Autore Topic: MGTOW Italia colpisce ancora  (Letto 1492 volte)

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MGTOW Italia colpisce ancora
« il: Novembre 19, 2019, 00:24:18 am »
Nuovo articolo di questo eccellente sito che si discosta alquanto dalla linea disimpegnata e di cazzeggio dell'omologo americano.

Realtà Capovolta


Viviamo in una moderna realtà capovolta (e distopica). Possiamo comprare tutto quello che desideriamo, abbiamo cibo a sufficienza e tutto ci appare carino e funzionale, quantomeno dall’esterno. Ma basta grattare la superficie di questa cartolina da sogno o finire per caso nel quartiere sbagliato e l’illusione presto svanisce. Dal punto di vista demografico l’Occidente non è più tale. Siamo indebitati fino al collo solo per riuscire a tenere in piedi il sogno che sta per svanire come neve al Sole. Lentamente, ma inesorabilmente, il terreno sul quale la nostra civiltà è stata costruita viene consumato da ondate di progressismo e femminismo che si abbattono senza tregua. Sono queste due istituzioni che più di altre hanno maggiormente corroso le fondamenta della Civiltà Occidentale. Che piaccia o meno è bene ricordare che sono stati gli uomini a costruire queste fondamenta ed è indubbio che l’Occidente abbia bisogno di loro. Peccato però che li tratti come fossero nient’altro che carne da macello nonostante sia chiaro come tutto questo ci stia portando lentamente ma innesorabilmente alla rovina. La moderna realtà capovolta è stata creata dalle donne con l’arma del voto e col potere del portafogli sul quale esercitano un controllo quasi totale.

Questa realtà altro non è che la manifestazione della psiche femminile: materialismo, pettegolezzo e consumismo sfrenato sono largamente diffusi. Sono in tanti a pensare che qualcosa non va anche se non riescono a capire bene cosa. Ci si affida dunque a politicanti da strapazzo con la speranza che questi riescano a metterci una pezza. Ma la classe politica puntualmente li tradisce perché conta solo il voto delle donne.

Uno potrebbe ricollegare i problemi che affliggono il malato terminale qual è oggi l’Occidente al diritto di voto concesso alle donne. Facciamo un esperimento da psicoreato orwelliano ed esaminiamo le conseguenze che ha provocato l’aver dato alle donne il diritto di voto e aver permesso al femminismo di dichiararci guerra nel segreto delle urne.

Il governo degli Stati Uniti, ad esempio, ha concesso alle donne il diritto di voto nel 1920 (in Italia è stato concesso nel 1945) ma prima di perdere la battaglia con conseguente inesorabile sbandata verso l’odierna dilagante misandria (odio verso gli uomini), un’organizzazione chiamata NAOWS – Associazione Nazionale Contro Il Diritto di Voto Alle Donne (National Association Opposed To Woman Suffrage) fece in tempo a dare alle stampe un opuscolo in cui venivano esposte le argomentazioni contro il suffraggio femminile che in seguito, per ironia della sorte, si sono dimostrate veritiere.

Ecco qui di seguito un piccolo estratto:

    1) “PERCHE’ significa competizione con gli uomini piuttosto che cooperazione.

    2) PERCHE’ l’80% delle donne che può votare è sposato e può solo raddoppiare o annullare il voto dei mariti.

    3) PERCHE’ non può apportare alcun beneficio se commisurato alle ulteriori spese associate”.

Sebbene sulla stampa dell’epoca apparvero articoli che ridicolizzavano le tesi dell’opuscolo, i punti principali si sono in seguito dimostrati inequivocabilmente veritieri. Nel 21° secolo difatti, tramite il ricorso a politiche che disincentivano l’assunzione di personale maschile, la tendenza è quella di una graduale espulsione degli uomini dal mondo del lavoro per fare spazio a carrieriste e arpie di professione.

    http://it.avoiceformen.com/inps-promuove-la-disoccupazione-maschile/

Da leggere anche:

    https://it-it.facebook.com/notes/diritti-maschili-equit%C3%A0-e-umanit%C3%A0/elenco-di-alcune-leggi-sessiste-contro-gli-uomini/862393410545403/

Di conseguenza, le donne hanno smesso di collaborare con gli uomini. Anzi, per ottenere tutto quello che vogliono fanno ampiamente ricorso all’apparato legale ginocentrico per derubare gli uomini dei loro averi. E a questa regola non sfugge nessuno, nemmeno gli attori hollywoodiani presunti maschi alfa. E’ interessante notare come il sistema legale permetta alla schiavitù di prosperare rigogliosa ma poiché a finire in catene sono gli uomini non importa un fico secco a nessuno.

Espellere gli uomini dal lavoro e ridurre la loro capacità di guadagno ha creato seri problemi alle delicate relazioni tra i due sessi poiché la psiche femminile ci ha ripetutamente dimostrato che le donne valutano gli uomini soltanto in base a parametri quali denaro, potere o rango sociale. Il denaro è fortemente associato al rango e al potere. Pertanto possiamo tranquillamente concludere che alle donne interessano solo le capacità di guadagno dell’uomo perché sono ipergamiche, ovvero desiderano sposare un uomo di rango socioeconomico superiore piuttosto che pari o inferiore.

Davanti ai nostri occhi si stanno materializzando proprio quei problemi che il suddetto opuscolo aveva predetto cento anni orsono: le donne competono con gli uomini piuttosto che collaborare con essi. La competizione distrugge la famiglia tradizionale e promuove le famiglie monogenitoriali (ovvero senza la figura paterna). Inoltre le donne lavorano per il Padrone e questo ha permesso alle imprese di tagliare a metà il costo del lavoro e ai governi di raddoppiare il numero dei contribuenti. Il suffragio femminile, dati alla mano, si è dimostrato essere una dichiarazione di guerra al potere e al rango sociale degli uomini su società e famiglia che hanno saputo gestire con successo sin dagli albori della specie umana.

Anche il secondo punto si è dimostrato veritiero. Le donne col loro voto annullano o cancellano il voto maschile dato che votano in numero maggiore.

    Ma per raccogliere consensi, i politici a chi si devono rivolgere? Le donne rappresentano un vero tesoretto: guardando la composizione del corpo elettorale emerge che le italiane con diritto di voto staccano gli elettori italiani per oltre 1,5 milioni di unità.

    (https://www.truenumbers.it/elettori-italiani/)

Ad ogni elezione il divario è probabilmente destinato a crescere oppure a rimanere imutato poiché gli uomini hanno capito che non hanno più alcuna voce in capitolo. L’Europa è destinata a morire sotto il peso di immigrazione incontrollata e governi spendaccioni seduti su una montagna di debiti pronta ad esplodere mentre in tantissimi decideranno di abbandonare un sistema che li ha messi nel mirino accusandoli di essere degli spietati oppressori.

Anche il terzo e ultimo punto del manifesto è corroborato dal fatto che le donne, nel loro insieme, spingono per politiche che tentano di trasformare entità inette quali sono i governi, fatti di burocrati corrotti e litigiosi, in servi a loro disposizione. E’ lo Stato che ha assunto il ruolo di Beta Provider rendendo obsoleta una larga fetta della popolazione maschile.

Ecco i risultati ottenuti dall’aver bellamente ignorato la Legge di Briffault:

1. Crescente ruolo dello Stato: le donne sono favorevoli a politiche di tipo socialistico piuttosto che alla competizione individuale e vedono il governo nel ruolo di Provveditore per loro stesse e la società. Le entrate dei contribuenti vengono così destinate in gran parte proprio alle donne sotto forma di generosi contributi per qualsiasi causa.
2. Immigrazione: appoggiano politiche di apertura totale delle frontiere perché le donne invitano, gli uomini invadono. E’ il supremo test di mascolinità per capire chi tra invasori e nativi siano gli uomini dominanti.
3. Assistenza sanitaria e stato sociale: anche in questo caso si tratta di servizi pubblici quasi interamente finanziati con le tasse prelevate dal duro lavoro degli uomini. Ottengono assistenza sanitaria gratuita, centri anti-violenza per essere state in relazioni dove hanno dovuto sopportare violenze e abusi (che loro stesse si sono cercate) e rifugi per donne senzatetto e/o madri single. Tutti generosamente pagati con le tasse dei contribuenti uomini.
4. Restrizioni al porto d’armi: per loro non esiste il diritto all’autodifesa tranne quando si trovano in difficoltà e chiedono l’intervento di uomini sconosciuti che dovrebbero correre in loro aiuto e magari sacrificare la propria vita. Mai e poi mai prendere le difese di una donna che non si conosce personalmente. E’ però buona prassi chiamare le forze dell’ordine e lasciare che siano loro a sbrogliare la matassa. Non fare il cavalier zerbente e non mettere a rischio la tua incolumità.
5. Quote rosa per raggiungere la tanto agognata parità: mentre gli uomini vengono espulsi dal mondo del lavoro per far posto alle donne, queste tuttavia non puntano mai a svolgere lavori sporchi, difficili, pericolosi e usuranti ma solo e soltanto ad un impiego comodo e confortevole (da cui cacciare gli uomini). Basta fare un salto all’ufficio postale più vicino o in banca o in qualsiasi ufficio pubblico per vedere il numero di donne ivi presenti. Nell’ufficio postale più vicino a dove abito non vi è un solo dipendente uomo! [A chi lo dici]

    La proporzione di genere è diversa fra gli occupati nel pubblico impiego dove le donne sono in Italia il 55,9 % del totale.

    Fonte: eticapa.it

Per non parlare della scuola pubblica dove su 5 insegnanti 4 sono donne!

    Su 5 insegnanti, 4 sono donne

    Fonte: agi.it

E ora hanno pure il coraggio di lamentarsi di non riuscire a trovare “bravi e onesti uomini”! Ma è proprio perché hanno sottratto loro il lavoro e anche perché le donne ora guadagnano di più. Come detto in precedenza, Ipergamia significa che un uomo è invisibile alle donne a meno che non abbia un rango socioeconomico superiore al loro. E il rango socioeconomico dipende largamente dalla capacità di guadagno.

Inevitabile dunque la prossima ed imminente esplosione nel numero di gattare, donne che per una serie di circostanze, soprattutto la pretesa di aver diritto ad un uomo facente parte di quel 20% di maschi elitari, sono rimaste tagliate fuori dal mercato sessuale per scaduti termini biologici. Queste donne, senza mariti né figli, avranno bisogno in futuro di servizi che non sono in grado di svolgere loro stesse e perciò dovranno rivolgersi necessariamente al privato quando avranno bisogno di un idraulico o di un elettricista o di piccole e/o grandi manutenzioni in casa. Si tratta di un mercato in espansione e da prendere in considerazione piuttosto che tuffarsi a capofitto nell’ennesima laurea che ti porterà comunque a competere con le donne.

Per ogni 100 maschi iscritti all’Università ci sono 136 femmine, completano gli studi il 17,4% delle seconde e il 12,7% dei primi, inoltre il 60% dei laureati con lode è di sesso femminile. Insomma, le donne si laureano di più e con voti migliori. Ed è con queste che gli uomini laureati dovranno fare i conti. Meglio dunque optare per professioni e certificazioni tecniche dove la competizione femminile in pratica non esiste dato che la stragrande maggioranza di loro non ama sporcarsi le mani e svolgere lavori che richiedono un qualche impegno fisico. Bisogna dunque guardare al futuro, approfittare della prossima esplosione nel numero di gattare e farsi pagare a caro prezzo i servizi richiesti.

Insomma, su esplicita richiesta del corpo elettorale femminile i governi moderni sfruttano gli uomini. Dato che da tempo la maggioranza degli elettori è donna non dovremmo dar loro anche le colpe per lo schifo in cui la società si è trasformata? Non solo col voto hanno mandato al potere governi spendaccioni oberati dai debiti ma hanno anche permesso la creazione di una nuova religione, quella del Materialismo, una religione che prospera grazie alle loro abitudini di spesa e che in tal modo mantiene in vita la macchina consumistica. Poi hanno il coraggio di lamentarsi dei problemi causati all’ambiente quando la colpa è proprio del loro stile di vita materialista e sprecone!

Mentre gli uomini vengono usati come bancomat, l’ammontare complessivo delle spese delle donne è superiore a quello di uomini e bambini. Per farsi un’idea del fenomeno basta recarsi in un qualsiasi centro commerciale e vedere quanti negozi sono dedicati alle donne e quanti agli uomini.

Votano per chi promette loro di mettere le manine nelle tasche dei maschi beta così che possano permettersi il lusso di depennare dalla lista chi, tra i loro pretendenti, guadagna di meno. Votano per esistenze prive di conseguenze quando restano incinta fuori dal matrimonio (spesso con l’alfa di turno) confermando in tal modo le tesi dell’opuscolo. Col potere del portafoglio hanno creato una cultura materialista, vuota e sterile.

Ma come si “risolvono” questi problemi? Non è facile rispondere a questa domanda dato che in Occidente da almeno un secolo domina l’idea che le donne debbano essere coinvolte nella vita politica. Permettere alle donne di votare e di cancellare le voci maschili ha comportato problemi e guai che sono davanti ai nostri occhi. Il diritto di voto non verrà loro tolto perché la nostra cultura è ormai bella che andata per poter solo prendere in considerazione tale idea. Tutto quello che possiamo fare è alzare le mani in segno di resa e rifiutarci di alimentare la bestia che le donne hanno creato. Dobbiamo convivere con le conseguenze provocate dall’ennesimo test di mascolinità nei confronti di coloro che tanti anni fa hanno concesso il suffraggio femminile, ovviamente fallendolo alla grande. A meno che da qualche parte non ci sia un Eretico che voglia prendere la situazione nelle sue mani e decidere di negare loro il voto.

Come tutte le verità impopolari, anche questa è destinata ad attraversare tre fasi: dapprima viene ridicolizzata, poi osteggiata violentemente e infine accettata per quello che è: palesemente sotto gli occhi di tutti. Siamo alla prima fase. E’ probabile che il ruolo degli uomini come cittadini e droni lavoratori di serie B non cambi nel breve e medio termine e che le donne col loro voto non faranno altro che confermare questo stato di cose.

https://mgtowitalia.wordpress.com/2019/11/15/realta-capovolta/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.