Autore Topic: La Share Economy  (Letto 914 volte)

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Offline KasparHauser

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La Share Economy
« il: Dicembre 29, 2019, 15:55:44 pm »
La Share Economy è una figata. Basta con il concetto del possesso, adesso si noleggia per il tempo necessario. Dopo di che si rilascia la risorsa per altri utenti. Molto bello. E poi è una maniera più economica di usufruire di servizi che un tempo potevano permettersi solo fasce più agiate. Perchè la Share Economy è democratica, ed è per tutti.

Tutto questo era vero fino a che a Roma non sono arrivate le E-bike Jump, di Uber.
Virginia Raggi, la super sindaca giovane e donna di Roma le ha lanciate in grande stile.

"Dobbiamo garantire a tutti i cittadini modalità diverse per muoversi in città: dal car sharing allo scooter sharing. Con Jump ora scommettiamo sul bike sharing"

"la prima arma contro il degrado siamo noi. Questo è un servizio pazzesco che stanno offrendo a Roma"

"Il servizio coprirà oltre alle zone del Centro storico anche altre aree come Eur, Quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming".

Per chi conosce Roma capirà che i quartieri sullodati Fleming, Coppedè ecc. oltre a essere a ridosso del centro (escluso forse l'Eur) sono anche abitati non propriamente da famiglie  di operai e impiegati (non è un caso che l'unico quartiere un po' decentrato servito da Jump sia l'Eur proprio in virtù del censo dei suoi residenti ).
E quindi il servizio è comodo per chi vive nell'agiatezza e si  sposta solo nel centro
Il che se uno ci pensa è coerente con il prezzo del servizio. Le E-bike jump a Roma costano 0,5 euri allo scatto più 0,20 euri al minuto, il che equivale a 6,50 euri per mezz'ora di E-bike.

Io le ho provate e più di una volta nel mezzo della pedalata la propulsione elettrica si è interrotta dopo un  tratto di strada e non ha più ripreso.

Probabile che tra breve verranno ritirate perchè non le prende nessuno (giustamente) e perchè funzionano a cazzo e diranno che la Uber si è dovuta ritirare da Roma perchè troppi gli atti di vandalismo (già successo con le bici normali e vi assicuro che facevano schifo come gestione software del sistema, l'80% delle bici non si sbloccava)
Secondo me possono stare tranquilli perchè a quei prezzi le E-bike non le tocca nessuno.

Benvenuti della Share Economy, l'economia ecologica, per tutti, che ha cuore il bene comune.

Offline Vicus

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Re:La Share Economy
« Risposta #1 il: Dicembre 29, 2019, 17:30:20 pm »
Nella mia città noleggiavano bici elettriche a un prezzo ragionevole. Nessun vandalismo. Dopo meno di un anno la società è fallita e mi son dovuto comprare un'elettrica mia (con tutti gli annessi di garage e assicurazione).
Ho provato le Uber all'estero e vanno magnificamente, ma costano troppo e ci sono troppe aree vietate.
« Ultima modifica: Dicembre 30, 2019, 02:28:32 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:La Share Economy
« Risposta #2 il: Dicembre 29, 2019, 19:24:33 pm »
A me già il fatto di leggere "share economy" fa girare le palle a mille...
Infatti anche la colonizzazione linguistica procede sempre più spedita.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline KasparHauser

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Re:La Share Economy
« Risposta #3 il: Dicembre 30, 2019, 01:56:24 am »
Comunque share economy m'è venuto spontaneo ma non esiste, la corretta dicitura è sharing economy (almeno questa è la versione che si trova facendo  ricerche su google).
Per essere precisi.
Quanto alla colonizzazione linguista, questo meriterebbe un altro post.
Penso anche io che ci sia  un eccesso di uso di termini stranieri, anche quando non servirebbero. Talvolta però per pigrizia, per praticità o per velocità a cui la scrittura di intenet ci ha abituato, anche io li tiro fuori senza neanche accorgermene.


Offline Vicus

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Re:La Share Economy
« Risposta #4 il: Dicembre 30, 2019, 02:26:39 am »
Alcuni linguisti sostengono che l'italiano si avvia a diventare una lingua morta. Una ragione la potete indovinare. L'altra è che in determinati contesti si parla già con quasi il 50% di termini inglesi (mission, setup, joint venture...)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:La Share Economy
« Risposta #5 il: Dicembre 30, 2019, 08:46:50 am »
Comunque share economy m'è venuto spontaneo ma non esiste, la corretta dicitura è sharing economy (almeno questa è la versione che si trova facendo  ricerche su google).
Per essere precisi.
Quanto alla colonizzazione linguista, questo meriterebbe un altro post.
Penso anche io che ci sia  un eccesso di uso di termini stranieri, anche quando non servirebbero. Talvolta però per pigrizia, per praticità o per velocità a cui la scrittura di intenet ci ha abituato, anche io li tiro fuori senza neanche accorgermene.

KasparHauser, ovviamente non mi riferivo a te.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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