In rilievo > Padri separati e figli negati - PAS (Sindrome da Alienazione Parentale)
La PAS Non esiste (dicono le femministe)
Cassiodoro:
Sul WEB si e' scatenata un'azione di screditamento sulla Sindrome di Alienazione Genitoriale, piu' nota come PAS.
Molte femministe la vedono come un attacco "a tutte le donne".
Per chi non la conosce trova in rete la definizione e il lavoro di Gardner, che per primo ha teorizzato e lavorato sulla PAS.
Vittorio Vezzetti e' il primo che ha introdotto la PAS nei tribunali italiani e ta facendo un lavoro di divulgazione di questa patologia, di cui sono vittima i bambini.
Interessante botta e risposta: la PAS esiste?
L'opinione di Vittorio Vezzetti, resp. scientifico ANFI e ADIANTUM
Un utente, un po’ arrabbiato, ci scrive:
Omissis… IN ENTRAMBI I TESTI (DSM-IV E ICD-10), LA SINDROME ALIENAZIONE DA
ALIENAZIONE GENITORIALE O PAS:
1) NON E’ PRESENTE,
2) NON E’ CATALOGATA,
3) NON VIENE RITENUTA,
4) NON E’ AMMESSA,
5) NON E’ MENZIONATA!
Anche L’ O.M.S, (Organizzazione MONDIALE della Sanità), non ha fatto stilare la PAS nella sua lista: Questa ed altre Istituzioni Mondiali che definiscono gli obbiettivi clinici e di investigazione, basano l’inserimento di una eventuale nuova classe diagnostica, solo se sono presenti solide basi empiriche. Non soddisfacendo la PAS………nessun criterio necessario, non viene riconosciuta da parte della comunità scientifica internazionale. LA PAS NON ESISTE!
Ringrazio l’utente che, citandomi, mi dà l’opportunità di importanti precisazioni sul tema delle malattie psichiatriche, del DSM, della PAS. Premetto che non sono, come dice l’utente, laureato in Psicologia bensì in Medicina e che mi sono successivamente specializzato in Pediatria.
Il fatto che una situazione clinica non sia citata nella vigente edizione del DSM, evidentemente, non significa che non esista, come semplicisticamente viene detto dall’utente. Basti pensare che, dalla prima edizione del DSM (datata 1950) a quella attualmente in vigore (datata 1994) le malattie incluse nel trattato sono passate da 112 a 374. Pertanto non possiamo certo pensare a una attendibilità assoluta e atemporale del DSM, cosa cui non credono gli stessi redattori visto che lo aggiornano periodicamente, dato che ben 252 malattie –sulla base di mutate situazioni e mutate conoscenze- sono poi entrate a far parte del DSM. Forse che prima non esistevano?
Per spiegare meglio il fatto che la Scienza muta ricordo, ad esempio, che chi era affetto da morbo di Alzheimer, pedofilia, morbo di Gilles de la Tourette nel 1993 poteva non esserlo più nel 1995, visto che il DSM IV mutò radicalmente i criteri diagnostici.
Oppure rammento che, prima del DSM III si poneva diagnosi di schizofrenia per tutti i disturbi psicotici precoci! Col DSM III, inoltre, vennero introdotte la bellezza di altre 32 malattie in un colpo solo!
Mi pare veramente azzardato e antistorico dire quindi che la PAS non esista solo perché non contemplato nell’elenco attualmente in vigore.
Sicuramente due sono i fattori principali per cui una situazione che chiunque può riscontrare come reale non sia ancora entrata nei manuali. La prima è che i due studi più importanti sul tema, nonostante evidenze chiare, non hanno raggiunto, per esiguità di campionamento, la significatività statistica (il famoso 0.005>P). La seconda è che non esiste nessuna azienda farmaceutica che abbia interessi a spingere per l’introduzione della PAS nei manuali e a fare svolgere ricerche in tal senso.
Altre critiche al DSM, infatti, riguardano più direttamente la dimensione etica, intaccando di conseguenza anche la credibilità scientifica dell'opera: la metà degli psichiatri che hanno partecipato alla stesura dell'ultima edizione del DSM ha avuto rapporti economici (tra il 1989 e il 2004, con ruoli di ricercatore o consulente) con società farmaceutiche.
Si tratta di tutti gli psichiatri che hanno curato la sezione del manuale sui disturbi dell'umore e sulle psicosi, definizioni di disturbi che in quegli anni si sono accompagnate all'impennata nelle vendite di farmaci "appropriati". Queste scoperte hanno fatto tornare in auge, negli ultimi anni, il tema delle "malattie finte", disturbi creati ad hoc (attraverso ad esempio un semplice "accorciamento" del cut-off per l'inclusione in una diagnosi) per lanciare nuovi farmaci.
Questo, secondo taluni, potrebbe avere facilitato negli anni l’ingresso di situazioni discusse come l’ADHD (curata farmacologicamente) a discapito della PAS (che non ha nessuno sponsor tra i colossi dell’industria farmaceutica) nel DSM, negli elenchi OMS e ICD-10. Chissà qual è la verità… io non posso avere certezze.
Siamo tutti curiosi di vedere cosa accadrà col DSM V: per ora la PAS è stata considerata malattia solo in Florida ma in tanti Paesi viene comunque considerata condizione pregiudizievole al pari del mobbing o dello stalking (che, ricordo al lettore, non sono malattie psichiatriche ma vengono sanzionate efficacemente da molte legislazioni).
Nel mio piccolo ho fatto pervenire al prof. Barnett di Baltimora, propugnatore dell’ingresso della PAS nel DSM V, alcune evidenze sul tema che credo utilizzerà,unitamente ad altre migliaia, nella consensus conference dell’American Academy of Psychiatry.
Fino a non pohi anni fa l'omosessualita' era inserita nell'elenco delle malattie dell'OM.S..... oggi non e' piu' considerata una malattia.......
Jason:
--- Citazione ---Molte femministe la vedono come un attacco "a tutte le donne".
--- Termina citazione ---
E chiaramente usano sempre questa scusa quando si tratta di punire le donne che fanno del male: odio verso il genere femminile ( ma chi? dove ? Quando ? Chi ha parlato di sterminio delle femmine ? Si parla di punire le donne che non fanno vedere i figli al padre per ragioni senza senso) , maschilismo, misoginia, eccetera eccetera. Poi quando una madre veramente è una stronza patentata, inventano miliardi di scuse.
LE donne per bene sono favorevoli alla PAS , senza dubbio.
Jason:
26.05.10Sindrome di alienazione parentale (Sap), la malattia inventata!Post in Omicidi sociali & Fem/Activism & Misoginie at 22:47 :: 點閱次數 (31)
Da Infopino (leggi anche delle madri di Madrid contro la Pas o Sap, che in italia pdl e lega vogliono introdurre obbligatoriamente nella cause di affido). L'articolo è del 2006, data in cui in italia fu approvata la legge sull'affido condiviso. Quanto è scritto si sta verificando:
I bambini non sono né ventriloqui né burattini di genitori, psicologi, periti o altri adulti "manipolatori." A questo pretende ridurrli l'inesistente "sindrome di alienazione parentale" conosciuta come SAP ed utilizzata da avvocati e periti difensori di abusanti di bambini.Questa sindrome é inesistente perché una sindrome è l'insieme di sintomi e segni caratteristici di una malattia. Non è solo inesistente come sindrome ma allude anche ad una malattia inesistente: "l'alienazione parentale".
Questa "sindrome" inventata da un nordamericano, Richard Gardner, che giustificando la pedofilia come un particolare orientamento sessuale, si é diffusa danneggiando sin da 1987 molti bambini abusati di tutto il mondo. Utilizzata da "professionisti" (psicologi, psichiatri, periti, "testimoni esperti", avvocati) che non possono ignorare il danno che procurano, la SAP é stata presa in considerazione da giudici che necessariamente devono basare le loro conclusioni su dichiarazioni di "esperti", ed é stata utile solo per la difesa degli abusanti.
Ci sorprende che sino ad ora le associazioni professionali del nostro paese non abbiano manifestato il loro più energico ripudio a questa invenzione che non solo non ha nessun fondamento scientifico, ma evidenzia una assoluta ignoranza della Psicologia e Psichiatria Infantile. Al contrario si sono attivate associazioni come l'APA, Associazione Americana di Psicologia, e l'AAM (Associazione Medica Americana) A queste si é sommato il "backlash" dell'Argentina, continuatore di quanto era stato fatto in altri paesi, prendendo l'avvio quando i sospetti e le accuse di abuso sessuale infantile cominciarono a coinvolgere settori dell'alta società. La sentenza della città di Mar del Plata che lasciò libero un professore di educazione fisica che per noi (che ci basiamo su antecedenti e bibliografia seria e scientifica) é un abusante, dovrebbe allertarci su prossime assoluzioni basate sulla SAP.
Sicuramente la difesa di chi abusa sessualmente di bambini utilizzerà la stessa strategia: screditare le dichiarazioni dei bambini abusati, dei professionisti seri, delle genuine testimonianze di esperti. Per tutto questo vogliamo allertare la popolazione affinché non si lasci ingannare da professionisti di dubbia rigorosità scientifica.
Lic. Monica L. Creus Ureta, MN 6789. Psicologa, (U.B.A, Buenos Aires, Argentina)
Lic. Isabel Monzón MP: 6879, Psicologa, (U.B.A, Buenos Argentina)
Lic. Pilar Vendrell MN 1789, Psicologa, (U.B.A, Buenos Argentina)
Lic. Margarita Urano, CI 6262509, (Psicologa, Buenos Aires, Argentina)
Lic. Sonia Vaccaro, MN 8298, Psicologa - Commissione per l'Investigazione del Maltrattamento, (Madrid, Spagna)
Lic. Cristina Gaffner, Psicologa - M.P.00055
Lic. María Teresa Gutiérrez, in Educazione, CI 16443826, (Buenos Aires, Argentina)
Norma Beatriz Giuffre CI 16.206.172 impresaria (Buenos Aires, Argentina)
Francisco Di Miguel Morale commerciante (Valencia, España)
Romina Vázquez Ayala CI 32.486.182 Giornalista, (Bahía Blanca, Argentina)
Lic. Ester Nani, CI 5726753, Psicologa, (Buenos Aires. Argentina)
seguono più di 600 firme!
Il testo di una lettera inviata a una serie di istituzioni Istituzioni che si occupano del tema e problema degli abusi sessuali commessi su bambini:
Stimati Coleghi, da già troppi anni, assistiamo in silenzio alla costruzione di un mito teorico. Un'invenzione generata per assistere genitori separati dai loro figli in divorzi controversi nei quali il padre era accusato di abusare del proprio figio: la chiamata "sindrome di alienazione parentale" (SAP). Gardner, ed i suoi libri pubblicati da lui stesso, ha dato la possibilità a molti psicologi di dedicarsi a scrivere libri e dare conferenze, costruendo, con le loro repliche, "un mito", invece di dire chiaramente che si tratta di una sindrome inesistente che non può essere scientificamente riconosciuta, di una malattia che non può essere riconosciuta come tale.
Altri professionisti meno scrupulosi hanno presentato la SAP in giudizi,in pubblicazioni, nei mezzi di divulgazione, come una "verità irrefutabile",anche se non risponde a nessuna verità scientifica accertabile e, quello che è peggiore, che contraddice tutto quello che fino ad oggi sappiamo circa la psicologia e la psichiatria infantile. La SAP é usata per permettere le assoluzioni di prevaricatori di bambini ed i progetti di rivincolazione di prevaricatori con i loro figli; per creare associazioni che riuniscono genitori prevaricatori e si incaricano di diffondere la SAP come se fosse una verità scientifica.
Il silenzio delle istituzioni che raggruppano professionisti della salute mentale, non prendendo posizione davanti a questa aberrazione pseudoscientífica, ha permesso la pomozione di pubblicazioni aberranti così che centinaia di bambini sono stati abusati e vittimizzati un'altra volta. L'abuso sessuale infantile ci aggredisce in una maniera insopportabile. La nostra condizione di nevrotico fa che ci risulti non solo inammissibile ma anche impensabile. Come mi ha insegnato la mia cara Isabel Monzón, il peccato della buona gente è non riuscire a vedere il male dove c'é.
Sicuramente, quando no si é professionisti, la nostra prima reazione sarà quella di pensare: "questo non può essere possibile", "questo bambino sta inventando", "come questa persona tanto corretta può essere capace di " Come professionisti non ignoriamo la perversione e sappiamo bene che è quasi impossibile che un bambino inventi un abuso sessuale dove non c'é stato; che madri e genitori non hanno la capacità di "alienare" i loro figli senza che questo diventi evidente. Le testimonianze dei bambini abusati, victimizati più volte, non risultano credibili per molti giudici, ceh, in molti casi, ignorano le perizie ed anche tutto ciò che é sostenuto dalla psicologia infantile e credono che i bambini mentono per una loro propensione a fabulare.
Dovrebbe essere nostro obbligo, come professionisti della salute mentale, contribuire alla formazione degli operatori, distruggendo miti, sostenendo con impegno ciò che le teorie ci hanno insegnato, non ammettendo che si continui a propagare una falsa "teoria", una falsa sindrome di una malattia inesistente. Per questo motivo Vi sollecitiamo a diffondere e a far pubblica la vostra posizione davanti alla SAP.
Lic. Monica Laura Creus Ureta
No ASI*
Per adesioni asino@fibertel.com.ar *
Vogliamo invitarVi a condividere questa campagna contro l'abuso sessuale infantile (A.S.I.) che abbiamo chiamata "No ASI" La campagna consiste nel riuscire a dare la massima diffusione al tema,unire adesioni e firme alla lettera. Proponiamo anche l'uso di un nastro bianco molto vicino al cuore come manifestazione permanente contro l'abuso sessuale infantile.
Massima attenzione perchè queste vogliono continuare a tenere il popolo con l'inganno femminista. Come lo spiegate il suicidio di 1000 padri separati ogni anno in europa ? Vigilare, l'affido condiviso è una cosa importantissima e chi ne è contrario è sessista.
COSMOS1:
La PAS (Parental Alienation Syndrome = Sindrome da Alientazione del Genitore) non esiste, dicono le femministe, in prima fila le zapateriste.
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/05/30/l-associazione-spagnola-di-neuropsichiatria-contro-la-sap-o-pas-e-la-terapia-della-minaccia
--- Citazione ---30.05.10
L'Associazione Spagnola di Neuropsichiatria contro la Sap (o Pas) e la Terapia della minaccia
Post in Omicidi sociali & Fem/Activism & Iniziative & Misoginie at 10:42 :(53)
Negli stessi giorni in cui in Spagna nasce la Red de Madres Damnificadas por el pretendido Síndrome de Alienación Parental (SAP) la AEN (Asociación Española de Neuropsiquiatría) si pronuncia pubblicamente contraria all'uso clinico e legale della cosiddetta PAS o SAP. Nella sua dichiarazione la AEN denuncia il fatto che in Spagna, e non solo, si stanno infiltrando nelle sentenze di separazione e divorzio argomenti per il cambio della custodia dei figli/e e altre azioni legali di enorme ripercussione sui minori, che sono rifiutati da una ampia maggioranza dei professionisti della salute mentale.
Secondo i medici della AEN la teoria della Sap è un “castello in aria” le cui ben poco solide fondamenta sono le opinioni personali e le autocitazioni del suo inventore R. Gardner. La Sap è un serio tentativo di medicalizzare quella che è una lotta di potere per l'affidamento dei figli. Si tentano di spiegare le dinamiche complesse di interazione familiare in termini di “programmazione” del bambino/a compiuta dal coniuge “alienante” con lo scopo di denigrare il coniuge “alienato”. Per i membri della AEN questo è un abuso dell'utilizzo dello “psichiatrico-psicologico” che evita di tenere in considerazione il ruolo che ricopre nel conflitto il coniuge considerato “vittima”. Un bella scappatoia nel caso in cui questi sia un maltrattante e la separazione avvenga in seguito a dinamiche di violenza domestica.
Si accusa inoltre l'esplicita differenza di genere supposta nella Sap: sono “le donne che odiano gli uomini” a “programmare” i figli e ogni tentativo di ribellarsi alla perdita della custodia da parte della madre è una prova di questa “programmazione” mentre ogni rifiuto o disagio dei figli o delle figlie nei confronti del padre ne è una ulteriore conferma. Ma Gardner non si ferma qui: addirittura anche i terapeuti che argomentano contro la Sap sono vittime della medesima “programmazione”. Praticamente, contro ogni teoria scientifica, la Sap è costruita in maniera tale che nulla può essere rifiutato perché qualsiasi critica lo converte automaticamente in verità.
La “terapia” che propone e che lui stesso chiamò “della minaccia” elimina qualsiasi possibilità di uscita per un/a bambino/a da una situazione di abuso. Minacciarlo/a con l'incarcerazione o la perdita della custodia da parte del genitore con cui ha il rapporto più forte (generalmente la madre) lo/la obbliga ad accettare la relazione con il genitore maltrattante, presumibilmente violento o abusante.
In base a queste premesse la AEN afferma che la Sap così come la inventò Gardner non ha nessun fondamento scientifico e la sua applicazione comporta gravi conseguenze di fronte ai giudici.
Il documento si chiude con alcune raccomandazioni: rivolgendosi agli psichiatri/psicoterapeuti si chiede di riportare ai giudici argomentazioni basate su teorie scientificamente comprovate e non mere ripetizioni di ricette semplicistiche e che si faccia informazione nei circoli dei professionisti della salute mentale e della giustizia su come si arrivò alla costruzione di questa presunta sindrome e delle gravi conseguenze della sua applicazione, offrendosi come punto di partenza per la nascita di un gruppo di ricerca per approfondire il tema da un punto di vista, finalmente, scientifico.
In Spagna professionisti, mamme e associazioni femministe si stanno mobilitando per creare una corretta informazione e una forte opposizione a chi vorrebbe, ricorrendo alla Pas, imbavagliare e ridurre al silenzio donne, bambini e bambine.
--- Termina citazione ---
Evidentemente per le paucineuroniche:
* non è vero che le madri sono le affidatarie nella stragrande maggioranza dei casi
* le donne non nutrono mai alcun rancore nei confronti dell'uomo da cui si separano
* le donne non scaricano mai il loro rancore sui figli
* i figli non vengono mai influenzati dal rancore materno nei confronti del padre
* i bambini in famiglie separate riescono male a scuola, hanno spesso problemi psicologici, si suicidano con più frequenza, vanno più spesso in galera, per caso, la conflittualità famigliare non c'entra per nulla
http://www.paskids.com/
--- Citazione ---What is Parental Alienation Syndrome (PAS)?
This is the definition of PAS as described by R.A. Gardner who discovered the syndrome and has become an expert in dealing with the issue.
Gardner's definition of PAS is:
"The parental alienation syndrome (PAS) is a disorder that arises primarily in the context of child-custody disputes. Its primary manifestation is the child's campaign of denigration against a parent, a campaign that has no justification. It results from the combination of a programming (brainwashing) parent's indoctrinations and the child's own contributions to the vilification of the target parent."
(Excerpted from: Gardner, R.A. (1998). The Parental Alienation Syndrome, Second Edition, Cresskill, NJ: Creative Therapeutics, Inc.)
Basically, this means that through verbal and non verbal thoughts, actions and mannerisms, a child is emotionally abused (brainwashed) into thinking the other parent is the enemy. This ranges from bad mouthing the other parent infront of the children, to withholding visits, to pre-arranging the activities for the children while visiting with the other parent.
--- Termina citazione ---
icarus.10:
--- Citazione ---Donne e uomini a Madrid in piazza per dire No alla Sap e alla Terapia della Minaccia!
L'appuntamento è fissato per le 19, in tante arrivano in anticipo, è la prima volta che scendono in piazza e per l'occasione la maggior parte indossa una maglietta bianca.
Le persone che si uniscono al gruppo iniziale sono molto eterogenee: dalle adolescenti a donne più anziane, c'è anche una buona rappresentanza maschile.
Quando il numero inizia ad aumentare le organizzatrici dispongono dei lumini in circolo di fronte alla sede del Consiglio della Magistratura e partono gli interventi al megafono. Si alternano riflessioni politiche e di informazione su cosa è il fenomeno di criminalizzazione delle madri e i danni dell'applicazione della Sap a racconti di vicende personali. Molte lanciano un appello a tutte le associazioni di donne ad unirsi alla loro protesta ribadendo che la perdita di diritti che l'applicazione della Sap implica non riguarda solo le donne che in questo momento hanno perso la custodia dei loro figli e sono sotto processo ma tutte quante, perchè questa è solo una delle tante forme con cui il neomaschilismo si manifesta.
L'appello di partecipazione è rivolto anche alle singole persone presenti per coinvolgere amiche, conoscenti e parenti perchè tutte e tutti siamo coinvolti e non dobbiamo delegare la risoluzione di problematiche che affettano nel profondo la vita delle persone. E' ribadito che lo stesso appello è rivolto ancha agli uomini e ai padri, perchè le madri vogliono che i padri si prendano cura dei figli, che li crescano con amore e rispetto e creino relazioni altrettanto piene di affetto e rispetto con le loro compagne, perchè la violenza a cui i figli assistono nelle case si ripercuote su di loro, ne sono altrettanto danneggiati: si chiama violenza assistita. Tutte avrebbero voluto compartire il lavoro di crescita e di cura e non scoprire con amarezza che questo interesse emerge solo nel momento della separazione.
Le storie raccontate sono storie di resistenza, toccanti, senza pietismi. Molte donne hanno avuto il coraggio di prendere in mano un megafono, mostrarsi pubblicamente e condividere esperienze che hanno travolto profondamente le loro vite. Tra le tante, ne raccontiamo una sola, perché i moltelici piccoli dettagli che le distinguono, e che chi le racconta tiene sempre tantissimo a sottolineare, nascondono una trama comune che è evidente. Una madre ha deciso di separarsi dal marito violento e di denunciarlo. La figlia ha testimoniato con lucidità le scene di violenza alle quali è stata costretta ad assistere. Una lucidità che -sostiene il padre e con lui il giudice- non può provenire spontaneamente da una bambina tanto piccola. La madre è stata accusata di aver "plagiato" la figlia, di averla convinta di aver visto cose che non sono mai successe. Il padre ha ottenuto la custodia della bambina, purché restasse a Madrid. Lui l'ha portata a vivere con sé all'estero. Il giudice non ha intenzione di prendere provvedimenti al riguardo. La bambina, stupita e disperata ha raccontato alla madre che le hanno detto che le cose che ha raccontato non sono successe davvero, che è stata lei a convincerla ripetendogliele all'infinito. Che i suoi ricordi e le sue paure sono solo una allucinazione.
Domanda la madre, prima di finire il suo racconto: cosa deve fare un uomo perché gli venga tolto l'affidamento? Se commettere violenze, violare disposizioni giudiziali, tentare di uccidere la moglie e in alcuni casi purtroppo con successo, se tutto questo non basta, perché per una donna è sufficiente che venga messa in dubbio la denuncia di queste stesse stesse violenze subite, assieme alla parola dei suoi figli, perché gli vengano allontanati? Chi è il soggetto da difendere, chi è il soggetto che la PAS vuole difendere? Come ci si può difendere da una accusa che non deve dimostrare nulla, ma che invece interpreta ogni tentativo di difesa come una conferma della "programmaticità" della madre? Lasciare alla difesa il compito di provare la non esistenza della accusa è il marchio riconoscibile del sopruso e va molto di moda negli ordinamenti totalitari.
La realtà è che, quando a denunciare è una donna, che sia per violenza domestica, molestie sul luogo di lavoro o stupro, è lei a finire sul banco degli imputati, a dover dimostrare di non esserselo inventato o ancor peggio meritato (come se questo giustificasse la violenza).
La giornata si conclude con l'invito a tornare in piazza ogni ultimo lunedì del mese per continuare a lottare, sempre più numeros* e consapevoli.
--- Termina citazione ---
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/06/02/donne-e-uomini-a-madrid-in-piazza-per-dire-no-alla-sap-e-alla-terapia-della-minaccia#Comments
Insomma per le FikeSekke:
1) Ogni papà, specie se separato, è un violento e come tale è una "minaccia" per l'ex moglie e i figli.
2) Quando si tratta di una denuncia da parte di una donna al marito, lei non deve dimostrare la veridicità dell'accusa nei confronti del marito. Ma basta e avanza la sua dichiarazione.
3) Non esistono donne bugiarde e approfittatrici. Sono tutte candide, oneste e incapaci di mentire. Pertanto non esistono le false accuse.
Infine hanno pure la sfacciataggine di affermare che in caso di denuncia le donne sarebbero costrette a dimostrare di non mentire. Magari fosse così. Significherebbe che esisterebbe ancora lo stato di diritto, cioè che l'accusatore deve dimostrare la veridicità dell'accusa, e non viceversa. Onere della prova. Invece, guarda caso, proprio per quanto concerne i reati sessuali, quelli di violenza domestica e stalking, le leggi in tutti i paesi occidentali, sono fortemente sbilanciate a favore delle donne denunzianti, tant'è che basta la semplice denuncia di violenza sessuale per far scattare l'obbligo del carcere preventivo(Decreto Anti Stupro del marzo 2009, del loro "odiato" Berlusconi), di quella di stalking o minacce per far scattare l'allontanamento dell' ex marito e quindi l'automatica perdita di casa, figli.. E che di fronte ai tanti casi di false accuse, non una, ripeto, non una delle calunniatrici, è stata mai incriminata per Calunnia. Pertanto queste invasate hanno pure la sfacciataggine e la faccia di bronzo di fare queste affermazioni:
--- Citazione ---La realtà è che, quando a denunciare è una donna, che sia per violenza domestica, molestie sul luogo di lavoro o stupro, è lei a finire sul banco degli imputati, a dover dimostrare di non esserselo inventato
--- Termina citazione ---
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