Autore Topic: Insegnante a scuola: Castrare i bambini fin dalla nascita.  (Letto 1704 volte)

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Offline santiago

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Insegnante a scuola: Castrare i bambini fin dalla nascita.
« il: Giugno 19, 2019, 23:16:37 pm »
Fonte Articolo: http://www.uominibeta.org/articoli/scuola-castrare-i-bambini-fin-dalla-nascita/

Scuola spagnola IES San Diego de Alcalá a Puerto del Rosario, Fuerteventura, nelle Isole Canarie. Lezione di lingua e letteratura. Alunni di 15-16 anni. Sottostante alcune delle frasi tratte dalle trascrizioni (3) molto lunghe depositate in allegato assieme alla denuncia presentata dal “giudice” Francisco Serrano.
Le registrazioni si possono ascoltare qui:

Mi limito a trascrivere in sintesi alcuni dei concetti, quelli che hanno a che fare con il femminismo e la questione maschile (cerco di essere fedele anche nel linguaggio scurrile)

P- Ciò che hanno fatto gli uomini storicamente è dirigerci, controllarci, perfino il nostro pensiero

P- Non si può essere democratico e religioso. Religione e democrazia sono incompatibili

P- Deve essere fantastico (per un ragazzo) sapere che posso scopare tutti i giorni quando voglio, anche se la metto incinta, che il peggio lo subisce lei.

Alunno - Di quale sistema crede che ci sia bisogno (a proposito del sistema sociale migliore)?
P- La matria
Alunno – In cosa consiste?
P- Nel potere delle donne (…) I valori delle donne non sono la guerra, né la distruzione, né l'antiecologismo (…) un mondo ecologico, un mondo non violento, un mondo non imperiale, un mondo in contatto con la natura. Questi sono valori molto femminili.(...)
P- Come la impiantiamo (la matria)? Castrazione selettiva (…) La salvezza del pianeta giustifica di castrare il 25% della popolazione? (…) (proteste degli alunni) Ma se a voi vi tagliano il pisello e non vi succede niente! (…) Bisogna castrare in quanto si nasce (...)
Alunno – Ma così la popolazione scompare
P- Ho detto selettiva (…) Se tagli loro le palle in quanto nascono, non soltanto non potranno avere dei figli, non svilupperanno una serie di ormoni, quelli che sviluppano la loro forza fisica.(...)
P- L'identità degli uomini è il loro cazzo. A me mozzano il cazzo e preferisco che mi taglino il collo, dicono molti uomini. (…) Preferiscono morire piuttosto che farsi mozzare il cazzo. (...)
P- In matria, gli uomini che non avranno le palle saranno felici perché non le avranno conosciute. (…) Metteremo in atto l'eugenetica (...)
P- Ma voi sapete che noi siamo state castrate da loro (gli uomini) per milioni di secoli, soprattutto nella mente (…) gli orgasmi femminili sono comparsi dagli anni '60 e fino allora noi donne non abbiamo potuto avere orgasmi (…) Noi donne siamo state castrate storicamente dal momento della nascita fino al momento della morte. (…) Perché voi (gli alunni maschi) non ci lasciavate nemmeno pensare che noi avessimo diritto al desiderio e al piacere. Dunque smettete di lamentarvi (sulla castrazione maschile)
Alunno – Ma allora, Lei cosa vuole vendetta o libertà?


Permettetemi alcune riflessioni

1- La forma mentis dell'insegnante spagnola (anche se estrema) è la stessa identica forma mentis della maggior parte delle donne (e del corpo docente) in Italia e in tutto l'Occidente. Mio figlio, scuola superiore, mi racconta gli argomenti trattati (femminicidio, gap salariale, patriarcato,...) dall'insegnante (donna) d'italiano e il modo partigiano femminista nel quale vengono affrontati. Scuola elementare, due insegnanti (donne), insegnante prevalente e insegnante di sostegno, presenti entrambe in aula. Raccontatomi dall'insegnante che ascoltava, durante la lezione a proposito degli uomini di Neanderthal: “Gli uomini di Neanderthal erano maschilisti, costringevano le donne a rimanere nelle caverne con i piccoli, mentre loro andavano a caccia”. A proposito della bufala dell'incendio doloso della fabbrica a New York l'8 marzo con oltre un centinaio di vittime donne: «Nel 2013, le mie figlie di 10 e 14 anni, mi hanno raccontato la stessa bufala alla ricorrenza dell’8 marzo, insegnata a scuola dalle loro maestre. Entrambe!» (La grande menzogna del femminismo, pag. 195)

2- Qual è questa forma mentis? Dogma principale: La donna è la vittima della storia, l'uomo il suo oppressore. Più in specifico, alcuni punti tratti solo dalla trascrizione soprastante: a) La donna è stata schiavizzata anche nel pensiero (eterno femminino, tesi del libro di Simone de Beauvoir, Il secondo sesso); b) La religione è nemico della donna (“teologia femminista” è un ossimoro, tutte le femministe storiche hanno appellato alla distruzione delle religioni, assieme naturalmente alla famiglia, il matrimonio, l'eterosessualità, ecc.); c) Esiste in ogni femminista un'indicibile invidia della natura maschile (mancanza di mestruazioni, maggiore forza fisica,...), motivo del loro odio inconscio (nel caso della trascrizione la libera sessualità maschile rispetto alla sessualità femminile che non è libera); d) L'esistenza storica o la sua possibilità futura di un sistema sociale chiamato matriarcato; e) La superiorità delle donne nella gestione del potere; f) La superiorità morale delle donne (pacifiche, ecologiche, cooperative,...); g) La pericolosità della mascolinità (tossica) che deve essere limitata (se necessario con la castrazione); h) La donna “salverà” il pianeta (il termine “salvare” riferito alla donna è adoperato in numerose citazioni femministe); i) Gli uomini non possono parlare su come sono fate le donne ma le femministe spiegano di continuo come sono fatti gli uomini (“l'identità degli uomini è il loro cazzo”); k) La sessualità femminile è stata castrata per “milioni di secoli”.

3 – Questa forma mentis è assolutamente parziale, dunque infondata e storicamente falsa. Ogni punto può essere facilmente confutato. Gli insegnanti, anche in Italia, non stanno trasmettendo conoscenza ma ideologia. Confutiamo ad esempio l'ultimo punto con qualche accenno storico:
Tesi Femminista: Fino agli anni '60 le donne non hanno mai potuto avere orgasmi; non hanno mai avuto diritto al desiderio né al piacere.
Confutazione:
A proposito di “castrazione”, quella maschile (fisica e reale) che sveglia il desiderio femminile: “Si narra che sia stata la regina assira Semiramide a usare per prima gli eunuchi per proprio godimento, dopodiché li uccideva. Un’abitudine comune tra le donne romane durante l’Impero, il godimento ovviamente, ma senza cavare gli occhi, come facevano le donne sciite. I castrati svegliavano le passioni delle dame anche in Europa durante l’età moderna.” (La grande menzogna del femminismo, pag. 220, citazioni pagg. 330-331)
A proposito in specifico dell'orgasmo femminile: A Roma, in Ars Amatoria II, Ovidio parla dell'orgasmo femminile e incoraggia a raggiungerlo in contemporanea a quello maschile per il pieno piacere. Il mondo cattolico, in Italia, la “Piccola Bibbia dei giovani sposi” del 1885 incoraggia la ricerca dell'orgasmo simultaneo. Nel cinema il noto film non pornografico “Estasi” del 1933 (30 anni prima degli anni '60), protagonista Hedy Lamarr, riproduce unn orgasmo femminile.
A proposito della libertà sessuale femminile (l'argomento è trattato ampiamente nel II volume “La grande menzogna del femminismo”): Tra le società dichiaratamente monogamiche quasi il 10% permette di fatto relazioni sessuali extraconiugali relativamente libere; circa il 40% delle società umane evidentemente monogamiche consente il sesso extraconiugale in condizioni particolari (in certe occasioni festive) o con appositi individui (come i fratelli del marito) e solo il 50% proibisce decisamente il coito extraconiugale. In alcune società il sesso non era peccaminoso (Tahiti), in altre le leggi concedevano una libertà sessuale maggiore alle donne (Maori). Tra i tuareg, prima del matrimonio, la donna poteva avere numerosi amanti. Nelle classi popolari il sesso (anche femminile) è stato sempre molto libero, in Egitto, a Roma, nel Giappone, nel medioevo europeo,... In Polonia addirittura le donne dovevano arrivare al matrimonio sverginate, le vergini potevano essere ripudiate (come mai nessuno la aveva voluto?). In Europa fino al XX secolo i rapporti sessuali risultano molto liberi e numerose sono le fonti che così lo confermano. Due semplici esempi: nel XIX secolo in Francia oltre il 25% delle coppie vive in concubinato; in Italia nel 1988 la proporzione di nati fuori del matrimonio è del 5,7 per cento (31mila), a fine dell'Ottocento era pari a 75-85mila all’anno, un valore ben più che doppio (in pratica i rapporti sessuali erano molto più liberi a fine Ottocento rispetto all'epoca “femminista”).
Letteratura: «...talvolta i comportamenti libertini femminili colpiscono proprio la concezione storica che ci siamo creati grazie al femminismo. Il Libro de Buen Amor de Arcipreste de Hita, opera fondamentale della letteratura medievale spagnola, descrive comportamenti liberi (anche sessuali) dei diversi ceti sociali, in particolare delle donne. I componimenti lirico-narrativi medievali tipicamente castigliani denominati serranillas, che cantano l’incontro amoroso con una donna nella sierra, offrono un’ulteriore conferma della diffusione di questi comportamenti licenziosi. Sulla stessa linea, in maniera più soft, il duetto tra l’amante e l’amata nel libro Cantico dei Cantici della Bibbia, testo sensuale ed erotico» (La grande menzogna del femminismo, pag. 383). È semplicemente vergognoso che un'insegnante di letteratura spagnola non conosca la portata di queste opere medioevali ( Il Libro de Buen Amor de Arcipreste de Hita è un'opera fondamentale della letteratura spagnola) che parlano esplicitamente di sessualità libera femminile. Per l'Italia basta pensare al Decameron.

4 – Per ultimo, finirei la riflessione ponendo la stessa domanda che pone alla fine della trascrizione un alunno di 16 anni, l'unico che dimostra di avere un pò di sale in zucca

Ma le femministe cosa vogliono libertà o vendetta?

Santiago Gascó Altaba


Fonte Denuncia:
http://www.outono.net/elentir/2019/06/06/una-concejal-socialista-propone-la-castracion-de-recien-nacidos-ante-alumnos-adolescentes/

https://okdiario.com/espana/socialista-castraninos-inicia-caza-brujas-contra-alumno-que-grabo-adoctrinamiento-4221465

Offline Vicus

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline santiago

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Re:Insegnante a scuola: Castrare i bambini fin dalla nascita.
« Risposta #2 il: Giugno 20, 2019, 11:06:16 am »
è un topic simile, ma credo ci siano due punti che lo rendono singolare:

1) L'aspetto cronologico. Questo modo di concepire il mondo vittimizzando una parte e colpevolizzando l'altra (donne contro uomini, omo contro etero, neri contro bianchi, autoctoni contro colonizzatori, ....) è nato con il femminismo. La dichiarazione dI Seneca Falls è di 1848, è rispecchia questo modo di concepire il mondo. Il femminismo ha aperto le porte a questa visione dicotomica del mondo tra vittime e colpevoli, innocenti e oppressori, una visione molto comoda per tutte le persone che si ritengono vittime e attribuiscono etichette di colpevoli. In conclusione, a mio avviso, il modo migliore di contrastare questa visione semplicistica, perniciosa e impregnata d'odio è contrastarla alla radice e nella sua forma primigenia: il femminismo.

2) Più importante. I media e l'istituzioni svolgono un ruolo molto importante nella divulgazione di queste ideologie. Ma la divulgazione del femminismo non ha paragoni e si divulga oggi anche e soprattutto attraverso le scuole (cosa che non avviene con le altre forme di pensiero). Il corpo docente è maggioritariamente femminile e la stragrande maggioranza di donne si ritiene (erroneamente) vittime della storia e dell'attualità, colpa del patriarcato (degli uomini), e così insegnano ai nostri figli. L'articolo riportato è solo un esempio (nella forma più estrema) di quello che avviene ogni giorno nelle scuole di Italia e del mondo occidentale.

Offline JAROD72

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Re:Insegnante a scuola: Castrare i bambini fin dalla nascita.
« Risposta #3 il: Giugno 20, 2019, 13:51:41 pm »
E' cosa nota ma per il momento non è possibile fermarla.

D'altra parte è risaputo che le scuole sono propaganda allo stato puro.

Offline Vicus

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Re:Insegnante a scuola: Castrare i bambini fin dalla nascita.
« Risposta #4 il: Giugno 20, 2019, 21:59:07 pm »
è un topic simile, ma credo ci siano due punti che lo rendono singolare:

1) L'aspetto cronologico. Questo modo di concepire il mondo vittimizzando una parte e colpevolizzando l'altra (donne contro uomini, omo contro etero, neri contro bianchi, autoctoni contro colonizzatori, ....) è nato con il femminismo. La dichiarazione dI Seneca Falls è di 1848, è rispecchia questo modo di concepire il mondo. Il femminismo ha aperto le porte a questa visione dicotomica del mondo tra vittime e colpevoli, innocenti e oppressori, una visione molto comoda per tutte le persone che si ritengono vittime e attribuiscono etichette di colpevoli. In conclusione, a mio avviso, il modo migliore di contrastare questa visione semplicistica, perniciosa e impregnata d'odio è contrastarla alla radice e nella sua forma primigenia: il femminismo.

2) Più importante. I media e l'istituzioni svolgono un ruolo molto importante nella divulgazione di queste ideologie. Ma la divulgazione del femminismo non ha paragoni e si divulga oggi anche e soprattutto attraverso le scuole (cosa che non avviene con le altre forme di pensiero). Il corpo docente è maggioritariamente femminile e la stragrande maggioranza di donne si ritiene (erroneamente) vittime della storia e dell'attualità, colpa del patriarcato (degli uomini), e così insegnano ai nostri figli. L'articolo riportato è solo un esempio (nella forma più estrema) di quello che avviene ogni giorno nelle scuole di Italia e del mondo occidentale.
Salvo smentite, mi pare che il femminismo e il razzismo verso l'uomo bianco non siano uno conseguenza dell'altro ma abbiano un'origine comune.
Le prime tendenze anti-occidentali sembrano rintracciabili nella Rivoluzione Francese e nell'ideologia liberal e socialisteggiante dell'Inghiltera del 19° secolo, in particolare dei circoli fabiani e teosofici. Si vedano i romanzi di E. M. Forster, soprattutto Passaggio in India, e più recentemente quelli di Joan Lindsay che ritraggono personaggi occidentali annichiliti dal contatto con l'Oriente e le culture primitive.
E' cosa nota ma per il momento non è possibile fermarla.

D'altra parte è risaputo che le scuole sono propaganda allo stato puro.
Un modo per fermarla c'è, ed è necessario attuarlo perché quest'indottrinamento diventerà sempre più invasivo: passare all'istruzione privata (casalinga) con testi alternativi. In diversi Paesi europei già lo fanno.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.