In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

"Porto mia figlia con me" Lo dice una madre suicida. Reazioni? Solito No Comment

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Massimo:
E' di oggi la notizia di una madre che è stata trovata impiccata a Messina, insieme alla figlia. Accanto hanno trovato una lettera che non lascia alcun dubbio sulla dinamica dell'evento. Sulla lettera trovata vi è scritta la frase "Porto mia figlia con me!". Ovviamente, al cimitero. I soliti me(r)dia hanno riportato la notizia frettolosamente, senza commenti o "approfondimenti" di sorta al solito ipotizzando la depressione che la "povera madre" provava e che l'ha indotta a suicidarsi. "Ovviamente" bisognava evitare a tutti i costi che sorgesse automaticamente l'osservazione inevitabile che nasce spontaneamente quando a suicidarsi e uccidere è un padre: "Ma non poteva impiccarsi LEI E BASTA?". Naturalmente ciò doveva essere prevenuto e quindi si è menzionato l'episodio in pochissimi secondi e dopo si è subito inserita l'ipotesi di carattere deresponsabilizzante della "depressione". E guai a chi si azzarda a farne altre. Deresponsabilizzante, si capisce, per le madri e non per i padri i quali sono sempre criminali ed assassini quando uccidono i loro figli e per i quali deve scattare, implacabile, la "damnatio memoriae" mediatica. Per loro non vi è "depressione" che tenga: devono essere additati al pubblico ludibrio. Siccome non siamo buoni, ci verrebbe da ridere, se non fosse che qui vi è una strategia ben precisa, da sempre perseguita dal femminismo: TUTTO va perdonato e deve essere perdonato alle donne; NIENTE va perdonato e deve essere perdonato agli uomini, anzi ai maschi. I quali hanno solo doveri da assolvere di fronte alla società e alle donne. A queste l'esaltazione a prescindere; ai maschi la critica a prescindere. Il massimo al quale i fessi col pisello devono aspirare è la "consapevolezza di aver fatto (bene) il loro dovere (se tutto fila liscio)". Questa deve essere la loro sola soddisfazione. Tutto il resto se lo devono prendere le donne. Siamone consapevoli, per evitare in futuro brutte sorprese.   

Vicus:
Se era depressa era a causa di qualche uomo

Massimo:
Sicuramente. Ma questo era talmente scontato da non meritare neppure un cenno. Ognuno lo doveva comprendere.

Frank:
Comunque va pure detto che se nel nostro paese, come altrove (USA, UK, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Spagna, Svezia, Francia, Svizzera, etc), si è profondamente radicata questa mentalità pro femmine a prescindere, è anche e soprattutto a causa degli uomini che in merito non hanno mai niente da dire, oppure se parlano, o fanno danni, o dicono scemenze, o ridono.
Basta fare un giro sui social, dove tra l'altro non scrivo più dal maggio 2018, considerando che razza di luogo nauseabondo è.
Leggi delle robe da far mettere le mani nei capelli; maschietti di merda - di tutte le età - regolarmente genuflessi di fronte a sua maestà la femmina; ometti smidollati che leccano il culo a tutto spiano a quella massa di stronze spocchiose che sui social danno il peggio di sé.
Omuncoli senza un minimo di dignità, che mi fanno salire il nervoso in un battibaleno e venire il prurito alle mani in un nanosecondo.
Ma purtroppo mi rendo conto che c'è ben poco da fare, perché ormai questa è la realtà.
L’attuale società occidentale (ma in parte anche quella orientale) è ormai irrecuperabile.
La logica non conta più nulla, qualsiasi cosa si possa dire o dimostrare per confutare alcune tematiche di cui parliamo sempre non conta. nulla
Siamo ormai in mano al pensiero femminile in tutto e per tutto.


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PS: di recente mi è pure capitato di leggere le parole di un ceco, residente in Italia da tre lustri, il quale sosteneva che "certi discorsi sulle differenze tra i due sessi son tipici solo della società italiana, ma non di altri paesi come la repubblica Ceca, dove c'è parità"... :hmm: :sick: :doh:
Insomma, un altro deficiente.
Del resto, non a caso, in passato ho scritto più volte che in merito a questi argomenti i maschi dell'est sono ancora più stupidi dei nostri connazionali e degli occidentali in genere.

Massimo:
Occhio a dire:"Non c'è più niente da fare" (senza neanche aggiungere però "ma è stato bello sognare, come cantava Bobby Solo): è il viatico della resa e della rassegnazione. Io invece la penso come il condottiero Guglielmo D'Orange che disse:" Non c'è bisogno di sperare nella vittoria per battersi". Dobbiamo batterci contro il femminismo anche se per assurdo non dovesse (più) servire o bastare. Almeno per dimostrare alle mentecatte che ci sono ancora dei maschi che non si genuflettono e non sono disposte a chinarsi e genuflettersi di fronte a Sua Maestà La Vagina. Chi non si batte e chi smette di battersi ha già perso in partenza. Non ho bisogno di dirlo a un guerriero amante delle arti marziali.

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