare di ritagliargli spazi "riparati" o mutare decisamente le dinamiche particolarissime di quel mondo lavorativo (anche normativamente i cantieri mobili sono da sempre regolamentati separatamente - Titolo IV del DPR 380/01 che ha inglobato il Dlgs 494/96).
Un miraggio in entrambi i casi.
Si ripeterebbe l'esperienza delle FF AA, dove spesso accade che gli uomini debbano accollarsi le loro inefficienze dovute ad insuperabili deficit psico-fisici (che hanno determinato la discutibile differenziazione dei test d'ingresso) e posto un'inquietante ipoteca sulla efficienza operativa complessiva nel caso di un conflitto bellico...che poi è la ragione per cui esistono gli eserciti.
Ma i cantieri (soprattutto quelli privati e di piccole dimensioni, la maggioranza in Italia) sono altra cosa.
Sono luoghi dove i margini dell'appaltatore sono assai bassi (ed assai incerti) e dove un singolo errore, che può creare danni di migliaia di euro (es. un getto di cls malriuscito) può determinarne la non remuneratività dell'appalto e contenziosi contabili devastanti.
Rimane poi il tema della coesistenza tra uomini e donne con tutto ciò che comporta in termini di qualità del lavoro.

Sulla questione del progetto femminista di occupazione di tutti gli spazi eminentemente maschili concordo con chi ne ha accennato.
Nel merito aggiungo: se è così forte ed autentico l'interesse per il settore della cantieristica da parte femminile, tale per cui esiste solo un "soffitto di cristallo" ad impedirne l'approdo, perché non vi entrano dal portone d'ingresso principale.
Perché non si creano delle loro imprese, occupano maestranze femminili, sviluppano "un modo tutto loro" (aderendo alla retorica femminista) di interpretare quel contesto lavorativo?
Esattamente come da sempre fanno gli uomini.

Avanti...un po' di coraggio donne! :shifty:

Offline Frank

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #10 il: Marzo 12, 2023, 14:41:49 pm »
Poi c'è chi si stupisce quando mi girano i coglioni a diecimila.
Leggo:
Citazione
Il soffitto di cristallo dell’edilizia è stato infranto. A demolire la barriera che ha sempre tenuto le donne lontane dai cosiddetti “mestieri da uomini” ci hanno pensato Ilaria Zamberlan e Melissa Pandolfo, 16 e 15 anni, iscritte al secondo anno della Scuola Costruzioni Vicenza.

"Il soffitto di cristallo..."
E chi cazzo impedisce a queste complessate di fare impresa ? (lo ha già evidenziato bluerosso)
Nondimeno, considerando che ho 52 anni, per cui mi toccherà passare ancora parecchi anni nei cantieri, spero di averne qualcuna alle mie dipendenze, così gli farò capire una volta per tutte cos'è la "parità", ma quella vera.



Ah, a proposito:
Citazione
Ilaria ha dato prova di grande abilità e preparazione, esattamente come – se non di più, osservano tutti – i suoi compagni di classe (attualmente alla scuola Palladio sono solo 4 le alunne, su una settantina di iscritti).

E ti pareva che la giovanotta non era già "più più più" dei suoi compagni di classe di sesso maschile.
Comunque, ripeto, siccome la barca si vede in mare, aspetto "con ansia" qualche muratoressa nella ditta in cui lavoro.

« Ultima modifica: Marzo 12, 2023, 14:54:32 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Frank

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #11 il: Marzo 12, 2023, 14:59:56 pm »
No, devono farli anche lì. Ricordati, caro Vicus, uno dei mantra e degli obiettivi del femminismo: non devono esistere "spazi maschili". Sono fucine del "maschilismo" del "sessismo" e della "cultura patriarcale".

Infatti lo dicevano già i pionieri della QM, a cominciare dal padre di uomini3000, cioè Rino Barnart:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13785.msg184881.html#msg184881

Citazione
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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Reply #53 on: September 09, 2018, 17:13:01 PM »
Quote
Alé... ci risiamo

https://www.nonsolomarescialli.it/sopravvissute-il-programma-di-raitre-inizia-dal-caporal-maggiore-vittima-di-molestie/


@@

Parole scritte da Rino Barnart molti anni fa e pubblicate su uomini3000.

Quote
Se alle femmine interessasse il servizio militare avrebbero chiesto (e quindi ottenuto) la costituzione di due diverse sezioni dell'esercito, perfettamente separate dalla base al vertice. Ipotesi però mai ventilata in nessun paese dell’Occidente. Come mai?

Hanno preteso di entrare negli eserciti esistenti imponendo la promiscuità per ragioni che hanno a che vedere direttamente con il loro potere sugli uomini (sessuale ed etico/legale), in questo caso per procedere anche là all’erosione dell'autonomia maschile con la demolizione della loro separazione psicoemotiva.

Lo scopo – esplicitato nella letteratura femminista ma non ancora annunciato alle grandi masse, per evidenti ragioni – consiste nella distruzione dei c.d. “ambiti riservati maschili”, quei luoghi nei quali la relazione tra gli uomini è limpida e pulita, nella quale godono della libertà morale (e perciò interiore ed esteriore) in quanto liberi dalla seduzione femminile e dall’intimidazione che deriva dalla paura dei ricatti e delle denunce.

Quella promiscuità (voluta) è esattamente il terreno sul quale germinano non solo discriminazioni, molestie e stupri veri (ma, elevata la denuncia, come possono esservene di falsi?), ma soprattutto quelli inventati.  Quelle offese, previste e scontate,  non sono effetti collaterali, sbavature inattese, ma uno degli scopi di quella imposizione.  Rappresentano infatti una fonte insostituibile (e inesauribile) di carburante per il men-pushing e costituiscono (insieme a quelli scolastici e nel mondo del lavoro) una minaccia contro la pulsione maschile al mantenimento della propria autonomia emotiva e perciò morale sul piano universale.

Servono per schiacciare l’intero genere maschile con la colpa, la vergogna e la paura.

"Discriminazioni", "molestie" e "stupri" in ambito militare fanno parte del bottino che il femminismo raccoglie da quella promiscuità voluta precisamente con questo scopo. Una razzia praticata tanto in guerra che in pace, indifferentemente.

Quei delitti “accadranno” anche nel neo-promiscuo esercito Italiano. Basta attendere.

Perché tutto questo? Perché anche le donne sono cattive.

Certo, c’è chi la pensa diversamente.

R. B.


Citazione
Se alle femmine interessasse il servizio militare avrebbero chiesto (e quindi ottenuto) la costituzione di due diverse sezioni dell'esercito, perfettamente separate dalla base al vertice. Ipotesi però mai ventilata in nessun paese dell’Occidente. Come mai?

In realtà il discorso riguarda anche l'Oriente
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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« Risposta #12 il: Marzo 12, 2023, 15:35:51 pm »
Poi c'è chi si stupisce quando mi girano i coglioni a diecimila.
Leggo:
"Il soffitto di cristallo..."
E chi cazzo impedisce a queste complessate di fare impresa ? (lo ha già evidenziato bluerosso)
Nondimeno, considerando che ho 52 anni, per cui mi toccherà passare ancora parecchi anni nei cantieri, spero di averne qualcuna alle mie dipendenze, così gli farò capire una volta per tutte cos'è la "parità", ma quella vera.



Ah, a proposito:
E ti pareva che la giovanotta non era già "più più più" dei suoi compagni di classe di sesso maschile.
Comunque, ripeto, siccome la barca si vede in mare, aspetto "con ansia" qualche muratoressa nella ditta in cui lavoro.
Facci sapere, non vedo l'ora
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #13 il: Marzo 12, 2023, 16:33:22 pm »
Facci sapere, non vedo l'ora

Qui nel Centro Italia non c'è nemmeno l'ombra di muratoresse e carpentieresse, tantomeno manovalesse, idrauliche e cottimiste, ma le attendo "con ansia", tanto dovrò lavorare ancora parecchi anni.
Dubito fortissimamente, però, che saranno felici di conoscere un uomo perfettamente "paritario" come me...
Perché io la "parità" gliela darò per davvero.
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Re:Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
« Risposta #14 il: Marzo 12, 2023, 17:14:13 pm »
La prima volta che vi capita osservate le mani di un muratore di quarant'anni (ma pure trenta).
Controllate innanzitutto se ha tutte le falangi, poi lo stato della pelle ed il contorno delle unghie.
Chiedetegli di scalzarsi e di mostrarvi i piedi.
Domandategli di raccontarvi lo stato delle sue vertebre.
Fatevi raccontare quello dei suoi polmoni.

Fatelo però in compagnia di una donna che ambisce a spaccare soffitti di cristallo.