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Soros, gender e femminismo. Chi è Elly Schlein, il volto della “nuova sinistra”

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Vicus:
Elly Schlein:


È stata la più votata di tutta l’Emilia Romagna, con ben 22mila preferenze. Un vero plebiscito. Stiamo parlando di Elly Schlein, il volto della new left che ha abbandonato le fabbriche per sistemarsi comodamente in un loft nel centro storico. La Schlein, in effetti, ha tutto di questa sinistra urbana, liberal e post-operaia. Giovane, ecologista, femminista, immigrazionista, la Schlein ha tutte le carte in regola perrappresentare quel segmento di sinistra sempre più globalista e sempre menonazional-popolare. Erede di Clinton, non certo di Gramsci.Un profilo global.
Ma chi è, quindi, la più votata delle Regionali?

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Elena EthelSchlein, per gli amici «Elly», proviene da una famiglia di rango. Entrambi i genitori, infatti, possono vantare un alto blasone accademico: papà Melvin è americano, mamma Maria Paola italiana. Elly nasce a Lugano nel 1985, dove rimarrà fino al conseguimento della maturità. Si trasferisce quindi a Bologna per studiare giurisprudenza presso l’Alma mater studiorum, ottenendo la laurea nel 2011. Appassionata di politica, la Schlein bazzica le sedi del Partito democratico, ma nel 2013 si unisce al coro degli scontenti per i governi delle «larghe intese». Di qui la sua l’adesione alla corrente di Pippo Civati, che la catapulterà nella direzione nazionale del Pd.

La carriera politica di Elly Schlein

Nel 2014 Elly Schlein si candida per la tornata delle Europee tra le file del Pd, ottenendo l’elezione. A Bruxelles viene quindi inserita nell’ ambita lista degli amici di George Soros,

https://legacy.gscdn.nl/archives/images/soroskooptbrussel.pdf

il noto speculatore e fondatore della potente Open Society. In effetti, la Schlein condivide in toto l’agenda politica del magnate di origini ungheresi: immigrazionismo, ecologismo, femminismo,teoria gender e così via. Insomma, il pacchetto completo del diritto-umanismo. Ad ogni modo, nel 2015 abbandona il Pd per confluire inPossibile, il nuovo soggetto politico fondato dal suo mentore Civati. Terminato il mandato a Bruxelles, Elly Schlein rinuncia a una ricandidatura per puntare tutte le sue fiche sulle Regionali, a cui si presenta nella lista civica Emilia Romagna coraggiosa, sostenuta da Articolo uno, Sinistra italiana e altre associazioni consimili. Il resto è cronaca: 22milapreferenze ed entrata trionfale nel Consiglio regionale. Se gioca bene le sue carte, di sicuro ne sentiremo riparlare.
Elena Sempione

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