Autore Topic: Una rivoluzione cristiana al femminile...  (Letto 3244 volte)

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Offline Frank

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Una rivoluzione cristiana al femminile...
« il: Dicembre 11, 2017, 20:10:48 pm »
https://www.rivoluzionecristiana.it/category/una-rivoluzione-al-femminile

Citazione
Una Rivoluzione cristiana al femminile

Ho incaricato il coordinatore nazionale, Giampiero Catone, di predisporre una proposta di assetto del partito interamente 'al femminile'. Non è per assecondare una tendenza, ma per richiamare le radici della Repubblica: furono le donne cattoliche nel '48 a salvare la democrazia". Lo dichiara il segretario politico di Rivoluzione Cristiana, Gianfranco Rotondi. "La nuova Rivoluzione Cristiana al femminile (venti Segretarie Regionali, cento Segretarie provinciali e cento Segretarie cittadine) - annuncia Rotondi - sarà presto ricevuta dal Presidente Berlusconi che la presenterà alla stampa.
Non devono sorgere divisioni tra gli uomini perché il loro ruolo sarà di altrettanta evidenza anche se - conclude il segretario - per la prima volta si dovrà parlare di quote azzurre invece di quote rosa".



Secondo quanto risulta ad "Affaritaliani.it", dietro le quinte gli sherpa di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sarebbero già al lavoro per ipotizzare uno schema di lista unica. E la suddivisione delle candidature, il nodo più difficile, prevederebbe il 37% dei nomi in lista ad azzurri e leghisti, il 16% per Fdi-An e il restante 10% per le liste minori che Berlusconi sta aggregando tra le quali, in primis,certamente Rivoluzione cristiana di Rotondi, successivamente gli animalisti della Brambilla ed altri.


"Stamane a Civitanova Marche il segretario Gianfranco Rotondi ha presentato la svolta rosa di Rivoluzione Cristiana". Lo racconta l'ufficio stampa del partito che spiega: "L'obiettivo è di avere cento donne come segretarie provinciali e venti coordinatrici regionali donne. Nelle Marche obiettivo centrato: cinque donne nuove alla politica guideranno il partito e si sono presentate stamane con il segretario Rotondi e il coordinatore Catone". "Nel '48 furono le donne a salvare la libertà e sarà così anche nel 2018" ha commentato Gianfranco Rotondi.

Intervista a Gianfranco Rotondi su "Il Giornale" del 4 giugno 2017 - di Pier Francesco Borgia

Prima ancora che diventi legge, il nuovo sistema elettorale è già un'ossessione per i cattolici in politica. Il temuto sbarramento del 5% rischia, infatti, di falcidiare cespugli e partitini di ispirazione cattolica. Con il rischio, come abbiamo scritto ieri, che la diciottesima legislatura passi alla storia come la prima senza partiti cattolici. Gianfranco Rotondi, parlamentare e leader del movimento Rivoluzione cristiana si dimostra meno pessimista degli altri.

Non pensa che quello sbarramento rappresenti la pietra tombale per i partiti cattolici?
«Se per partito cattolico intendiamo la parodia della Dc. Allora sì, il tempo della parodia è finito».

Perché c'è un altro modo per intenderlo?
«La mia storia è diversa. Ho fondato un partito nel 2005 chiamandolo Democrazia cristiana, poi ribattezzato dieci anni dopo Rivoluzione cristiana. Attivo a livello locale (ora saremo alle prossime amministrative in molti centri tra cui Asti e L'Aquila) e federato a livello nazionale con Forza Italia».

Federato in che senso?
«Lo spiego con un esempio. Siamo soliti vedere nel sistema americano il perfetto esempio del bipartitismo. Eppure sia tra i democratici che tra i repubblicani sono tanti (qualche decina) i movimenti autonomi e indipendenti. È a quel sistema che ci ispiriamo. Indipendenti ma federati a Forza Italia, che tra l'altro è la vera erede della Democrazia cristiana».

In che senso?
«Basti vedere le ultime prese di posizione di Berlusconi (innalzamento delle pensioni minime, attenzione ai temi legati all'ambiente, politiche sociali)».

Cosa pensa di poter dare in termini politici a questa alleanza con Forza Italia?
«Porteremo in politica volti nuovi, soprattutto donne. Proprio come accadde nel '48 quando furono le donne dei comitati civici a salvarci dal comunismo, così ora saranno loro a salvarci dalla nuova barbarie dell'antipolitica alimentata dal partito dei giudici».

Perché non puntare su un proprio simbolo in Parlamento?
«Sono realista. Non brucio i nostri talenti sull'altare dello sbarramento al 5%. Noi semplicemente affiancheremo Forza Italia e laddove loro parlano al popolo delle partite Iva noi parliamo al mondo del volontariato e dell'associazionismo cattolico».

Come sono i rapporti coi vertici della Cei?
«Il laicato cattolico deve scrivere il quinto vangelo in coerenza coi principi cristiani ma in assoluta autonomia dalle gerarchie cattoliche. Chi spera nel selfie col Papa non solo non prenderà un voto in più ma si beccherà pure lo scappellotto del Pontefice».

Insomma, ottimista o pessimista?
«Se ci illudiamo di preservare il tesoretto che ci riservano oggi i sondaggi abbiamo già perso. La nuova Dc declinata al femminile porterà Forza Italia al 25%. Questo vorrà dire vincere».

...

Come scrisse "Strider"...
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=5145764

Citazione
20/10/2005, 18:19

Visto che attualmente il Governo in carica, composto al 90% da uomini, permette che siano varate leggi antimaschili, cosa potrebbe succedere se a comandare ci fosse una percentuale analoga di donne, o magari al 100%?
Ritenete che per l'uomo comune sarebbe meglio o peggio?
Ma, soprattutto, cosa spinge secondo voi i potenti a varare leggi sempre a favore delle donne, qui nel mondo Occidentale?



Ho scelto in meglio perchè ragionando per paradossi, se ora con uomini al governo ci troviamo in una situazione simile, con le donne ci troveremo sicuramente meglio...
Propongo quindi ai nostri capi di governo di lasciare le loro poltrone e mettersi in casa a guardare i figli, a stirare, a cucinare, visto che predicano bene e razzolano sempre male...
...
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2017, 20:24:54 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline bluerosso

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #1 il: Dicembre 11, 2017, 21:19:38 pm »

Offline Vicus

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #2 il: Dicembre 11, 2017, 22:36:40 pm »
Là di cristiano non c'è neanche il nome :lol:
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2017, 23:01:28 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #3 il: Dicembre 11, 2017, 22:52:28 pm »
Le donne hanno salvato l'Italia dal comunismo... pensavo che c'entrasse una cosuccia come il Piano Marshall.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Frank

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #4 il: Dicembre 12, 2017, 00:16:33 am »
Su Il Messaggero di ieri (alla pagina 10) è stato pubblicato un articolo, scritto dal solito Marco Ventura,
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,15176.msg177856.html#msg177856
intitolato:
"Berlusconi, liste tutte in rosa: le quote sono salva-uomini".

Ne riporto una breve sintesi.

Citazione
Imprenditrici, libere professioniste, blogger, giornaliste, amministratrici locali.
Si prepara la carica rosa nelle liste che Silvio Berlusconi mette a punto in queste ore.
La priorità è la rappresentanza di categoria, avere un lavoro e un curriculum.
In questa direzione vanno le cene ad Arcore con tavolate di personalità espressione della "società civile".

Ma sempre più si afferma il principio di rovesciare il concetto delle quote previsto per legge. Non si tratta del consenso femminile di cui il Cavaliere ha sempre goduto, ma del plusvalore dovuto alla iniezione di una forte componente di genere.
Donne belle, in carriera. Altro che quote rosa del 40%, appunto: semmai le quote servono a preservare la presenza maschile nelle liste.

Non vi è alcun dubbio riguardo al fatto che quella odierna è la generazione di giornalisti più deficiente che abbia mai calcato il suolo terrestre.
Una generazione di totali falliti, perennemente piegati a 90 gradi e parimenti impegnati a leccare il culo alla controparte femminile, che al contrario mai farà qualcosa del genere.
Anzi.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Alberto1986

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #5 il: Dicembre 12, 2017, 16:29:31 pm »
Più che rivoluzione "cristiana", direi che si tratta del solito catto-femminismo di stampo italiano/occidentale che sta prendendo sempre più potere in Vaticano/CEI e che già in altri paesi (come l'UK) ha dato vita all'abominio delle pretesse femmine (di questo passo presto le vedremo anche in Italia). Perchè se prendiamo altre forme di cristianesimo, come quello ortodosso russo, la questione cambia completamente e radicalmente.

Detto questo, Berlusconi è merda donnista, come è merda donnista anche Salvini e qualsiasi politico italiano in cerca di voti (non parliamo poi proprio della Meloni che, in quanto femmina, penserebbe esclusivamente ai cazzi del proprio sesso di appartenenza). Purtroppo non c'è minima coscienza politica sulla questione maschile, perchè essa segue le correnti di pensiero di una determinata società ed in Italia (paese ginocentrico per eccellenza) la dea vagina è sempre al primo posto. Se dovessimo, quindi, tener conto esclusivamente della QM, non potremmo votare nessuno.


Offline joani

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #6 il: Dicembre 13, 2017, 09:36:38 am »
Concordo aggiungo che per me tutto origina da quel infame egualitarismo sinistroide politicamente corretto che da moda culturale oggi e diventato un dogma urge andare contro corrente rispetto al gregge standardizzato e omologato
io nel mio insignificante piccolo porto avanti un credo di un mondo invece fatto di differenze diversità varietà classifiche graduatorie e ogni altra cosa che spezzi questo allineamento all'appiattimento generale e cosa ancora + importante difendere il merito e la posizione sociale come frutto di competizione e contrapposizione nella concorrenza cosa tipicamente maschile contro il sistema irreparabilmente effeminato  delle quote e delle leggi sessiste a loro favore   

Offline Vicus

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Re:Una rivoluzione cristiana al femminile...
« Risposta #7 il: Dicembre 13, 2017, 13:22:16 pm »
Concordo aggiungo che per me tutto origina da quel infame egualitarismo sinistroide politicamente corretto che da moda culturale oggi e diventato un dogma urge andare contro corrente rispetto al gregge standardizzato e omologato
io nel mio insignificante piccolo porto avanti un credo di un mondo invece fatto di differenze diversità varietà classifiche graduatorie e ogni altra cosa che spezzi questo allineamento all'appiattimento generale e cosa ancora + importante difendere il merito e la posizione sociale come frutto di competizione e contrapposizione nella concorrenza cosa tipicamente maschile contro il sistema irreparabilmente effeminato  delle quote e delle leggi sessiste a loro favore
Questo è importante, le carriere femminili sono sostenute artificialmente, il mondo del lavoro dev'essere libero di premiare il merito senza assurde quote rosa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.