Autore Topic: La femminilità è in se stessa il problema?  (Letto 6070 volte)

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Offline Cyberguy94

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La femminilità è in se stessa il problema?
« il: Dicembre 16, 2019, 15:00:57 pm »
Accantoniamo idealismi ed ideologie (siano esse gender-sinistre o catto-ginocentriche) ed analizziamo la realtà: qual è lo scopo della donna?
Essenzialmente starsene in disparte in modo freddo, disinteressato e poco passionale, aspettando che l'uomo faccia e, qualora vinca, attivarsi per manipolarlo emotivamente al fine di beccarsi genetica e soldi del migliore facendogli credere pure di essere a lui affezionate.
Questo paradigma era perfetto, per quanto freddo ed odioso, all'epoca delle caverne, ma risulta devastante una volta applicato in una società civile. Essenzialmente è compito maschile la continua repressione e il controllo della femmina al fine che questa non esondi come un fiume in piena ritenendosi pure in diritto di tale comportamento distruttivo e senza freni.
Credo che molti imperi siano caduti a causa della discrasia tra progresso instaurato nella civiltà e stato degli istinti biologici ancora ancorati ad un passato "cavernicolo". Le donne ovviamente ne risentono maggiormente essendo spesso puro istinto e incapaci di staccarsi dalle più primitive necessità calcolate a livello di sopravvivenza di sè (lo dice pure Esther Vilar con parole molto simili).

Stante che io ritengo che all'attuale stato biologico di cose il controllo maschile sulla donna sia l'unico modo per mantenere intatta una civiltà, mi domando: ma è veramente da idelizzare la femminilità? Ha un qualcosa di realmente positivo (non ditemi che sono più compassionevoli che rido tre giorni)? Non sarebbe conveniente, sul piano puramente ipotetico ed ideale (quindi ad oggi non fattibile per mancanza di mezzi e logistica) che le donne assumessero un'indole maschile e divenissero finalmente esseri umani adulti completamente sviluppati? Ciò le porterebbe a morire nel lavoro tanto quanto gli uomini, a sbattersi per la società e per la famiglia come un uomo, a non essere ipergamiche e fredde come il ghiaccio, a differenziarsi l'una dall'altra rispetto al loro attuale essere un monolite unico e copia carbone una dell'altra.
Ripeto: è solamente un qualcosa di ideale e non fattibile, se dovessi trovare una soluzione pragmaticamente più accessibile per ora proporrei l'abolizione del suffragio femminile e la loro uscita dal mondo del lavoro per un ritorno a ruoli principalmente familiari (solo così sono eco-sostenibili)
« Ultima modifica: Dicembre 22, 2019, 07:51:39 am da Vicus »

Offline Vicus

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #1 il: Dicembre 16, 2019, 17:50:48 pm »
catto-ginocentriche
Ma come ti vengono?

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ma è veramente da idelizzare la femminilità?
No. Quella di adesso poi non è neppure femminilità quindi non c'è proprio nulla da idealizzare.

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Non sarebbe conveniente, sul piano puramente ipotetico ed ideale (quindi ad oggi non fattibile per mancanza di mezzi e logistica) che le donne assumessero un'indole maschile
Lo stanno già facendo e i risultati sono disastrosi.
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rispetto al loro attuale essere un monolite unico e copia carbone una dell'altra.
Anche questo è vero.
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se dovessi trovare una soluzione pragmaticamente più accessibile per ora proporrei l'abolizione del suffragio femminile e la loro uscita dal mondo del lavoro per un ritorno a ruoli principalmente familiari
Piaccia o no è l'unica soluzione. Ma anche in ambito maschile pensano sia retrograda, salvo andare in visibilio per l'Islam.
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(solo così sono eco-sostenibili)
:lol: :lol: Esatto
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #2 il: Dicembre 16, 2019, 21:25:49 pm »
Ma come ti vengono?
No. Quella di adesso poi non è neppure femminilità quindi non c'è proprio nulla da idealizzare.
Lo stanno già facendo e i risultati sono disastrosi.Anche questo è vero.Piaccia o no è l'unica soluzione. Ma anche in ambito maschile pensano sia retrograda, salvo andare in visibilio per l'Islam. :lol: :lol: Esatto

1 E' vero. Amore cortese e santificazione della donna madre sono nate dal cattolicesimo, solo perchè sei cattolico non vuol dire che tu debba negare questi fatti
2 Ci avrei scommesso che avresti (o qualcuno avrebbe) risposto così. E' una fallacia veramente frustrante quella del "le thonne non zono più dddonneeeee" quando in realtà le donne di oggi sono quanto di più femminile si possa avere; sono quello che accade quando la femminilità sfugge completamente dal controllo maschile. Donne maschili vere e proprie non avrebbero creato alcun problema perchè sarebbero state delle umili, senza valore sessuale intrinseco, analitiche e non civettuole/iper-sociali e pronte al sacrificio senza alcuna traccia di desiderio di ipergamia o di parassitismo dall'uomo. Uomini, insomma, esseri umani giunti a piena maturazione (perchè quello è alla fine un uomo) e non dei botoli ringhiosi a metà tra un bambino e un uomo adulto a base di estrogeni e ipocrisia. Il probema è proprio che la femminilità va tenuta sotto controllo e se lasciata correre porta a questi eccessi. Non serve che ti esponga (lo conoscerai già) il caso del paradosso norvegese: più la nazione è femminista più si estremizzano differenze tra il maschile e il femminile. Ci sono più donne ingegnere in India che in Svezia etc...
3 Almeno siamo d'accordo sul fatto che le donne all'attuale stato biologico delle cose vanno rimosse dalla sfera pubblica e politica. Il  problema sta nel fatto che un buon 90% degli elettori anti-sistema (Salvini, Meloni e vox Italia vari) vorrebbero invece salvare capra e cavoli mantenendo l'emancipazione femminile così com'è salvo però riportare gli uomini a fare i "veri uomini" e sacrificarsi per il bene collettivo (ma anche no, per quanto mi riguarda)
4 Scusa non so quotare bene ma l'importante è che passi il messaggio

Offline Duca

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #3 il: Dicembre 16, 2019, 23:20:37 pm »
Salvini, Meloni e compagnia hanno paura di perdere i voti femminili che sono più della metà.
E' questa la fregatura del suffragio universale, che fa entrare le donne nella gestione della cosa pubblica e ciò causa il declino totale della nostra civiltà.

Offline Vicus

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #4 il: Dicembre 17, 2019, 00:55:38 am »
1 E' vero. Amore cortese e santificazione della donna madre sono nate dal cattolicesimo, solo perchè sei cattolico non vuol dire che tu debba negare questi fatti
2 Ci avrei scommesso che avresti (o qualcuno avrebbe) risposto così. E' una fallacia veramente frustrante quella del "le thonne non zono più dddonneeeee" quando in realtà le donne di oggi sono quanto di più femminile si possa avere; sono quello che accade quando la femminilità sfugge completamente dal controllo maschile. Donne maschili vere e proprie non avrebbero creato alcun problema perchè sarebbero state delle umili, senza valore sessuale intrinseco, analitiche e non civettuole/iper-sociali e pronte al sacrificio senza alcuna traccia di desiderio di ipergamia o di parassitismo dall'uomo. Uomini, insomma, esseri umani giunti a piena maturazione (perchè quello è alla fine un uomo) e non dei botoli ringhiosi a metà tra un bambino e un uomo adulto a base di estrogeni e ipocrisia. Il probema è proprio che la femminilità va tenuta sotto controllo e se lasciata correre porta a questi eccessi. Non serve che ti esponga (lo conoscerai già) il caso del paradosso norvegese: più la nazione è femminista più si estremizzano differenze tra il maschile e il femminile. Ci sono più donne ingegnere in India che in Svezia etc...
3 Almeno siamo d'accordo sul fatto che le donne all'attuale stato biologico delle cose vanno rimosse dalla sfera pubblica e politica. Il  problema sta nel fatto che un buon 90% degli elettori anti-sistema (Salvini, Meloni e vox Italia vari) vorrebbero invece salvare capra e cavoli mantenendo l'emancipazione femminile così com'è salvo però riportare gli uomini a fare i "veri uomini" e sacrificarsi per il bene collettivo (ma anche no, per quanto mi riguarda)
4 Scusa non so quotare bene ma l'importante è che passi il messaggio
1. L'amor cortese non fa parte della tradizione cristiana. Oggi si santificano le battone, ma c'è chi accusa ancora il cristianesimo che da decenni è sparito dalla vita degli italiani.
2. E' come dire che il vero uomo è lo scimmione. Essere donne significa saper adempiere la propria missione nella vita: le femmine di oggi hanno fallito. E poi quali donne, fanno pugilato, la carriera militare... comunque l'idea che "le donne dovrebbero avere un a psiche maschile" è un pio desiderio senza alcuna attinenza con la realtà concreta quindi mi chiamo fuori da questa discussione.

Per il resto pare ci sia unanimità, il voto alle donne è una calamità come le donne stesse se non tenute a freno in qualche modo. L'80% delle energie di uomini sposati/accompagnati è speso nello star dietro e tenere a bada le lune di donne che si comportano peggio di bambini di 5 anni, se non di animali selvatici.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #5 il: Dicembre 17, 2019, 03:20:40 am »
Osservazioni interessanti quelle di Cyberguy94.
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ma è veramente da idelizzare la femminilità? Ha un qualcosa di realmente positivo (non ditemi che sono più compassionevoli che rido tre giorni)?
Non e' ne' da idealizzare, ne' da dileggiare o detestare, e' semplicemente da prendere per quello che e'.
 
E quello che e' consiste in qualcosa di estremamente deludente e deficitiario se lo si misura con il metro dei valori maschili: logica, coerenza, maturita', libido aggressiva, spirito di iniziativa, ecc.

Quindi bisogna essere ben consapevoli che una donna sara' sempre estremamente mancante sul lato delle qualita' maschili, per cui logica vuole che vada apprezzata piuttosto per le sue qualita' femminili (se le ha): parlo di qualita' come bellezza, istinto materno, socievolezza, ecc.
Poi nel momento breve e magico della sua infatuazione, si puo' apprezzare anche il suo entusiasmo e la sua voglia di starti accanto anche sul piano sessuale. Anche se da esperti di QM sappiamo bene che per un uomo normale e' molto difficile suscitare l'infatuazione di una donna di pari livello estetico e socioeconomico.


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Non sarebbe conveniente, sul piano puramente ipotetico ed ideale (quindi ad oggi non fattibile per mancanza di mezzi e logistica) che le donne assumessero un'indole maschile e divenissero finalmente esseri umani adulti completamente sviluppati?
E' proprio impossibile che le donne si comportino come gli uomini, quindi questo tuo discorso e' davvero irrilevante.
La biologia e' un dato di realta' da cui non si puo' sfuggire, te ne accorgerai presto man mano che il tuo corpo invecchia. E la biologia impedisce categoricamente a una donna di comportarsi come un uomo.


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Ripeto: è solamente un qualcosa di ideale e non fattibile, se dovessi trovare una soluzione pragmaticamente più accessibile per ora proporrei l'abolizione del suffragio femminile e la loro uscita dal mondo del lavoro per un ritorno a ruoli principalmente familiari (solo così sono eco-sostenibili)
D'accordo ma a mio parere non serve escludere totalmente le donne dal lavoro, basterebbe lasciarle occuparsi di lavori prettamente femminili senza i mille privilegi, aiutini e prebende di cui godono per legge e senza fare continua propaganda perche' si intromettano in lavori maschili che non li riguardano.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline Duca

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #6 il: Dicembre 18, 2019, 20:14:47 pm »
Osservazioni interessanti quelle di Cyberguy94.Non e' ne' da idealizzare, ne' da dileggiare o detestare, e' semplicemente da prendere per quello che e'.
 
E quello che e' consiste in qualcosa di estremamente deludente e deficitiario se lo si misura con il metro dei valori maschili: logica, coerenza, maturita', libido aggressiva, spirito di iniziativa, ecc.

Quindi bisogna essere ben consapevoli che una donna sara' sempre estremamente mancante sul lato delle qualita' maschili, per cui logica vuole che vada apprezzata piuttosto per le sue qualita' femminili (se le ha): parlo di qualita' come bellezza, istinto materno, socievolezza, ecc.
Poi nel momento breve e magico della sua infatuazione, si puo' apprezzare anche il suo entusiasmo e la sua voglia di starti accanto anche sul piano sessuale. Anche se da esperti di QM sappiamo bene che per un uomo normale e' molto difficile suscitare l'infatuazione di una donna di pari livello estetico e socioeconomico.

E' proprio impossibile che le donne si comportino come gli uomini, quindi questo tuo discorso e' davvero irrilevante.
La biologia e' un dato di realta' da cui non si puo' sfuggire, te ne accorgerai presto man mano che il tuo corpo invecchia. E la biologia impedisce categoricamente a una donna di comportarsi come un uomo.

D'accordo ma a mio parere non serve escludere totalmente le donne dal lavoro, basterebbe lasciarle occuparsi di lavori prettamente femminili senza i mille privilegi, aiutini e prebende di cui godono per legge e senza fare continua propaganda perche' si intromettano in lavori maschili che non li riguardano.
Concordo totalmente... si vede che conosci bene le donne, non come altri che parlano per sentito dire o avendole viste solo nei pornazzi.
Riguardo il lavoro femminile, è una possibilità che darei solo alle non maritate, e sempre limitatamente a impieghi semplici e strutturati, senza responsabilità decisionali, e ovviamente senza nessuno aiuto, anzi introdurrei per legge le quote azzurre nel sistema educativo.

Offline Vicus

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #7 il: Dicembre 18, 2019, 20:51:58 pm »
Concordo totalmente... si vede che conosci bene le donne, non come altri che parlano per sentito dire o avendole viste solo nei pornazzi.
Riguardo il lavoro femminile, è una possibilità che darei solo alle non maritate, e sempre limitatamente a impieghi semplici e strutturati, senza responsabilità decisionali, e ovviamente senza nessuno aiuto, anzi introdurrei per legge le quote azzurre nel sistema educativo.
:clapping:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #8 il: Dicembre 19, 2019, 14:21:15 pm »
prima di esporre i risultati di una ricerca dobbiamo dire con che strumenti abbiamo fatto quella ricerca.
Il tuo punto di vista sembra essere l'interesse della società e la sua sopravvivenza come organismo.
Questo punto di vista non è assoluto e io non lo condivido perchè la società non è l'insieme degli individui che la compongono: cioè ogni singolo essere umano ha un valore trascendente la società in cui vive.
Ogni singolo essere umano ha un valore spirituale, eterno, ed è questa l'unica e vera prospettiva con cui studiare una qualunque società umana.
Perciò la prima domanda è: qual è la vera immagine, l'immagine assoluta, che ogni essere umano porta impressa in sè?
L'essere umano si realizza realizzando anche il proprio aspetto sessuale. Una donna non si potrebbe realizzare se non si realizzasse come donna. E lo stesso per l'uomo.
Di fatto credo che femminilità e mascolinità siano valori assoluti e non siano il problema.
Il problema va ricercato altrove
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #9 il: Dicembre 21, 2019, 19:32:04 pm »
1. L'amor cortese non fa parte della tradizione cristiana. Oggi si santificano le battone, ma c'è chi accusa ancora il cristianesimo che da decenni è sparito dalla vita degli italiani.
2. E' come dire che il vero uomo è lo scimmione. Essere donne significa saper adempiere la propria missione nella vita: le femmine di oggi hanno fallito. E poi quali donne, fanno pugilato, la carriera militare... comunque l'idea che "le donne dovrebbero avere un a psiche maschile" è un pio desiderio senza alcuna attinenza con la realtà concreta quindi mi chiamo fuori da questa discussione.

Per il resto pare ci sia unanimità, il voto alle donne è una calamità come le donne stesse se non tenute a freno in qualche modo. L'80% delle energie di uomini sposati/accompagnati è speso nello star dietro e tenere a bada le lune di donne che si comportano peggio di bambini di 5 anni, se non di animali selvatici.
1 La santificazione della donna madre e vergine lo fa e l'amor cortese fa assolutamente parte della tradizione cristiana (donna tramite tra uomo e dio) e in esso si è sviluppato
2 Continuare a far finta di non capire dato che attacco l'ideologia che ti piace non è una bella cosa. Di fatto il maschile è e rimane l'ideale pratico da seguire. Le donne attuali NON sono maschili ma sono iper-femminili così come i bambini che si mettono le scarpe grandi e parlano col vocione non sono adulti ma dimostrano solo di essere ancora più bambini nella loro idea di adulti. Dei bambocci viziati.

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #10 il: Dicembre 21, 2019, 19:35:51 pm »
Concordo totalmente... si vede che conosci bene le donne, non come altri che parlano per sentito dire o avendole viste solo nei pornazzi.
Riguardo il lavoro femminile, è una possibilità che darei solo alle non maritate, e sempre limitatamente a impieghi semplici e strutturati, senza responsabilità decisionali, e ovviamente senza nessuno aiuto, anzi introdurrei per legge le quote azzurre nel sistema educativo.
Non so a quali "altri" tu ti riferisca ma io stavo facendo un discorso ipotetico e teorico e che puntualmente, vuoi per mancanza vuoi per malafede viene visto come un discorso pratico
So benissimo che le donne biologicamente non si possono comportare da uomo ma stavo, a livello ideale e teorico (devo ripeterlo ancora o lo capiamo?) dicendo che l'eliminazione delle donne dalla sfera pubblica è il minore dei mali e che finchè esisterà la femminilità dovremo prodigarci nel contenerla e che sarebbe de facto molto meglio se le femmine venissero reingegnerizzate al fine tale da farle diventare autosufficienti e produttive e non frignone estrogeniche parassite.
Se poi anche questo verrà frainteso allora alzo le mani: dite pure che si parla di questione parrocchiale e non di questione maschile così almeno siamo schietti fin da subito

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #11 il: Dicembre 21, 2019, 19:38:00 pm »
prima di esporre i risultati di una ricerca dobbiamo dire con che strumenti abbiamo fatto quella ricerca.
Il tuo punto di vista sembra essere l'interesse della società e la sua sopravvivenza come organismo.
Questo punto di vista non è assoluto e io non lo condivido perchè la società non è l'insieme degli individui che la compongono: cioè ogni singolo essere umano ha un valore trascendente la società in cui vive.
Ogni singolo essere umano ha un valore spirituale, eterno, ed è questa l'unica e vera prospettiva con cui studiare una qualunque società umana.
Perciò la prima domanda è: qual è la vera immagine, l'immagine assoluta, che ogni essere umano porta impressa in sè?
L'essere umano si realizza realizzando anche il proprio aspetto sessuale. Una donna non si potrebbe realizzare se non si realizzasse come donna. E lo stesso per l'uomo.
Di fatto credo che femminilità e mascolinità siano valori assoluti e non siano il problema.
Il problema va ricercato altrove
Si, certo. Tuttavia se permetti mi scassa un tantino doverle continuamente tenere in riga perchè altrimenti creano un bordello e che ci debbano essere in continuazioni guerre e carestie cicliche per tenere bassa la popolazione maschile affinchè le donne ci trovino utili e dunque attraenti (guardacaso 80 anni di pace non han fatto altro che far esplodere il fenomeno incel e il declino dei matrimoni a causa di insoddisfazione femminile)

Offline Duca

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #12 il: Dicembre 21, 2019, 19:53:32 pm »
So benissimo che le donne biologicamente non si possono comportare da uomo ma stavo, a livello ideale e teorico (devo ripeterlo ancora o lo capiamo?) dicendo che l'eliminazione delle donne dalla sfera pubblica è il minore dei mali e che finchè esisterà la femminilità dovremo prodigarci nel contenerla e che sarebbe de facto molto meglio se le femmine venissero reingegnerizzate al fine tale da farle diventare autosufficienti e produttive e non frignone estrogeniche parassite.
Reingegnerizzate? E come? :hmm:

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #13 il: Dicembre 21, 2019, 20:29:36 pm »
Non so a quali "altri" tu ti riferisca ma io stavo facendo un discorso ipotetico e teorico e che puntualmente, vuoi per mancanza vuoi per malafede viene visto come un discorso pratico
So benissimo che le donne biologicamente non si possono comportare da uomo ma stavo, a livello ideale e teorico (devo ripeterlo ancora o lo capiamo?) dicendo che l'eliminazione delle donne dalla sfera pubblica è il minore dei mali e che finchè esisterà la femminilità dovremo prodigarci nel contenerla e che sarebbe de facto molto meglio se le femmine venissero reingegnerizzate al fine tale da farle diventare autosufficienti e produttive e non frignone estrogeniche parassite.
Se poi anche questo verrà frainteso allora alzo le mani: dite pure che si parla di questione parrocchiale e non di questione maschile così almeno siamo schietti fin da subito

Dai, tranquillo, ché io comprendo benissimo cosa vuoi dire.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #14 il: Dicembre 21, 2019, 20:59:19 pm »
La questione parrocchiale la vede chi ha il pregiudizio di vederla per forza. Il cristianesimo non 'santifica' la donna in quanto madre e vergine: san Pietro dice "la donna potrà salvarsi partorendo figli" non "è già santa perché è madre o vergine". Inoltre le donne di oggi non sono madri e ancor meno vergini.
Una donna che non si sposa e non fa figli, che ama il lavoro perfino più dell'uomo, che pratica sport maschili* ed entra nella FFAA secondo logica NON PUO' ESSERE iperfemminile.
Che poi vadano tenute in riga non c'è dubbio.
Reingegnerizzate? E come? :hmm:
Esattamente come fanno adesso.

*
Citazione da: FRank
PS: anche facendo un giro sul web, non posso non notare che in un po' tutto il mondo industrializzato gli interessi principali delle femmine sono la "realizzazione sul lavoro", i tatuaggi, le arti marziali miste, il brazilian jiu-jitsu, etc...
« Ultima modifica: Dicembre 21, 2019, 21:47:10 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.