Autore Topic: Ennesimo articolo di demonizzazione dell'androsfera  (Letto 376 volte)

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Offline Vicus

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Ennesimo articolo di demonizzazione dell'androsfera
« il: Novembre 27, 2022, 00:28:43 am »
In pieno stile neostalinista, ennesimo articolo femminista che demonizza l'avversario creando paure strumentali (segnalato da Apocalypso):
www.lasvolta.it/4603/viaggio-nella-manosphere
Metà dell'articolo consiste in una minuta lista di stragisti e spostati (stranieri) associati arbitrariamente agli utenti (italiani) di forum maschili. Non dice se partecipavano a forum di appassionati di armi, o magari di pesca e colture idroponiche. Sarebbe stato utile sapere che chi ha l'hobby di pescare nel Lambro è in realtà un pericoloso criminale. O chi va a caccia per esempio. Chissà quante stragi si potrebbero evitare mettendo tutti i cacciatori in galera.
La differenza non da poco è che questa volta il bersaglio non sono solo gli incel, ma l'intera androsfera.
Il motivo dell'accanimento contro gli incel non è mai stato per me completamente chiaro: l'attivismo MRA è in teoria più "pericoloso" per le femministe perché più focalizzato su di loro. Ma questa volta una spiegazione la forniscono loro:

La capacità di influenzare le nuove generazioni non è però che uno degli effetti pericolosi [per chi e in riferimento a cosa?] della diffusione dei pensieri redpillati: pensiamo soltanto a quanto questo tipo di pensiero può nuocere alle donne e alla lotta per l’emancipazione femminile, senza dimenticare le vittime dei PUA e sedicenti esperti di corteggiamento.

Ecco svelato l'arcano: i siti maschili restano un settore di nicchia, la maggior parte degli uomini non si interessano di separati e CAV finché non rimangono scottati dalla dolce metà ("lei non lo farebbe mai").
Invece la difficoltà a trovare una donna (ancor più se decente sul piano umano) è una potente molla per avvicinarsi all'androsfera, che interessa potenzialmente milioni di uomini. Un numero enorme (e in vertiginosa crescita), un fenomeno sempre più difficile da ignorare. Il castello di carte femminista traballa, e si arriva al penultimo stadio della battaglia descritta da Gandhi (non sfugga il riferimento non violento):

1. Prima ti ignorano
2. poi ti deridono
3. poi ti combattono
4. poi vinci
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.