Autore Topic: Il mestiere della prostituzione  (Letto 2163 volte)

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Offline Dottor Zero

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Il mestiere della prostituzione
« il: Settembre 23, 2020, 08:49:05 am »
Buongiorno a tutti.
Mi piacerebbe discutere seriamente con voi sul tema della prostituzione.
Più che altro sullo stato d'animo delle donne che decidono di fare questo mestiere. Mi sono sempre chiesto con quale spirito facciano quel che fanno; come si sentono a fine giornata, dopo aver lavorato per tante ore facendo sesso con svariati clienti.
Ora, noi da un punto di vista maschile potremmo pensare che facciano il tutto con molta leggerezza; d'altronde si tratta di un servizio dove l'uomo paga per soddisfare un bisogno. Potremmo pensare che sia tutto a loro vantaggio perché, in fondo, guadagnano bene.
Ma dal punto di vista umano, sentimentale, come si sentiranno queste donne?
Mi viene spesso in mente una scena del film "Gesù di Nazareth" dove Maria Maddalena, nota prostituta, dopo aver mandato via da casa un suo cliente, piange. Per quante di queste donne sarà così? Che finita la nottata, tornano a casa piangendo?
Voglio dire, se già ti può pesare il sesso fatto con il partner, figurarsi quello fatto con gente di ogni tipo, e verso cui non provi il minimo interesse. Sì, la prostituzione è il mestiere più antico del mondo, ma penso che in un mondo normale non si debba arrivare a questo: che una donna, per guadagnarsi da vivere, debba ricorrere alla vendita del proprio corpo.
La domanda, prima di passare a voi la palla, è questa: vi piacerebbe che vostra figlia lo facesse?

Offline Vicus

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #1 il: Settembre 23, 2020, 13:25:57 pm »
La prostituzione non è "connaturata" alla specie umana ma è tipica di società tecnologiche complesse (antichità inclusa).
Le donne lo fanno per lucro, ma anche per piacere pare. L'effetto (vale anche per le pornodive, le spogliarelliste ecc.) che a furia di vedere tanti  :censored: ... uomini non sono più capaci di innamorarsi, al massimo si cacciano in storie senza futuro.
Stavo per dire che nessuno sarebbe così mostro da consentire che la figlia si prostituisca, ma... non mancano esempi almeno di madri. Per esempio nella Parigi del 19° secolo, calavano migliaia di ragazze di campagna accompagnate dalle madri per esercitare il "mestiere". Quasi tutte morivano di sifilide, e anche oggi quella città ha un tasso di malattie veneree da far sembrare Calcutta in una clinica svizzera.
Lo testimoniano i dipinti di Picasso (periodo blu) che ritraggono queste ragazze malate. Anche James Joyce era un assiduo frequentatore di prostitute parigine e ci rimise la vita.
In alcuni bordelli stranieri fanno test regolari ma parliamoci chiaro: non coprono tutta la gamma di malattie e con una simile promiscuità credere che siano tutte sane come pesci è una pia illusione. Abbiamo intervistato un cliente per voi:

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #2 il: Settembre 30, 2020, 20:47:22 pm »
In alcuni bordelli stranieri fanno test regolari ma parliamoci chiaro: non coprono tutta la gamma di malattie e con una simile promiscuità credere che siano tutte sane come pesci è una pia illusione.
Questo a maggior ragione vale per la ragazza che rimorchi in disco e di cui non sai niente, e comunque in Austria, Svizzera e Germania come controlli non scherzano... discorso diverso il sud-est asiatico che è un letamaio a cielo aperto.

Offline Duca

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #3 il: Settembre 30, 2020, 21:03:34 pm »
Ma dal punto di vista umano, sentimentale, come si sentiranno queste donne?
Bisognerebbe chiederlo a loro...
Voglio dire, se già ti può pesare il sesso fatto con il partner, figurarsi quello fatto con gente di ogni tipo, e verso cui non provi il minimo interesse.
Sicuramente non è una professione facile e non è per tutte, ma questo vale per molti lavori, per esempio fare i turni in fabbrica è molto pesante.
Sì, la prostituzione è il mestiere più antico del mondo, ma penso che in un mondo normale non si debba arrivare a questo: che una donna, per guadagnarsi da vivere, debba ricorrere alla vendita del proprio corpo.
La questione secondo me è mal posta. Il problema non è etico, ma biologico.
Nonostante i tentativi del potere misandrico di reprimerla, la prostituzione ci sarà sempre perché la domanda maschile è superiore all'offerta femminile, e ciò per motivi naturali. La Natura ha fatto sì che le donne siano attraenti solo durante il periodo fertile per attirare il maschio e prolificare; l'uomo invece è attivo anche a 60/70 anni e più, quando le donne sono praticamente incartapecorite...
Se una ragazza sceglie di fare la mignotta, perché no? Diverso è il discorso se sfruttata dal magnaccia o in Oriente dalla mamasan, quello non va bene; ma se è una libera scelta non vedo il problema.
La domanda, prima di passare a voi la palla, è questa: vi piacerebbe che vostra figlia lo facesse?
Non ho figlie... :P

Offline Vicus

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #4 il: Settembre 30, 2020, 21:08:25 pm »
Questo a maggior ragione vale per la ragazza che rimorchi in disco e di cui non sai niente, e comunque in Austria, Svizzera e Germania come controlli non scherzano... discorso diverso il sud-est asiatico che è un letamaio a cielo aperto.
Fanno i test 2x a settimana ma se in un paio di giorni servono 4 clienti malati ci fanno un baffo col test, anche perché i clienti di prostitute non sono propriamente monogami, con decine o centinaia di donne diverse negli anni è una roulette.
Questo a maggior ragione vale per la ragazza che rimorchi in disco e di cui non sai niente, e comunque in Austria, Svizzera e Germania come controlli non scherzano... discorso diverso il sud-est asiatico che è un letamaio a cielo aperto.
Posto che pratico l'astinenza in disco neanche ci vado, l'ultima volta che ci sono passato davanti erano tutte ubriache ed una era sdraiata semisvenuta sul marciapiede dove passano i cani. Uno spettacolo indegno, quelle le lascio a chi le vuole.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #5 il: Settembre 30, 2020, 21:21:19 pm »
Posto che pratico l'astinenza in disco neanche ci vado, l'ultima volta che ci sono passato davanti erano tutte ubriache ed una era sdraiata semisvenuta sul marciapiede dove passano i cani. Uno spettacolo indegno, quelle le lascio a chi le vuole.
Infatti neanch'io ci vado... comunque le troie i controlli almeno li fanno, le ragazze normali non credo proprio e chissà quanti uccelli hanno assaggiato...

Offline Vicus

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #6 il: Settembre 30, 2020, 22:06:25 pm »
Infatti neanch'io ci vado... comunque le troie i controlli almeno li fanno, le ragazze normali non credo proprio e chissà quanti uccelli hanno assaggiato...
Già come le maestrine irreprensibili che vanno col tossico, poi una lo dice cento altre no
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Offline Ryu

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #7 il: Ottobre 01, 2020, 00:26:46 am »
A fine giornata si sentono bene, con tanti soldi e tante attenzioni e tanti orgasmi.

Ora, hai limitato la domanda alla prostituzione, ma io l'allargo alla prostituzione soft.
Se non ci fosse stata una certa predisposizione mentale perché appena scoppia una pandemia di default migliaia di americane si fiondano su "only fans" alcune facendo anche milioni?
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline fritz

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #8 il: Ottobre 01, 2020, 01:46:42 am »
Mi sono sempre chiesto con quale spirito facciano quel che fanno; come si sentono a fine giornata, dopo aver lavorato per tante ore facendo sesso con svariati clienti.


Euforiche, soddisfatte. Vivono in un continuo stato di trance e presto o tardi quel lavoro per loro e' una droga.

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Ora, noi da un punto di vista maschile potremmo pensare che facciano il tutto con molta leggerezza; d'altronde si tratta di un servizio dove l'uomo paga per soddisfare un bisogno. Potremmo pensare che sia tutto a loro vantaggio perché, in fondo, guadagnano bene.
Ma dal punto di vista umano, sentimentale, come si sentiranno queste donne?

Finiamola con 'sta storia che tutte le puttane sono delle poverette sfruttate. Le pornostar alla Valentina Nappi hanno scelto consapevolmente di pigliare centinaia di cazzi negri perche' sono esibizioniste, esasperano caratteristiche puramente femminili che sono quelle di desiderare attenzioni dagli uomini.

Tutte le donne vorrebbero fare le puttane per almeno un giorno, fidati. Sentire di avere l'attenzione di cosi' tanti uomini le eccita da morire.

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Mi viene spesso in mente una scena del film "Gesù di Nazareth" dove Maria Maddalena, nota prostituta, dopo aver mandato via da casa un suo cliente, piange. Per quante di queste donne sarà così? Che finita la nottata, tornano a casa piangendo?


Ma porca puttana, Dottor Zero ... Adesso sono pure da compatire perche' porette, han scelto di pigliare cazzi a valanga e poverine non sanno sopportare gli stigma sociali?

Perche' stai parlando di questo. Oggi, rimossi gli stigma sociali e svalutate parole che una volta avevano una importanza (ad esempio la parola TROIA) fanno a gara chi piglia piu' cazzi.

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Voglio dire, se già ti può pesare il sesso fatto con il partner, figurarsi quello fatto con gente di ogni tipo, e verso cui non provi il minimo interesse. Sì, la prostituzione è il mestiere più antico del mondo, ma penso che in un mondo normale non si debba arrivare a questo: che una donna, per guadagnarsi da vivere, debba ricorrere alla vendita del proprio corpo.


La prostituzione e' la capitalizzazione dell'indole femminile. Tutte quante sono delle puttane in caso di necessita'.
La tua obiezione a mio parere nasce dalla convinzione - che fa acqua da tutte le parti con la realta' - che le donne siano brave e buone dentro, sempre buone e sempre angeliche.

Ma cazzo Dottor Zero, nel 2020 'ste cose manco nei peggio forum nazifemministi si leggono.
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La domanda, prima di passare a voi la palla, è questa: vi piacerebbe che vostra figlia lo facesse?

Stai tranquillo che se avessi una figlia, col cazzo che la educo in una certa maniera, soprattutto ben consapevole che la sua natura, in quanto femmina, e' quella.

Offline Ryu

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #9 il: Ottobre 01, 2020, 09:37:09 am »
Oddio la bluepill delle prostitute come sfruttate  :doh:
Ripeto, se ci fossero tanti papponi alti 2 metri, muscolosi e violenti pronti a minacciare di picchiare le povere donne se non si prostituiscono, come ma quando stai in ambiente controllato come CASA TUA senza papponi in giro le donne (anche quelle brutte) si buttano sull'onlyfans?

Fatevi un giro su Youtube e cercate "onlyfans" ci sono donne americane che dove sto io nell'est non sarebbero nessuno, gli uomini non si girerebbero nemmeno a guardarle che fanno migliaia di dollari al mese. Sai chi è sfruttato? I beta che si spaccano il culo al lavoro sono sfruttati e poi sono sfruttati una seconda volta come bancomat... almeno prima chi andava a mignotte, trombava. Oggi ci sono le mignotte virtuali e neanche trombi.

Dimostratemi in che modo siano virtualmente sfruttate e mi starò zitto, sarà mica col fucile di Call of Duty?  :doh:

Il maschio è scemo sempre per scelta  :doh:
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Offline Duca

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #10 il: Ottobre 01, 2020, 13:39:20 pm »
Oddio la bluepill delle prostitute come sfruttate  :doh:
Ripeto, se ci fossero tanti papponi alti 2 metri, muscolosi e violenti pronti a minacciare di picchiare le povere donne se non si prostituiscono
Esatto, e poi basta con lo stereotipo del pappa albanese, le più grandi sfruttatrici delle donne sono le donne stesse, tipo nel sud-est asiatico, che è il più grande troiaio a cielo aperto del mondo, sono le mamasan che gestiscono la prostituzione, mica gli uomini, e queste vendono le figlie per pochi dollari agli stranieri...

Offline Dottor Zero

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #11 il: Ottobre 06, 2020, 12:51:12 pm »
Ma porca puttana, Dottor Zero ... Adesso sono pure da compatire perche' porette, han scelto di pigliare cazzi a valanga e poverine non sanno sopportare gli stigma sociali?
Frena. Non hai inteso bene la domanda. Avevo semplicemente chiesto se secondo voi tra tutte le prostitute ce ne fosse qualcuna che a fine giornata pensasse allo squallore di quello che fa. Non ho detto che sono da compatire.
Voglio dire, una può fermarsi un attimo a riflettere e pensare: "Ma che cazzo sto facendo?". È ovvio che non capiterà quasi mai, ma volevo sapere la vostra opinione al riguardo. Un po' come quelle pornostar che dopo uno o due anni smettono pentendosi di aver preso quella strada. Perché non può accadere lo stesso anche con le stradali o escort?

Perche' stai parlando di questo. Oggi, rimossi gli stigma sociali e svalutate parole che una volta avevano una importanza (ad esempio la parola TROIA) fanno a gara chi piglia piu' cazzi.
Sì, è stato un regredire e un abbrutimento, sia dei maschi che delle femmine, nei quali prevalgono gli istinti animaleschi. Siamo molto animali e poco umani.

La tua obiezione a mio parere nasce dalla convinzione - che fa acqua da tutte le parti con la realta' - che le donne siano brave e buone dentro, sempre buone e sempre angeliche.
Ma quando mai? Non l'ho mai detto. Ho detto piuttosto che una piccola minoranza di donne è di grande valore. Piccola minoranza!

Stai tranquillo che se avessi una figlia, col cazzo che la educo in una certa maniera, soprattutto ben consapevole che la sua natura, in quanto femmina, e' quella.
Tranquillo che anche se la educassi nel migliore dei modi ci penserebbero la scuola, gli amici e i media a guastartela ben bene. È l'ambiente ad essere malsano. Molti genitori sono totalmente ignari della vita che fanno le proprie figlie. Certo che oggi essere buoni genitori è impresa titanica...

Offline Vicus

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #12 il: Ottobre 06, 2020, 22:43:14 pm »
Citazione
Sì, è stato un regredire e un abbrutimento, sia dei maschi che delle femmine, nei quali prevalgono gli istinti animaleschi. Siamo molto animali e poco umani.
Esatto e non mi riferisco solo ai rapporti occasionali ma alla mentalità corrente in generale. Né uomini né (soprattutto) donne sono più adatti a relazioni di coppia stabili, non sanno più nemmeno cosa siano veramente né come gestirle. Lo provano gli uomini che vanno in Oriente e dopo poco lasciano o tradiscono, sulle donne non serve dire altro perché lo sappiamo fin troppo bene.
Citazione
Tranquillo che anche se la educassi nel migliore dei modi ci penserebbero la scuola, gli amici e i media a guastartela ben bene. È l'ambiente ad essere malsano. Molti genitori sono totalmente ignari della vita che fanno le proprie figlie. Certo che oggi essere buoni genitori è impresa titanica...
Infatti come ho detto altre volte non è raro conoscere donne di buona famiglia che sono state col negro, col tossico o hanno avuto una serqua di relazioni occasionali. Non sono rari anche i genitori che si ritrovano le figlie incinte e le fanno anche abortire. Altri utenti/conoscenti mi hanno raccontato storie simili, persino negli ambienti "migliori" è così non c'è da farsi illusioni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Dottor Zero

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #13 il: Ottobre 07, 2020, 07:44:16 am »
Esatto e non mi riferisco solo ai rapporti occasionali ma alla mentalità corrente in generale. Né uomini né (soprattutto) donne sono più adatti a relazioni di coppia stabili, non sanno più nemmeno cosa siano veramente né come gestirle.
Questa è una tristissima realtà, caro Vicus, e piano piano la sto accettando.
Penso che tutto questo sia dovuto principalmente al fatto di aver perduto la capacità di amare. Nessuno sa e vuole più amare.
Poi, mettiamoci l'educazione - o meglio l'ineducazione - da parte di genitori incapaci, la quasi totale perdita di valori spirituali ecc.
Ricordo sempre una bella scrittura (spero non vada contro il regolamento citarla) di S. Paolo, il quale, riferendosi probabilmente alla nostra epoca, scrisse: "Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!" (2 Timoteo 3,1-5)
Siamo nella "grande tribolazione" di cui parlava Gesù, riferendosi alla fine di un tempo o di un'era. Ne parlano anche le scritture vediche, che sicuramente conoscerai: il famoso "Kali Yuga" (vedi Wikipedia), alla cui fine il mondo ricomincerà con un nuovo Satya Yuga (o Età dell'oro); questo implica la fine del mondo così come lo conosciamo, in perfetta sintonia con le scritture cristiane, e la trasformazione della Terra in un paradiso terrestre. Insomma, la quiete dopo la tempesta.
Ovvio che queste cose ai più sembreranno barzellette, ma io consiglierei di non prenderle sotto gamba e documentarsi per bene.

Offline Vicus

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Re:Il mestiere della prostituzione
« Risposta #14 il: Ottobre 07, 2020, 10:45:27 am »
Quella citazione è vera alla lettra
Citazione
spero non vada contro il regolamento citarla
No ma vale quanto ho detto giorni fa per altri argomenti (questioni genitali ecc.): non copiamo l'intera Bibbia sul forum, non è la sua tematica propria.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.