Autore Topic: L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta  (Letto 2379 volte)

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Online KasparHauser

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L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« il: Settembre 22, 2018, 19:10:13 pm »
In principio era la Zanardo, la ricordate quella del corpo delle donne, quella dello sfruttamente dell'immagine femminile, dei troppi corpi seminudi negli spettacoli, nella pubblicità, nei giornali? Naturalmente il tutto sotto la regia degli uomini che aprrofittando del corpo di alcune poverette facevano spettacolo e soldi. Non era ancora il tempo dei social media, twitter e facebook erano stati inventati da poco mentre instagram neanche esisteva.
Bisognava mettere un freno! Era una cosa degradante, al limite occorreva spegnere la televisione. Da allora un po' di cosette sono cambiate, qualche culo è scomparso, forse, dalla televisione ma milioni di culi e tette sono comparsi nei social e sulle strade da parte di donne celebri e non che proprio non ce la fanno a rimanere vestite.
E allora tra un metoo e un miss America senza bikini siamo arrivati al Leotta-pensiero, la punta dell'evoluzione del femminismo.
In  un bel discorso a Miss Italia la nostra eroina ci dice che no, loro non vogliono rinunciare al bikini perchè le donne devono essere guardate in modo diverso.
Quindi dietro front, via libera a culi e tette, quello che deve cambiare è lo sguardo (del maschio ipotizzo io).
Io però conosco solo un modo di guardare  un bel culo e lei non ci dice quale sarebbe sto modo diverso.
E del resto...se a miss Italia hanno deciso di ammettere il bikini è proprio perchè c'è un solo modo di guardare una donna mezza nuda che si esibisce; e non solo...senza quel modo così all'antica, così retrogrado e maschilista di guardare una donna sexy sicuramente la Leotta oggi starebbe a fare la shampista in qualche centro commerciale.

Offline Sardus_Pater

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #1 il: Settembre 22, 2018, 20:26:43 pm »
Verissimo.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #2 il: Settembre 22, 2018, 22:07:02 pm »
Proprio il caso di dire: niente di nuovo sotto il sole :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Massimo

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #3 il: Settembre 23, 2018, 13:11:33 pm »
Pensavi, caro Kasparhauser, che le donne rinunciassero al potere che deriva loro dall'esibizione del loro corpo? Anche le femministe hanno caputo che una donna che si denuda esercita un potere sugli uomini. E il potere non deve fare schifo, nemmeno quello seduttivo. Anzi. Se una donna ha un potere ha il diritto e il dovere di usarlo, fosse anche quello derivante dal corpo. Quindi... via libera a culi e tette.

Online KasparHauser

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #4 il: Settembre 23, 2018, 13:52:05 pm »
Sì ma mettere da una parte il potere seduttivo del corpo delle donne e dall'altra la necessità di cambiare sguardo è davvero una sfida alla logica che solo l'ipocrisia tutta femminile si sente di lanciare senza provare il disagio del ridicolo.

Offline Massimo

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #5 il: Settembre 23, 2018, 14:14:37 pm »
Sì ma mettere da una parte il potere seduttivo del corpo delle donne e dall'altra la necessità di cambiare sguardo è davvero una sfida alla logica che solo l'ipocrisia tutta femminile si sente di lanciare senza provare il disagio del ridicolo.
La logica è un "costrutto maschile" caro Kasparhauser, non lo sai? E quindi, da rifiutare. E comunque, da piegare ai "desiderata" femminili.
Ecco perchè l'ipocrisia femminile non sente il disagio del ridicolo: tutto ciò che è dannoso agli interessi femminili è dannoso in se stesso. Ivi compresa la logica quando "si permette" di contrastare gli interessi femminili. In questo caso, anch'essa diventa "dannosa in se stessa".

Offline Frank

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #6 il: Settembre 23, 2018, 17:10:47 pm »
E allora tra un metoo e un miss America senza bikini siamo arrivati al Leotta-pensiero, la punta dell'evoluzione del femminismo.
In  un bel discorso a Miss Italia la nostra eroina ci dice che no, loro non vogliono rinunciare al bikini perchè le donne devono essere guardate in modo diverso.


Diciamolo: le femmine moderne, senza più guida e ormai allo stato brado in tutto il mondo industrializzato, son semplicemente delle povere dementi.
Delle complessate, pretenziose e totalmente prive di autocritica, capaci di dire tutto e il contrario di tutto, nonché perennemente impegnate ad autocelebrarsi.
Un esempio tra i tanti... (trattasi di una "conoscenza virtuale").

Citazione
Stare con me è difficile, lo so e l’ho sempre saputo.
Sono una di quelle che vive di piccoli gesti e di attenzioni.
Un fiore, qualche bella parola, una cena fuori, una canzone, una porta tenuta aperta per farmi passare per prima, uno sguardo ogni tanto.
Sono una di quelle che danno peso alle parole. A quali vengono scelte, come vengono dette, al tono di voce. E le parole, quelle che segnano, devi dirle bene. Devi dimostrarle bene.
Sono una di quelle che non si accontenta, mai. Non mi accontento di un amore mediocre, di una relazione mediocre, di un uomo mediocre.
Sono una di quelle che ama la propria libertà, e proprio perchè la amo mi rifiuto di metterla da parte per il primo che promette amore eterno. Che poi si sa, le parole se le porta via il vento.
Sono una di quelle che è capace di mettersi a ballare senza musica sotto la pioggia, solo per sentirsi un po’ più viva, un po’ più libera, un po’ più selvaggia.
Sono una di quelle che se c’è una strada dritta, spianata, distesa sceglie quella più tortuosa, più diroccata e insidiosa, ma che in un modo o nell’altro arriva alla meta.
Sono una di quelle che non rimane indifferente o zitta se una cosa non le sta bene. No. Io sono una di quelle che sbatte pugni contro il muro, che si incazza e bestemmia contro il cielo per farsi sentire.
Sono una di quelle che non tieni in un angolo, perchè se voglio stare in disparte mi ci metto da sola.
Sono una di quelle che non sceglie chi giura amore o chi ostenta affetto in pubblico, ma che sceglie quelli con l’anima in fiamme, delusi e feriti e che per strappargli uno sguardo amorevole devi pregare, perchè se scegli loro stai sicura che ti distruggeranno, ma ti ameranno davvero.
Sono una di quelle che fa ciò che vuole, come vuole, con chi vuole, anche pentendosene ma lo fa perchè in quel momento vuole così.
Sono una di quelle che indossa un sorriso e la sua armatura e non la vedi crollare manco se ti impegni, anche se poi magari crollo a casa da sola.
Sono una di quelle che passa le nottate sveglia, perchè la notte è per persone vere.
Sono una di quelle che vede e sente tutto, ma che non lo dà a vedere per poi colpirti e farti male quando vuole.
Sono una di quelle che incassa colpi su colpi ma non cade, e se cade si rialzerà sempre una volta in più. Perchè mi è stato insegnato così: toccare il fondo per avere più spinta.
Sono una montagna russa, io.
E voi preferite le giostre a cavalli
.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Massimo

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #7 il: Settembre 23, 2018, 20:36:27 pm »
Scommetto che non riesce a mettere in pratica nemmeno la centesima parte di quello che dice. Si sa, le parole te le porta via il vento....

Offline Frank

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #8 il: Settembre 23, 2018, 21:10:27 pm »
Sai cos'è, nel caso specifico, che mi fa ridere ?
Il fatto che la tipa in questione è una laureata che potrebbe essere la figlia che non ho, né mai avrò, considerando che avrà almeno vent'anni meno di me; ma che parla come una "donna vissuta", che ha affrontato chissà quali battaglie.

Mi fa ancora più ridere quando scrive:
Citazione
Sono una di quelle che passa le nottate sveglia, perchè la notte è per persone vere.

Se passa le nottate sveglia è perché, evidentemente, non ha una beneamata mazza da fare tutto il giorno e non perché "la notte è per persone vere".
La notte è fatta per dormire e se la mattina dovesse andare a lavorare, prenderebbe anche i farmaci per riposare.


E che dire di queste parole ?

Citazione
una porta tenuta aperta per farmi passare per prima

Stiamo parlando di una "donna moderna", di una laureata, quindi di una che parla di parità ad ogni sospiro; ma che poi pretende l'uomo vecchio stampo che le apre la porta, che paga il conto al ristorante, etc.
Immagina se io dicessi o scrivessi che "desidero una donna che sa cucinare" e che non rompe i coglioni ad ogni minima scemenza.
Scoppierebbe il solito inferno mediatico.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Massimo

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #9 il: Settembre 23, 2018, 22:52:55 pm »
Le donne vogliono tutto e il contrario di tutto. Soprattutto quando hanno di fronte degli autentici coglioni come i maschi occidentali. Se la tipa in questione vivesse in Arabia Saudita o in Afghanistan abbasserebbe E Di MOLTO la cresta.

Offline Vicus

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #10 il: Settembre 23, 2018, 23:36:45 pm »
Citazione
le femmine moderne, senza più guida e ormai allo stato brado in tutto il mondo industrializzato, son semplicemente delle povere dementi.
:clapping:
Citazione
Immagina se io dicessi o scrivessi che "desidero una donna che sa cucinare" e che non rompe i coglioni ad ogni minima scemenza.
Cominciamo a dirlo:

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online KasparHauser

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #11 il: Settembre 24, 2018, 00:15:42 am »
:clapping:Cominciamo a dirlo:


Peccato che l'autore sia uno dei peggiori femministi e anche su questa canzone ha corretto il tiro dicendo che si trattava di una provocazione (secondo me si è semplicemente adeguato al clima, con squallido opportunismo)

Offline Vicus

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Re:L'evoluzione della donna: dalla Zanardo alla Leotta
« Risposta #12 il: Settembre 24, 2018, 01:04:24 am »
Ho citato la canzone non l'autore! Credo che il pezzo rifletta le sue opinioni, e che in seguito sia stato costretto a 'ritrattare'.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.