Autore Topic: My point of view on covid  (Letto 2629 volte)

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Online Duca

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Re:My point of view on covid
« Risposta #15 il: Ottobre 01, 2021, 14:26:50 pm »
Perché ora che propongono? Morgan, Fedez? :ohmy:
Magari proponessero il pur discutibile Castoldi... alle medie in educazione musicale fanno anche quelle cagate di rap e affini. :sick:
Comunque a me i Beatles piacciono, e non poco... :cool:

Offline Vicus

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Re:My point of view on covid
« Risposta #16 il: Ottobre 01, 2021, 16:02:56 pm »
Vedi tu... sono stati i primi cantori sell'oppressione sociocapitalista globale. I ceti meno favoriti furono incoraggiati ad amare la loro oppressione, illusione che funziona ancora
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:My point of view on covid
« Risposta #17 il: Ottobre 02, 2021, 12:40:02 pm »
Vedi tu... sono stati i primi cantori sell'oppressione sociocapitalista globale. I ceti meno favoriti furono incoraggiati ad amare la loro oppressione, illusione che funziona ancora
Sto parlando di musica, di melodia, armonia, ecc. no di testi o sociologia.

Offline Vicus

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Re:My point of view on covid
« Risposta #18 il: Ottobre 02, 2021, 13:45:01 pm »
Ma la musica E' POLITICA. Lo sanno bene i negri americani, puoi leggerti The Sound of the City di Charlie Gillett che è una vera miniera di informazioni non solo su questo argomento
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:My point of view on covid
« Risposta #19 il: Ottobre 02, 2021, 16:04:39 pm »
Io in merito al discorso giuridico farei un ragionamento. La salute e la vita non sono disponibili. Non posso fare un contratto che mi vendo la vita.
Ergo, tutto questo scarico barile è semplicemente una clausola vessatoria e se tu li acchiappi e gli fai un Norimberga 2.0, in cui includi anche il livello medio - ossia la gente comune, che però ha collaborato - allora non stai facendo niente di male.

Perché? Perché cade il presupposto su cui si regge il consenso informato.

La base tecnica per far ciò però la dobbiamo prendere in prestito dal common law, altrimenti i giudici macchiavelico-rossi che abbiamo ragionerebbero sempre con la logica circolare e direbbero che stanno semplicemente seguendo "le regole".
Allora, il concetto che dovremmo applicare è quello che costiruisce il requisito per l'aggrressività passiva, ossia se un operatore normale, ragionevolmente farebbe o non farebbe una cosa, e tu fai una cosa che si discosta di parecchio e risulta essere dannosa, paghi.

ES: cito da wikipedia "La dinamite è un derivato della nitroglicerina che, miscelata con sostanze assorbenti neutre come la farina fossile e la silice o attive come la segatura e la cellulosa". Ora, mettiamo che ci sia un chimico che vuole fare qualcosa di concetro per combattere il pipistrello gigante che arriva dalla Mongolia, il Mecojoniraptor. Può suddetto chimico dire che ha intenzione di mescolare nitroglicerina, sostanze assorbenti neutre e il succo di limone MA CHE non sa cosa accadrebbe visto che si tratta di una miscela nuova, che nessuno ha mai provato. Quindi i cittadini dovranno firmare un consenso informato che quando passeranno gli aerei a lanciare bombe contro il Mecojoniraptor, se succede qualcosa alle loro abitazioni è sempre colpa loro.
In più i chimici che dicono che la dinamite al succo di limone è pur sempre dinamite e ti sfalda casa vengono sospesi.
In più il governo dice che non puoi mandare i figli a scuola e non puoi comprare i viveri.
In più gli eptacromati di diversamente diamante fanno la fila per andare a firmare perché il Mecojoniraptor è una minaccia alla sopravvivenza umana e tu che non firmi una cosa che lo stato (con la s rigorosamente minuscola) non ha le palle di mettere obbligatoria ti chiamano "no lemon".
Poi sempre gli eptacromati con le orecchie grandi, per lo meno a livello inconscio, capiranno che hanno fatto una cazzata e cercheranno di fartela fare pure a te solamente perché rosicano e vogliono stare nella stessa barca, d'altronde non hanno le competenze per tirarsi su da soli, poverini, la loro tattica è abbassare gli altri per competere, non innalzarsi, in perfetto stile crabs in a bucket (https://en.wikipedia.org/wiki/Crab_mentality#:~:text=Crab%20mentality%2C%20also%20known%20as,are%20trapped%20in%20a%20bucket.)

Cosa pensate che succeda a quel punto? Ah non potrebbe passare? Ecco, allora conseguentemente non dovrebbe nemmeno poter passare il mettere ossido di grafene e mandare la gente al macello, stesso principio + il fatto che la salute è indisponibile. Quindi col tuo scarico di responsabilità ti ci pulisci tu sai cosa e io ti norimbergo. Tra l'altro sia Norimberga, e dunque il diritto internazionale, sia quello comunitario, sia la Costituzione (rigorosamente con la C maiuscola) sono sovraordinate quindi non c'è margine di discussione.

Però qui siamo in un forum e mi piacerebbe sapere che ne pensate, io la metterei così  :D

Aspetteremo la sentenza della Corte Costituzionale, se ci sarà, ma è molto probabile che tu abbia preso un granchio. Poi anche se la CC si rivelasse favorevole al GP, chi potrebbe dimostrare che i magistrati non avranno fatto una scelta politica? E se sentenziassero il viceversa? Non se ne esce...  :unknown:

In linea di principio posso essere d'accordo con te. Sono giuspositivista e per me ogni legge (e ogni criterio di legittimità) è un dispositivo retorico del potere (per questo sono anarchico).
Però non è che un potere alternativo a quello corrente sia necessariamente migliore e soprattutto non è che faccia differenza una legge in più o una in meno.


Offline Ryu

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Re:My point of view on covid
« Risposta #20 il: Ottobre 02, 2021, 16:28:13 pm »
Ma infatti il potere ha i suoi uomini anche, soprattutto, tra i giudici. Quello è il vero potere. Io ne facevo un discorso di filosofia politica. Non ci scordiamo che Norimberga è un'aberrazione del diritto ma PER FORTUNA che c'è stata, che li hanno impiccati, se non altro ora abbiamo una parvenza di corpo normativo, ma non sarebbe stato possibile se gli alleati avessero perso.
Se risuccede il grande interrogativo sarà quello se estendere la punibilità non solo ai vertici, ma anche alla gente comune. Io credo/spero di sì. Non me la bevo la trollata di Churchill che se uno fuma dove non si può gli fai la multa, se lo fanno in 20000 no. Se in 20000 sbagliano li punisci tutti quanti, dov'è il problema?
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Offline Caiovaleriocatullo

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Re:My point of view on covid
« Risposta #21 il: Ottobre 02, 2021, 17:00:34 pm »
Ma infatti il potere ha i suoi uomini anche, soprattutto, tra i giudici. Quello è il vero potere. Io ne facevo un discorso di filosofia politica. Non ci scordiamo che Norimberga è un'aberrazione del diritto ma PER FORTUNA che c'è stata, che li hanno impiccati, se non altro ora abbiamo una parvenza di corpo normativo, ma non sarebbe stato possibile se gli alleati avessero perso.
Se risuccede il grande interrogativo sarà quello se estendere la punibilità non solo ai vertici, ma anche alla gente comune. Io credo/spero di sì. Non me la bevo la trollata di Churchill che se uno fuma dove non si può gli fai la multa, se lo fanno in 20000 no. Se in 20000 sbagliano li punisci tutti quanti, dov'è il problema?

Diciamo che nel quadro normativo a cui fai riferimento, cioè quello attuale, il potere giuridico si esercita sottomettendo il nemico, non sterminandolo (anche perché senza delle nazioni di schiavi non ci sarebbe alcun potere da esercitare). Norimberga c'è stata proprio perché il piano di Hitler era lo sterminio dei popoli nemici e non la loro sottomissione. Fu questo a qualificare il nazismo come un crimine contro l'umanità. Piuttosto c'è da chiedersi perché, in ogni caso, abbiano giustiziato i vertici - più che chiedersi perché non abbiano giustiziato il popolo.
La legge si adatta alla realtà delle consuetudini e dei costumi, o perlomeno a quelli della maggioranza. Ci sono degli statuti sovraordinati, ma difficilmente sono in contraddizione con i valori dei popoli: attualmente, anzi, vale ancora il principio di autodeterminazione dei popoli, per cui difficilmente si può accusare un popolo di aver violato i propri stessi diritti umani.
Poniamo ad esempio che un ebreo masochista abbia apprezzato il trattamento riservato alla propria etnia ad Auschwitz: tu l'avresti processato? Immagino di no. Potresti forse accusarlo di aver accettato che il trattamento fosse esteso anche ad altri, mentre avrebbe dovuto accettarlo per se stesso e lottare contro l'imposizione agli altri, ma può darsi che egli non fosse in grado di riconoscere il dolore degli altri perché incapace di riconoscerlo in se stesso. In generale, non si è responsabili di azioni di altri, specialmente se si è ingannati (e al limite si può disquisire sulla differenza fra autoinganno e inganno).
Non credo che a un analfabeta si possa rimproverare di aver creduto a Hitler: un analfabeta non ha i mezzi per resistere alla retorica, né per fare il male che Hitler fece, dunque è fondamentalmente innocuo. Il suo prestarsi alla causa nazista è semmai un abuso subito. Piuttosto c'è da chiedersi perché gli analfabeti e gli incolti abbiano ancora - oggi come ieri - il potere di "fare massa". Oggi le persone sono obbligate a fare scelte che coinvolgono la collettività anche se non hanno la minima qualifica per farle. A meno che non ci si ponga direttamente contro la democrazia rappresentativa, cioè contro la Costituzione, non si può condannare nessuno per aver espresso un parere democratico - mentre si possono condannare i leader politici per negligenza e per violazione dei valori costituzionali. Così funziona. Se vuoi "norimbergare" il popolo devi distruggere la democrazia liberale.

Citazione
Se risuccede il grande interrogativo sarà quello se estendere la punibilità non solo ai vertici, ma anche alla gente comune. Io credo/spero di sì. Non me la bevo la trollata di Churchill che se uno fuma dove non si può gli fai la multa, se lo fanno in 20000 no. Se in 20000 sbagliano li punisci tutti quanti, dov'è il problema?

Il problema non c'è. Quel "principio" di Churchill indica soltanto che lui aveva in mente uno stato liberale e democratico invece di una dittatura, quindi si riferiva al fare leggi e alla legittimità delle stesse, non a principi fondamentali (posto che esistano).

P.S. Le democrazie liberali sono al servizio del capitalismo esattamente come le dittature sparse per il mondo e le pseudodemocrazie tipo Russia.

P.P.S. In teoria se in un posto fumano 2000 persone e non c'è posto per altre persone, il divieto di fumare non ha senso e quindi perde di legittimità. Comunque l'esempio non calza, perché non tutti i tedeschi agirono gli stessi crimini dei processati a Norimberga. Anzi, la maggior parte di loro non fece nulla a parte dare il proprio consenso. D'altro canto il resto delle nazioni del mondo, inglesi e americani compresi, fece lo stesso finché non scoppiò la guerra. Quindi se avessimo dovuto applicare il tuo principio avremmo dovuto sterminare tutti i popoli d'Occidente.
« Ultima modifica: Ottobre 02, 2021, 17:18:53 pm da Caiovaleriocatullo »

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Re:My point of view on covid
« Risposta #22 il: Ottobre 02, 2021, 17:44:48 pm »
Ma la musica E' POLITICA. Lo sanno bene i negri americani, puoi leggerti The Sound of the City di Charlie Gillett che è una vera miniera di informazioni non solo su questo argomento
Ok, mettiamola così... io ascolto solo musica classica ma per divertirmi mi piace suonare musica leggera e allora vado di Baronetti e pazienza per i negri o per Lennon e quella strega che si tirava dietro. :P

Offline Ryu

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Re:My point of view on covid
« Risposta #23 il: Ottobre 03, 2021, 09:38:45 am »
Diciamo che nel quadro normativo a cui fai riferimento, cioè quello attuale, il potere giuridico si esercita sottomettendo il nemico, non sterminandolo (anche perché senza delle nazioni di schiavi non ci sarebbe alcun potere da esercitare). Norimberga c'è stata proprio perché il piano di Hitler era lo sterminio dei popoli nemici e non la loro sottomissione. Fu questo a qualificare il nazismo come un crimine contro l'umanità. Piuttosto c'è da chiedersi perché, in ogni caso, abbiano giustiziato i vertici - più che chiedersi perché non abbiano giustiziato il popolo.
La legge si adatta alla realtà delle consuetudini e dei costumi, o perlomeno a quelli della maggioranza. Ci sono degli statuti sovraordinati, ma difficilmente sono in contraddizione con i valori dei popoli: attualmente, anzi, vale ancora il principio di autodeterminazione dei popoli, per cui difficilmente si può accusare un popolo di aver violato i propri stessi diritti umani.
Poniamo ad esempio che un ebreo masochista abbia apprezzato il trattamento riservato alla propria etnia ad Auschwitz: tu l'avresti processato? Immagino di no. Potresti forse accusarlo di aver accettato che il trattamento fosse esteso anche ad altri, mentre avrebbe dovuto accettarlo per se stesso e lottare contro l'imposizione agli altri, ma può darsi che egli non fosse in grado di riconoscere il dolore degli altri perché incapace di riconoscerlo in se stesso. In generale, non si è responsabili di azioni di altri, specialmente se si è ingannati (e al limite si può disquisire sulla differenza fra autoinganno e inganno).
Non credo che a un analfabeta si possa rimproverare di aver creduto a Hitler: un analfabeta non ha i mezzi per resistere alla retorica, né per fare il male che Hitler fece, dunque è fondamentalmente innocuo. Il suo prestarsi alla causa nazista è semmai un abuso subito. Piuttosto c'è da chiedersi perché gli analfabeti e gli incolti abbiano ancora - oggi come ieri - il potere di "fare massa". Oggi le persone sono obbligate a fare scelte che coinvolgono la collettività anche se non hanno la minima qualifica per farle. A meno che non ci si ponga direttamente contro la democrazia rappresentativa, cioè contro la Costituzione, non si può condannare nessuno per aver espresso un parere democratico - mentre si possono condannare i leader politici per negligenza e per violazione dei valori costituzionali. Così funziona. Se vuoi "norimbergare" il popolo devi distruggere la democrazia liberale.

Il problema non c'è. Quel "principio" di Churchill indica soltanto che lui aveva in mente uno stato liberale e democratico invece di una dittatura, quindi si riferiva al fare leggi e alla legittimità delle stesse, non a principi fondamentali (posto che esistano).

P.S. Le democrazie liberali sono al servizio del capitalismo esattamente come le dittature sparse per il mondo e le pseudodemocrazie tipo Russia.

P.P.S. In teoria se in un posto fumano 2000 persone e non c'è posto per altre persone, il divieto di fumare non ha senso e quindi perde di legittimità. Comunque l'esempio non calza, perché non tutti i tedeschi agirono gli stessi crimini dei processati a Norimberga. Anzi, la maggior parte di loro non fece nulla a parte dare il proprio consenso. D'altro canto il resto delle nazioni del mondo, inglesi e americani compresi, fece lo stesso finché non scoppiò la guerra. Quindi se avessimo dovuto applicare il tuo principio avremmo dovuto sterminare tutti i popoli d'Occidente.

Tu dici che "La legge si adatta alla realtà delle consuetudini e dei costumi." Io dico che analizzando l'epoca moderna, tutto questo è fondamentale non vero. Anzi, è uno dei criteri che io utilizzo, relativamente alla mia forma mentite, è che quando c'è uno scostamento troppo grande tra le leggi, o le regole in vigore, e il sentito comune allora si è di fatto in un regime antidemocratico. Quindi ne faccio un problema di filosofia politica, piuttosto che di quadro attuale delle norme. Un po' come Norimberga stessa che andò "al di là" delle leggi.
Ma tanto non se ne esce, perché quando dialoghi con persone votate alla difesa dell'attuale sistema ciò che succede è che ti fanno quello che si chiama "moving the goalpost" per cui io mi interrogo su "ciò che dovrebbe essere" e ti viene risposto "ciò che è attualmente" (quando fa comodo) o "ciò che è stato" (quando fa comodo), per cui non se ne esce.

Il discorso del gregge, magari potrebbe essere vero che coloro i quali si mischiano nel gregge siano giuridicamente senza macchia, ma ciò è vero solo in diritto. Basterebbe cambiare la disciplina e l'assunto iniziale diventa falso, ad esempio la psicologia o la sociologia. Se si una la psicologia il gregge (ad es. I provax) sono colpevolissimi sulla base della mentalità del secchiello di granchi, piuttosto che della rabbia repressa, piuttosto che per la schadenfreude di vedere il proprio vicino (o l'avversario politico) soffrire. Se si usa il machiavellinismo si può dimostrare facilmente che i pro vax che hanno ormai capito di aver fatto un errore madornale, solamente perché le élite con il loro comportamento predatorio hanno fatto presa sulla loro voglia di sentirsi al di sopra dei propri pari, e adesso si sono resi conto che con l'ossido di grafene in circolo gli rimane poco, si sentono (giustamente) traditi dalle informazioni ricevute dall'esterno e dalla loro stessa stupidità. E non possono certamente iniziare ora a traslare le colpe al di fuori, come sui cinesi o gli americani. Il loro bias di conferma glielo impedisce, fino a ieri chi lo faceva era un rasssista e quindi oggi non posso iniziare io che sto male col siringone, ergo, fanculo alla logica paretiana e cerco in tutti i modi di far subire agli altri la stessa cosa che ho subito io.
Il fatto che le leggi siano il frutto delle consuetudini è più una nota di colore fantasiosa che la realtà. Possiamo noi dire che la maggioranza degli italiani siano favorevoli a prendere una vecchietta per il collo da parte di 7-8 poliziotti perché non indossava la mascherina in chiesa? Io credo fondamentalmente di no, però c'è anche da dire che con tutti questi incitamenti ad "andare a prenderli" è da qui che nasce il termine di "fascisti rossi", quasi tutti i liberali puntano più a far fare agli altri ciò che vogliono piuttosto che fare qualcosa per la società nel suo intero (vaccini forzati, tassazioni sempre più alte, I pronomi da usare, ecc).
Le leggi le fanno sempre i vertici, non c'entrano nulla le consuetudini. Specialmente quando i confini nazionali siano stati travalica da organizzazioni internazionali la cui cultura viene passivamente recepita dal popolo, che altrimenti non saprebbe nemmeno il 10% del vocabolario che viene utilizzato oggi. È così che le società vengono lentamente ed inesorabilmente corrotte.
In sintesi le élite non elette (mi fa ridere) tramano, dividono, i santimoniosi sicofanti utilizzano la legge 38 e la fragilità viene trasferita ai non allineati e alla società precedente che oramai viene riplasmata a seconda delle necessità di chi ci comanda, non governa, comanda.
Per il discorso della punibilità generale, tu ne fai giustamente  un discorso giuridico, finché si resta tra quei contorni va bene e vinci te. Ma la storia (anche quella del dirìtto) insegna che c'è sempre una società che funziona, viene corrotta, enormi quantità di violenza non fisica avvengono, rivoluzione, enormi quantità di violenza fisica, nuova società. E l'esito dipende da chi vince e da chi perde. Andateglielo a chiedere ai francesi.
Ora, la natura umana è fondamentalmente sempre quella. Ma questa è solamente la manifestazione delle mie tendenze tiranniche. La democrazia è una dolce bugia, che fa presa per carità, come babbo Natale. Ma non esiste. È per questo che diventa, a mio avviso, necessario e doveroso andare a colpire i collaborazionisti che si fondono nel gregge, perché non esiste alcunché di trascendentale. Solo incentivi e disincentivi. È per questo che diventa necessario e critico norimbergare la plebe, altrimenti quelli staranno di qua quando il vento soffia di qua, e di là quando il vento soffia di là. A quel punto il grande gioco sociale della sopravvivenza diventa una sfida a chi è più bravo sul piano machiavellico, piuttosto che una sfida a chi è più virtuoso, con buona pace della società. Vincerà chi è più bravo a fare violenza non fisica. Tutto questo non è desiderabile.
C'è uno scostamento bello grande tra logiche di potere e logiche popolari, è per questo che a fine guerra uno può risultare innocente se aiuta i nazisti sotto pressione, ma poi viene linciato dai suoi compaesani. Molte delle grandi innovazione sono nate dalla rivoluzione, la democrazia è barbarie velata e autorizzata.
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Re:My point of view on covid
« Risposta #24 il: Ottobre 03, 2021, 14:28:09 pm »
Tu dici che "La legge si adatta alla realtà delle consuetudini e dei costumi." Io dico che analizzando l'epoca moderna, tutto questo è fondamentale non vero. Anzi, è uno dei criteri che io utilizzo, relativamente alla mia forma mentite, è che quando c'è uno scostamento troppo grande tra le leggi, o le regole in vigore, e il sentito comune allora si è di fatto in un regime antidemocratico. Quindi ne faccio un problema di filosofia politica, piuttosto che di quadro attuale delle norme. Un po' come Norimberga stessa che andò "al di là" delle leggi.
Ma tanto non se ne esce, perché quando dialoghi con persone votate alla difesa dell'attuale sistema ciò che succede è che ti fanno quello che si chiama "moving the goalpost" per cui io mi interrogo su "ciò che dovrebbe essere" e ti viene risposto "ciò che è attualmente" (quando fa comodo) o "ciò che è stato" (quando fa comodo), per cui non se ne esce.

Il discorso del gregge, magari potrebbe essere vero che coloro i quali si mischiano nel gregge siano giuridicamente senza macchia, ma ciò è vero solo in diritto. Basterebbe cambiare la disciplina e l'assunto iniziale diventa falso, ad esempio la psicologia o la sociologia. Se si una la psicologia il gregge (ad es. I provax) sono colpevolissimi sulla base della mentalità del secchiello di granchi, piuttosto che della rabbia repressa, piuttosto che per la schadenfreude di vedere il proprio vicino (o l'avversario politico) soffrire. Se si usa il machiavellinismo si può dimostrare facilmente che i pro vax che hanno ormai capito di aver fatto un errore madornale, solamente perché le élite con il loro comportamento predatorio hanno fatto presa sulla loro voglia di sentirsi al di sopra dei propri pari, e adesso si sono resi conto che con l'ossido di grafene in circolo gli rimane poco, si sentono (giustamente) traditi dalle informazioni ricevute dall'esterno e dalla loro stessa stupidità. E non possono certamente iniziare ora a traslare le colpe al di fuori, come sui cinesi o gli americani. Il loro bias di conferma glielo impedisce, fino a ieri chi lo faceva era un rasssista e quindi oggi non posso iniziare io che sto male col siringone, ergo, fanculo alla logica paretiana e cerco in tutti i modi di far subire agli altri la stessa cosa che ho subito io.
Il fatto che le leggi siano il frutto delle consuetudini è più una nota di colore fantasiosa che la realtà. Possiamo noi dire che la maggioranza degli italiani siano favorevoli a prendere una vecchietta per il collo da parte di 7-8 poliziotti perché non indossava la mascherina in chiesa? Io credo fondamentalmente di no, però c'è anche da dire che con tutti questi incitamenti ad "andare a prenderli" è da qui che nasce il termine di "fascisti rossi", quasi tutti i liberali puntano più a far fare agli altri ciò che vogliono piuttosto che fare qualcosa per la società nel suo intero (vaccini forzati, tassazioni sempre più alte, I pronomi da usare, ecc).
Le leggi le fanno sempre i vertici, non c'entrano nulla le consuetudini. Specialmente quando i confini nazionali siano stati travalica da organizzazioni internazionali la cui cultura viene passivamente recepita dal popolo, che altrimenti non saprebbe nemmeno il 10% del vocabolario che viene utilizzato oggi. È così che le società vengono lentamente ed inesorabilmente corrotte.
In sintesi le élite non elette (mi fa ridere) tramano, dividono, i santimoniosi sicofanti utilizzano la legge 38 e la fragilità viene trasferita ai non allineati e alla società precedente che oramai viene riplasmata a seconda delle necessità di chi ci comanda, non governa, comanda.
Per il discorso della punibilità generale, tu ne fai giustamente  un discorso giuridico, finché si resta tra quei contorni va bene e vinci te. Ma la storia (anche quella del dirìtto) insegna che c'è sempre una società che funziona, viene corrotta, enormi quantità di violenza non fisica avvengono, rivoluzione, enormi quantità di violenza fisica, nuova società. E l'esito dipende da chi vince e da chi perde. Andateglielo a chiedere ai francesi.
Ora, la natura umana è fondamentalmente sempre quella. Ma questa è solamente la manifestazione delle mie tendenze tiranniche. La democrazia è una dolce bugia, che fa presa per carità, come babbo Natale. Ma non esiste. È per questo che diventa, a mio avviso, necessario e doveroso andare a colpire i collaborazionisti che si fondono nel gregge, perché non esiste alcunché di trascendentale. Solo incentivi e disincentivi. È per questo che diventa necessario e critico norimbergare la plebe, altrimenti quelli staranno di qua quando il vento soffia di qua, e di là quando il vento soffia di là. A quel punto il grande gioco sociale della sopravvivenza diventa una sfida a chi è più bravo sul piano machiavellico, piuttosto che una sfida a chi è più virtuoso, con buona pace della società. Vincerà chi è più bravo a fare violenza non fisica. Tutto questo non è desiderabile.
C'è uno scostamento bello grande tra logiche di potere e logiche popolari, è per questo che a fine guerra uno può risultare innocente se aiuta i nazisti sotto pressione, ma poi viene linciato dai suoi compaesani. Molte delle grandi innovazione sono nate dalla rivoluzione, la democrazia è barbarie velata e autorizzata.

Esatto. La differenza fra ideologia e scienza si basa sul fatto che l'ideologia cerca di giustificare la realtà materiale, mentre la scienza si limita a constatarla.

Quello che mi chiedo è: se nei vaccini c'è l'ossido di grafene, che ucciderà tutti i pro-pass vaccinati (cioè almeno il 90% dei pro-pass) entro tre o otto anni, che bisogno c'è di giustiziarli tutti? Aspettiamo otto anni e si vedrà. Se entro otto anni saranno tutti morti non ci sarà nemmeno bisogno di giustiziarli perché si saranno giustiziati da soli facendosi inoculare il vaccino. Se invece non saranno morti tutti (o la maggior parte), allora non ci sarà motivo di giustiziarli.
D'altro canto se il punto è giustiziare tutti i pro-pass perché condizionano gli altri al suicidio mediante vaccino, allora qual è il criterio in base al quale decidiamo chi è colpevole e chi no, cioè chi si sarà suicidato col vaccino perché condizionato dagli altri e chi invece lo avrà fatto condizionando gli altri? Mi sembra evidente che fra i due tipi di vaccinati non si può fare distinzione (se li distinguessimo, chiunque potrebbe dire di essere diventato pro-pass perché condizionato dagli altri e al limite si troverebbe una èlite di capri espiatori a cui dare la colpa), dunque tutti coloro che moriranno a causa del vaccino sarebbero colpevoli. Di conseguenza non si può accusare nessuno di aver "condizionato" gli altri: ciascuno sarebbe responsabile delle proprie azioni e del tutto ininfluente rispetto alle scelte degli altri, perché ognuno, responsabile di per sé, avrebbe fatto la sua scelta senza condizionare gli altri. Insomma, la colpa di influenzare negativamente l'opinione pubblica c'è soltanto se si può considerare innocente chi è stato condizionato: se invece il condizionato è complice, la colpa (eventualmente la colpa di essersi suicidati) è comminabile a tutti, ma non è una colpa di cui siano vittime i non-complici. I non-complici semplicemente sceglieranno di non vaccinarsi.
A quel punto i non vaccinati potranno danzare sui cadaveri dei vaccinati, ben orgogliosi di essere stati così giusti e puri da non essersi suicidati.

Se invece fra otto anni il vaccino non avrà ucciso nessuno, evidentemente tutto questo discutere di vaccini sarà stato vuoto.


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Re:My point of view on covid
« Risposta #25 il: Ottobre 03, 2021, 14:51:29 pm »
Citazione
i collaborazionisti che si fondono nel gregge
Sono legione, a tutti i livelli
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:My point of view on covid
« Risposta #26 il: Ottobre 03, 2021, 15:12:45 pm »
Secondo me la risposta non sta nella schadenfreude. Se moriranno in tanti alla gente sana non gliene viene niente. Non è un problema di "noi contro loro" anzi a bene vedere è quasi solo un problema a senso unico: ci sono tantissimi pro-vax che vogliono andare a prendere i c.d. no-vax, ma il contrario non si vede.
Se fossi al potere darei il 41-bis a chi si fa dividere dalle élite, istituirei il reato di farsi dividere secondo il dividi e impera, il popolo va responsabilizzato.
Per me c'è una differenza qualitativa tra il provax che si fa il pizzicone perché ha paura ma non fa attivismo e chi lo fa e poi si adopera affinché gli altri facciano altrettanto.
Credete davvero che i vari giovani, molti dei quali anche minorenni, avessero la forma mentis per capire da soli se fosse il caso di farlo o meno? A quest'ora molti di loro sarebbero ancora vivi, penso a Camilla perché mi è rimasta impressa, ma ce ne sono anche di più giovani.
Mi chiedi come fai a differenziare, visto che ognuno mentirebbe e darebbe la colpa all'insù. Facile facile. Non includi l'accusato nel processo e crei un precedente, visto che queste sono condizioni eccezionali, di guerra, vai a scandagliare i social e se trovi prove del loro attivismo li punisci, poi puoi anche dargli dai la possibilità di sviarsela, ma internet non perdona. Magari non li giustizi, ma li metti in galera per un po' e crei pure un database pubblico dove è possibile consultare chi ha favoreggiato, così che neanche possono voltare la gabbana. Ma la mia è una mente d'altri tempi che mal si coniuga a questa società.
D'altronde si è visto benissimo che alla gente comune non gliene frega nulla della presunzione di innocenza, del beneficio del dubbio, di tutte queste cose. Dagli un briciolo di potere e quando si metteranno dalla parte del più forte poi tutte queste cose le utilizzeranno, però sugli altri.
A forza di gridare "andiamoli a prendere" sono andati a prendere le vecchiette in chiesa! Il potere si prenderà SEMPRE tutto il potere che gli lasci, per questo c'è un abisso tra chi sceglie di farselo e basta e chi è un collaborazionista. Ecco il criterio!
Occhio che in Australia ti strappano i bimbi dalle mani e li vaccinano per forza, vi chiedo di credermi sulla parola ma solamente perché i contenuti sono stati rimossi dal minculpop youtubiano.
Per cui è evidente che in uno stato di cose così chi fa pressioni ideologiche è correo. Punto e basta.
A volte mi viene da lasciar perdere perché tanto è inutile, ma non va bene, bisogna avere fede. Mi sono appena attaccato con un inglese perché alla domanda di una psicologa se si conosce qualcuno che ha avuto effetti collaterali io ho pubblicato i dati ufficiali americani. La sua risposta? "Sei arrabbiato". Ecco è per colpa di gente così che élite esterne sono state in grado di provocare qualcosa che è quasi un olocausto e non verrà nemmeno considerato tale! Ad oggi sono 4.8 milioni, manca poco ai 6.
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Offline Vicus

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Re:My point of view on covid
« Risposta #27 il: Ottobre 03, 2021, 18:30:57 pm »
Citazione
Ad oggi sono 4.8 milioni, manca poco ai 6.
Da dove risultano queste fondamentali cifre?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:My point of view on covid
« Risposta #28 il: Ottobre 03, 2021, 18:31:56 pm »
Secondo me la risposta non sta nella schadenfreude. Se moriranno in tanti alla gente sana non gliene viene niente. Non è un problema di "noi contro loro" anzi a bene vedere è quasi solo un problema a senso unico: ci sono tantissimi pro-vax che vogliono andare a prendere i c.d. no-vax, ma il contrario non si vede.
Se fossi al potere darei il 41-bis a chi si fa dividere dalle élite, istituirei il reato di farsi dividere secondo il dividi e impera, il popolo va responsabilizzato.
Per me c'è una differenza qualitativa tra il provax che si fa il pizzicone perché ha paura ma non fa attivismo e chi lo fa e poi si adopera affinché gli altri facciano altrettanto.
Credete davvero che i vari giovani, molti dei quali anche minorenni, avessero la forma mentis per capire da soli se fosse il caso di farlo o meno? A quest'ora molti di loro sarebbero ancora vivi, penso a Camilla perché mi è rimasta impressa, ma ce ne sono anche di più giovani.
Mi chiedi come fai a differenziare, visto che ognuno mentirebbe e darebbe la colpa all'insù. Facile facile. Non includi l'accusato nel processo e crei un precedente, visto che queste sono condizioni eccezionali, di guerra, vai a scandagliare i social e se trovi prove del loro attivismo li punisci, poi puoi anche dargli dai la possibilità di sviarsela, ma internet non perdona. Magari non li giustizi, ma li metti in galera per un po' e crei pure un database pubblico dove è possibile consultare chi ha favoreggiato, così che neanche possono voltare la gabbana. Ma la mia è una mente d'altri tempi che mal si coniuga a questa società.
D'altronde si è visto benissimo che alla gente comune non gliene frega nulla della presunzione di innocenza, del beneficio del dubbio, di tutte queste cose. Dagli un briciolo di potere e quando si metteranno dalla parte del più forte poi tutte queste cose le utilizzeranno, però sugli altri.
A forza di gridare "andiamoli a prendere" sono andati a prendere le vecchiette in chiesa! Il potere si prenderà SEMPRE tutto il potere che gli lasci, per questo c'è un abisso tra chi sceglie di farselo e basta e chi è un collaborazionista. Ecco il criterio!

E invece qual è il criterio per distinguere i collaborazionisti della propaganda da coloro che esprimono liberamente il loro pensiero sostenendo tesi pro-pass?

Non sono molto informato sugli scontri tra guelfi e ghibellini del green pass: mi limito alle informazioni di pubblico dominio sull'efficacia dei vaccini e alla cronaca politica. Non mi interessa nemmeno prendere posizione in modo fazioso in quello che giustamente ritieni uno scontro divisivo. Chiaramente bisogna prendere una posizione sul green pass, ma recriminare sulle azioni della fazione avversaria non serve allo scopo (è un'altra storia, un altro tema, un altro punto su cui, eventualmente, prendere posizione, ben diverso dallo scegliere se essere pro- o no-).
Anch'io personalmente penso che, sin dai tempi delle prime uscite di Burioni - che con la sua frase "la scienza non è democratica" ha dimostrato di capire un'acca di epistemologia, o perlomeno di non averne a cuore lo studio -, numerose persone abbiano ceduto a un fanatismo scientista snob e fazioso.

Qui però si parla di fatti, informazioni e strategie politiche. Tutte le fonti no-vax e no-pass che ho avuto modo di leggere sono frammentate, incomplete, se non vere e proprie dicerie. Sono utili, perché stimolano la riflessione, ma la tesi secondo cui il vaccino sarebbe uno strumento di sterminio non è sostenuta da prove solide. Dopo un po' diventa anche una perdita di tempo leggerle, perché puntualmente deludono l'aspettativa di avere un'argomentazione convincente, un risultato ottenuto in base a protocolli corretti, un'evidenza autorevole...
Poi magari hanno ragione i no-vax, ma non è questo il punto: il punto è in cosa consista fare il bene in questo caso.

Poniamo che i vaccini siano davvero un mezzo per lo sterminio del popolo. Si può scegliere fra queste due opzioni: 1 - essere no-pass sulla base della fede, senza prove; 2 - essere pro-pass sulla base di prove provenienti da fonti autorevoli.
Chi è in buona fede in questo caso? 1 o 2? Chi sta agendo bene e chi male? Non lo so. Entrambi sembrano avere colpe e meriti.

Se si fa valere l'opzione 1, si giustifica qualsiasi scempiaggine operata in nome della fede. Di conseguenza, il modo di agire giusto ( = che è nel giusto, secondo giustizia) è quello dato dal punto 2, perché il punto 2 non giustifica il proprio errore, né altri errori possibili. La scienza procede per tentativi ed errori, così come la morale è soggetta alla provvisorietà. La scelta numero 2 è quindi moralmente corretta anche se produce un errore, mentre la scelta numero 1 è moralmente scorretta anche se non produce l'errore.
Ora, la pena giuridica cessa nel momento in cui la persona, che prima era rea, diventa idonea a tornare in società. L'atteggiamento 2 non solo non giustifica il proprio errore, ma in quanto si basa sull'assunto che la prassi deve tentare la falsificazione della teoria, di fatto implica la correzione dell'errore stesso: il che significa che, nel momento in cui l'errore viene a galla, chi ha scelto l'opzione 2 ha già scontato la sua pena (il venire a galla dell'errore ne implica la correzione, così come il venire a galla della teoria della relatività corregge l'errore dato dall'intendere spazio e tempo come assoluti, senza che però Newton sia passato per un ciarlatano e senza che venisse screditata la validità scientifica dei suoi scritti).
All'opzione 2 si può rimproverare di aver prestato fede all'autorità, ma la verità è che affidarsi a fonti autorevoli (di cui comunque è possibile conoscere le metodologie) non equivale a far valere il principio d'autorità, ma solo a partecipare alla società aperta in base al criterio della divisione del lavoro.

Comunque il tuo modo di pensare non è molto all'antica, anzi.

Offline Ryu

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Re:My point of view on covid
« Risposta #29 il: Ottobre 03, 2021, 19:12:20 pm »
Da dove risultano queste fondamentali cifre?

https://www.worldometers.info/coronavirus/?utm_campaign=homeAdvegas1?%22

@Caio questa è solamente una fonte, sono gli eventi avversi americani a livello aggregato:

https://vaers.hhs.gov/data/datasets.html

Provate a filtrare le colonne del CSV con i sintomi e vedete che genere di reazioni ci sono. Ho provato a giochicchiareun poi mettendo "card" e il numero di eventi avversi di natura cardiovascolare è impressionante. Qui si va al di là di ogni possibile prova, è tutto là. Poi c'è l'Europa, c'è Israele. Un'altra cosa importante è che in medicina è un fatto preso per acquisito che gli eventi avversi segnalati siano solo una frazione del totale.

Se volete fotni italiane andate su telegram e cercate "Nessuna correlazione", se i femminicidi sono una strage voglio vedere questi cosa sono.

Per altre fonti sconsiglio YouTube visto che i contenuti vengono rimossi dalle brutte persone come me, sconsiglio anche Facebook visto che Zuckemberg sta anche nelle mail scambiate con Fauci e gli chiede consigli per le sue policy. Sono scaricabili anche quelle. È uno stillicidio. Colpo di stato mondiale.
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