Autore Topic: Sandro Bellassai  (Letto 1589 volte)

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Offline Faust

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Sandro Bellassai
« il: Agosto 19, 2016, 22:36:04 pm »
Ecco un altro zerbino da aggiungere alla lista. Vomitevole.
Il cognome, "Bellassai", fa pensare ad una stirpe di cicisbei.

http://www.universitadelledonne.it/belassai.htm

Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

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Re:Sandro Bellassai
« Risposta #1 il: Agosto 20, 2016, 00:17:14 am »
Tutti zerbini che spariranno come neve al sole quando, collassando il modello di sviluppo occidentale ed essendo ripristinate forme di
autoproduzione e di consumo e quindi un modello di società patriarcale, non troveranno nè un ruolo nè un posto. Il nostro autore di
questo gioiello di maschiopentitismo per sopravvivere sarà anche disposto a fare l'eunuco tenutario dell'harem di uno sceicco arabo.
Anche perchè non sarebbe in grado di fare niente altro. 

Offline COSMOS1

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Re:Sandro Bellassai
« Risposta #2 il: Agosto 22, 2016, 09:41:56 am »
credo che dobbiamo fare un po' di lavoro in più, non basta l'anatema

certo, la crisi della virilità è un possibile oggetto di studi
il problema è se il punto di partenza sia il dogma femminista che la crisi e la scomparsa della virilità siano in sè in bene, o no
bisogna dire che nessun dogma fa bene alla scienza...

in ogni caso non credo che sia male approfondire il tema
Dio cè
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Offline Faust

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Re:Sandro Bellassai
« Risposta #3 il: Agosto 24, 2016, 01:17:24 am »
A mio avviso il problema è semplice. Il testosterone fa bene al corpo e alla mente. Numerosi dati lo confermano.
Solo che vengono fatte tutte menate sul colesterolo, sui benefici della soia e sul far passare l'aggressività per malattia e semplicemente gli uomini si sentono dire in continuazione che a loro farebbe male tutto quello che in realtà fa bene.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche