Autore Topic: Una antifemminista parla di diritti sessuali  (Letto 10361 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #30 il: Aprile 03, 2017, 14:13:48 pm »
Al limite quel discorso può parzialmente valere per chi, come me, vive in una piccola città e non è molto distante da luoghi come questo.
http://www.pureio.info/wp-content/uploads/2015/06/maxresdefault.jpg

Ma tutti gli altri ? Come fanno ? Anzi, come faranno ?

Umbria, vero?
Io vengo da una regione che ha una densità abitativa molto più bassa:

http://l7.alamy.com/zooms/abf9722c3c594b92879228c1d141d66b/italy-sardinia-sardegna-castle-castello-di-goceano-near-burgos-a92c58.jpg

Vivere a contatto con la natura è fondamentale per poter ristabilire un equilibrio a livello umano e la coesione sociale.
Ma le grosse città purtroppo esistono e mica si possono spopolare forzatamente come aveva fatto Pol Pot con la capitale della Cambogia.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #31 il: Aprile 03, 2017, 15:08:09 pm »
Umbria, vero?
Io vengo da una regione che ha una densità abitativa molto più bassa:

http://l7.alamy.com/zooms/abf9722c3c594b92879228c1d141d66b/italy-sardinia-sardegna-castle-castello-di-goceano-near-burgos-a92c58.jpg

Vivere a contatto con la natura è fondamentale per poter ristabilire un equilibrio a livello umano e la coesione sociale.
Ma le grosse città purtroppo esistono e mica si possono spopolare forzatamente come aveva fatto Pol Pot con la capitale della Cambogia.
Conosco comunità cittadine che vanno benissimo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #32 il: Aprile 03, 2017, 18:56:38 pm »
Umbria, vero?
Io vengo da una regione che ha una densità abitativa molto più bassa:

http://l7.alamy.com/zooms/abf9722c3c594b92879228c1d141d66b/italy-sardinia-sardegna-castle-castello-di-goceano-near-burgos-a92c58.jpg

Sì, la verde Umbria, ovvero la regione dove vivo da circa due lustri.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #33 il: Aprile 21, 2017, 04:03:52 am »
Ho visto la Bignon ed è stata una serata ricca di idee interessanti. Per una volta posso ben dire che è una donna eccezionale (visti anche i tempi), come dimostrano i fatti.
Mi aspettavo un temperamento più spigoloso, invece ha un carattere mite e gentile, una forza tranquilla che non si impone. Comunica grande serenità e armonia interiore (cosa rarissima in una donna di oggi). Suo marito è molto fortunato. :sleep:
Veniamo alle domande.

Le ho riassunto l'articolo di Icarus:
http://ilvolodidedalo.blogspot.fr/2014/07/questione-maschile-questione-etica.html
Mi ha detto che è esattamente il messaggio che cerca di far passare. Le battaglie sul piano legale sono importanti ma non bastano, per vincere la guerra bisogna innanzitutto cambiare le persone, fortificare il loro spirito [una società commerciale genera tipi umani ameboidi] e riumanizzare la società donandole anche una dimensione verticale [anticonsumistica].
Si può cominciare con azioni modeste e a contatto con le realtà locali per riprendere a tessere legami sociali autentici, onde scoprire e divenire chi realmente siamo.
Come anticipato, è impegnata in varie azioni di resistenza civile su temi di portata generale, come si può vedere da questo articolo: "Avanzeremo a piccoli passi ma non indietreggeremo".


Per quanto riguarda il contatto con la natura ha realizzato, insieme ad altre persone, un progetto non lontano dall'Arca di Lanza del Vasto.
Gli inizi sono stati modesti, con pochissimi mezzi umani: alcune famiglie hanno cominciato a riunirsi in terre abbandonate per recitare il Rosario. Solo in un secondo momento hanno cominciato a coltivare la terra, fondando una comunità (NON una "comune") sul modello dei borghi medievali, riadattato al presente (quindi: nessun isolamento nostalgico o bando tecnologico, come ho detto lavora sulle piattaforme Eni, né beni in comune o guru stile India).
Non è stato neppure necessario costruire una cappella, è bastato "okkuparla": la Francia è piena di chiese diroccate spesso molto antiche, l'unico ostacolo sono associazioni di arte contemporanea (cartoni da imballaggio incollati e affini) che vogliono farne dei musei – se non abbatterle per costruire centri commerciali, parcheggi o moschee.
Nota personale: non occorre essere credenti per realizzare questo, ci sono ad esempio tanti esperimenti riusciti di ecologisti o ex detenuti, che hanno recuperato all'agricoltura terre abbandonate. Il messaggio più importante, e universale di questo progetto che ha successo da anni è che l'agricoltura (o la cultura, i valori umani ecc.) è solo un punto di partenza per ricreare aggregazione, per poi spaziare in azioni di portata generale sul piano sociale e civile..
Altra nota: offrono diversi posti di lavoro nella fattoria, attività in crescita in un contesto di disoccupazione in aumento e di inutilità socioeconomica di lavori resi obsoleti dall'automazione.

Le ho chiesto qual è secondo lei la relazione tra famiglia e contatto con la natura. Ha risposto che in città ci vuole un "supplemento d'anima" perché si è tagliati fuori da tutto, specialmente i cicli naturali. La città è autonoma da qualsiasi elemento naturale, tutto è asettico, anche i frutti non sono stagionali.
La liturgia stessa acquista più senso in campagna perché è legata alle stagioni (avrete capito "quale" liturgia intendo :)), nella città sconnessa dalla natura diventa per lo più un evento domenicale.
Per riumanizzarsi, la città deve recuperare il contatto con la natura e i cicli naturali.
Opinione personale: a certe condizioni e con un po' di buon senso, vivere in città non è poi così male. ;)

Ergo, siamo troppo frammentati per poterci spingerci a proporre addirittura "modelli alternativi" di una società della quale non conosciamo minimamente gli esiti che produrrà dopo la sua caduta.
Gli esiti sono largamente previdibili (e previsti). Del resto, come diceva Vico la storia si ripete seppure con varianti secondarie.
Una società disorganizzata implode, semplicemente sparisce. Chi resta sono gli elementi più compatti (vedi Islam).
I cristiani più consapevoli, invece di andare a sbracciarsi in megaraduni anonimi per poi disperdersi, riescono a mettere in piedi oasi di civiltà a dimensione umana, un po' come i benedettini al tempo delle invasioni barbariche. Il numero (ma parliamo di 300000 persone solo in Francia dove ci sono statistiche certe) conta poco: le abbazie sono ancora lì, i barbari sono stati assorbiti dalla nuova civiltà.
Dio-patria-famiglia hanno sempre funzionato meglio (se non altro assicurando la continuità della specie) di esperimenti disumani falliti dopo pochi decenni, per non parlare del capitalismo finanziario globale - e annesso femminismo - che è alla resa dei conti.
Da un Rosario in terre abbandonate si è passati a una resistenza civile organizzata di risonanza nazionale (cui cioè partecipa gente di tutto il Paese e di tutte le professioni). Come già visto nella storia, in un contesto di caos (organizzato) basta una scintilla di civiltà per cambiare il mondo. Con un po' di pazienza. ;)

Post lungo, ma c'è ancora da dire! :fiocco:
« Ultima modifica: Aprile 21, 2017, 11:12:57 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #34 il: Aprile 22, 2017, 06:01:33 am »
Sposto in pubblica, sperando in qualche risposta in più. :cry:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline freethinker

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #35 il: Aprile 22, 2017, 08:03:38 am »
E' un bel programma, è un po' mettere in pratica il motto "Ora et labora" adeguato all'oggi.

La differenza con i tempi di S. Benedetto a mio avviso risiede nel fatto che oggi c'è una nuova presa di coscienza della fragilità della condizione umana, che le megalomanie legate al progresso tecnologico vorrebbero tenere nascosta.
Dell'articolo mi ha colpito la parte in cui parla dell'opera del diavolo e della necessità, come prima cosa, di smascherarne le bugie ;)

Credo che sia destinata ad avere un seguito anche in altri paesi: le prese di coscienza collettive, una volta avviate, possono essere molto rapide (come i motori diesel col turbo)  ^_^
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
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Offline claudio camporesi

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #36 il: Aprile 22, 2017, 10:26:32 am »
Si trovano saggi della B .in italiano  ? ( su internet nn ne ho trovata vati)
Grazie

Offline Vicus

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #37 il: Aprile 23, 2017, 02:18:39 am »
E' un bel programma, è un po' mettere in pratica il motto "Ora et labora" adeguato all'oggi.

La differenza con i tempi di S. Benedetto a mio avviso risiede nel fatto che oggi c'è una nuova presa di coscienza della fragilità della condizione umana, che le megalomanie legate al progresso tecnologico vorrebbero tenere nascosta.
Dell'articolo mi ha colpito la parte in cui parla dell'opera del diavolo e della necessità, come prima cosa, di smascherarne le bugie ;)

Credo che sia destinata ad avere un seguito anche in altri paesi: le prese di coscienza collettive, una volta avviate, possono essere molto rapide (come i motori diesel col turbo)  ^_^
Come sempre fai osservazioni molto interessanti.
Essere adulti (e uomini) significa essere padroni di sé, coscienti dei limiti della condizione umana. La società dei consumi si basa sulla soddisfazione immediata e acritica delle pulsioni (acquisti), in una parola su una antimaschile mollezza indotta attraverso la regressione dell'essere umano. Ecco perché è una società antimaschile ed ecco perché per cambiare le cose bisogna cambiare i suoi valori di base.

Baudelaire diceva: la più grande astuzia del Diavolo è farci credere che non esiste. Oggi del Diavolo non si parla più*, ma il male (ingiustizie, aborti, conflitti sociali) regna come banalità.

Molti affermano anche qui che il femminismo ha vinto e le voci dissidenti sono poche e flebili. Ma nell'epoca dell'informazioni istantanea i monopoli della conoscenza cadono e i cambiamenti possono essere rapidissimi: come ho detto altre volte, come il forellino nella diga, ignorato per anni ma che in un momento può far crollare tutto l'apparato della menzogna.
Si trovano saggi della B .in italiano  ? ( su internet nn ne ho trovata vati)
Grazie
Al momento no, anche se parla un ottimo italiano. Mi ha dato i diritti di traduzione per l'Italia del suo libro contro il femminismo, se avrò un po' di tempo ne pubblicherò almeno qualche estratto.

* Veramente se ne parla in termini elogiativi, :ohmy: la società è "laica" solo in apparenza.
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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #38 il: Aprile 23, 2017, 09:40:43 am »
Sai chi mi ricordano?
Il movimento di Yukio Mishima in Giappone per il ritorno del Giappone tradizionale,(risoltosi con la morte autoindotta del suo fondatore).
Il maschile a differenza dell femmininile non esiste di per sè,c'è una crisi valoriale e psicologica che spinge gli uomini a cercare nella donna '''il vero sesso forte'',perchè l'uomo ha perso la bussola.
Per me la soluzione alla qm non attiene tanto al femminismo quanto all'uomo di per sè stesso,deve capire chi è e perchè vive crearsi un modello e RISPETTARLO (nota dolente).
Che sia Carlo Magno,Carlo Marx,o Yukio Mishima che fa seppuku l'uomo deve avere un modello
Se no continueremo a vivere in una società in cui l'apice della viralità è il fantomatico sconosciuto vodafonizzato Patrick Dempsey (alzi la mano chi ne aveva sentito parlare prima della pubblicità della vodafone)
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #39 il: Aprile 23, 2017, 09:47:37 am »
''Non si può vivere in una società in cui la somma di valori è costituita da una canzone di Jovanotti''

citazione Svartjugend

soluzione svartjugend:
comunicare con il mondo esterno solo con una tastiera e una tavoletta ouja
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #40 il: Aprile 23, 2017, 10:28:19 am »
Non è un ritorno al passato ma una strategia di sopravvivenza collettiva per il presente. Il seppuku lo sta facendo l'occidente che non fa più figli.
Il maschile a differenza dell femmininile non esiste di per sè,c'è una crisi valoriale e psicologica
L'uomo è un essere simbolico, il codificatore delle leggi e dei rituali, la virilità è un fatto simbolico ancor prima che biologico. La rinascita maschile deve partire da lì:
Per me la soluzione alla qm non attiene tanto al femminismo quanto all'uomo di per sè stesso,deve capire chi è e perchè vive crearsi un modello e RISPETTARLO (nota dolente).
Che sia Carlo Magno,Carlo Marx,o Yukio Mishima che fa seppuku l'uomo deve avere un modello
:drinks:
''Non si può vivere in una società in cui la somma di valori è costituita da una canzone di Jovanotti''
E' il nocciolo della QM, il resto è conseguenza.
''Non si può vivere in una società in cui la somma di valori è costituita da una canzone di Jovanotti''

citazione Svartjugend

soluzione svartjugend:
comunicare con il mondo esterno solo con una tastiera e una tavoletta ouja
Altra soluzione: portare le buone idee fuori dalla tastiera, nel mondo reale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #41 il: Aprile 23, 2017, 18:29:51 pm »
La società dei consumi si basa sulla soddisfazione immediata e acritica delle pulsioni (acquisti), in una parola su una antimaschile mollezza indotta attraverso la regressione dell'essere umano. Ecco perché è una società antimaschile ed ecco perché per cambiare le cose bisogna cambiare i suoi valori di base.

E' molto vero quello che scrivi sulla regressione dell'essere umano, ci deve far riflettere perchè forse è proprio da considerazioni di questo tipo che si può ripartire.

Mi spiego: un ottimo esempio di questa regressione lo possiamo trovare nella recente, capillare, diffusione del gioco d'azzardo: sale bingo, macchinette mangiasoldi in bar, tabaccherie e anche con app telefoniche permettono la soddisfazione immediata e acritica delle pulsioni, come giustamente hai osservato.

Sicuramente il gioco d'azzardo non è un male nuovo: addirittura se ne parla nel Vangelo quando, durante la crocifissione, i soldati tirano a sorte la tunica di Gesù. Non conosco in dettaglio la storia del gioco d'azzardo, ma mi sembra che i governi dei vari Paesi abbiano sempre cercato di tenere sotto controllo questa pratica negativa.
Così era anche in Italia fino a pochi decenni fa: estrazioni del lotto una volta alla settimana, schedina la domenica e Lotteria di capodanno. Poi arrivò la liberalizzazione del vizio e sappiamo tutti come è andata a finire :sick:

Tuttavia, adesso che questo vizio dilaga con conseguenze catastrofiche, si sta formando un'opinione pubblica che chiede di chiudere bische e di non aprirne altre, di impedire ai bar vicini alle scuole di avere slot, e via di questo passo: è la presa di coscienza di cui parlavamo. E il bello è che nessuno può sognarsi di contestarla, perchè parte da una realtà che è sotto gli occhi di tutti. ;)
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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #42 il: Aprile 27, 2017, 10:20:58 am »
Passo al tema centrale affrontato dalla Bignon, la carta dei "diritti sessuali" dell'ONU. Ha esordito dicendo che "non è una moralizzatrice" e i danni di certe derive sono indipendenti dalla morale.

La pseudoliberazione delle donne è cominciata col '68.
La nuova sessualità è il diritto di godere indipendente dalla riproduzione, cui corrisponderà inevitabilmente una riproduzione indipendente dalla sessualità.
I cd. diritti riproduttivi sono in realtà diritti abortivi: le donne non procreano, sopprimono la vita nascente.

Secondo la dichiarazione dei diritti sessuali dell'ONU, il diritto di avere esperienze non potrà negarsi a nessuno. Nota personale: finalmente penserà qualcuno, gli uomini avranno il diritto di avere una donna per legge. Ma che una società femminista che stigmatizza il desiderio maschile fin nelle leggi possa rendere le donne più accessibili è pura illusione. Il risultato sarà ben altro, come spiega la Bignon:

Un giudice potrà mettere il naso nelle questioni sessuali degli uomini come già fa in quelle familiari; ed eventualmente, obbligarli ad avere rapporti su istanza di qualche LGBT (previsione condivisa da Blondet).

Durante i corsi gender si costringono i professori a uscire: c'è qualcosa che non debbono udire? In Francia alcuni genitori sono finiti in prigione per essersi rifiutati di far tornare a scuola i figli onde assistere ai corsi sul gender.
E' una battaglia planetaria, il sesso viene sbattuto in faccia ovunque ed è una violenza verso gli uomini. Altro che minoranze senza voce, tutto passa per l'ONU che si arroga il diritto di interferire nella vita sessuale delle persone. (- Continua :D)


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Offline Warlordmaniac

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #43 il: Aprile 27, 2017, 11:15:53 am »
La parte in blu è molto importante. Dire che le donne "ci hanno superato a sinistra" mentre noi perdiamo tempo, è un concetto totalmente sbagliato, primo perchè loro possono permettersi di dire, su giornali e tv, tutto quello che passa loro per la testa senza subire alcuna conseguenza rilevante e secondo perchè gli uomini lucidi su questi argomenti si contano, percentualmente, sulle dita di una mano. Per cui è questione di mezzi, opportunità e numeri, non di maggiore coscienza femminile. Basterebbe che un giornale di rilevo nazionale desse l'opportunità a qualcuno di noi di scrivere e riportare le stesse cose che scriviamo da anni sul forum e poi vorrei vedere il sorpasso che faremmo noi.
Premesso che nessuna donna mi pare che abbia partorito scritti al livello di quelli di Rino e di Farrell, la questione è la stessa che avviene ad esempio per le cause di stupro ai danni di donne, dove si preferiscono avvocati difensori di sesso femminile. Tanto è chiaro che l'uomo che difende i propri diritti contro il femminismo non ha ancora credibilità perché viene considerato livoroso e con il dente avvelenato contro le donne, si pensa per delusioni sentimentali. Lo schema, per quanto riduttivo e infantile, è ancora vivo e funzionante.
Aggiungo che non basta affatto che un giornale di rilievo nazionale scrivesse articoli antifemministi, prima di tutto perché i giornali cartacei nazionali non hanno rilievo, secondo perché vengono comunque sommersi da indifferenza e quando va bene da critiche radical chic, che, essendo libertari, hanno la supremazia culturale nel Paese; Marcello Veneziani, nel Giornale, ha avuto il coraggio di scrivere che il femminismo, insieme al Nazifascismo e il Comunismo è uno dei tre totalitarismo novecenteschi e l'unico dei tre che si è imposto fino ad oggi, per cui molti non lo percepiscono perché lo danno come scontato. Non mi sembra che sia cambiata una virgola.

Offline giacca

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Re:Una antifemminista parla di diritti sessuali
« Risposta #44 il: Aprile 30, 2017, 21:35:45 pm »
Probabilmente sono aumentate quelle che concepiscono le avventure invece delle relazioni serie, questo ritengo di più dagli anni 80 in poi, ma non ci sono tutte queste interessate a fare esperienza; e poi nei fatti non prendono neanche l'iniziativa.