Autore Topic: In Afghanistan classi separate. Ma le femministe non vorrebbero la stessa cosa?  (Letto 1071 volte)

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Offline Massimo

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Su tutti i giornali del mainstream viene riportata, con il dovuto risalto che si dedica normalmente agli "scandali", la notizia che i talebani ora al potere, coerentemente con la loro ideologia (deprecabile finchè si vuole, ma per la quale sono stati disposti a combattere e morire per ben vent'anni), hanno imposto a scuole e all'Università di Kabul di tenere classi separate di maschi e femmine e, qualora le stanze non siano sufficienti a garantire ciò, separare da una spessa tenda gli studenti dalle studentesse. "Naturalmente" tutti i commentatori hanno elevato alti lai sulla misura "barbara" e tipica di una cultura "arretrata" e "primitiva" come quella che i talebani hanno ripristinato grazie al ritiro americano che ha consentito la loro vittoria. E' sfuggito però alla loro debole attenzione la circostanza che da anni nelle università americane e in quelle europee le femministe chiedono la stessa cosa. Il motivo (dichiarato) è quello di tenere al riparo le studentesse dai pericoli delle molestie maschili (guarda caso, la preoccupazione dichiarata dei Talebani è la medesima). L'altro, occultato ma neanche tanto, è quello di rafforzare l'identità di genere femminile e rimarcare la diversità e la superiorità delle studentesse rispetto ai maschi. L' ho fatto notare alla figlia di un mio amico, femminista dichiarata e sentite un pò cosa mi ha risposto: "Un conto è IMPORRE la separazione da parte degli uomini perchè si considera le donne inferiori, un conto è CHIEDERE la separazione da parte delle donne perchè si considera i maschi intellettualmente inferiori, quali effettivamente sono". Tale è la loro coerenza. Al che, le ho risposto: "Per il momento a realizzare i loro deliri sono i Talebani; voi femministe tali deliri li potrete realizzare solo nella vostra scarsa immaginazione". 

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:In Afghanistan classi separate. Ma le femministe non vorrebbero la stessa cosa?
« Risposta #1 il: Settembre 09, 2021, 12:58:21 pm »
Su tutti i giornali del mainstream viene riportata, con il dovuto risalto che si dedica normalmente agli "scandali", la notizia che i talebani ora al potere, coerentemente con la loro ideologia (deprecabile finchè si vuole, ma per la quale sono stati disposti a combattere e morire per ben vent'anni), hanno imposto a scuole e all'Università di Kabul di tenere classi separate di maschi e femmine e, qualora le stanze non siano sufficienti a garantire ciò, separare da una spessa tenda gli studenti dalle studentesse. "Naturalmente" tutti i commentatori hanno elevato alti lai sulla misura "barbara" e tipica di una cultura "arretrata" e "primitiva" come quella che i talebani hanno ripristinato grazie al ritiro americano che ha consentito la loro vittoria. E' sfuggito però alla loro debole attenzione la circostanza che da anni nelle università americane e in quelle europee le femministe chiedono la stessa cosa. Il motivo (dichiarato) è quello di tenere al riparo le studentesse dai pericoli delle molestie maschili (guarda caso, la preoccupazione dichiarata dei Talebani è la medesima). L'altro, occultato ma neanche tanto, è quello di rafforzare l'identità di genere femminile e rimarcare la diversità e la superiorità delle studentesse rispetto ai maschi. L' ho fatto notare alla figlia di un mio amico, femminista dichiarata e sentite un pò cosa mi ha risposto: "Un conto è IMPORRE la separazione da parte degli uomini perchè si considera le donne inferiori, un conto è CHIEDERE la separazione da parte delle donne perchè si considera i maschi intellettualmente inferiori, quali effettivamente sono". Tale è la loro coerenza. Al che, le ho risposto: "Per il momento a realizzare i loro deliri sono i Talebani; voi femministe tali deliri li potrete realizzare solo nella vostra scarsa immaginazione".

Le femministe vorrebbero classi miste, purché i maschi si vestano e comportino come le femmine.

La perdita data da un'istruzione gestita dalle donne secondo l'ideologia femminista è stata una tragedia umana e storica di proporzioni immani. In Occidente intere generazioni di Leonardo da Vinci, Enrico Fermi, Galileo Galilei, Copernico, Leopardi, sono andate perdute in favore dell'emancipazione femminile e per un sistema dell'istruzione che privilegia le donne e discrimina in negativo gli uomini. Come sarebbe oggi il nostro mondo se non avessimo perduto generazioni di menti maschili brillanti in nome della parità? Quanta consapevolezza ci sarebbe nel popolo elettore? Quale sarebbe la qualità della nostra classe dirigente? Come si costituirebbe il rapporto fra potenza economica ed equità sociale? Come funzionerebbe la giustizia? Se stiamo perdendo la nostra esistenza storica è perché il nostro sistema dell'istruzione (e parlo dei sistemi occidentali nel complesso) è focalizzato su un astratto e vuoto concetto di parità, che di fatto consiste nella defezione alla formazione culturale dei maschi e in un percorso privilegiato per le femmine.

Offline Vicus

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Re:In Afghanistan classi separate. Ma le femministe non vorrebbero la stessa cosa?
« Risposta #2 il: Settembre 09, 2021, 12:59:35 pm »
Fu a stessa antropologa Mead a chiedere le classi separate, e sono d'accordo le femmine non servono a migliorare i risultati scolastici e si possono benissimo conoscere fuori
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.