Autore Topic: La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile  (Letto 4187 volte)

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Offline Vicus

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I grassetti dicono tutto. Duro colpo per la teoria di Frank sulle donne tendenzialmente refrattarie :cool:

Quella che segue è la mia storia, la storia degli ultimi 20 anni di vita di un ragazzo che credeva di aver coronato l’obiettivo della sua vita: fidanzarsi con la ragazza dei suoi sogni e costruire una famiglia apparentemente perfetta. Ovviamente molti particolari sono stati omessi per questioni di carattere legale e per evitare che le persone coinvolte possano riconoscersi nella ricostruzione dei fatti descritti. Eventuali licenze rispetto alla realtà storica non incidono minimamente sulla verità sostanziale di quanto narrato. Buona lettura.

Una città di mare italiana, inizio anno 2000. In un normale pomeriggio invernale passeggiando da solo sul lungomare mi imbatto casualmente nel mio primo amore che non vedo dalla quinta elementare. Sono passati circa 10 anni, per tutte le scuole elementari quella bambina bionda, bella “da spot”, era stata il mio sogno, il mio ideale di figura femminile. E’ lei a riconoscermi e ci fermiamo a parlare. Io sono un ventenne, di ottimo aspetto, la versione etero e più figa di un Tiziano Ferro degli esordi; brillante studente universitario, sportivo di livello, di buona famiglia, decisamente agiato. In quegli anni ho un discreto successo con le ragazze, le occasioni non mancano, vengono semmai sfruttate molto poco. Alle medie ero un bambino grassottello, timoroso del rifiuto e per questo avevo sempre evitato qualunque situazione che potesse comportare un no. Alle superiori la svolta: cambia il fisico e anche l’atteggiamento delle ragazze nei miei confronti. Grazie ai bei lineamenti del viso, uniti a tanti capelli e con un’aria da finto bravo ragazzo (che fa a pugni per strada ed è un animale da feste) le cose si fanno facili. Il primo bacio a 16 anni con una ragazzina francese da 10, ad un torneo sportivo all’estero, ovviamente fece tutto lei. Le super belle comunque non arrivano da sole ma dal 7 in giù, ho una vita facilissima. Non c’è amica dell’amica che non mi voglia conoscere, ci sono episodi incredibili, arrivo ad avere 3 fidanzate a tempo, le ragazze mi si infilano letteralmente in macchina o si imbucano alle feste dove ci sono io. L’estate della Quinta superiore conosco una ragazza molto carina (diciamo un 6,5 pieno) che mi fa perdere la testa: dolce, sexy, studia storia dell’arte, il mix per me è esplosivo. Dura pochi mesi, intensissimi, dico il primo “ti amo”, è la prima ragazza a essere presentata ai miei genitori. Purtroppo la mia possessività, unita alla gelosia di una amica “speciale” (a buon intenditor…) di lei rendono il tutto molto pesante e complicato.

Arriva finalmente la prima volta, a 19 anni, con una ragazza decisamente “in giostra” ma di livello estetico assoluto (l’estate prima avendola notata in spiaggia un amico mi disse: “Marcolin, nemmeno in 3 vite ti scopi una così!”) e dotata di una sessualità voracissima; dura comunque poco per un mio “disinteresse” e per la prepotente infedeltà di lei (non puoi legare un pitbull con la salsiccia). L’idea di ritorno è quindi sempre quella di trovare “la ragazza giusta”, quella adatta a impegnarsi. Ma parliamo di lei, che è davvero molto graziosa, una giovane Meg Ryan, un 7,5 pienissimo. Bionda, occhi azzurri incredibili, un metro e settanta di altezza, fisico da olimpionica. E’ il prodotto della migliore genetica mitteleuropea, che per i casi della vita è finito dall’altra parte d’Italia. Studia senza troppo impegno all’università, sogna il principe azzurro e si divide tra amiche sfigate e tanto volontariato. Ci si sente, anzi lei vuole sentire me, alla fine mi invita a uscire; una birra, una serata insieme e arriva il primo bacio. Io già quella sera, tornando a casa in macchina, decido che sarebbe stata la madre dei miei figli. L’amore è da subito travolgente e meraviglioso. Tutto sembra perfetto: intesa su valori fondamentali della vita, la scoperta della sessualità (lei era praticamente [??] vergine e io poco esperto), si condividono i primi cinque anni davvero bellissimi sino al periodo post laurea in cui arrivano le prime inattese difficoltà. Lei ha cambiato giro di amicizie, ragazze molto meno raccomandabili delle solite con cui ha condiviso infanzia e adolescenza. Lei sembra strana, pare sia tutta una crisi interna. La superiamo, le chiedo di sposarmi prima di partire per un viaggio di lavoro all’estero di alcuni giorni. Al mio ritorno il mio migliore amico mi confessa che la mia fidanzata ha avuto una storia di alcuni mesi con un amico comune, un belloccio che frequentavamo saltuariamente in compagnia. Il mondo mi crolla addosso, scenate, isteria, urla e disastri vari. Distruggo casa sua, in cui viveva sola da un anno. Chiedo di parlare con lui che candidamente mi dice che la mia fidanzata lo ha usato, che stavano insieme e che poi lei lo avrebbe mollato per rimettersi con me. E mi dice la cosa che mi fa più male: “Lei voleva qualcos’altro… qualcosa che non eri tu!”.

La paura di restare solo, di perderla e la voglia di possesso mi fanno compiere un insano gesto: chiedo a suo Padre la sua mano. Tutto sembra perfetto: la coppia più bella che si potesse assortire: una ragazza bellissima e di sani principi e un promettente libero professionista di famiglia agiatissima. E’ amore vero, sicuramente da parte sua, nel 2006 arriva un figlio e a seguire subito un altro. Se posso essere onesto nel corso di 15 anni di matrimonio, ho ricevuto più di quello che ho dato, almeno a livello personale. Siamo la famiglia perfetta, la mogliettina che tutti desidererebbero, la casa da rivista, un lavoro impegnativo ma ben retribuito e di prestigio. Io non sono però molto felice, ingrasso come un maiale, aumentano i litigi. Le faccio presente che vorrei semplicemente più sesso e maggiore comprensione sul fatto che il lavoro è pesantissimo dato che insieme al denaro cresce anche la responsabilità. I tuoi figli risultano più educati, preparati, assertivi e intelligenti degli altri, merito di un’educazione scrupolosa, di asili privati da migliaia di euro all’anno e di un padre presente in modo assiduo che li ha sempre stimolati nel modo corretto.

Ma a quel punto, comunque stiano le cose, che te ne fotte se sei un ciccione depresso? Hai l’alibi perfetto per non vedere la tua infelicità, per continuare a fare il bancomat e tollerare gli stupidi atteggiamenti limitanti che ormai ti condizionano. Passano gli anni, le distanze aumentano. Fare l’amore per lei ormai è un dovere, noto spesso che deve bere un paio di bicchieri di vino per concedersi. Anche lei a fasi alterne appare molto meno bella di quello che è in realtà. Lei recrimina spesso che non la amo più, che sto con lei solo per i figli, per un’idea di famiglia; in parte coglie nel segno. Lei rinasce, appare di nuovo bellissima, una seconda giovinezza unita al fascino della maturità, ha 40 anni ma è meglio di molte ragazze di 20. E’ un tripudio di bellezza, esibita senza volgarità, ma con costanza sui social. Ovviamente tutte le sue amiche la pompano nell’ego e non mancano i maschi che cercano di avvicinarla. Oggi rifletto sul fatto che amiche, parenti, conoscenti si siano sempre complimentati con lei dicendo “Quanto sei bella!”

Mai una persona che le abbia detto “Come sei intelligente!”. A me però è sempre mancato l’aspetto culturale nella nostra relazione: mai un film serio, mai una mostra, mai una discussione su un libro (dal primo volume di Fabio Volo sul comodino dovevo capire che sarebbe finita male). Sembra comunque andare tutto avanti regolarmente, ma nel corso dell’autunno la distanza è sempre più marcata. Purtroppo un mio scatto d’ira, durante un litigio, mi porta a dire alcune cose veramente pesanti e offensive e lei dice che a questo punto è davvero finita. Cerco in tutti i modi di riconquistarla, nei mesi successivi, ma sembra tutto inutile.
Lei mi rinfaccia anni di presunte mancanze, dice che era succube di me e che ora non le faccio più paura (sic). Alla fine dopo varie liti, la decisione di rivolgersi a un legale per farmi consigliare come gestire la cosa. Da subito cerco di essere conciliante e lo stesso legale vuole cercare un approccio soft. Lei invece si rivolge al peggior bastardo del foro (dice di averlo trovato casualmente) ed inizia una estenuante trattativa legale. Le sue richieste appaiono folli pur considerando il mio ottimo reddito, eppure pur di evitare drammi familiari cerco di andare incontro a tali richieste. Nonostante tutti i tentativi possibili non ci sono però alternative a una futura separazione giudiziale. Onestamente il suo comportamento appare assurdo da un punto di vista processuale, vista la situazione apparente, ma c’è sempre una spiegazione a tutto. Mi rivolgo a una associazione specializzata nel fornire assistenza psicologica ai futuri separati uomini. Il Counselor, senza avermi mai visto e conosciuto mi dice: “Ragazzo, lei ha un altro, è semplice!”. Mi sembra assurdo, impossibile! Invece, dopo alcune settimane, ormai già fuori di casa, scopro che è tutto vero. Questa storia dura da circa due anni. Tutto appare chiaro, cento situazioni illogiche a cui avevo dato plausibili e rassicuranti giustificazioni devono essere riviste sotto un’altra prospettiva. Non posso dettagliare come e perché ho avuto tale certezza ma posso dire che vi era una possibilità su un milione di scoprire il tutto e casualmente è accaduto. Adesso il mio avvocato utilizzerà questa “novità” per cercare di limitare i danni in tribunale, anche se sarà durissima, considerando che sono un uomo. Mi interessa solo “picchiare duro” legalmente, cercare di limitare i danni, non versare nulla a lei e il minimo per i figli (a cui voglio provvedere direttamente io senza dare soldi a lei – so già che sarà praticamente impossibile). E lui? E’ un bellissimo ragazzo molto più giovane, uno di quelli che spruzza seme in giro e che ha lasciato una moglie e un figlio piccolissimo per mettersi con mia moglie. A parti invertite è come se io mi fossi messo con una ragazzina o mi fossi trovato una amante russa di 25 anni; solo che io non potrei mai avere la legge dalla mia parte e magari la giustificazione morale pre confezionata tipica di certe situazioni (“Poverina, suo marito pensava solo al lavoro…”). E la moglie di lui? Questa ragazza è la fotocopia sbiadita di mia moglie, sembrano due sorelle, una acqua e sapone, l’altra molto più pepata, una saporita MILF quarantenne. Mettiamoci poi il continuo bombardamento con le MILF in ogni aspetto dei media mainstream ed il gioco è fatto. Peraltro lei cornificata più volte… ma si sa al maschio alfa è tutto concesso. Onestamente per quanto mi senta umiliato non ha senso fare paragoni con un bel ragazzo con una dozzina di anni in meno di me. L’ipergamia è reale e a questo giro la tocco con mano.

Avrei accettato che lei mi chiedesse la separazione, anche senza darmi giustificazioni ma la rabbia e l’odio immotivato dimostrato nei miei confronti negli ultimi mesi, non possono restare impuniti. Dopo vedremo, noto già alcuni segnali preoccupanti in tema di accudimento dei figli, un calo nella performance di genitore non è accettabile specie se dovuto a una nuova relazione. Non ho idea di come sarà la mia vita domani. La rabbia è forte, specie per aver perso quel corpo meraviglioso, quella sicurezza di avere la famiglia apparentemente perfetta, aver perso la casa, che continuo a pagare io (dove lei incontra il suo nuovo uomo, quando i figli sono da me). Adesso non ho voglia di pensare al mio futuro sentimentale. Tutti mi dicono che sono un bell’uomo (lo sono tornato), che ho un ottimo lavoro (vero), che sia in ottima salute e che presto troverò un’altra donna [e due...].
Purtroppo in me vi è una parte che prova piacere nel sentirsi apprezzato dal prossimo, specie se donna. E così noto per strada alcuni ristorantini nei quali mi piacerebbe portare una nuova fidanzata, fantastico di fare l’amore con una bella signora nella mia nuova casa, continuo a innamorarmi di angeli biondi che escono da un liceo… Dall’altra parte la suggestione è quella di concentrarmi esclusivamente su lavoro, figli e passioni culturali / sportive quali viaggi, lo studio delle lingue, il mare… Le altre donne? Beh ho alcune amiche (le conti sulle dita della mano di un falegname sbadato) che mi vogliono sinceramente bene e che ho piacere di sentire ogni tanto per ascoltare i loro “caxxi”, come se fossero degli amici maschi, e non per zerbineria. Si vedrà dunque, adesso la lotta per sopravvivere al tritacarne della giustizia italiana è appena cominciata, devo salvare me stesso, i miei figli, i miei soldi e soprattutto la mia dignità.

https://www.ilredpillatore.org/2020/12/la-storia-di-gianmarco.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-storia-di-gianmarco
« Ultima modifica: Dicembre 29, 2020, 17:35:26 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Paride

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #1 il: Gennaio 11, 2021, 12:20:13 pm »

denso di spunti questo racconto, di frasi e riflessioni su sè stessi dette implicitamente e non dette....pare di sentire il contesto in cui questa storia è nata, anche se non è narrato, quello di una borghesia adagiata sul fluire dei valori comuni che chiede di costruire un quadretto perfetto per il quale più e più volte si fa finta di non 'vedere davvero' che forse la persona scelta non è quella che si sogna, o che forse è stata valutata con parametri sbagliati (il libro di Fabio Volo avrebbe dovuto dirmi....)

Eppure a leggere la pelle si fa brivido e viene da pensare a volte che nella vita, homo homini lupus, se sei troppo per bene inesorabilmente prima o poi vieni fregato. E con le donne di oggi arrivare a quel punto senza avere preso precauzioni anzi avendo speso tutto sè stessi e i propri averi, seppur in buona fede e fiduciosi in un progetto, è la cosa più rischiosa che si possa fare

Offline Antonio

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #2 il: Gennaio 11, 2021, 12:32:40 pm »
Ma come ha potuto riprodursi con una che legge Fabio Volo??


Comunque a me sembra che il tipo sia stato troppo timoroso della solitudine. Viveva come un dovere sociale il fatto di sposarsi ed è stato incapace di riconoscere i palesi campanelli di allarme perché troppo abbagliato dalla perfezione estetica del fregna in questione.
Gli stimoli intellettuali sono la cosa più importante, come ha fatto a resistere 5 anni di fidanzamento basando tutto sull'attrazione fisica?
 Quando una femmina è capra, ma è bella, tutto le viene perdonato.
Il tipo è pure instabile mentalmente. Distruggere una casa perché la fidanzata ti cornifica? Doveva mandarla a quel paese e basta, è ricco, è bello, una più affidabile poteva trovarla senza problemi...
Questa è dipendenza affettiva. Ed è ancora totalmente succube della bellezza femminile in sé... "continuo a innamorarmi di angeli biondi che escono da un liceo"
Ma porcozio 



Offline Vicus

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #3 il: Gennaio 11, 2021, 12:40:52 pm »
Sottoscrivo tutto, un altro che idolatra le donne, cresciuto a pane e Federico Moccia.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Paride

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #4 il: Gennaio 11, 2021, 14:08:10 pm »

perfettamente d'accordo con voi, quasi narcisisticamente e masochisticamente legato a questa donna (sembravamo una famiglia perfetta, ma come sposata dopo la scoperta del tradimento, perfetta de che?)

Offline Vicus

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #5 il: Gennaio 11, 2021, 14:35:19 pm »
Ha un'idea alquanto confusa di famiglia perfetta, fossi in lui farei il test del DNA ai figli. Le donne ci faranno pure sognare (almeno in teoria) ma sono esseri umani come noi un po' di senso della realtà non guasterebbe.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Paride

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #6 il: Gennaio 11, 2021, 14:39:12 pm »

sembra consapevole e incurante in ogni aspetto e quasi crogiolarsi in questa imperfezione tanto agognata....blue pill a tutti i costi

Offline fritz

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #7 il: Gennaio 18, 2021, 11:39:57 am »
Citazione
il mio migliore amico mi confessa che la mia fidanzata ha avuto una storia di alcuni mesi con un amico comune, un belloccio che frequentavamo saltuariamente in compagnia. Il mondo mi crolla addosso, scenate, isteria, urla e disastri vari. Distruggo casa sua, in cui viveva sola da un anno. Chiedo di parlare con lui che candidamente mi dice che la mia fidanzata lo ha usato, che stavano insieme e che poi lei lo avrebbe mollato per rimettersi con me. E mi dice la cosa che mi fa più male: “Lei voleva qualcos’altro… qualcosa che non eri tu!”.

La paura di restare solo, di perderla e la voglia di possesso mi fanno compiere un insano gesto: chiedo a suo Padre la sua mano.

Ci vuole davvero fegato a fre un titolo del genere come "la parabola discendente di un alpha".

Ma quale alpha, e' un beta-provider e cuckold fra l'altro di quelli peggiori.

Aveva donne solamente perche' era di buona famiglia, il "buon partito", tutto il resto sono flash mentali suoi e la parte che ho messo in evidenza ne e' la prova: non ha niente di un alpha, e' un cogl*ione della peggior specie.
Francamente e' uno dei casi dove alla donna non si puo' rimproverare nulla in quanto lui sapeva perfettamente con chi si stava sposando.

Che poi sia probabilmente un'altra storia inventata di sana pianta del redpillatore - che non e' nuovo a cazzate del genere - e' possibile ma, in ogni caso, il titolo non poteva che essere l'ennesima conferma di cio' che ho sempre pensato di quel sito e del suo editore.


* Provo solo schifo per uomini cosi'. L'avrei preso volentieri a schiaffi, e' un disonore per l'intero genere maschile.
E finquando avremo tra le nostre fila dei cuckold-beta-providers cosi', la vedo dura. Molto dura.

Offline Paride

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #8 il: Gennaio 18, 2021, 12:47:30 pm »
Fritz, non c'è dubbio in quello che dici, chi è causa dei suoi mal pianga sè stesso; tranne che non concordo col fatto che a lei nulla sia rimproverabile, il fatto che si debba stare col guinzaglio teso e sempre a caxxo dritto per non farsi fregare non legittima i comportamenti altri della peggior specie e squallore morale

Che l'uomo di oggi medio sia "ammaestrato" a fare cazzate (o che in questa società ovattata e di benessere materiale si crogioli in un masochismo perverso da benestante) e a buttarsi a capofitto in relazioni di cui già prefigura a 1000km la fine zoppa, è un dato di fatto innegabile (id plerumque accidit), che mi fa pensare che non si tratti affatto di una storia inventata; se anche lo fosse, è la fotocopia di centinaia di migliaia di storie purtroppo.....o no?

Con cià non giustifico la minchionaggine, sia chiaro
« Ultima modifica: Gennaio 18, 2021, 12:58:02 pm da Vicus »

Offline fritz

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #9 il: Gennaio 18, 2021, 13:02:29 pm »
Fritz, non c'è dubbio in quello che dici, chi è causa dei suoi mal pianga sè stesso; tranne che non concordo col fatto che a lei nulla sia rimproverabile, il fatto che si debba stare col guinzaglio teso e sempre a caxxo dritto per non farsi fregare non legittima i comportamenti altri della peggior specie e squallore morale

Che l'uomo di oggi medio sia "ammaestrato" a fare cazzate (o che in questa società ovattata e di benessere materiale si crogioli in un masochismo perverso da benestante) e a buttarsi a capofitto in relazioni di cui già prefigura a 1000km la fine zoppa, è un dato di fatto innegabile (id plerumque accidit), che mi fa pensare che non si tratti affatto di una storia inventata; se anche lo fosse, è la fotocopia di centinaia di migliaia di storie purtroppo.....o no?

Con cià non giustifico la minchionaggine, sia chiaro

Lei e' una troia, non c'e' dubbio. Ma era una troia alla luce del Sole; per questo motivo c'e' davvero poco da prendersela con una che non ha nessun torto se non quello di manifestare quello che e': una troia, appunto.
Secondo me, qualora la storia fosse reale, nemmeno i figli saranno suoi; l'avra' cornificato un sacco di volte e lui e' un pollo che nemmeno se ne e' mai reso conto.

Lui non e' un alpha, e il redpillatore a inventarsi cazzate non e' nuovo perche', guarda caso, e' la solita storia dove ci sono un sacco di elementi tutti allineati alla sua "filosofia": ragazza "mitteleuropea", lui descritto come un uomo bellissimo (e pero' anche ricco, ma passa sempre in secondo piano). E ci sono un sacco di elementi di incongruenza.

Leggi i commenti. Ne ho letti alcuni, non sono il solo ad avere notato puzza di fantasia del redpillatore in quella storia.

E' comunque chiaro che io non giudico innocente la donna; come detto e' una troia. Fa incazzare pero', e fa venire davvero rabbia, che esistano uomini cosi' sfigati e beta dentro, per non dire altro, i quali riescono non solo a calpestare la propria dignita', ma addirittura si stendono a mo' di tappetino per una, come abbiamo ben detto, troia.

Ma quale alpha, questo non e' degno di essere chiamato uomo. E' un coglione che disonora il sesso maschile.

Offline Frank

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #10 il: Gennaio 18, 2021, 20:38:10 pm »
I grassetti dicono tutto. Duro colpo per la teoria di Frank sulle donne tendenzialmente refrattarie :cool:

Sì, vabbe'... siamo alle solite.
Mah...
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #11 il: Gennaio 18, 2021, 22:36:36 pm »
Via Frank, non si può fare una battuta :cool:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Ryu

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #12 il: Giugno 16, 2021, 09:05:33 am »
Beta in toto. Non ha mental point of orign, qualsiasi cosa mette lei per prima. Era inevitabile.
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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #13 il: Giugno 16, 2021, 10:25:50 am »
sembra un articolo da forum femminile   :huh:
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Offline Vicus

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Re:La parabola discendente di un alfa - e l'insospettabile ipergamia femminile
« Risposta #14 il: Giugno 16, 2021, 12:19:04 pm »
Che posso farci se ci sono uomini così. Era necessario portare un esempio da non imitare
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.