Autore Topic: Sei scemo perché sei maschio  (Letto 3290 volte)

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Sei scemo perché sei maschio
« il: Luglio 01, 2019, 21:26:39 pm »

Le donne sono più intelligenti degli uomini secondo studio sul quoziente intellettivo


A confermarlo sono i test sul QI nei quali le rappresentanti del gentil sesso, per la prima volta, hanno superato gli uomini. I risultati della ricerca sono stati resi noti da uno dei più grandi esperti del settore, James Flynn. Le hanno sviluppato capacità multitasking e il loro cervello è anche "cresciuto"

di RQuotidiano   16 Luglio 2012     

A pensare a una per tutte Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, dubbi sulle qualità del cervello delle donne non ce ne sarebbero mai dovute essere. Eppure. Ma non potrà essere mai più così. Perché secondo lo studio di uno scienziato le donne sono più intelligenti degli uomini. E a dirlo sono i test sul quoziente intellettivo (QI) nei quali le rappresentanti del gentil e ora anche “intelligente” sesso, per la prima volta, hanno superato gli uomini. I risultati dello studio sono stati resi noti da uno dei più grandi esperti di QI, James Flynn, secondo quanto riporta il Sunday Times. Fin dalla nascita dei test sul QI, cento anni fa circa, le donne hanno sempre fatto registrare  punteggi più bassi di almeno cinque punti, tanto da convincere gli psicologi che vi fossero delle differenze genetiche alla base di un tale gap. La differenza, negli ultimi anni, si è andata sempre più assottigliando, fino ad oggi, che gli esperti sanciscono il sorpasso delle donne.

“Negli anni è cresciuto il QI di entrambi i sessi, come conseguenza della modernità: la vità più complessa sfida il nostro cervello che si adatta e aumenta le nostre capacità. Ma il QI delle donne è cresciuto più in fretta”, ha spiegato Flynn. Una possibile spiegazione è che a causa delle loro vite, stressate da famiglia e carriera, hanno sviluppato capacità ‘multitasking‘ che consentono loro di pensare e fare più cose contemporaneamente. “L’effetto della modernità sulle donne sta appena cominciando ad affiorare”, ha detto Flynn. Lo psicologo neozelandese, colui che negli anni ’80 dimostrò come il QI non ha nulla a che fare con la genetica e può quindi essere migliorato, ha anche scoperto che il cervello delle donne negli ultimi anni è cresciuto anche nelle dimensioni più di quello degli uomini. “Questo perchè in passato erano più svantaggiate”, e restavano quindi indietro rispetto allo sviluppo cognitivo che era invece consentito agli uomini.



E non è tutto...


S/ARTICOLI
L’inferiorità del maschio italiano è acclarata dai libretti universitari e dai voti di laurea
Roberto Volpi


7 APRILE, 2016
Ma insomma, che cos’hanno le ragazze e le donne italiane, le giovani donne nostre connazionali, più dei ragazzi e dei giovani uomini italiani? La domanda è serissima, perché c’è un “tribunale” secondo il quale le prime hanno molto, ma molto di più rispetto ai secondi. E proprio sul piano intellettuale e culturale, sul piano della capacità di apprendere e di elaborare quanto appreso, sul piano più elevato insomma. Il discorso è particolarmente serio se quel tribunale si chiama nientemeno che “università”. Perché secondo quel tribunale che è l’università italiana, tra donne e uomini non c’è partita. E’ un dato. Ogni 100 uomini che si laureano ci sono ben 144 donne che fanno altrettanto (mentre il rapporto tra gli immatricolati è di 123 donne ogni 100 uomini) e ciò corrisponde a un numero di donne laureate che ogni anno supera quello degli uomini laureati di oltre 50 mila: una enormità.


 

Nell’ultimo anno di cui si dispone dei risultati, si contano 176 mila laureate contro 122 mila laureati. Ma questo è solo il primo aspetto della differenza tra i sessi decretata dall’università. Ce n’è un secondo, non meno rilevante. Su poco meno di 300 mila laureati annui, 62 mila lo fanno col massimo dei voti: 110 e lode (quasi un laureato su quattro si congeda dall’università con la lode, e viene da domandarsi se siamo un popolo di geni). Ma le donne laureate con 110 e lode sono oltre 40 mila, gli uomini laureati con lo stesso voto meno di 22 mila, cosicché se il divario tra donne e uomini fra i laureati vale 144 a 100, quello donne–uomini tra quanti ottengono 110 e lode s’impenna fino a raggiungere la vetta di 186 a 100: quasi il doppio.

 

 

Mettiamo assieme i due aspetti e ne ricaviamo che, statisticamente parlando, donne e uomini appartengono a due universi significativamente separati di cui uno, quello delle donne, più intelligente dell’altro. O, almeno, se non proprio più intelligente, senz’altro più capace di produrre risultati che l’università considera più intelligenti, ossia migliori; molto di più rispetto a quelli prodotti dall’universo maschile. Semplice e inconfutabile. La questione, sotto forma di domanda, può essere posta in questi termini: è realistico pensare che le giovani donne italiane siano a tal punto più intelligenti – o se non altro più capaci di produrre migliori risultati sul piano culturale – dei giovani uomini italiani? Un modo per cercare di rispondere al delicato quesito è di verificare se il divario donne-uomini si produce pressoché ovunque, in tutte o quasi le regioni e in tutte o quasi le università italiane, o se invece non si concentra in misure formidabili solo in determinate realtà.


 

In questa seconda eventualità potremmo concludere che, non essendo affatto generalizzato, il divario in questione non può dirsi certo, variando a macchia di leopardo. Tale verifica fornisce a un tempo una risposta secca e un assai modesto dubbio. Partiamo dalla risposta secca: non c’è una sola regione dove si assiste a una eccezione rispetto al dato generale. In tutte, la preminenza femminile tra i laureati e ancor di più tra i laureati con 110 e lode è netta e senza discussione. Il valore minimo del rapporto donne-uomini tra i laureati lo troviamo nel Lazio ed è di 128 donne laureate ogni 100 uomini. Il valore minimo del rapporto donne-uomini tra i laureati con 110 e lode lo troviamo in Trentino Alto Adige ed è pari a 133 a 100. Subito dopo, c’è il Piemonte, ed ecco che il divario schizza a oltre 150 a 100.

 

Non va affatto meglio, per gli uomini, sul piano delle singole università: praticamente non c’è sede che annoveri un maggior numero di laureati maschi. Solo alla Bocconi la partita finisce in parità. La graduatoria delle grandi università italiane secondo il rapporto tra laureate e laureati è di quelle che tolgono il respiro, tanto il dominio femminile tra quanti arrivano a conseguire la laurea è ininterrotto e folgorante. In ordine decrescente: La Cattolica (Milano), 223 laureate ogni 100 laureati; Ca’ Foscari (Venezia), 219; Bari, 218; Milano Bicocca, 185; Palermo, 172; Torino, 171; Milano Statale, 167; Firenze, 162; Federico II (Napoli), 158; La Sapienza (Roma), 152. Bisogna andare nei politecnici per trovare più laureati che laureate, ma anche qui le donne stanno rimontando in fretta.

 

Spazio per i dubbi non sembrerebbe essercene affatto, dunque. I dati sono da cappotto. Eppure al centro nord abbiamo 135 laureate ogni 100 laureati mentre ne abbiamo ben 165 ogni 100 nel Mezzogiorno. Un divario che suggerisce spunti di riflessione. Il dominio femminile è indiscutibile anche al centro nord, ma rappresenta sostanzialmente la metà di quello che si verifica al sud. E’ un piccolo indizio del fatto che il monopolio femminile della “intelligenza universitaria”, cioè dei migliori risultati universitari, appare meno coriaceo e inattaccabile al centro nord. Poca cosa, però. Per dirla tutta, bisogna osservare inoltre che sul piano dell’università non c’è partita tra uomini e donne: queste ultime stravincono, dominano, signoreggiano.

 

Ma allora sovviene un’altra domanda, non tanto ispirata dalla nostra incapacità maschile di accettare i verdetti quando ci sono sfavorevoli: possibile che l’inferiorità maschile non venga mai meno, non si smorzi mai, mai defletta e che la superiorità femminile non conosca tregua né misericordia? Non sarà che anche l’università debba, sull’onda di queste domande, interrogare se stessa e chiedersi perché si verifica un tale fenomeno? E se davvero questo fenomeno corrisponda alla realtà delle cose, a una davvero improponibile parità intellettuale tra i sessi? O se non sia piuttosto un’invenzione almeno in buona parte universitaria? Tutte domande che meritano qualche riflessione, forse.



Addirittura qui si parla di inferiorità del maschio. INFERIORITÀ!!!Ma non si vergognano?? E ovviamente l'autore è un uomo, tale Roberto Volpi. Io credevo che questa idea "donne più intelligenti dell' uomo" fosse solo femminile. E invece... sorpresa! Lo pensano anche gli uomini! E non sono nemmeno pochi, ad esempio l' articolo sull' "inferiorità del maschio" ha ispirato il seguente video:

Roba da non credere...
Un tizio va in giro per Padova chiedendo alle persone che incontra se secondo loro le donne sono più intelligenti degli uomini.
In particolare i momenti che mi hanno dato fastidio sono stati tre:
Al minuto 00:06 dove un UOMO dice che le donne hanno una marcia in più in tutti  i settori. Certo, anche in informatica ? Nello sport? Nella fisica? Ma va là...
Al minuto 00:50 dove una femminista con la corona d'alloro dice che loro " sono esseri superiori, mi spiace" :sick: Se l' avessi fatto io mi avrebbero tacciato di maschilismo.
Al minuto 01:10 dove l'intervistatore chiede a due ragazzi maschio e femmina chi fosse il più bravo della classe. E quando lei indica il maschio l'intervistatore stupito esclama "lui?????". Ma lui cosa????? Adesso un maschio non può essere il più bravo a scuola? Nella mia classe sono io il più bravo, e sono un MASCHIO. M-A-S-C-H-I-O!!! Capito???? :doh: :doh:

Ho deciso di aprire questo topic perché il tema dell' intelligenza mi sta molto a cuore. Io non credo che le donne siano più intelligenti di noi, come credo che non lo pensiate nemmeno voi. Però attorno a me TUTTI ne sono convinti. Una ragazza che conosco l'altro giorno mi fa "del resto si sa che noi abbiamo il cervello e voi avete il vostro coso in mezzo alle gambe". Capito?? Per il "coso" in mezzo alle gambe non siamo intelligenti quanto loro. E infatti si vede quanto erano stupidi Dante, Einstein, Leopardi, Tesla, Edison, Mozart, Goethe e moltissimi altri proprio per il "coso" che avevano fra le gambe. Sono allibito :doh:
"Ho comprato un decoder che permetteva di vedere l' interno del cervello maschile, ci ho guardato dentro e si vedeva tutto buio: -Allora funziona!- mi son detta."
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Offline Vicus

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #1 il: Luglio 01, 2019, 21:58:43 pm »
Se "la superiorità delle donne è acclarata dai libretti universitari e dai voti di laurea" possiamo fidarci. Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: capre prendere 30 e lode "aiutate dal professore perché non sapevano rispondere" (sic), studentesse Erasmus superintelligenti giocare con pistole ad acqua, femministe decerebrate trattate da geni ancor prima di essere interrogate.
Non conta più la verità ma quello che dicono professori, magistrati e altra umanità che ha rubato il posto a chi se lo meritava. Nel frattempo, due milioni di italiani (indovinate quanti sono uomini) emigrati in dieci anni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Jammy

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #2 il: Luglio 01, 2019, 22:13:08 pm »
 Ecco, il famoso Erasmus: in media le ragazze che partono sono il 59% del totale. Il suddetto Erasmus dovrebbe essere una vacanza studio, ma da ciò che fanno loro mi sembra molta più vacanza che studio!  :doh:Almeno,  le ragazze che conosco la sera uscivano , andavano nei locali ecc. E comunque questa moda di trattare le ragazze da geni sta diventando impressionante. Quando ero piccolo dissi ai miei parenti che la sorella di un mio compagno di classe era molto più brava di lui a scuola,e mi risposero "è femmina!". Ma che cavolo vuol dire?.   :doh:
Ricordo che ci rimasi male, non capivo cosa avessi di sbagliato.
Comunque spero che vi interessi ciò che scrivo anche se ho solo 15 anni.
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Offline Frank

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #3 il: Luglio 02, 2019, 00:54:52 am »
Prova a scrivere o a dire in pubblico che "sei scemo perché sei negro" (sì, negro, non nero)... poi vedi cosa succede...
Questa storia delle femmine intellettivamente "superiori" è di vecchia data, come è di vecchia data il fatto che un numero impressionante di uomini creda a tale puttanata, per non parlare delle femminucce (italiche e non) perennemente impegnate a prendere per il culo i propri connazionali e il sesso maschile in genere.
Del resto questo è il motivo principale per cui io non ne passo mai una al sesso femminile.
Chi si reputa superiore non può essere ingannato, manipolato e sottomesso da chi è inferiore (così si narra...).
Il problema, però, è farlo capire ai tantissimi maschietti "cavalieri" e coglioni che infestano la nostra (e non solo) società. *
Perché, vedi, "cavalieri" non si nasce ma lo si diventa.
Ed anche se lo si diventa, si può sempre metter fine a tale cavalleria di merda, che produce ed ha prodotto un numero impressionante di guai a milioni di uomini.
Basta usare la materia grigia.

@@

* Un esempio riguardante le piagnucolose e scassa cazzi calciatrici italiane: sul web si trovano numerosi commenti di uomini convinti che "le poverine" siano state "usate" e "strumentalizzate" dalle femministe, dai media, da pinco pallino, caio e sempronio...
E invece no: le suddette son state felicissime di farsi... "strumentalizzare".
Ecco, questo è un esempio banale, riguardante i danni prodotti dalla succitata "cavalleria" verso il sesso femminile.
Ovvero il "sesso superiore" che però deve essere difeso e protetto dal "sesso inferiore".
Non ti sembra che ci sia qualcosa che non torna...?
« Ultima modifica: Luglio 02, 2019, 01:09:49 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Jammy

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #4 il: Luglio 02, 2019, 11:56:00 am »
Se scrivessi che una persona  di colore sia scema proprio perché è di colore (naturalmente non lo penso) sarei chiamato razzista. Mi sembra che ultimamente non si possano insultare: stranieri, disabili, gay, queer , donne, islamici etc. * ma i maschi che non hanno queste caratteristiche vengano regolarmente gonfiati di offese. Per dire, razzismo/sessismo/omofobia politically correct :doh:
Comunque neanche a me piacciono gli uomini che insultano altri uomini, a volte non so se è perché lo pensano davvero o perché a furia di sentirlo dire se lo sono messo in testa. Nemmeno il rispetto per il loro genere, io non lo so... :sick:



*non ho nulla contro queste persone, naturalmente
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Offline Jammy

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #5 il: Luglio 02, 2019, 15:28:45 pm »
Il testosterone rende gli uomini più stupidi (circa il 20% più stupidi).
 testosterone e intelligenza
Il testosterone rende gli uomini meno capaci di scegliere correttamente e meno disposti ad ammettere i propri errori.
Soggetti di sesso maschile, ai quali è stato somministrato testosterone, hanno avuto prestazioni decisamente peggiori rispetto ad un gruppo di controllo in prove finalizzate a valutare la capacità di utilizzare le funzioni razionali.
Uno studio condotto da ricercatori Wharton School Western University, e dal ZRT Laboratory ha provato l’ipotesi che livelli più alti di testosterone aumentano la tendenza degli uomini a fare affidamento principalmente sul loro istinto intuitivo e diminuiscono la capacità degli stessi di “prendersi il tempo” per una riflessione maggiormente cognitiva.

Nell’esperimento i soggetti ai quali è stato somministrato testosterone hanno avuto prestazioni sensibilmente inferiori in test specifici per la valutazione delle capacità di ragionamento rispetto al gruppo di controllo al quale è stato somministrato il placebo.

La ricerca verrà pubblicata nel prossimo numero di Psychological Science.

Il testosterone inibisce il processo mentale di controllo e verifica, necessario per ogni scelta nuova e complicata, a favore di un illusorio senso di sicurezza ed infallibilità. In sostanza favorisce i comportamenti automatici ed abituali (Sistema 1 o istintivo) ed inibisce l’intervento delle aree più “nobili”, ma più lente, del ragionamento razionale. Il tutto arricchito da un forte senso di coerenza e sicurezza.

Lo studio è stato condotto su un campione di 243 maschi. Ai soggetti, in modo casuale, è stato somministrato o il testosterone o una sostanza placebo.

I test somministrati prevedevano due tipi di compiti, uno legato alla capacità di riflessione cognitiva, l’altro di semplice calcolo matematico.

I soggetti non avevano limiti di tempo e ricevevano 1€ per ogni risposta corretta più 2€ in caso non avessero fatto nessun errore.

Il compito di calcolo matematico è stato utile per la valutazione di impegno, motivazione e capacità matematiche di ogni partecipante, quindi per il controllo di variabili che avrebbero potuto influire sui risultati.

Un esempio di domanda legata alla capacità di riflessione cognitiva è il seguente:

Una Gelato e una Palla costano in tutto 1,10 €
Il Gelato costa 1€ più della Palla.
Quanto costa la Palla?
Molte persone, istintivamente, danno come prima risposta 10 centesimi. Ma si tratta di una risposta errata, perché in questo caso il gelato costerebbe 90 centesimi.

La risposta corretta è che la Palla costa 5 centesimi e il Gelato 1,05 Euro.

Il quesito è pensato per “stimolare” quelli che vengono definiti Bias Cognitivi, o più semplicemente pregiudizi cognitivi. Cioè quella serie di errori che siamo naturalmente portati a fare quando non ci fermiamo a riflettere sui dettagli del problema.

Per non cadere in trappola è necessario evitare di fornire risposte affrettate e soprattutto essere disposti a rivedere le proprie scelte, a dubitare di se stessi, alla ricerca di eventuali errori.

Il gruppo che ha ricevuto testosterone ha dato il 20% in meno di risposte corrette sul test di riflessione cognitiva mantenendo inalterata la prestazione relativa alle capacità di calcolo.

Il gruppo che ha ricevuto il placebo è risultato più lento nel fornire le risposte, ma sicuramente più accurato.

I risultati dimostrano un chiaro e significativo effetto del testosterone sulle capacità cognitive e sul processo decisionale umano.

Il testosterone favorisce le decisioni istintive ed inibisce il processo di verifica cognitiva aumentando la percezione di un illusorio senso di sicurezza.






Può essere vera una cosa del genere?
Cioè, per essere intelligente mi dovrei castrare?  :doh:
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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #6 il: Luglio 02, 2019, 16:12:27 pm »
Il messaggio è quello. Ma non si può valutare un esperimento (posto che sia veramente scientifico) effettuato con ormoni somministrati artificialmente.
Attendo ancora il genio donna che supererà Leonardo, Einstein, Mozart...

Questo esperimento dimostra invece gli effetti dell'estrogeno... e delle pari opportunità:

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Offline Jammy

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #7 il: Luglio 02, 2019, 17:08:53 pm »
Giusto, e il video è divertentissimo :D
Comunque per il momento non ho intenzione di farmi castrare da qualcuno!!!
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« Risposta #8 il: Luglio 02, 2019, 20:26:05 pm »
Basta leggere qui...

http://razzismodemocratico.blogspot.com/2008/02/razzismo-democratico.html

(Ce l'ho sul profilo da anni.)
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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #9 il: Luglio 02, 2019, 23:06:10 pm »
Sì Frank lo conosco... ho letto praticamente tutti gli articoli presenti lì... fanno impressione!  :doh:
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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #10 il: Luglio 03, 2019, 16:19:59 pm »
Al di là di queste ricerche che sono delle minchiate colossali, vi dirò dopo oltre trent'anni a diretto contatto con gli studenti a me sembra che i maschi siano nettamente superiori dal punto di vista intellettuale.
Poi certo non sempre rendono in base alle capacità, e questo per una serie di motivi, in primis la femminilizzazione della nostra civiltà.

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #11 il: Luglio 03, 2019, 16:41:05 pm »
Grazie!!! A noi invece dicono che le femmine "hanno una marcia in più , sono più intelligenti...". Io sono stufo, così facendo  non ci danno la possibilità di esprimerci perché per loro qualsiasi cosa  facciamo è sempre una  cretinata!  :doh:
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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #12 il: Luglio 03, 2019, 21:43:19 pm »
Volete sapere perché i Minions sono tutti maschi?
Bene, ecco la risposta del co-regista della pellicola (maschio).


“Considerato quanto sono tonti e stupidi, semplicemente non potevo immaginarmi dei Minions di sesso femminile.”



Perfetto! Allora io che sono un maschio posso tranquillamente essere uno stupido Minion :doh:
Di male in peggio.
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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #13 il: Luglio 03, 2019, 22:15:47 pm »
Grazie!!! A noi invece dicono che le femmine "hanno una marcia in più , sono più intelligenti...". Io sono stufo, così facendo  non ci danno la possibilità di esprimerci perché per loro qualsiasi cosa  facciamo è sempre una  cretinata!  :doh:
Avrai notato che per loro "cretinata" è tutto ciò che esce dai binari del conformismo politicamente corretto, soprattutto la libertà, la curiosità, il voler pensare in modo nuovo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Sei scemo perché sei maschio
« Risposta #14 il: Luglio 03, 2019, 22:53:11 pm »
Infatti è così, e sembrano tutte caratteristiche maschili :cool:
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