Autore Topic: Femministi maschi  (Letto 1085 volte)

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Offline itacel

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Femministi maschi
« il: Settembre 12, 2019, 12:09:53 pm »
Mi è capitato spesso di parlare con donne femministe, tutto sommato mi sono trovato bene, una mi ha anche fatto delle domande per una sua ricerca di sociologia.
Parlando con gli uomini femministi invece ho trovato i più fanatici, costoro possono sostenere che le donne non abbiano capito nulla di femminismo, oppure che esistano femminismi buoni e altri cattivi, o anche potrebbero tentare di aggredirti sul piano personale. C'è una differenza di atteggiamento o è solo la mia esperienza personale che riporta questo?

A me pare che gli uomini femministi, siano tipo dei vegani, cioè gente che ha trovato un modo per sentirsi "moralmente superiore" al prossimo. Ho letto la definizione di "virtue signalling", perché alcuni miei conoscenti sostenevano che i maschi femministi fossero persone di basso status che cercano strategie riproduttive. Battute a parte, ho riso di queste considerazioni, ma poi non ci ho dato molto credito.

Il confronto coi maschi femministi spesso prende la forma dove loro si piazzano su un piedistallo, e ti "educano", cioè tu stai sotto, loro sopra a dare lezioni e a parlare di oppressione della donna. Poi reagiscono in modo sproporzionato se fai notare dei doppi standard presenti nella nostra società, tutti che colpiscono gli uomini, vantaggi femminili in molti ambiti.

Le femministe poi tendono a pensare che gli uomini non possano essere come loro, femministi, quindi tendono a chiamare i loro pedoni di basso status "filofemministi", già questo mi offenderebbe se fossi tra le loro fila.

Capisco un politico, un artista o un "intellettuale", più che altro capisco che voglia andare dietro allo Zeitgeist, non mi da neanche particolarmente fastidio. Quelli che non capisco sono i maschi di basso status, non se ne fanno niente di supportare il femminismo, sono come i cani che leccano la mano del padrone che li picchia.

Potete sciogliere questo mio dubbio? Io non li ho ancora inquadrati i maschi femministi di basso status.

Offline Frank

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Re:Femministi maschi
« Risposta #1 il: Settembre 12, 2019, 18:46:31 pm »
Anni fa ci fu chi li definì "maschi pentiti"...

Questo è un articolo risalente a quasi venti anni fa, quando nemmeno io sapevo che roba fosse la QM.

http://www.uomini3000.it/278.htm

Citazione
IL "MASCHIOPENTITO"   
Il nuovo missionario del verbo femminista
 
Dal sito dei MaschiSelvatici
Il maschio pentito è il maschio politicamente corretto e cioè addomesticato, o meglio l'uomo della rinuncia. Rinuncia ad una presenza significativa in famiglia, rinuncia all' educazione affettiva alla vita del figlio che si è concepito, rinuncia alla propria storia. Il Maschio Pentito oggi consiglia, promuove e pratica quell'autodafè per maschi che è il processo al maschio. Il processo di solito si compie pubblicamente in televisione o sui giornali, viene ormai promosso e gestito direttamente dal maschio, non c'è più bisogno nemmeno della corte al femminile. L'imputato è naturalmente colpevole, infatti si processa la sua natura di maschio. Il processo consiste in una sequenza ormai proceduralizzata che prevede nell'ordine: accusarsi in quanto maschio pubblicamente di ogni infamia trascinando solidarmente nella colpa tutti gli altri maschi, con a seguire la dichiarazione di vergogna e abiura della propria identità, la promessa di cambiarla in base al nuovo modello del giorno meglio se suggerito da una donna psicologa, che normalmente propone una specie di collezione estate inverno dell'identità maschile, la dichiarazione di superiorità delle donne in tutti i campi e l'invocazione finale alla futura città delle donne, nuovo e ultimo nonché unico paradiso realizzabile in Terra. In questo modo il maschio pentito ottiene il perdono di essere maschio, la riammissione nella simpatia del direttore della rete o del giornale o del conduttore o del pubblico con connesso applauso,il semaforo verde all'ingresso del nuovo mondo dove tutti sono felici magari con la garanzia di qualche passettino in carriera in più. Tuttavia non basta, e a convincere che indietro non si torna, ovvero maschi non si è proprio più, ci vuole anche una serie di atti di degradazione. Così con naturalezza, entusiasmo e commozione buonista, in tutti i talkshow e le rubriche televisive di stato e private che contano, appaiono, accolti come modelli del Nuovo Maschio, similmente ai forzati del pentimento di ogni tempo e di ogni identità, nel passato politica o sociale o religiosa o di razza, oggi di genere, pensionati anticipati alle prese con centrini, poveracci che per arrotondare si spogliano in pubblico fra i gridolini di eccitazione delle donne, maschi letteralmente demoliti psicologicamente ed esibiti con fierezza dalla " Donna liberata che ha impostato un nuovo rapporto con il partner anch'esso liberato", castrati psicologici di tutti i tipi e motivazioni che hanno rinunciato ad ogni recupero e ben si prestano a far professione di quella tragica e vergognosa resa e rinuncia a se stessi come maschi e padri che la cultura e il potere di oggi chiede loro. Rinuncia e resa che trovano oggi il loro punto definitivo, di non ritorno, nel sentirsi delegittimati ad esprimersi sui temi della vita in quanto maschi, delegittimazione che nasconde, dietro al falso omaggio alla "autogestione" femminile, una fuga davvero poco virile dall'assunzione di responsabilità e carica le donne di un peso che spesso le schiaccia, come alcune ammettono con sincerità.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:Femministi maschi
« Risposta #2 il: Settembre 12, 2019, 22:25:12 pm »
Nella maggioranza dei casi si tratta di uomini in zona amicizia e già ho detto tutto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline itacel

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Re:Femministi maschi
« Risposta #3 il: Settembre 12, 2019, 23:27:50 pm »
Ho letto quell'articolo sul maschio pentito. Bella definizione, però temo che non riguardi i femministi. Cioè, questi maschi pentiti sono degli intellettuali minori, persone che magari vanno a vendere un libro, o scrivono articoli, gente minore che per sopravvivere deve vendersi il culo al femminismo. Quindi non sono personaggi di basso status, anzi probabilmente provengono da contesti agiati e hanno vissuto nella bolla mainstream del politicamente corretto per tutta la vita. Parliamo di cervelli umani irrimediabilmente inquinati, persone "ipersocializzate" (cit Unabomber). Quindi non valgono per quel discorso che facevo io sui maschi femministi di basso status.

Tu parla con un giovane sociologo, quasi sicuramente sarà femminista super-hardcore, così ci diventano sopratutto quei ragazzi delle scienze sociali. Mi verrebbe quasi da pensare che le facoltà universitarie siano centri di plagio, perlomeno quelle che focalizzano l'educazione in chiave ideologica. Certo uno studente di ingegneria mecatronica non sarà molto preparato in materia di femminismo (in media).

Offline Vicus

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Re:Femministi maschi
« Risposta #4 il: Settembre 12, 2019, 23:52:23 pm »
Mi verrebbe quasi da pensare che le facoltà universitarie siano centri di plagio
McLuhan (citaz. approssimativa): l'università è diventato un centro di selezione dello Stato di polizia.
Jacobs: l'università non serve più a formare ma solo a selezionare individui adattabili al sistema e al lavoro di squadra.
Entrambi erano professori universitari.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Femministi maschi
« Risposta #5 il: Settembre 13, 2019, 00:47:39 am »
Tu parla con un giovane sociologo, quasi sicuramente sarà femminista super-hardcore, così ci diventano sopratutto quei ragazzi delle scienze sociali. Mi verrebbe quasi da pensare che le facoltà universitarie siano centri di plagio, perlomeno quelle che focalizzano l'educazione in chiave ideologica.

Assolutamente sì.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Vicus

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Re:Femministi maschi
« Risposta #6 il: Settembre 13, 2019, 00:53:07 am »
Io credo che di questi tempi, un uomo che non sia figlio di qualcuno non possa neppure mettere piede in un'università.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline itacel

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Re:Femministi maschi
« Risposta #7 il: Settembre 13, 2019, 12:29:22 pm »
Secondo me, per ragioni diverse dall'indottrinamento, le facoltà di scienze sociali e quelle umanistiche sono quelle dove è più probabile che andrà a seccarsi il tuo cervello. Ho una mia opinione, ovviamente non completamente formata, perché ci ho riflettuto poco.

Offline Vicus

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Re:Femministi maschi
« Risposta #8 il: Settembre 13, 2019, 12:34:34 pm »
Te che studi hai fatto?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.