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Per i lavoratori sospetti di "omofobia", incu**** in arrivo

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Vicus:
La copertina de La Tribune recita:

"Lesbiche, gay, bisessuali, transgender, vi incu*****
La Tribune vi incoraggia
Edizione speciale LGBT nell'impresa
17 Maggio giornata mondiale contro l'omofobia"


Il candido lettore potrà replicare che non c'è nessun proposito di licenziamento. Eppure è ormai assodato, che le assunzioni nelle anziende avvengono dopo approfondito scrutinio (anche sui social) delle idee e del carattere politicamente corretto del candidato. Non pochi, anche in ambito dirigenziale, hanno fatto esperienza di licenziamenti senza appello e vagamente motivati come non pochi sanno cosa significa dipendere lavorativamente da una donna, assunta con quote rosa più o meno dichiarate, in un ufficio ad alto tasso di estrogeno. Il prezzo della sopravvivenza è la castrazione delle azioni, delle parole e, per poter sopportare il tutto, persino del pensiero.
La distruzione dell'uomo passa alla marcia successiva con l'invasione LGBT nell'impresa. Al candido lettore che potrebbe rispondere che non sarebbe giusto "discriminare", converrà far notare che tale invasione avviene col massimo clamore e nella maniera più ideologica. Il che non può non avere ripercussioni sulla filosofia dell'azienda, sempre più omosessualizzata e sospettosa verso il maschio, assunzioni e licenziamenti compresi. Serve solo un po' di pazienza, affinché la posizione e la filosofia degli LGBT si consolidino.
All'uomo normale (se si può ancora dire) non resta che un'alternativa: comportarsi sempre più da castrato o andare a fare il taglialegna.

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