Autore Topic: Pro-Vax, una questione maschile  (Letto 3685 volte)

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #15 il: Settembre 21, 2021, 20:11:28 pm »
A proposition del "nessuna correlazione" suggerisco a tutti di leggere "Antifragile" scritto in tempi non sospetti e, soprattutto, in tema di altre cose. Spiega per fili e per segno il "nessun correlazione"
Odio il femminismo perché amo le donne

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #16 il: Settembre 21, 2021, 22:00:09 pm »
COSMOS1 ha detto: Il che sarebbe encomiabile se ci trovassimo di fronte a verità accettate universalmente dalla comunità scientifica.
per dire come questa idea è sbagliata basta pensare a Wegener, colui che nel 1912 ha teorizzato la deriva dei continenti. è stato osteggiato tutta la vita e dopo morto la comunità scientifica si è accorta che aveva ragione. il motore della vera scienza è sempre stato il dubbio.
in ciò che e proposto nel post di scienza ce ne è poca, è solo il chiodo a cui vengono appese scelte politiche.
Onde io pregio i morti, che già son morti, più che i viventi, che sono in vita fino ad ora.  Anzi più felice che gli uni, e che gli altri, giudico colui che fino ad ora non è stato; il qual non ha vedute le opere malvage che si fanno sotto il sole.

Offline Vicus

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #17 il: Settembre 21, 2021, 22:42:41 pm »
Concordo, del resto oltre a dubbi della comunità scientifica ci sono morti difficilmente spiegabili con cause diverse dal vaccino, quindi la precauzione è più che giustificata. Chi poi ha tale fiducia nei nostri politici e nella classe medica (malgrado le recenti dimissioni di due dirigenti FDA per pressioni politiche) può vaccinarsi liberamente, a patto di non obbligare né discriminare né vessare gli altri in alcun modo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #18 il: Settembre 22, 2021, 19:49:31 pm »
Il punto non è no vax o pro vax, il problema è politico, non sanitario.
Viviamo in un Paese in cui l'informazione è a senso unico, senza contraddittorio, e il potere legislativo è stato cancellato assieme alla Costituzione.
Poi si può discutere su vaccini, terapie, ecc. ma il problema è a monte.

Esatto, sono d'accordo. Il punto della questione è: la priorità deve essere la salvaguardia della salute - intendendo la "salute" come un campo ampio che va dalle considerazioni sulle procedure antipandemia al tenere in piedi il sistema sanitario - oppure no?

CVC, ti posso anche già buttar giù un'idea che spiegherebbe perché gli uomini muoiono di più per covid rispetto alle donne. Ne avrei anche un'altra ma quella me la tengo per me perché non ne sono sicuro.

_ gli uomini sono meno propensi all'omologazione e al rispetto delle regole, le donne invece si integrano e ubbidiscono molto più volentieri, diciamo che sono più politicamente corrette. Lo vedi anche da cose banali come ad esempio il fatto che molti uomini portano la mascherina sotto il naso anche se non si potrebbe, con le donne succede di meno, oppure il fatto che durante il lockdown erano sicuramente di più gli uomini in giro illegalmente rispetto alle donne. Obbedendo di meno, effettivamente si beccano il covid di più


Il covid colpisce uomini e donne più o meno allo stesso modo, come riportato qui https://www.focus.it/scienza/salute/letalia-covid-19-uomini-doppio-delle-donne , ma ha effetti letali e gravi soprattutto sugli uomini.

Io mi sono fatto una mia idea, forse un po' cospirazionista, sulla situazione italiana. Immaginiamo questo scenario:

In Cina ci sono un miliardo e mezzo di cinesi, di cui un miliardo sono di sesso maschile. Il governo cerca un modo per placare le tensioni sociali che derivano dall'avere mezzo miliardo di cinesi maschi che non avranno una moglie. Utilizza allora il suo partito in Italia, il M5S, per fare propaganda no-vax e intanto elabora un virus per sterminare la popolazione maschile occidentale. Le èlite occidentali accolgono la proposta dell'intelligence cinese con gioia, pronti a portare avanti l'agenda femminista di femminilizzazione della società occidentale, così si servono della strada spianata dai no-vax per passare alla propaganda no-pass e spingere l'opinione pubblica a rinunciare alle cure, decimando la popolazione maschile occidentale con la pelle bianca. Non è un caso che il movimento no-pass metta d'accordo l'estrema destra e l'estrema sinistra, entrambe filocinesi nel modo di intendere lo stato e entrambe posizionate sulla selezione forzata della popolazione.

Offline Vicus

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #19 il: Settembre 22, 2021, 20:00:39 pm »
Esistono cure domiciliari che funzionano, anche approvate dall'UE. Allora dov'è la necessità di vaccini sperimentali? E perché in Israele sono tutti vaccinati e si stanno ammalando in numeri tali, che certi Paesi hanno chiuso le frontiere?
« Ultima modifica: Settembre 22, 2021, 20:27:37 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #20 il: Settembre 22, 2021, 20:20:01 pm »
Essitono cure domiciliari che funzionano, anche approvate dall'UE. Allora dov'è la necessità di vaccini sperimentali? E perché in Israele sono tutti vaccinati e si stanno ammalando in numeri tali, che certi Paesi hanno chiuso le frontiere?

Non lo so proprio. Le possibilità sono quattro: o è più rischioso ricorrere a quelle cure che al vaccino, o ci sono dei problemi di accessibilità a tali cure da parte delle fasce della popolazione economicamente più deboli, o c'è una pressione sulla classe medica per favorire gli interessi del capitalismo attraverso un favore all'industria farmaceutica, oppure un mix di tutte e tre le cose.
Per quanto mi riguarda, baso le mie scelte sul consiglio, favorevole al green pass, di numerosi amici medici e sul fatto che fra i miei conoscenti anche gli ultraottantenni hanno preso il vaccino e stanno bene.
La vicenda è decisamente inquietante dal punto di vista della questione maschile, a mio avviso.

Offline Vicus

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #21 il: Settembre 22, 2021, 20:29:05 pm »
Chi vuol farsi un vaccino sperimentale dai sospetti molti gravi effetti avversi faccia pure. E' in gioco la pelle, altro che questione maschile. Chi è scettico o dubbioso si iscriva al canale Telegram "nessuna corrrelazione" e giudichi da sé
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Offline Duca

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #22 il: Settembre 22, 2021, 20:52:38 pm »
Esatto, sono d'accordo. Il punto della questione è: la priorità deve essere la salvaguardia della salute - intendendo la "salute" come un campo ampio che va dalle considerazioni sulle procedure antipandemia al tenere in piedi il sistema sanitario - oppure no?
Sul fatto che la salute sia importante c'è poco da discutere, ma il pericolo è abdicare - in nome di essa - ai diritti costituzionali fondamentali.
Il problema non è se il siero sia efficace e sicuro, ma se uno stato può permettersi di ricattare in modo ignobile i cittadini... oggi il pretesto è la pandemia, domani sarà l'emergenza climatica, dopodomani chissà.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #23 il: Settembre 22, 2021, 21:29:45 pm »
Sul fatto che la salute sia importante c'è poco da discutere

Certo, ma il punto è se attualmente sia e debba essere la nostra priorità.

il pericolo è abdicare - in nome di essa - ai diritti costituzionali fondamentali.

Esatto, ma questo pericolo potrebbe essere anche quello di perdere il diritto costituzionale fondamentale alla salute. E viceversa la perdita del diritto alla salute potrebbe condurre alla perdita consequenziale di altri diritti fondamentali. Se il lavoro diventasse una guerra contro la malattia, non si potrebbe più parlare di "diritto al lavoro", ma di lavoro forzato. Così come oggi si potrebbe parlare di salute forzata, anche se in realtà oggi esistono opportunità di lavoro e consumo attraverso il digitale anche per coloro che rifiutano di vaccinarsi. C'è chi dice che questa sia un'ingiustizia e chi no. Forse è questo il punto: il digitale costituisce davvero una valida alternativa per coloro che non vogliono vaccinarsi e subiscono restrizioni a causa del green pass? Ce ne possiamo lavare le mani così?


Offline Vicus

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #24 il: Settembre 23, 2021, 07:31:23 am »
I Dati Ufficiali USA sul Siero: 14.925 Morti, 91.523 Lesioni Gravi


Ci sembra interessante, nel panorama di informazione da regime che ci circonda, sovrasta e opprime, condividere con voi quei dati – che provengono dagli Stati Uniti – sulla realtà legata al siero genico di varie marche che stanno inoculando a milioni e milioni di persone. Abbiamo tradotto questo articolo, molto interessante, del Children’s Health Defense, che riporta i dati ufficiali del VAERS, l’organismo – sicuramente più affidabile dell’Istituto Superiore di Sanità i dati recenti sul fenomeno. Vi consilgliamo di andare all’originale, per visionare i collegamenti, alcuni dei quali molto interessanti. Buona lettura.

I dati rilasciati il 17 settembre dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno mostrato che tra il 14 dicembre 2020 e il 10 settembre 2021, un totale di 701.561 eventi avversi in seguito ai vaccini COVID sono stati riportati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). I dati includevano un complesso di 14.925 segnalazioni di decessi – un aumento di 419 rispetto alla settimana precedente.

Ci sono state 91.523 segnalazioni di lesioni gravi, comprese le segnalazioni di morte, durante lo stesso periodo di tempo – in aumento di 3.352 rispetto alla settimana precedente.

Escludendo le “segnalazioni straniere” depositate in VAERS, 559.462 eventi avversi, compresi 6.756 decessi e 43.073 lesioni gravi, sono stati segnalati negli Stati Uniti tra il 14 dicembre 2020 e il 10 settembre 2021.

Dei 6.756 decessi statunitensi segnalati a partire dal 10 settembre, il 12% si è verificato entro 24 ore dalla vaccinazione, il 17% entro 48 ore dalla vaccinazione e il 31% si è verificato in persone che hanno avuto un inizio di sintomi entro 48 ore dalla vaccinazione.

Negli Stati Uniti, al 10 settembre sono state somministrate 378,2 milioni di dosi di vaccino COVID. Questo include: 216 milioni di dosi di Pfizer, 148 milioni di dosi di Moderna e 15 milioni di dosi di Johnson & Johnson (J&J).

I dati provengono direttamente dai rapporti presentati a VAERS, il principale sistema finanziato dal governo per segnalare le reazioni avverse ai vaccini negli Stati Uniti.

Ogni venerdì, VAERS rende pubbliche tutte le segnalazioni di lesioni da vaccino ricevute a partire da una data specifica, di solito circa una settimana prima della data di pubblicazione. I rapporti presentati a VAERS richiedono ulteriori indagini prima che una relazione causale possa essere confermata.

I dati statunitensi di questa settimana per i ragazzi dai 12 ai 17 anni mostrano:

– 19.827 eventi avversi totali, compresi 1.169 classificati come gravi e 19 decessi segnalati. Due delle 19 morti erano suicidi.

Le morti più recenti riguardano un rapporto di due pazienti [VAERS I.D. 1655100] che sono morti dopo la loro seconda dose di Pfizer, tra cui una femmina di 13 anni.

Altri recenti decessi segnalati includono un ragazzo di 15 anni (VAERS I.D. 1498080) che in precedenza aveva COVID, è stato diagnosticato con cardiomiopatia nel maggio 2021 ed è morto quattro giorni dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino Pfizer il 18 giugno, quando è crollato sul campo di calcio ed è andato in tachicardia ventricolare; e una ragazza di 13 anni (VAERS I.D. 1505250) che è morta dopo aver avuto un problema cardiaco dopo aver ricevuto la sua prima dose di Pfizer.

– 2.972 segnalazioni di anafilassi tra i 12-17enni con il 99% dei casi

– attribuiti al vaccino Pfizer.

– 488 segnalazioni di miocardite e pericardite (infiammazione del cuore) con 481 casi attribuiti al vaccino Pfizer.

– 106 segnalazioni di disturbi della coagulazione del sangue, con tutti i casi attribuiti alla Pfizer.

I dati VAERS statunitensi di questa settimana, dal 14 dicembre 2020 al 10 settembre 2021, per tutti i gruppi di età combinati, mostrano:

– Il 20% dei decessi erano legati a disturbi cardiaci.

Il 54% dei deceduti erano uomini, il 42% erano donne e i restanti rapporti di morte non includevano il sesso del deceduto.

– L’età media della morte era di 72,9 anni.

– A partire dal 10 settembre, 3.650 donne incinte hanno segnalato eventi avversi legati ai vaccini COVID, comprese 1076 segnalazioni di aborto spontaneo o parto prematuro.

– Dei 2.783 casi di paralisi di Bell riportati, il 50% è stato attribuito alle vaccinazioni Pfizer, il 42% a Moderna e l’8% a J&J.

– 593 segnalazioni di sindrome di Guillain-Barré, con il 39% dei casi attribuiti a Pfizer, il 33% a Moderna e il 27% a J&J.

– 149.681 segnalazioni di anafilassi con il 42% dei casi attribuiti al vaccino di Pfizer, il 51% a Moderna e il 7% a J&J.

– 9.260 rapporti di disturbi della coagulazione del sangue. Di queste, 3.968 segnalazioni sono state attribuite a Pfizer, 3.376 a Moderna e 1.866 a J&J.

– 2.452 casi di miocardite e pericardite con 1.545 casi attribuiti a Pfizer, 806 casi a Moderna e 93 casi al vaccino COVID di J&J.

La commissione della FDA respinge in modo schiacciante i richiami di Pfizer per persone sane dai 16 ai 65 anni

Il 17 settembre, un gruppo di consulenti scientifici della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha votato 16 a 2 contro la raccomandazione di una terza iniezione del vaccino COVID di Pfizer per le persone sane dai 16 anni in su, ma ha votato all’unanimità a favore della raccomandazione del richiamo per le persone immunocompromesse e tutte le persone dai 65 anni in su.

Il voto è arrivato dopo un aspro dibattito in cui molti degli esperti indipendenti della commissione, tra cui medici e statistici di malattie infettive, hanno contestato se i dati giustificassero un ampio lancio di colpi extra quando i vaccini sembrano offrire ancora una solida protezione contro la grave malattia COVID-19 e l’ospedalizzazione, almeno negli Stati Uniti.

I funzionari della FDA avevano precedentemente espresso scetticismo sulla necessità dei richiami del vaccino COVID di Pfizer in un documento di 23 pagine pubblicato il 16 settembre, prima della riunione, sul sito web dell’agenzia.

Il rapporto ha analizzato i dati presentati da Pfizer e BioNTech come parte della richiesta di autorizzazione per il loro vaccino da dare come richiamo nelle persone di 16 anni e più. I funzionari della FDA hanno detto che, sulla base della loro analisi dei dati presentati da Pfizer e BioNTech, non possono ancora prendere una posizione sull’opportunità di raccomandare i richiami di COVID al grande pubblico.

La sedicenne Sara Green “rivuole la vita” [ora per lei è troppo tardi] dopo aver sviluppato problemi neurologici in seguito al vaccino Pfizer

Sarah Green era una 16enne sana fino a quando non ha sviluppato problemi neurologici dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino COVID della Pfizer. In un’intervista esclusiva con The Defender, Sarah (VAERS I.D. 1354500) e sua madre, Marie Green, hanno detto che si sentono impotenti perché nessuno riconoscerà il danno da vaccino di Sarah e “nessuno può aiutarli”. [anche in Italia tutti dicono: chi ha danni gravi da vaccino viene lasciato solo. Meditate]

In un’intervista esclusiva con The Defender, 16-year-old Sarah Green e sua madre ha descritto Sarah sintomi neurologici dopo la vaccinazione con Pfizer, e come i medici non avrebbe riconosciuto vaccino potrebbe essere da biasimare.


Sarah ha ricevuto la sua seconda dose di Pfizer il 4 maggio, e subito ha iniziato a sperimentare mal di testa. Ha poi sviluppato contrazioni facciali e tremori, ha perso la capacità di scrivere, non può guidare e ha dovuto abbandonare due classi del college, ha detto Green.

Sarah ha visto numerosi medici che si rifiutano di riconoscere che il vaccino ha causato la sua condizione. Un medico ha detto che Sarah aveva un disturbo funzionale del movimento e che non era collegato al vaccino – anche se ha detto che ha visto più casi da quando i vaccini COVID sono stati approvati perché le persone “si stressano per il vaccino ed è psicosomatico”.

Green ha detto che lei e Sarah non sono anti-vaxers, ma ci sono troppe persone che hanno problemi per non sapere che c’è un problema con i vaccini mRNA.

Campione di salto a ostacoli, 22 anni, sviluppa coaguli di sangue dopo il vaccino Moderna COVID

Imogen Allen, 22 anni, ha sviluppato due coaguli di sangue nei polmoni dopo aver ricevuto il vaccino COVID della Moderna e sarà sottoposta a diluenti del sangue per il resto della sua vita [e gli scade pure il green pass...], ha riportato il Daily Mail. Alla Allen è stata diagnosticata una tromboembolia polmonare bilaterale dopo essere crollata durante una vacanza in famiglia due settimane dopo essere stata vaccinata.

Allen è stato detto dai medici che i coaguli potrebbero essere stati innescati dal vaccino insieme a cinque anni sulla pillola contraccettiva. Allen, una campionessa di salto a ostacoli, potrebbe non essere più in grado di cavalcare un cavallo e i suoi sogni di diventare un detective della polizia sono stati infranti dopo che è stata lasciata a letto [così ha perso ANCHE il lavoro e il suo stesso futuro].

“Sono sempre stata diffidente, e questo dimostra che avevo tutto il diritto di esserlo, perché guardatemi ora”, ha detto Allen.

I bambini potrebbero ricevere i vaccini COVID negli Stati Uniti questo inverno

Il vaccino COVID di Pfizer potrebbe essere distribuito ai bambini di 6 mesi negli Stati Uniti questo inverno – secondo i piani elaborati dal gigante farmaceutico.

Secondo il Daily Mail, Pfizer prevede di richiedere l’autorizzazione per immunizzare i neonati americani entro i prossimi due mesi, anche se la tempistica dipenderà dai risultati delle prove interne che valutano la sicurezza e l’efficacia dei bambini dai sei mesi ai 5 anni.

Frank D’Amelio, CFO e vicepresidente esecutivo della fornitura globale di Pfizer, ha detto in una conferenza di settore la scorsa settimana che l’azienda prevede di “andare in archivio” entro novembre, ha riferito il Financial Times.

“Ci aspettiamo di avere … dati per i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni che presenteremo alla FDA”, ha detto D’Amelio alla Morgan Stanley Global Healthcare Conference. “Chiamerò nelle settimane immediatamente successive il deposito dei dati per i bambini dai 5 agli 11 anni”.

Pfizer prevede di chiedere l’approvazione della FDA per le iniezioni da somministrare nei bambini dai 5 agli 11 anni entro ottobre.

Giovani ragazzi a più alto rischio di ospedalizzazione da vaccino Pfizer che da COVID

Secondo un nuovo studio pre-print, i ragazzi sani tra i 12 e i 15 anni, senza condizioni mediche sottostanti, avevano da quattro a sei volte più probabilità di ricevere una diagnosi di miocardite correlata al vaccino che di essere ricoverati con COVID.

Per identificare i bambini con prove di lesioni cardiache, i ricercatori hanno esaminato i rapporti presentati a VAERS di adolescenti tra i 12 e i 17 anni che hanno ricevuto un vaccino COVID mRNA.

I ricercatori hanno identificato un totale di 257 eventi avversi cardiaci (CAE) utilizzando la definizione di caso di lavoro del CDC di miocardite, e hanno scoperto che il tasso di CAE post-vaccinazione era più alto nei ragazzi dai 12 ai 15 anni dopo la loro seconda dose di Pfizer. Circa l’86% dei ragazzi colpiti ha richiesto cure ospedaliere, hanno detto gli autori.

Tracy Høeg, medico, epidemiologo e ricercatore associato presso la UC Davis, ha trovato il tasso di miocardite dopo due dosi di vaccino Pfizer per essere 162,2 casi per milione per ragazzi sani di 12-15 anni, e 94 casi per milione per ragazzi sani di 16-17 anni. I tassi equivalenti per le ragazze erano 13,4 e 13 casi per milione [a proposito di "questione di QM"], rispettivamente.

Agli attuali tassi di infezione degli Stati Uniti, il rischio che un adolescente sano venga portato in ospedale con COVID nei prossimi 120 giorni è di circa 44 per milione, hanno detto.

Gli esperti accusano il CDC di ‘cherry-picking’ dei dati sull’immunità naturale

C’è una crescente letteratura che dimostra che l’immunità naturale non solo conferisce una protezione robusta, durevole e di alto livello contro la COVID, ma fornisce anche una protezione migliore dell’immunità indotta dal vaccino.

Eppure, il CDC sta ignorando la scienza dell’immunità naturale quando si tratta di COVID, mentre la riconosce per altre malattie, ha detto il dottor Marty Makary, professore di chirurgia e politica sanitaria alla Johns Hopkins University. Il 14 settembre, Makary ha detto sul “Clay Travis e Buck Sexton Show”, l’agenzia sta fornendo una messaggistica COVID contraddittoria e “illogica”. Ha accusato il CDC di “cherry-picking” dei dati e di manipolare la guida alla salute pubblica che circonda i vaccini e l’immunità naturale per sostenere una narrazione politica.

https://www.marcotosatti.com/2021/09/23/i-dati-ufficiali-usa-sul-siero-14-925-morti-91-523-lesioni-gravi/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Ryu

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #25 il: Settembre 23, 2021, 08:15:55 am »
L'interesse per la salute pubblica non può MAI trascendere il rispetto per la salute privata. Questo è vero sia legalmente (pronuncia della Corte Costituzionale) che moralmente/umanamente.
Gli unici che vogliono obbligare gli altri a fare un qualcosa su cui hanno il sacrosanto diritto di scelta sono i fascisti rossi, nuovo vecchio trend italico.
Del resto non c'è un sito/giornale che riporti l'art. 32 per intero, ne citano solamente i primi 2 commi. Non è un caso.

Alla visione olistica della salute pubblica ci si arriva come somma delle tutele della salute individuale, mai come compromesso tra chi ci guadagna e chi ci rimette. Una visione del genere, tra l'altro, è tipica del pensiero femminile/effemminato.
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Offline Duca

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #26 il: Settembre 23, 2021, 20:35:16 pm »
Forse è questo il punto: il digitale costituisce davvero una valida alternativa per coloro che non vogliono vaccinarsi e subiscono restrizioni a causa del green pass? Ce ne possiamo lavare le mani così?
L'alternativa al siero benedetto si chiama tampone, possibilmente salivare (anche se in verità i recenti nasali non sono per nulla invasivi e sono molto più veloci), e con validità almeno 72 ore.
Riguardo la spesa, solo per fare un esempio se quella demente di ministra dei miei zebedei non avesse buttato nel cesso i soldi per banchi a rotelle e affini adesso avremmo miliardi di tamponi per il personale scolastico.


Offline Ryu

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #27 il: Ottobre 03, 2021, 09:49:33 am »
COSMOS1 ha detto: Il che sarebbe encomiabile se ci trovassimo di fronte a verità accettate universalmente dalla comunità scientifica.
per dire come questa idea è sbagliata basta pensare a Wegener, colui che nel 1912 ha teorizzato la deriva dei continenti. è stato osteggiato tutta la vita e dopo morto la comunità scientifica si è accorta che aveva ragione. il motore della vera scienza è sempre stato il dubbio.
in ciò che e proposto nel post di scienza ce ne è poca, è solo il chiodo a cui vengono appese scelte politiche.

Già ma l'altro motore della scienza è la politica. I grandi cambiamenti avvengono quasi sempre una volta che l'inventore precedente e tutto l'establishment si levanonda marons. Non è mai successo che un confutato abbia detto "sì in effetti la mia teoria faceva schifo, ora tolgo il disturbo". Combattono, poi quando Madre Natura decide che è tempo di richiamarli allora si apre un campo di battaglia per l'attecchimento o meno di nuove idee.
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Offline Vicus

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Re:Pro-Vax, una questione maschile
« Risposta #28 il: Ottobre 03, 2021, 14:46:12 pm »
Già ma l'altro motore della scienza è la politica. I grandi cambiamenti avvengono quasi sempre una volta che l'inventore precedente e tutto l'establishment si levanonda marons. Non è mai successo che un confutato abbia detto "sì in effetti la mia teoria faceva schifo, ora tolgo il disturbo". Combattono, poi quando Madre Natura decide che è tempo di richiamarli allora si apre un campo di battaglia per l'attecchimento o meno di nuove idee.
Quanto è vero
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.