Dialoghi > Pars Construens

Proposta di mutamento della narrativa storica

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Caiovaleriocatullo:
Stamattina mi ero svegliato di buon umore, stavo svolgendo serenamente il mio lavoro, ragionavo lucidamente, e insomma stavo bene.
Poi una donna mi ha chiesto aiuto con un acquisto online e ho dovuto interagire con lei. Ora sono di cattivo umore, non riesco a lavorare, non riesco a ragionare lucidamente, e insomma sto male.

Così ho pensato che fosse il caso di fare qui un po' di protesta virile.

Ecco la mia proposta: vi va di modificare radicalmente la narrativa storica umana partendo da zero? Una sorta di grande reset del paradigma storiografico in chiave antifemminista. Io da solo non ce la faccio perché ho troppe donne con cui interagisco, le quali mi rendono inefficiente, ma magari con uno sforzo collettivo ce la facciamo.
Propongo di rileggere tutta la storia dell'umanità come un processo di progressiva emancipazione dal matriarcato e dal femminismo. Evidentemente infatti un matriarcato primordiale c'è stato: se così non fosse, oggi le donne non ci romperebbero le balle. Per quale motivo, infatti, il femminismo sarebbe dovuto emergere negli ultimi secoli se di fatto "prima del femminismo" ci fosse stata davvero quella società patriarcale e idilliaca di cui si parla? Se ci fosse stata davvero, non ci sarebbe stato alcun motivo per la nascita del femminismo, perché la civiltà sarebbe stata perfetta e non avrebbe ammesso alcuna protesta femminile. Non mi sembra il caso di dare la colpa al povero Satana e agli Illuminati alla crema: dunque la colpa del femminismo ricade sulle donne. E per quanto ne so nessuno può avere colpe se non ha il potere di averle: dunque le donne avevano il potere di inaugurare il femminismo. Perché ne avevano il potere? Ma è ovvio: perché la società è sempre stata femminista. Tutta la "storia" parla di quattro gatti uomini che emergono da una gran massa matriarcale di umanità e che comunque nel loro emergere sono motivati ANCHE da moventi femministi: si pensi agli artisti, tutti infoiati con le donne nude, alla guerra di Troia, provocata da Elena, alla cavalleria medievale, etc. Quello che voglio dire è che un patriarcato non c'è mai stato. Ci sono stati uomini che sono "emersi" da un sostrato di predominio femminile, ma che al tempo stesso si sono innalzati sugli altri uomini e hanno con ciò favorito IN PARTE il naturale impulso femminile di dividerci, renderci la vita un inferno e selezionarci. Dico in parte, perché in parte invece la storia ha prodotto anche dei progressi sociali, per cui magari oggi in Occidente un uomo può non vivere completamente nel letame e gli uomini sono più disposti a disertare guerre inutili. Addirittura oggi c'è chi riesce a riprodursi senza essere per forza stocavolo.

Dunque, secondo me, il matriarcato femminista c'è da sempre. Fa parte della preistoria dell'umanità anche se non ha mai avuto leggi scritte o istituzionalizzate. Il femminismo odierno è una sacca di resistenza dell'antico potere e regime matriarcale contro il progresso dell'umanità: progresso che negli ultimi secoli ha subito una accelerazione e ci ha reso reciprocamente più solidali, anche se sta incontrando una resistenza sempre più forte nel femminismo (che è soltanto l'esplicitazione di un femminismo strisciante che Darwin ha ben visto parlando di "selezione femminile" della specie).

Ecco: rileggere la storia come la progressiva emancipazione dell'umanità dal matriarcato, individuando nel patriarcato il fine ideale dell'umanità. Questo bisognerebbe fare. Vi va?

Vicus:
L'antica Grecia e l'impero romano erano un matriarcato? Non mi pare sostenibile. La condizione maschile è peggiorata visibilmente dopo il '68. Comunque scrivi un libro citando fonti attendibili e auguri

Caiovaleriocatullo:

--- Citazione da: Vicus - Marzo 09, 2022, 11:28:46 am ---L'antica Grecia e l'impero romano erano un matriarcato? Non mi pare sostenibile. La condizione maschile è peggiorata visibilmente dopo il '68. Comunque scrivi un libro citando fonti attendibili e auguri

--- Termina citazione ---

Mi abbandoni così?  :cry:

Comunque l'Impero romano non "era". L'Imperium era soltanto una qualità spirituale del Princeps, ma la forma politica in cui il potere principesco si esprimeva era in ogni caso la Res Publica (un <<Impero Romano>> c'è stato solo nella mente degli storici, dato che anche nella Roma cosiddetta imperiale tutti pensavano Roma come una sconfinata Repubblica). E questo è il punto: perché la Repubblica? Il concetto di Repubblica, Res Publica, implica quello di deprivatizzazione di qualcosa di privato, di emancipazione da uno stato di privazione, da una materialità, da un sostrato matriarcale: implica una comunione dei beni materiali, un comunismo ante litteram.
Perciò no, la Repubblica romana non era un matriarcato, ma un mezzo di lotta contro il matriarcato. Ciò significa che il matriarcato c'era e che c'era ben prima della Repubblica. Ciò significa anche che la Repubblica romana significava una emancipazione dell'uomo dal matriarcato.

Caiovaleriocatullo:
Per come la vedo io tutti i problemi dell'umanità sono causati da sempre dal femminismo-matriarcato. Non dico che siano causati "dalle donne", perché di fatto le donne possono essere collocate nella società in modo tale da non causare danni e perché comunque al momento non possono essere cancellate dalla specie (sebbene il Rabbi abbia annunciato, in uno dei Vangeli apocrifi, che questo futuro di liberazione dall'essere mammiferi ci sarà dato un giorno). Però è evidente che le donne c'entrano e di conseguenza il male dell'umanità proviene da un matriarcato-femminismo che da sempre ci opprime. Ebbene: la soluzione è il patriarcato. Con il patriarcato avremmo la pace nel mondo, il benessere, etc.

Ryu:
Sono indeciso se le mie narici sentono puzza di m... o di troll  :sleep:

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