Autore Topic: La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna  (Letto 1660 volte)

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Offline Frank

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La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« il: Luglio 13, 2019, 19:42:59 pm »
Articolo scritto da un uomo,
http://ilcartaceo.it/archives/author/matteo
che evidenzia una volta di più l'idiozia di tantissimi nostri simili di fronte a qualsiasi portatrice di una vagina.


http://ilcartaceo.it/archives/3695

Citazione
ITALICA
LA RAGAZZA CAROLA, OVVERO COME DELEGITTIMARE UNA DONNA   
Una signora sull’autobus mi ha detto che sì, ha fatto bene “Carola, la ragazza”, a salvare quelle persone in mare, ma portarle in Italia non doveva, e “mica perché gli immigrati siano un male”, dice ancora la signora, ma perché “le leggi ingiuste si cambiano, non si violano”. Strana idea di progressismo.

Avrei voluto dire alla signora che per cambiarle, le leggi, occorre spesso violarle. E violandole non si è criminali, come afferma certa politica, ma obiettori. La differenza è sostanziale, poiché l’obiettore dichiara apertamente che violerà la legge senza sottrarsi alle conseguenze, in nome di un’idea di giustizia che trascende le leggi stesse. Il criminale agisce nascostamente e per interesse personale, cercando di sottrarsi alla giustizia. Ma non ho detto nulla poiché l’attenzione è andata tutta su quel “la ragazza“.

Ecco, in questa vicenda la comandante della Sea Watch, Carola Rackete, è stata per tutti, sostenitori o detrattori, semplicemente la ragazza Carola. Un modo evidente per sminuirla, ridurla allo status di ragazzina immatura, impulsiva, le cui decisioni non possono essere consapevoli e adulte. Poverina, va capita, è giovane, è di buon cuore, in fondo ha agito a fin di bene. Oppure, è una bambina, occorre darle una lezione perché cresca e maturi, e poi che vada a giocare altrove, che qui – nel  mondo adulto – non abbiamo tempo per le mattane estive di fanciulle idealiste. Chiamare per nome di battesimo una donna è, implicitamente, un modo per sminuirla. Il nome di battesimo lo usano gli insegnanti verso i discenti, e così la ragazza Carola diventa un’alunna, subalterna e infantile, che fa le marachelle e che va punita, perché no, con una bacchettata sulle dita.

Alla ragazza Carola si toglie così la dignità. La si delegittima. Smette di essere un interlocutore credibile. È solo una ragazza.

Sorprenderà poi sapere che Carola ha anche un cognome ma evidentemente una donna non ha dignità di cognome né di grado. La comandante Rackete avrebbe potuto essere percepita come una persona degna di essere ascoltata, ma la ragazza Carola non lo è. E qui sta il gioco sessista del potere. Si fosse trattato di un uomo sarebbe stato semplicemente il ragazzo Carlo? Ovviamente no.

Le donne che prendono decisioni, che scelgono liberamente, che mettono in discussione il potere (che è ancora, piaccia o no, espressione e pratica maschile) e magari sfidano il macho di turno, bullo di ministero, gradasso da cortile, ebbene queste donne fanno paura. Molto meglio rappresentarle come ingenue, impulsive, incapaci di scegliere. La ragazza Carola si potrà sempre mandare dietro la lavagna, in castigo. Per fortuna, la comandante Rackete no.

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Citazione
Le donne che prendono decisioni, che scelgono liberamente, che mettono in discussione il potere (che è ancora, piaccia o no, espressione e pratica maschile) e magari sfidano il macho di turno, bullo di ministero, gradasso da cortile, ebbene queste donne fanno paura. Molto meglio rappresentarle come ingenue, impulsive, incapaci di scegliere.



Per dire: qualcuno provi a fare altrettanto in Germania, in Inghilterra, negli USA, magari in Turchia o in Corea del Nord, poi vediamo se finisce tutto a tarallucci e vino oppure a cannonate.

« Ultima modifica: Luglio 13, 2019, 19:55:39 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Online Massimo

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #1 il: Luglio 13, 2019, 21:52:13 pm »
Da brava femmina, Carola ha capito che in Francia, in Germania, in Turchia o altrove sarebbe finita molto male per lei. Solo l'Italia dava la garanzia di fornirle notorietà e passarella mediatica, come poi è successo. Ecco perchè ha scelto l'Italia. Le femminucce si prendono quelle libertà che SANNO e LADDOVE SANNO di potersi prendere. Non altre. E non altrove.

Offline Maverick

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #2 il: Luglio 14, 2019, 10:55:10 am »
Vengono rappresentate come ingenue, impulsive e incapaci di scegliere semplicemente perché sono ingenue (raccogliere gente a caso in mare), impulsive (sfondare un blocco navale) e incapaci di scegliere (pensarci più giorni se farlo).

Incommentabile poi la fuffa sull'attacco al potere maschile. Mi gioco casa e macchina che l'articolo (si fa per dire), l'ha scritto un maschio (si fa per dire)

Per rispondere alla domanda "cosa avrebbero fatto gli altri?":
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2015/09/06/news/l-ex-007-francese-affondai-io-la-rainbow-di-greenpeace-1.35221446

Offline Frank

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #3 il: Luglio 14, 2019, 11:30:24 am »
Incommentabile poi la fuffa sull'attacco al potere maschile. Mi gioco casa e macchina che l'articolo (si fa per dire), l'ha scritto un maschio (si fa per dire)

Certo che l'ha scritto un omuncolo.
L'ho già evidenziato.
Trattasi di un professore di lettere, direttore responsabile del quotidiano online East Journal.

http://ilcartaceo.it/archives/author/matteo

Professore che se fosse un minimo coerente con ciò che scrive, lascerebbe immediatamente la sua poltrona a una femmina.
E invece, guarda un po', seguita a fare il direttore di questo e quell'altro giornale...
Qualcuno direbbe che fa il frocio col culo altrui.
Che peraltro è un vizietto tipico di tantissimi omuncoli moderni.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Frank

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #4 il: Luglio 14, 2019, 11:43:20 am »
Ma poi 'sta storia di chiamare le femmine "comandanti" (o "capitane"  :doh:) con il loro nome - quindi in maniera "confidenziale" e "affettuosa"... - anziché con il cognome (come si farebbe nei confronti di un uomo), non si può più leggere né sentire.
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Offline Maverick

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #5 il: Luglio 14, 2019, 12:20:10 pm »
Trattasi di un professore di lettere

Ah, i cari professori italiani di lettere orfani del '68...

Ma poi 'sta storia di chiamare le femmine "comandanti" (o "capitane"  :doh:) con il loro nome - quindi in maniera "confidenziale" e "affettuosa"... - anziché con il cognome (come si farebbe nei confronti di un uomo), non si può più leggere né sentire.

Probabilmente "Rackete" è il cognome  ereditato dal padre per cui sarebbe risultato troppo "patriarcale". Meglio un femminilissimo "capitanessa della barchessa Carola"

Offline Frank

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Re:La ragazza Carola, ovvero come delegittimare una donna
« Risposta #6 il: Luglio 14, 2019, 18:36:45 pm »
Ah, i cari professori italiani di lettere orfani del '68...


Il dramma è che, nello specifico, si tratta di un uomo di dieci anni più giovane di me.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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