Autore Topic: Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili  (Letto 3688 volte)

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #15 il: Novembre 17, 2019, 18:44:20 pm »
Sono ex ateo.
Vnd [nick collettivo].

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #16 il: Novembre 17, 2019, 19:07:13 pm »
Allora siamo in due :drinks: Cosa ti ha fatto cambiare idea?
« Ultima modifica: Novembre 17, 2019, 19:23:10 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #17 il: Novembre 18, 2019, 00:56:26 am »
Una parola sul CICAP e su come lavora. Uno dei membri Paolo Attivissimo sostiene la versione ufficiale dell'11 settembre (e questo già basterebbe da solo a screditarlo):

Codice: [Seleziona]
https://youtu.be/ZfC2A0BflQc?t=1977
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #18 il: Novembre 18, 2019, 01:07:04 am »
Ok, quindi dio esiste e tutti coloro che sostengono il contrario son degli idioti.  :cool2:

Seriamente: libero (liberissimi) di credere in questo fantomatico dio "causa di se stesso", nonché "onnipotente e onnisciente", che avrebbe creato questo mondo di merda (perché tale è), ma io (al pari di tanti altri) sono altrettanto libero di contestare certe fantasiose credenze.

E ripeto: non sono io che vado a cercarmi certe discussioni.
Mi limito semplicemente a controbattere.

@@

https://www.uaar.it/libri/illusione-dio/

Citazione
L’illusione di Dio

Le ragioni per non credere
Richard Dawkins
Mondadori 2007

Il testo “ateo” per eccellenza, la punta di diamante del cosiddetto New Atheism, il più venduto libro “religioso” nel mondo anglosassone nel Natale 2006 esce in Italia con ben dieci mesi di ritardo rispetto alla sua pubblicazione negli USA e nel Regno Unito: se volevamo una conferma del quarto mondo culturale in cui è ormai precipitato il nostro Paese, direi che questa è proprio eclatante. Eppure da quasi un anno tutto il mondo occidentale ne discute appassionatamente, perché L’illusione di Dio è uno di quegli eventi che, lo si apprezzi o no, caratterizzano un’epoca. La sua importanza è tale che, da parte cristiana, sono già stati pubblicati almeno dieci tentativi di confutazione, con un successo notevolmente minore. Non è infatti facile rispondere adeguatamente alla Summa Atheologica di uno dei massimi scienziati viventi. Potrebbe forse tentarvi qualche noto scienziato, ma è dura trovarne di credenti, come le statistiche citate nel libro ampiamente dimostrano.

Almeno un vantaggio (uno) la pubblicazione tardiva l’ha avuto. Il testo appena giunto nelle librerie contiene infatti la prefazione alla seconda edizione, in cui Dawkins risponde alle sette critiche più frequenti da lui ricevute, nessuna delle quali – va subito rilevato – vanno al nocciolo del problema, anche perché sono soprattutto critiche interne al mondo della miscredenza: quasi a dimostrare come la religione, perlomeno nel mondo occidentale, stia venendo progressivamente derubricata da soggetto a oggetto del dibattito culturale. Il rischio, che sul lungo periodo potrebbe rivelarsi concreto, è che a certi livelli sia percepita sempre più come qualcosa di analogo all’astrologia: il cui seguito sarà magari amplissimo, ma i cui esponenti non sono certo invitati alle conferenze accademiche, semmai a Domenica in. È una strategia che la vacuità della Chiesa ruinian-ratzingeriana sembra addirittura perseguire scientemente: il ventennale progetto culturale della CEI ha prodotto molte rivendicazioni economiche e giuridiche, ma nessun testo che abbia inciso nel mondo intellettuale o che abbia sfondato a livello di vendite. Difficilmente potrà essere un caso.

Ma veniamo al libro. I punti fondamentali sono costituiti dai quattro appelli di cui Dawkins parla nella prefazione: la funzione della selezione naturale, la repulsione per i principî religiosi inculcati nell’infanzia, la positività di una visione atea della vita e l’orgoglio che ne consegue conducendo «una vita piena, serena e liberata», una vita che può rendere gli atei «felici, equilibrati, morali e intellettualmente appagati». Non che gli atei abbiano mai pensato il contrario: sono i credenti a farlo. Ebbene, ed è la prima volta che lo scrivente lo trova messo nero su bianco da un autore non religioso, Dawkins afferma esplicitamente che il suo saggio «intende convertire». Da quanto afferma nella prefazione sembrerebbe che qualche risultato l’abbia ottenuto, ma il vero, enorme risultato già conseguito è la vendita di un numero impressionante di copie di un libro che tratta anche di argomenti non sempre semplici (il multiverso, il principio antropico, i memeplessi…). Può esserci riuscito, come sostiene qualcuno, perché ha fatto “moda” (ma se l’ateismo fa moda, please, avvisate subito i mass media italiani): chi scrive è convinto che ci sia riuscito perché possiede una rarissima capacità affabulatoria, che rende piacevole la lettura anche ai non-tecnici. Certo, è improbabile che possa risultare accessibile anche ai devoti di Ganesh o di san Pio da Petrelcina, ma non sono certo questi i destinatari del libro.

Si parlava prima di Summa: non vi sono infatti clamorose novità nel testo. Gran parte delle pagine sono dedicate a temi noti: le ragioni pro e contro l’esistenza di Dio, l’origine della religione, la sua funzione di soddisfare un bisogno di consolazione, l’etica laica, l’incongruità dei testi sacri, l’indottrinamento dei bambini, il fondamentalismo religioso (e la difesa dall’accusa che ne esista uno anche ateo). Il libro è dunque soprattutto un sontuosissimo punto della situazione che parte dallo stato dell’arte della ricerca scientifica: la quale, proprio per avere nell’eredità darwiniana un suo fondamentale punto fermo, suscita le reazioni, scomposte e non, di gran parte dell’establishment religioso del pianeta. Anche Dawkins deve “perdere del tempo” a riepilogare acquisizioni pressoché assodate, ed è costretto a farlo a causa di forsennate campagne denigratorie consentite dagli ingenti finanziamenti di cui godono i creazionisti: di qui le sue continue frecciate che lancia alla John Templeton Foundation, accusata di alterare l’atteggiamento pubblico di molti scienziati nei confronti della fede.

L’argomento contro l’esistenza di Dio a cui l’autore dedica più spazio è quello che lui chiama del «Super-Boing»: «un Dio capace di monitorare e controllare in permanenza le condizioni di ogni singola particella dell’universo», di curare simultaneamente «azioni, emozioni e preghiere di ogni singolo essere umano», di «decidere ogni momento di non salvarci miracolosamente quando ci ammaliamo di cancro» non può essere «semplice», come sostengono tanti teologi, ma necessita di una spiegazione «mastodontica» statisticamente improbabile quanto il supposto Creatore. Per questo, scrive Dawkins, si può sostenere che è «quasi certo» che Dio non esiste.

Esiste però la religione. Capire perché è nata non è facile: la tesi su cui maggiormente si sofferma l’autore è che la religione sia un prodotto indiretto della tendenza umana all’obbedienza. «Per effetto negativo della selezione naturale, il cervello dei bambini tende a credere a qualunque cosa dicano i genitori e gli anziani della tribù»: se ciò garantisce loro la sopravvivenza, consente però anche la sopravvivenza e la trasmissione di idee contagiose quali quelle religiose. La tesi è convincente, e trova conferme empiriche anche in altre discipline (ricordate l’esperimento di Milgram?). Perchè poi una religione si imponga, scrive Dawkins, è materia di studio da lasciare agli storici: possiamo però osservare, anche oggi e in vivo, la nascita di alcune religioni, come i cargo cults melanesiani. Oppure guardarci Brian di Nazareth, dove il fenomeno è raccontato in maniera divertente, ma tremendamente efficace.

Come l’obbedienza (e il desiderio sessuale), anche l’altruismo potrebbe essere un «prezioso» errore darwiniano: in ogni caso, è assolutamente inutile cercare di individuare un appiglio grazie al quale i credenti sarebbero moralmente migliori dei non credenti. Soprattutto oggi, quando ai nostri occhi certi comportamenti del passato (magari narrati nei libri sacri) appaiono repellenti: lo Zeitgeist, sostiene Dawkins, muta sempre più velocemente, e non muta grazie ai teisti. Tuttavia, se certi diritti, come l’eutanasia, faticano a farsi strada, è proprio a causa delle resistenze opposte dai leader religiosi. Eppure sono proprio gli atei, convinti di avere una vita sola, a considerarla preziosa, e a reagire meglio all’approssimarsi della sua fine. La religione potrà anche rappresentare una consolazione, scrive Dawkins, ma questo purtroppo non impedisce a un caro estinto di continuare a essere morto.

L’illusione di Dio conferma dunque il felice momento dell’ateismo: mai così tanti libri, e scritti così bene. Conferma anche l’effetto stimolante suscitato da un libro come Rompere l’incantesimo di Daniel C. Dennett, in particolare nella necessità di sottoporre le religioni a uno studio scientifico e nell’urgenza di combattere la (purtroppo assai diffusa) «credenza nella credenza», che dai tempi di Crizia imperversa senza posa. Per questo, sostiene Dawkins, è necessario che i non credenti si organizzino: negli USA, benché siano numericamente ben più consistenti degli ebrei, «gli atei e gli agnostici non sono organizzati e quindi non fanno sentire la loro voce» (in Italia sì, ma è difficile lo stesso). Forse perché organizzarli è «come tentare di unire i gatti in un branco»? Ma anche i gatti, «se in numero sufficiente, fanno abbastanza rumore da essere notati». Ecco perché in fondo al libro è stato pubblicato un elenco di «indirizzi utili per liberarsi dalla religione», purtroppo limitato al solo mondo anglofono (ma l’UAAR è citata sul più pingue elenco pubblicato sul sito di Dawkins. Troppo anglofone sono anche la bibliografia e le fonti citate, quando il fenomeno editoriale ha raggiunto ormai anche l’Italia (Odifreddi), la Spagna (Savater) e la Francia (Onfray). Qualche incertezza sulla storia della dottrina del peccato originale non sminuisce il valore di un’opera molto importante che non indulge affatto a riflessioni teologiche: fondamentale in ogni biblioteca miscredente che si rispetti, anche se gli agnostici potranno risentirsi per le critiche riservate anche a loro.

Come già accennato, gli studi di una pluralità di discipline stanno concentrando la propria attenzione sul fenomeno religioso, e la progressiva convergenza dei loro risultati sta creando, anche se per ora solo accademicamente, seri danni alla plausibilità della fede. Difficile fare previsioni, ma se il processo proseguirà, forse tra qualche decennio conosceremo una svolta davvero epocale.

Raffaele Carcano
settembre 2007
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #19 il: Novembre 18, 2019, 01:23:15 am »
Non mi sono mai sognato di darti dell'idiota.
Ho portato argomenti fattuali convalidati da esperti per lo più atei e persino filmati. Ogni confutazione deve entrare nel merito di queste prove.
Chiedevi perché Dio non manda segni evidenti: questo topic ha dimostrato che lo fa. Anzi ce n'è uno ancora più eclatante che riporto qui sotto.
E' l'umanità a rendere il mondo di merda. Con la tecnica odierna e un po' di buona volontà, il mondo potrebbe essere il paradiso del Bengodi.

Nel 1973 una statuetta della Vergine in Giappone cominciò ad emettere sangue, sudore e lacrime. Ripetute analisi scientifiche fatte da giapponesi non cristiani dimostrarono che ogni mistificazione era impossibile (tralascio i dettagli) e che la statua era un blocco di legno senza meccanismi interni.
I fenomeni furono osservati in diretta TV da 130 milioni di giapponesi. Quindi, segni evidenti non mancano ma vengono comunque ignorati.
Al fatto, sono associate rivelazioni sulla crisi della Chiesa che pur riconosciute ufficialmente danno fastidio al punto che i pellegrinaggi vengono scoraggiati e il fatto taciuto. I pochissimi che si recano ad Akita non possono neppure scattare foto. Questo esclude il "complotto vaticano" e la "suggestione collettiva".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #20 il: Novembre 18, 2019, 01:27:17 am »
https://www.amazon.it/Diventare-pi%C3%B9-grande-Richard-Dawkins/dp/8804708271

Citazione
Diventare più grande di Dio. Una guida all'ateismo per principianti – 8 ott 2019

Abbiamo ancora bisogno di credere in Dio? È necessaria la sua presenza per spiegare l'universo? In questo nuovo manifesto dell'ateismo, Richard Dawkins rilancia le tesi dell'"Illusione di Dio". In un'epoca ancora pervasa da suggestioni religiose di ogni tipo, l'autore, con il consueto stile provocatorio, ci consegna una guida per liberarci da antichi e odierni abbagli. E ci convince che nel XXI secolo spetta alla scienza il compito di rispondere agli interrogativi sul senso dell'esistenza, sulle leggi che governano il mondo e le azioni umane, e che la pretesa delle religioni di giustificare la realtà attraverso un Dio creatore non è razionalmente sostenibile. Le Scritture, specie la Bibbia, non rappresentano un valido motivo per credere, perché i miti che le sorreggono non sono documentati e dunque non hanno carattere storico. Le prove sono l'unico presupposto di qualunque tesi, se mancano la tesi perde di validità. Smascherate queste contraddizioni, il focus si sposta sui presunti fondamenti scritturali della morale. Versetti biblici alla mano, dimostra come Dio sia protagonista di storie raccapriccianti e poco edificanti, e non possa essere quindi fonte di norme universali. Questo, in aggiunta al fatto che l'etica si è modificata nei secoli, mostra come l'umanità progredita non dovrebbe ricavare il proprio senso del bene e del male dalla Bibbia. Ma la sfida più stimolante, per Dawkins, è sconfessare e abbattere, sulla scia delle teorie di Darwin, il presupposto ingannevole dell'esistenza di un supremo architetto della natura, che da solo ne spiegherebbe i prodigi. L'evoluzione per selezione naturale chiarisce tutti gli enigmi, dalle soluzioni improbabili adottate dagli organismi viventi per sopravvivere, alle mutazioni genetiche, ai colori degli animali. La conoscenza scientifica è in grado di decifrare la strabiliante simmetria dei fiocchi di neve, lo sviluppo dell'embrione e la trasmissione del DNA. È evidente che sappiamo dove e come cercare le risposte, Dio non ci serve. Siamo troppo grandi per seguire ancora i «consigli cattivi o inutili» delle generazioni precedenti. Pensare con la propria testa diventa la scelta più coraggiosa, urgente e semplice da adottare. Soltanto allora comprenderemo nel modo più sano e profondo i misteri della vita e la meraviglia che ci circonda.
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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #21 il: Novembre 18, 2019, 01:31:38 am »
Non mi sono mai sognato di darti dell'idiota.
Ho portato argomenti fattuali convalidati da esperti per lo più atei e persino filmati. Ogni confutazione deve entrare nel merito di queste prove.
Chiedevi perché Dio non manda segni evidenti: questo topic ha dimostrato che lo fa. Anzi ce n'è uno ancora più eclatante che riporto qui sotto.
E' l'umanità a rendere il mondo di merda. Con la tecnica odierna e un po' di buona volontà, il mondo potrebbe essere il paradiso del Bengodi.

Non esiste alcuna prova reale dell'esistenza del succitato dio.



Citazione
E' l'umanità a rendere il mondo di merda.

Come ebbi già modo di scrivere anni fa, quando mi iscrissi in questo forum, un mio conoscente originario di Morro Reatino era (ed è) solito dire:
"Lu somaru non diventò mai cavallo, parè! ".

Ossia, la specie umana non può essere diversa da ciò che è, perché "quello è".
La merda è insita nella sua natura.

Un dio buono, giusto e onnipotente, l'avrebbe creata decisamente migliore e incapace di fare il male.
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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #22 il: Novembre 18, 2019, 01:50:54 am »
Dawkins non porta argomenti da scienziato ma da guru. La scienza è la nuova religione. In realtà, può solo misurare i fenomeni e formulare teorie che spesso si rivelano errate (Newton confutato da Einstein) non fornire il senso dell'esistenza.
Citazione
la pretesa delle religioni di giustificare la realtà attraverso un Dio creatore non è razionalmente sostenibile.
Chi lo dice? C'è un dogma cattolico poco noto, per cui la fede non può in nessun caso contraddire la ragione e le scoperte scientifiche genuine.
Citazione
Dio sia protagonista di storie raccapriccianti e poco edificanti,
Veramente sono gli uomini ad essere protagonisti di storie raccapriccianti, nella Bibbia e non e oggi massimamente gli scienziati, che massacrano bambini non ancora nati al nono mese di gravidanza, e anche dopo ed auspicano l'uccisione coattiva degli uomini oltre una certa età.
Citazione
i miti che le sorreggono non sono documentati e dunque non hanno carattere storico.
Può esser vero per i testi indù, ma la Bibbia è sostanzialmente una cronaca storica molto ben dettagliata con riscontri in altre fonti!
Citazione
sulla scia delle teorie di Darwin, il presupposto ingannevole dell'esistenza di un supremo architetto della natura, che da solo ne spiegherebbe i prodigi. L'evoluzione per selezione naturale chiarisce tutti gli enigmi, dalle soluzioni improbabili adottate dagli organismi viventi per sopravvivere, alle mutazioni genetiche, ai colori degli animali.
Ma se è pieno di scienziati anche atei che confutano questa teoria ottocentesca! Non serve un dottorato per capire che la materia inanimata non può organizzarsi da sola in forme vieppiù complesse. E' il principio dell'entropia: senza un intervento esterno qualunque manufatto tende al disordine, a dissolversi. Il ponte Morandi è crollato non è diventato un dinosauro vivente.
Citazione
Siamo troppo grandi per seguire ancora i «consigli cattivi o inutili» delle generazioni precedenti.
QUESTO è il punto cruciale: l'umanità che adora se stessa e si crede onnipotente senza riconoscere un principio superiore e non ha neppure l'umiltà di imparare dagli uomini che l'hanno preceduta va verso l'autodistruzione con modalità molto più raccapriccianti di qualsiasi racconto biblico.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #23 il: Novembre 18, 2019, 01:59:59 am »
Non esiste alcuna prova reale dell'esistenza del succitato dio.
Ne ho portate molte qui, fenomeni inspiegabili convalidati da scienziati.
Citazione
Come ebbi già modo di scrivere anni fa, quando mi iscrissi in questo forum, un mio conoscente originario di Morro Reatino era (ed è) solito dire:
"Lu somaru non diventò mai cavallo, parè! ".

Ossia, la specie umana non può essere diversa da ciò che è, perché "quello è".
La merda è insita nella sua natura
.
E' così.
Citazione
Un dio buono, giusto e onnipotente, l'avrebbe creata decisamente migliore e incapace di fare il male.
Un essere incapace di fare il male non è libero è un burattino.
L'uomo ERA stato creato "decisamente migliore", ma fece una scelta diversa e la sua natura si corruppe.
Capisco che può sembrare una favola ma basta guardarsi intorno per vedere come il male trasforma e corrompe l'essere, al punto che per un'anima inquinata dal male il bene risulta intollerabile. Le persone malvagie non riescono a sopportare la santità e ogni realtà luminosa o manifestazione di bene è per esse una sofferenza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #24 il: Ottobre 23, 2020, 23:55:39 pm »
Ennesimo miracolo scientificamente provato

E’, per quanto ne so, uno dei più recenti miracoli eucaristici: è avvenuto a ottobre del 2008 a Sokolka, Polonia, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova. L’analisi medica ha appurato che l’Ostia consacrata è diventata un frammento di tessuto muscolare appartenente a un cuore umano vivente in grave stress e in punto di morte.

Qui sotto il resoconto dell’evento, dal sito in inglese http://www.visionsofjesuschrist.com/:

Domenica mattina 12 ottobre 2008, p Filip Zdrodowski stava celebrando la Santa Messa nella suddetta chiesa. Mentre padre Jacek Ingielewicz lo stava assistendo nella distribuzione della Santa Comunione, una delle ostie è caduta per sbaglio sul gradino dell’altare. Una parrocchiana, inginocchiata lì vicino, se ne accorse e lo fece notare a p. Jacek che prontamente lo raccolse. Osservando che l’Ostia era sporca, la mise nel vasculum, una piccola ciotola d’acqua che si trovava accanto al tabernacolo (il vascolo è il catino in cui il sacerdote si lava le dita dopo aver distribuito la Santa Comunione).


Dopo la messa, suor Julia Dubowska, ha portato il vascolo in sacrestia, ne ha svuotato il contenuto in un altro recipiente e lo ha rinchiuso nella cassaforte. Solo lei e il parroco, mons. Stanisław Gniedziejko aveva la chiave della cassaforte. Vale la pena notare che suor Julia è membro della Congregazione delle Suore Serve di Gesù Eucaristia il cui carisma speciale è promuovere la venerazione di Gesù presente nel Santissimo Sacramento.

Non avendo mai affrontato una situazione del genere, suor Julia ha esaminato ogni giorno il vaso per vedere se l’Ostia consacrata si fosse sciolta. Normalmente essa si dissolve completamente nell’acqua dopo qualche giorno. Si aspettava che lo stesso accadesse in questo caso. Il 19 ottobre, verso le otto del mattino, aprendo la cassaforte della sacrestia, suor Julia ha riconosciuto odore di pane. Presumeva che l’Ostia si fosse completamente dissolta e che ora potesse svuotare il contenuto del vascolo nel sacrario, uno speciale scarico situato vicino all’altare.

Quando guardò l’Ostia nel vaso ammutolì dallo stupore. Al centro dell’Ostia bianca vide quello che sembrava un pezzo di carne viva insanguinata che misurava circa un centimetro per un centimetro e mezzo. Come le analisi di laboratorio avrebbero poi dimostrato, si trattava di un vero tessuto muscolare caratteristico di un cuore umano vivente nell’agonia della morte, come se fosse sul punto di un arresto cardiaco.

Vedendo la suora in piedi immobile così a lungo sull’Ostia trasformata, p. Filip Zdrodowski le ha chiesto qual era il problema. Suor Julia gli ha spiegato cosa aveva in mano . Posò il vaso sulla scrivania in modo che il Monsignore e gli altri sacerdoti presenti in sacrestia potessero vedere l’Ostia trasformata.

Mons. Stanisław Gniedziejko avrebbe in seguito ricordato il suo shock nel vedere la sostanza rosso sangue sull’Ostia bianca. L’acqua in cui era immersa è rimasta priva di sangue. Osservando più da vicino la sostanza insanguinata sull’Ostia, vide qualcosa che somigliava a un pezzo di carne: un frammento insanguinato di tessuto vivente.

Tutti sapevano che si trattava di un’Ostia consacrata in cui Cristo risorto era presente nella sua natura umana glorificata. Cominciarono a chiedersi se questa sostanza rossa sull’Ostia fosse il risultato di un processo naturale, o se non potesse essere un segno soprannaturale attraverso il quale Cristo desiderava far conoscere qualcosa di molto importante. Il Monsignore ha immediatamente messo in guardia i presenti dal banalizzare il misterioso fenomeno. Lo stesso giorno informò Sua Eccellenza l’Arcivescovo Edward Ozorowski dell’incidente. Poco dopo, l’arcivescovo ha fatto visita a Sokółka. Esaminando l’Ostia, diede ordine che fosse tenuto al sicuro e osservato attentamente.


Il 29 ottobre il vaso contenente l’Ostia è stato trasferito nel tabernacolo della Cappella della Divina Misericordia nel presbiterio parrocchiale. Il giorno seguente l’Arcivescovo fece togliere dall’acqua l’Ostia, adagiarla su un corporale bianco, racchiusa in una pisside, e depositarla nel tabernacolo. In breve, l’Ostia si seccò. La sostanza sanguinolenta bruno-rossastra si è incrostata sul corpo, e così rimane fino ad oggi. Per tre anni l’Ostia è stata custodita nella cappella del presbiterio. Solo anni dopo, il 2 ottobre 2011 è stata solennemente riportato in chiesa ed esposto per l’adorazione quotidiana nella cappella della Madonna del Rosario.

L’esperienza di due scienziati eccezionali

Il 5 agosto 2009, su indicazione dell’Arcivescovo, la Curia Metropolitana di Białystok ha inviato una lettera ai Proff. Maria Sobaniec-Łotowska e Stanisław Sulkowski dell’Università di Medicina di Białystok chiedendo la loro competenza scientifica sul “materiale aderente all’Ostia come conservato nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova a Sokółka”. La lettera sottolineava la necessità di trattare la questione “con la dovuta serietà, urgenza e con la massima riservatezza”.

Proff. Maria Sobaniec-Łotowska e Stanisław Sulkowski sono entrambi scienziati eccezionali, molto rispettati in Polonia e all’estero. Da trent’anni si sono specializzati nel campo della diagnostica istopatologica e hanno al loro attivo molti risultati accademici. Lavorano in due rami separati dell’Università di medicina di Białystok:

Il 7 agosto 2009, la Prof. Maria Sobaniec-Łotowska si è recata a Sokółka dove, in presenza di una commissione speciale, ha prelevato un campione della misteriosa sostanza sull’Ostia. “Quando ho prelevato il campione”, afferma, “non avevo idea di cosa fosse questa sostanza. Ne ho ottenuta una piccola quantità. Era di colore marrone e aderiva strettamente al frammento conservato dell’Ostia Benedetta.”

I due professori hanno condotto analisi separate, rigorosamente scientifiche, del campione dell’Ospite. Utilizzando microscopi ottici ed elettronici all’avanguardia, hanno fotografato e fatto descrizioni dettagliate delle immagini morfologiche.


I risultati delle analisi separate e indipendenti erano in completo accordo tra loro, sorprendendo notevolmente i due scienziati. Si è scoperto che la misteriosa sostanza in cui si era trasformato il frammento dell’Ostia era il tessuto muscolare di un cuore umano che stava vivendo l’agonia della morte, come se fosse sul punto di un arresto cardiaco.

La professoressa Maria Sobaniec-Łotowska spiega: “Nel minuscolo frammento di materiale, che abbiamo esaminato, abbiamo riscontrato la presenza di diversi marker morfologicamente distintivi che indicano il tessuto miocardico. Uno di questi marker è il fenomeno della segmentazione, cioè il danno alle fibre del muscolo zona di inserzione e il fenomeno della frammentazione. Queste lesioni si presentano come piccole crepe multiple, come se fossero tagliate con un coltello. Tali cambiamenti si verificano solo nelle fibre necrotiche e riflettono le rapide contrazioni del muscolo cardiaco nelle fasi finali della morte.

Un’altra prova importante che il materiale di prova proviene dal muscolo di un cuore umano è la configurazione principalmente centralizzata dei nuclei nelle fibre osservate, che è caratteristica di quel muscolo. Lungo la lunghezza di alcune fibre abbiamo anche trovato schemi coerenti con le contrazioni dei nodi. L’esame microscopico elettronico più attento ha rivelato i contorni dei punti di inserzione e delle delicate reti microfibrillari. Riassumendo i nostri risultati nella relazione alla Curia arcidiocesana, affermiamo d: ‘Il materiale (…) indica il tessuto miocardico; almeno, di tutti i tessuti di un corpo vivente, gli somiglia di più. “E ciò che è importante, a nostro avviso, è il fatto che il materiale che abbiamo analizzato è costituito interamente da questo tessuto. ”

Il professor Stanisław Sulkowski sottolinea: “La materia che comprende l’Ostia si dissolve rapidamente quando viene immersa nell’acqua. Ma l’ostia benedetta di Sokółka non si è scomposta – per ragioni che rimangono sconcertanti per la scienza. Ciò che è ancora più notevole è il fatto che la parte centrale si è trasformato in tessuto muscolare cardiaco, formando una struttura inseparabile con il resto dell’ostia bianca “.

Le microfotografie sono una prova empirica e scientifica che nessuno avrebbe potuto unire le due strutture: il tessuto muscolare cardiaco e il pane. Anche scienziati dotati delle più moderne apparecchiature non potrebbero produrre nulla di simile, tanto è stretta la materia dell’Ostia unita e compenetrata con le fibre del muscolo cardiaco. Ciò esclude qualsiasi possibilità di interferenza umana.

La professoressa Maria Sobaniec-Łotowska sottolinea: “Questa straordinaria e misteriosa compenetrazione del materiale bianco delm pane con le fibre del muscolo cardiaco umano è stata osservata, esaminata e fotografata utilizzando sia la microscopia ottica che quella elettronica. L’indicazione è che non poteva esserci stato alcun intervento umano. Un altro fatto straordinario merita di essere menzionato. L’Ostia rimase immersa nell’acqua per un periodo di tempo considerevole. Eppure i nostri studi non hanno indicato nessuno dei cambiamenti che ci si aspetterebbe dall’immersione in acqua delle fibre muscolari cardiache per un periodo così lungo. Dal punto di vista della ricerca empirica, non siamo in grado di spiegare questo fatto. Questi sono senza dubbio gli studi più importanti che ho condotto nella mia vita. I risultati sono stati scioccanti per me. Indicano un fenomeno straordinario, che da un punto di vista scientifico è semplicemente inspiegabile.

La trasformazione dell’Ostia consacrata nel muscolo di un cuore umano nella sua agonia mortale è un segno che ci chiama tutti al pentimento. È un promemoria per tutti noi che ogni Santa Messa è una ri-presentazione (rendere presente) della passione, morte e risurrezione di Cristo e che Cristo è veramente presente nell’Ostia consacrata nella Sua umanità glorificata e risorta, affinché Può offrirsi a noi come nostro “antidoto alla morte”. Ulteriori informazioni su questi eventi [ qui ] , [ qui ] , (polacco) [ qui ] .

Mi correggo: un miracolo eucaristico ancora più recente è avvenuto, sempre in Polonia, nella chiesa di St. Jacek, nella Diocesi di Legnica, il 25 dicembre (Natale!) del 2013. Identiche le circostanze e identici i risultati dell’esame istopatologico.

“Nella relazione del Dipartimento di Medicina Legale si legge quanto segue: Nell’immagine istopatologica sono stati trovati i frammenti di tessuto contenenti le parti frammentate del muscolo striato trasversale. (…) Il tutto (…) è molto simile al muscolo cardiaco con alterazioni che spesso compaiono durante l’agonia. Le ricerche genetiche indicano l’origine umana del tessuto.

Certo non è senza ragione provvidenziale questo moltiplicarsi prove in cui Gesù mostra la sua presenza reale, carne sangue e agonia, lasciandosi esaminare scientificamente, nel nostro tempo di incredulità cementificata, e sull’orlo di questa impostura globale e anti-umana, regno integrale della Menzogna.

Gesù vieni presto! Ad adiuvandum nos festina!

https://www.michaeljournal.org/articles/roman-catholic-church/item/another-eucharistic-miracle-in-poland

https://www.maurizioblondet.it/il-meglio-documentato-miracolo-eucaristico/
« Ultima modifica: Ottobre 24, 2020, 00:14:05 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #25 il: Ottobre 27, 2020, 15:05:59 pm »
Beh... io ero ateo... a volte penso davvero di essere diventato credente...
Tenetevelo per voi.
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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #26 il: Ottobre 27, 2020, 15:09:49 pm »
Allora siamo in due :drinks: Cosa ti ha fatto cambiare idea?

Non la certezza che Dio esista ma la possibilità che Dio esiste.
La vita senza Dio è tanto assurda quanto quella che prevede l'esistenza di un Dio.
Per cui non esiste vera razionalità nel credere nella Sua non esistenza.

L'uomo ha potuto credere di poter volare perché ha visto volare gli uccelli.
L'uomo ha pensato che esistesse qualcosa di immateriale perché ha visto se stesso.

Fine.
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Offline Vicus

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Re:Come fa un ateo a diventare credente e fenomeni provati e inspiegabili
« Risposta #27 il: Ottobre 27, 2020, 22:34:17 pm »
Per cui non esiste vera razionalità nel credere nella Sua non esistenza.
:clapping:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.