Autore Topic: Jacques Attali: " Ci vuole una piccola pandemia per imporre un governo mondiale"  (Letto 15861 volte)

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Online Massimo

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Conosciamo tutti quel mentore (e mentitore) di Monsieur Le President de France Macron che già una volta aveva espresso una perla del genere: "Non è colpa nostra (cioè dell'èlite finanziaria di cui fa parte) se la plebaglia europea (della quale facciamo parte anche noi) sia convinta che l'euro sia stato pensato per la sua felicità". Si tratta di Jacques Attali, eminenza grigia del governo francese ed espressione  dell'oligarchia finanziaria ultraliberista che è responsabile della distruzione delle conquiste sociali ottenute dopo decenni di lotte (peraltro avvenuta in pochissimo tempo) tramite le politiche economiche che sono state imposte all'Europa e rese appunto possibili dall'Euro che tra l'altro è una moneta emessa da una banca PRIVATA quale statutariamente è la BCE. E grazie a queste politiche assistiamo oramai da ben 2 decenni all'economicidio dell'Europa e dell'Italia in particolare. Bene, questo emerito fallocefalo (lascio a voi il piacere di scoprire grazie ad un dizionario, anche di greco, il significato di questo termine) ha recentemente pronunciato un invito all' èlite di sua appartenenza che oggi appare quanto mai sinistro ed attuale: "Ci vuole una piccola pandemia per imporre un governo mondiale". Certo, sotto la minaccia di una epidemia mondiale la gente è impaurita, ricattabile e si lascia imporre tutto (dall'èlite). Che qualcuno lo abbia ascoltato davvero, questo stronzo?

Offline Vicus

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Di sicuro lo ha ascoltato quel kogl. di Eric Lauder, cui alcuni inesplicabilmente danno credito e spazio. Si è letto pure con entusiasmo un suo libro e lo ha difeso su MGTOW Italia:

Io non ho letto il libro di Attali del 1981, ma ho letto quello del 2006, ce l’ho, e dice l’esatto opposto: dice che bisogna opporsi a tutti i costi a queste cose – e qui c’è la sinossi:
Nel libro auspica il terzo scenario (“iperdemocrazia”) [...]

Inutile spiegare le ragioni dalla cintola in giù per cui stima tanto Attali. Dobbiamo pensare che l'"iperdemocrazia" sia l'egualitario contagio di più gente possibile?
Un tempo certi soggetti finivano in galera, oggi i loro emuli pontificano da salotti televisivi e consigliano presidenti.
« Ultima modifica: Marzo 08, 2020, 02:10:22 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Per l'appunto, caro Vicus, per l'appunto. Sai qual'e' il motto della Adam Smith Society (che esalta la società aperta)? Eccolo: "Una volta le nostre idee erano alle soglie della pazzia. Adesso sono sulla soglia dei parlamenti". Come difatti volevasi dimostrare.

Offline Vicus

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Adam Smith appunto! :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Boh... resta il fatto che le c.d. élite sono composte da esseri umani, che al pari dei comuni mortali non sono immuni a virus, batteri e quant'altro...
Il che significa che possono crepare esattamente come il pensionato, l'operaio delle acciaierie o il geometra come me.

@@

PS: sì, d'accordo, secondo le solite teorie complottiste "loro hanno i vaccini" bla bla bla...
Senza prove reali son solo chiacchiere.

Offline Vicus

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Se le cose si mettono davvero male non ci vuole molto a ritirarsi per un po' in qualche dimora di campagna.
Sta di fatto che le armi biologiche esistono, si presume per usarle al bisogno.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Se le cose si mettono davvero male non ci vuole molto a ritirarsi per un po' in qualche dimora di campagna.
Sta di fatto che le armi biologiche esistono, si presume per usarle al bisogno.

Sì, d'accordo, ma nonostante non sia un esperto in materia, mi risulta che "una volta scappati" i virus non si possono controllare, anche perché possono mutare.*
E non mi risulta che nello spazio esista un altro pianeta abitabile dove eventualmente trasferirsi.

@@

* I virus esistevano prima dell'arrivo dell'uomo e seguiteranno ad esistere anche dopo la sua scomparsa da questo tormentato pianeta.

Online Massimo

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Una domanda e uno spunto di riflessione: il virus è veramente "scappato"?

Offline Vicus

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Una domanda e uno spunto di riflessione: il virus è veramente "scappato"?
Magari da un laboratorio di guerra batteriologica.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.



Offline Vicus

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Ma infatti ho espresso solo una possibilità
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Comunque, come disse Charlton Heston:
"Il mondo è un posto difficile, nessuno ne esce vivo".

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https://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/il-pericolo-del-coronavirus-come-nessuno-ve-lo-ha-descritto-tranne-loms-ma

Citazione
IL PERICOLO DEL CORONAVIRUS COME NESSUNO VE LO HA DESCRITTO, TRANNE L'OMS (MA NON LO AVETE LETTO)
(di David Rossi)03/03/20
“Il virus COVID-19 è unico tra coronavirus umani nella sua combinazione di elevata trasmissibilità, alta mortalità in alcuni gruppi ad alto rischio e capacità di causare enormi problemi sociali ed economici… si deve presumere che l’intera popolazione globale sia sensibile a questo virus”. Così ha parlato in questi giorni l’OMS (v.link). Cerchiamo di capire meglio…

Quanti dei lettori soffrono di ipertensione e/o di diabete? Uno su tre, come è normale nei Paesi avanzati. Ebbene, il rapporto della recente missione della OMS in Cina per studiare il coronavirus parla chiaro: il tasso di mortalità per questa fascia di pazienti a rischio oscilla fra 8,4 e 9,2%.

Cari lettori, è inutile nascondersi dietro un dito: nell’ipotesi che nei prossimi 15-24 mesi, il tempo normalmente necessario per rendere disponibile per molti milioni di persone il sospirato vaccino, un quarto di questi “pazienti a rischio” prenda il COVID-19 nei Paesi avanzati dell’Europa e del Nord America1 e l’OMS si sia sbagliata del doppio, cioè il tasso di mortalità per questi casi sia del 4%, possiamo aspettarci qualcosa come 3,2 milioni di morti, che salgono a quasi 29 milioni nello scenario peggiore. Un discorso analogo potrebbe farsi per il 4-5% di persone che convivono con una diagnosi di cancro: fra 1,5 e 3,6 milioni perderebbero la vita, lasciando a politici e scienziati il dubbio filosofico se siano morti per o con il coronavirus.

Sì, di questa nuova malattia si guarisce. Ma in una percentuale di casi che va dal 5 al 10%, a seconda dei Paesi e delle province, sono necessari lunghi periodi di ospedalizzazione, trattamenti impegnativi e costosi e un uso sproporzionato del personale e delle strutture sanitarie. Sempre limitandoci all’”Occidente”, una lunga epidemia di coronavirus che colpisse appena il 10% della popolazione nell’arco di dodici mesi, con l’assistenza ospedaliera in terapia intensiva per un mese nel 5% dei casi, richiederebbe qualcosa come 144 milioni di giornate di ricovero, che al costo medio attuale per un Paese europeo2 equivarrebbero a quasi 150 miliardi di euro di spese complessive. Per non dire, poi, dei costi per le imprese, solo per le ore di lavoro perse da dipendenti comunque assenti per almeno un mese, per un totale stimabile, nel nostro scenario conservativo, in 2,9 miliardi di ore, ovvero almeno 85 miliardi di euro di perdite3. Basta però immaginare che l’epidemia raggiunga la metà della popolazione, completamente priva di anticorpi specifici, per accorgersi che il danno sale parecchio: quasi 1.200 miliardi di euro.

E tutto questo per non parlare del problema della scarsezza di personale medico e paramedico per affrontare un’emergenza sanitaria di dimensioni colossali: aspettiamoci di gettare nella mischia specializzandi e studenti dell’ultimo anno di laurea, ma anche personale prelevato dai Paesi meno sviluppati, privati così dei mezzi umani per far fronte all’epidemia. Vedremo infermieri e medici africani accolti a braccia aperte in Italia e i loro colleghi nostrani convinti dai Paesi arabi più ricchi a suon di milioni di dollari? E quante vittime mieterà il COVID-19 nei Paesi più poveri? Già in Iran il tasso di mortalità è tre volte il normale!

La situazione è questa. È inutile nascondersi dietro un dito.

Ora, parafrasando il generale Mikhail Kutuzov, vincitore della Grande Armeé: il coronavirus è un torrente in piena e come tale siamo incapaci di fermarlo. Possiamo provare a seccarlo. Bisogna però che il mondo intero, a partire dalle cinque Grandi Potenze che siedono permanentemente nel Consiglio di Sicurezza e che hanno più di tutti da perdere, prendano una decisione non meno devastante che abbandonare Mosca al Bonaparte: per un periodo non inferiore alle due settimane, l’intero pianeta dovrebbe adottare “l'approccio coraggioso della Cina - nelle parole del report dell’OMS - per contenere la rapida diffusione di questo nuovo patogeno respiratorio” allo scopo di cambiare “il corso di un'epidemia in rapida crescita e mortale”, anche a costo di interrompere le attività produttive, chiudere le scuole e le università, sospendere piccoli e grandi eventi sportivi, politici, religiosi e culturali, per interrompere la catena di trasmissione del coronavirus.

Occorre tenere bene in mente che siamo di fronte a un “nuovo patogeno altamente contagioso, che può diffondersi rapidamente, e deve essere considerato in grado di causare un enorme danno alla salute, all’economia e all’intera società umana in qualsiasi ambiente. Non è SARS e non è influenza. Costruire scenari e strategie solo sulla base di agenti patogeni noti rischia di non far sfruttare tutte le misure possibili per rallentare la trasmissione del virus COVID-19, ridurre le malattie e salvare vite umane”.

È urgente che le Grandi Potenze capiscano che “la vera solidarietà e collaborazione tra le nazioni sono essenziali per affrontare la minaccia comune rappresentata da COVID-19”. Nei prossimi due anni, non dimentichiamolo, dobbiamo evitare il più mortifero evento della Storia umana in termini di possibili vittime: mettiamoci bene in testa che, privi di difese come siamo, potremmo assistere - in uno scenario estremo, ma non irrealistico - alla morte per le conseguenze dell’infezione di non meno di 200 milioni di persone nei prossimi 24 mesi.

1 I Paesi del Consiglio d’Europa e dell’America settentrionale hanno in tutto circa 950 milioni di abitanti.

2 Circa trentamila euro al mese.

3 Lo stipendio medio orario in Europa è di 29,4 euro.

Foto: Publio Gonzalez, a biologist with the Gorgas Institute, holds a bat in Meteti, Panama, June 6, 2018. Gonzalez and U.S. military doctors were participating in infectious diseases training, in which they received informational lectures from Panamanian infectious disease experts and field studies of possible virus-carrying wildlife and insects. The event took place during Exercise New Horizons 2018, which is a joint training exercise where U.S. military members conduct training in civil engineer, medical and support services while benefiting the local community. Air Force photo by Senior Airman Dustin Mullen


https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/who-china-joint-mission-on-covid-19-final-report.pdf

Online Massimo

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Tu lo sai ?
Ovviamente no.

Intanto so che:
1) Una situazione del genere fa maledettamente comodo agli USA che da tempo sono in guerra commerciale con la Cina e hanno tutto  l'interesse a metterla in ginocchio tanto più che in molti settori anche tecnologici e strategici la Cina ha raggiunto e superato gli Stati Uniti.
Inoltre la Cina, acquirente abituale dei Buoni del Tesoro americani e quindi finanziatrice netta del debito pubblico americano da anni sta vendendo questi titoli e se ne sta liberando (si è già alleggerita di ben 46 miliardi di dollari di Buoni del tesoro americani l'anno scorso nell'arco di un solo anno. A questo ritmo, la Cina tra breve metterà nei guai il Tesoro americano non acquistando più i suoi titoli e anzi vendendo quelli che già ha). Attualmente gli USA hanno un deficit della bilancia commerciale con la Cina di ben 800 miliardi di dollari. E non sono affatto bruscolini, come puoi ben capire.
2) Gli USA sono perfettamente in grado di produrre un virus simile, con i suoi (almeno) 15 laboratori batteriologici.
3) Gli USA sono altrettanto perfettamente in grado di diffondere un tale virus dove vogliono e quindi anche in Cina.
Quindi, ricapitolando:
Gli Stati Uniti hanno il movente, l'interesse, la capacità e le risorse, nonchè tutti i vantaggi nel creare e aver creato una situazione del genere, dal momento che (per ora) il gigante cinese è azzoppato e in chiare difficoltà, nell'impossibilità di nuocere come fino a poco fa.
Deduci, se ne hai voglia. 

Offline Vicus

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“UNA PICCOLA PANDEMIA PERMETTERA’ DI INSTAURARE UN GOVERNO MONDIALE”


Era il maggio 2009, e  la  pandemia che spaventava  era quella della SARS, che diede tante speranze e poi invece risultò loffia. Jacque Attali, intervistato da L’Express, pontificò:

La storia ci insegna che l’umanità evolve significativamente soltanto quando ha realmente paura: allora essa inizialmente sviluppa meccanismi di difesa; a volte intollerabili (capri espiatori e totalitarismi); a volte inutili (distrarsi); a volte efficaci (misure terapeutiche, che scartano  se necessario tutti i principi morali precedenti). Poi, una volta passata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale ed iscriverli in una politica di salute democratica.”

“La pandemia che sta iniziando potrebbe far scatenare una di queste paure strutturanti”, poiché essa farà emergere, “meglio di qualsiasi discorso umanitario o ecologico, la presa di coscienza della necessità di un altruismo, quanto meno interessato.”

“E, anche se, come bisogna ovviamente sperare, questa crisi non sarà molto grave, non bisogna dimenticare, come per la crisi economica, di impararne la lezione, affinché prima della prossima crisi – inevitabile – si mettano in atto meccanismi di prevenzione e di controllo, come anche processi logistici di un’equa distribuzione di medicine e di vaccini. Si dovrà per questo, organizzare: una polizia mondiale, un sistema mondiale di stoccaggio (delle risorse) e quindi una fiscalità mondiale. Si arriverebbe allora, molto più rapidamente di quanto avrebbe permesso la sola ragione economica, a mettere le basi di un vero governo mondiale. È del resto con la creazione dell’ospedale che è cominciata in Francia, al XVII secolo, la realizzazione di un vero e proprio Stato”.

https://www.maurizioblondet.it/una-piccola-pandemia-permettera-di-instaurare-un-governo-mondiale/?utm_medium=push&utm_source=onesignal
« Ultima modifica: Marzo 12, 2020, 16:48:04 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.