Autore Topic: Eccone un’altra che non sa scegliersi il partner e se la prende con gli uomini  (Letto 1286 volte)

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Offline Vicus

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Da Dagospia. Dedicato a tutti quelli che sognano l'utero artificiale:

ECCONE UN’ALTRA CHE NON SA SCEGLIERSI IL PARTNER E SE LA PRENDE CON GLI UOMINI – BIANCA BALTI ANNUNCIA DI AVER FATTO CONGELARE I SUOI OVOCITI DOPO LA FINE DELL’ULTIMA RELAZIONE: “SENTENDO DI AVER SPRECATO TRE DEI MIEI ULTIMI ANNI FERTILI AL FIANCO DI QUEST'UOMO, L'INDIPENDENZA DI CUI AVEVO BISOGNO ERA QUELLA RIPRODUTTIVA. SE UNA DONNA NON HA BISOGNO DI UN UOMO PER FARE UN FIGLIO, NON NE HA BISOGNO PER NIENT'ALTRO”. COSA SAREBBE SUCCESSO SE FOSSE STATO UN UOMO A DIRE UNA STRONZATA DEL GENERE?

La cosa più coraggiosa che ha fatto è stata congelare i suoi ovociti. O, come lo dice lei, «svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione». È stato difficile. Anzi: «Un'esperienza terribile. Gli ormoni, le iniezioni, gli sbalzi d'umore, i litigi e la fine della relazione coincisero tutti nell'arco di poche settimane, un anno fa». E ha avuto un prezzo: «Decine di migliaia di dollari». Ma è stato il prezzo della sua libertà: «Sentendo di aver sprecato tre dei miei ultimi anni fertili al fianco di quest' uomo, l'indipendenza di cui avevo bisogno era quella riproduttiva». Perché alla fine, «se una donna non ha bisogno di un uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient'altro».

Bianca Balti si è raccontata con sincerità nella sua newsletter (ci si iscrive dal suo profilo Instagram). Un passo in più per lasciarsi alle spalle un amore tossico con un uomo che si autodefiniva «benestante, sportivo, con un'educazione». Talmente educato da ripeterle: «Gli uomini ti si vogliono solo scop..., non vogliono fare famiglia con una che ha due figlie da due padri diversi». Mentre lui, beh, «non avrò mai un problema a trovare una donna». L'ingenuità di Bianca è stato credere che potesse avere ragione. Che davvero «lei» non meritasse l'amore di nessuno.

Quando la sentiamo al telefono da Los Angeles, dove sabato festeggerà 38 anni e il primo compleanno della casa nuova, scelta vicino ai suoi amici e alla scuola pubblica frequentata dalla secondogenita Mia, le chiediamo subito dove ha trovato il coraggio di raccontarsi senza filtri. La voce arriva limpida: «Io ho avuto molte esperienze dolorose e negative. Se rimangono lì, restano esperienze negative. Ma nel momento in cui le condivido, diventano un'arma per le altre donne, per quelle che mi piace chiamare le mie "sorelle"».

La fiducia incrollabile del potere della condivisione è la stessa che l'ha spinta, lo scorso settembre, a rivelare in un TEDx (a Perugia) tutte le volte che è «quasi morta»: a 14 anni, quando subì le prime molestie, dopo che un ragazzo le fece bere una bottiglia intera di limoncello [l'ha scelto bene il ragazzo]; qualche anno dopo, a una festa, quando il ragazzo che le piaceva la prese per mano, la portò in una stanza e la violentò [ha scelto bene anche questo]; entrambe le volte che ha perso i bambini che portava in grembo; quando la primogenita Matilde ha deciso di andare a vivere con il papà [chissà perché]; al fallimento dei suoi due matrimoni; tutte le volte che ha affondato nelle sostanze il suo dolore. «Il tema era la Fenice che risorge», va avanti per telefono.

«Ho accettato di farlo perché credo moltissimo nel potere della condivisione. L'universo ti manda le cose quando sei pronta. Il Ted Talk , la newsletter, sono tutti modi per comunicare che non siamo sole: se ci sentiamo sole, ci nascondiamo nella nostra vergogna. A me è servito condividere per passare dal "non riesco a perdonarmi per aver fatto tutti questi errori" al "sono successi per farne qualcosa di utile"». [Ossia:]

Crioconservare gli ovociti
è stato un gesto simbolico: la rivendicazione della sua indipendenza. Ma aggiunge: «Credo ancora di poter incontrare un uomo con cui condividere il progetto di un figlio. Sono ottimista [aspetta e spera]. Soprattutto, ho avuto la mia rivelazione: non ho "bisogno" di un compagno. Ora mi sento libera di entrare in una relazione sana con un uomo che arricchirà quello che già ho. E ho già tutto: una casa, due figlie, un lavoro, gli amici. La mia vita è bellissima» [se lo dici tu].

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/eccone-rsquo-altra-che-non-sa-scegliersi-partner-se-prende-303317.htm
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Ryu

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Questo fa il paio con l'altro topic sulla riproduzione self-service per i padri. In tutto ciò le élites si crogiolarsi con noi coglioni che ci dividiamo così ci comandano. Però tanto che cazzo fai? :(
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Vicus

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Sì che ci dividiamo; tra chi sostiene il programma delle élite (che non sono lì per farci favori) e chi lo avversa.
Però tanto che cazzo fai? :(
Semplice: non puoi farci un c.
Persino i figli adottivi sono un disastro, ne ho conosciuto qualcuno (anzi: qualcuna) e posso assicurarti che vengono su malissimo per quanto i genitori si sforzino. Un mio conoscente ha persino revocato l'adozione, meglio non dire perché.
Se questo succede (sempre) con gli adottivi, figurarsi con i "fabbricati": "Tua mamma non saprai mai chi è perché proprio io, tuo padre, ti ho fatto generare da una scelta su un catalogo cui non fregava nulla di te, in compenso sei cresciuto nella pancia di un'indiana noleggiata per l'occasione. Ma se proprio vuoi puoi chiamare mamma la colombiana che da due settimane vive con me, anche se tra poco se ne va e ne arriva un'altra. Anzi se a scuola ti chiedono perché non hai una madre mando Carmencita a sbrogliarsela in spagnolo e vedrai che tutto si sistema". :lol:
Credo che qualsiasi figlio, dopo neanche la metà di un discorso del genere sarebbe già uscito di testa. :lol:

Se non crescono in famiglie normali, e inquadrate, i figli danno solo problemi. Anche per questo gli italiani ne fanno pochi, perché al fondo sono coppie che si reggono sul nulla, senza veri ideali, progetti o valori, per cui i figli vanno alla deriva quasi subito.

Per chi se la sente di leggere il seguito: in Francia ho visto famiglie portare i figli anche di soli 3 anni a Messa, non si sentiva un fiato. A casa i maggiori si occupano dei minori per cui riescono a tirar su anche 8 figli col sorriso, mentre in Italia già al secondo pargolo collassano, chissà mai perché
« Ultima modifica: Marzo 18, 2022, 18:58:00 pm da Vicus »
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Offline Bluetooth

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Dipende dall'età in cui il bambino viene dato in adozione
{e dagli eventuali traumi vissuti prima di essere adottato}

Offline Vicus

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Dipende dall'età in cui il bambino viene dato in adozione
{e dagli eventuali traumi vissuti prima di essere adottato}
Anche quelli adottati da neonati, pur trovandosi in famiglie esemplari sviluppano un pessimo carattere, specialmente dopo i 13 anni (ma anche da subito).
Conosco una sola eccezione, una tizia che fa la cantante lirica ma una rondine non fa primavera.

Comunque la questione è che effetti avrebbe su un figlio sapere che è stato "fabbricato" da madre ignota e "sfornato" da una di Calcutta. Voi come ragireste (immaginatevi realisticamente la scena, con vostro padre che vi fa un dscorso simile)?
Un mio amico ha perso il padre in guerra, medaglia d'oro ecc. eppure n'è rimasto segnato a vita. Non parliamo dei figli di separati, non ne ho conosciuto uno che non avesse problemi.
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