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La superdonna onnivincente e rappresentativa ha fatto FLOP

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Massimo:
Si sono infranti l'altra notte i sogni di gloria di Federica Pellegrini: da tutti additata come l'emblema della donna onnivincente e femminile la quale nuota e conquista trofei con la stessa disinvoltura con la quale porta scarpette eleganti con i tacchi alti non è riuscita nemmeno ad
ottenere un volgarissimo bronzo: è arrivata quarta e sul podio non c'è salita. Peccato. Per lei. Ma mi frego le mani di gusto pensando a come si sia arenata la macchina mediatica costruita tutta intorno a lei, come la Banca Mediolanum attorno al cliente (si presume). Dopo il
successo parziale di Tania Cagnotto e compagna (medaglia d'argento), mai ottenuto in un'Olimpiade, la medaglia d'oro per la Pellegrini non
poteva e non doveva mancare, tenuto conto dell'incensamento che ne hanno fatto i me(r)dia nazionali. A lei e a nessun'altra (soprattutto a
nessun ALTRO) doveva spettare l'onore di portare all'Italia la duecentesima medaglia d'oro. Invece la "divina" cosa fa? Fallisce. Nemmeno
la soddisfazione di portare a casa uno schifosissimo bronzo, toccato a qualcun'altra, a quanto pare battibilissima. Forse la Pellegrini aveva
risentito della pressione mediatica su di lei. Forse le aspettative, eccessive, l'hanno scaricata, invece di motivarla. Sta di fatto che a portare
a casa la 200 medaglia d'oro è stato Fabio Basile. Impresa stupenda? Macchè: in quanto maschio ha fatto solo "quello che doveva fare".

Faust:
O forse a furia di incarnare la figura di donna vincente ha trascurato gli allenamenti.  :lol:

Oppure si tratta semplicemente dell'età. Il corpo femminile perde il vigore giovanile rapidamente, così come rapidamente lo acquisisce.

Frank:

--- Citazione da: Massimo - Agosto 10, 2016, 12:48:44 pm ---Si sono infranti l'altra notte i sogni di gloria di Federica Pellegrini: da tutti additata come l'emblema della donna onnivincente e femminile la quale nuota e conquista trofei con la stessa disinvoltura con la quale porta scarpette eleganti con i tacchi alti non è riuscita nemmeno ad
ottenere un volgarissimo bronzo: è arrivata quarta e sul podio non c'è salita. Peccato. Per lei. Ma mi frego le mani di gusto pensando a come si sia arenata la macchina mediatica costruita tutta intorno a lei, come la Banca Mediolanum attorno al cliente (si presume). Dopo il
successo parziale di Tania Cagnotto e compagna (medaglia d'argento), mai ottenuto in un'Olimpiade, la medaglia d'oro per la Pellegrini non
poteva e non doveva mancare, tenuto conto dell'incensamento che ne hanno fatto i me(r)dia nazionali. A lei e a nessun'altra (soprattutto a
nessun ALTRO) doveva spettare l'onore di portare all'Italia la duecentesima medaglia d'oro. Invece la "divina" cosa fa? Fallisce. Nemmeno
la soddisfazione di portare a casa uno schifosissimo bronzo, toccato a qualcun'altra, a quanto pare battibilissima. Forse la Pellegrini aveva
risentito della pressione mediatica su di lei. Forse le aspettative, eccessive, l'hanno scaricata, invece di motivarla. Sta di fatto che a portare
a casa la 200 medaglia d'oro è stato Fabio Basile. Impresa stupenda? Macchè: in quanto maschio ha fatto solo "quello che doveva fare".

--- Termina citazione ---

Massimo, premesso che condivido le tue parole, va detto che in realtà la sopravvalutata Federica Pellegrini non ha affatto risentito della pressione mediatica su di lei, tantomeno ha "fallito".
La verità vera è che quelli sono i suoi tempi limite, oggi come in passato.
In merito riporto questo articolo pubblicato su OA.
http://www.oasport.it/2016/08/nuoto-155-e-davvero-la-dimensione-in-tessuto-di-federica-pellegrini/rio-2016/


--- Citazione ---Nuoto: 1’55” è davvero la dimensione in tessuto di Federica Pellegrini
Pubblicato il 10 agosto 2016 da Francesco Caligaris alle ore 04:53 in Acquaticità, Nuoto
E’ andata così: quarto posto in 1’55”18 con il bronzo a 1’54”92. E’ andata malissimo: delusione per una medaglia che, cronometro alla mano, continua a sembrare più che alla portata. Del resto lo ha dichiarato a caldo Federica Pellegrini stessa: “Podio fattibilissimo“. E allora cosa può essere successo alla fuoriclasse azzurra nella finale dei 200 stile libero a Rio 2016?

E’ successo che, probabilmente, la sua vera dimensione in tessuto è l’1’55”. Quel muro, quello per scendere a 1’54”, negli ultimi mesi ha rappresentato più un’ossessione che un sogno, per parafrasare José Mourinho, probabilmente perché punzecchiata nell’orgoglio vedendo i super tempi di Katie Ledecky e Sarah Sjoestroem. Quel muro l’ha anche frantumato, volando a 1’54”55 al Trofeo Settecolli di fine giugno, ma ora ciò che resta di quella (inutile) prestazione è solo l’eccezione, non la regola.

Perché la regola senza costumoni (in poliuretano, quasi un altro sport, è ancora suo il record del mondo in 1’52”98), infatti, dice: oro ai Mondiali di Shanghai 2011 in 1’55”58, argento ai Mondiali di Barcellona 2013 in 1’55”14, argento ai Mondiali di Kazan 2015 in 1’55”32, oro agli Europei di Budapest 2010 in 1’55”45, oro agli Europei di Debrecen 2012 in 1’56”76, oro agli Europei di Berlino 2014 in 1’56”01, oro agli Europei di Londra 2016 in 1’55”93. E anche agli ultimi Assoluti di Riccione, nel tentativo di spaccare il mondo, si era fermata a 1’55”30.

Ecco: il palmarès non di discute, anzi. Ma la dimensione cronometrica, da stanotte ce n’è la conferma, non vale la medaglia olimpica. Questione di numeri, prima di tutto.
--- Termina citazione ---

Riguardo alle solite puttanate dei giornalisti (e delle giornaliste), va sottolineato che i suddetti hanno definito la statunitense Katie Ledecky, l' "anello di congiunzione tra il nuoto maschile e quello femminile"...  :doh:
Questo a causa delle sue prestazione decisamente superiori a quelle delle colleghe; prestazioni che alcuni definiscono "da uomo".
Il che è ridicolo, innanzitutto perché le prestazione dei nuotatori di sesso maschile sono ben superiori alle sue; poi perché il divario esistente oggi tra i due sessi, ad esempio sulla distanza dei 400 stile libero, è più o meno lo stesso che c'era verso la fine degli anni Settanta.

https://it.wikipedia.org/wiki/Progressione_del_record_mondiale_dei_400_m_stile_libero

Record maschile negli anni 1977-1979

--- Citazione ---3'51"56 Brian Goodell    Stati Uniti Stati Uniti    27 agosto 1977
--- Termina citazione ---

--- Citazione ---3'51"40 Vladimir Sal'nikov    URSS    19 agosto 1979
--- Termina citazione ---

Record femminile negli anni 1978-1980


--- Citazione ---4'08"91 Petra Thümer    Germania Est Germania Est    17 agosto 1977
--- Termina citazione ---

--- Citazione ---4'06"28 Tracey Wickham    Australia Australia    24 agosto 1978
--- Termina citazione ---

Record maschile odierno.
 

--- Citazione ---3'40"07 Paul Biedermann    Germania   26 luglio 2009
--- Termina citazione ---

Record femminile odierno.


--- Citazione ---3'56"46 Katie Ledecky    Stati Uniti  7 agosto 2016
--- Termina citazione ---

@@

Tra laltro, verso la fine degli anni Novanta e i primi anni del XXI secolo, il divario tra i due sessi era tornato ad aumentare in favore degli uomini.


--- Citazione ---3'40"08 Ian Thorpe    Australia Australia    30 luglio 2002

--- Termina citazione ---


--- Citazione ---4'03"85 Janet Evans    Stati Uniti Stati Uniti
--- Termina citazione ---

Il record mondiale femminile restò imbattuto per 18 anni, dal 1988 al 2006.
Diciamo pure che tra i due sessi esiste un "effetto elatico".
Un giorno arriverà un nuotatore maschio capace di nuotare i 400 stile libero in meno di 3'40 e secondo alcuni esperti si potrà scendere anche a 3'38-3'37.
Tempo al tempo.

giuspal:

--- Citazione da: Frank - Agosto 10, 2016, 14:13:26 pm ---Massimo, premesso che condivido le tue parole, va detto che in realtà la sopravvalutata Federica Pellegrini non ha affatto risentito della pressione mediatica su di lei, tantomeno ha "fallito".
La verità vera è che quelli sono i suoi tempi limite, oggi come in passato.
In merito riporto questo articolo pubblicato su OA.
http://www.oasport.it/2016/08/nuoto-155-e-davvero-la-dimensione-in-tessuto-di-federica-pellegrini/rio-2016/

Riguardo alle solite puttanate dei giornalisti (e delle giornaliste), va sottolineato che i suddetti hanno definito la statunitense Katie Ledecky, l' "anello di congiunzione tra il nuoto maschile e quello femminile"...  :doh:
Questo a causa delle sue prestazione decisamente superiori a quelle delle colleghe; prestazioni che alcuni definiscono "da uomo".
Il che è ridicolo, innanzitutto perché le prestazione dei nuotatori di sesso maschile sono ben superiori alle sue; poi perché il divario esistente oggi tra i due sessi, ad esempio sulla distanza dei 400 stile libero, è più o meno lo stesso che c'era verso la fine degli anni Settanta.

https://it.wikipedia.org/wiki/Progressione_del_record_mondiale_dei_400_m_stile_libero

Record maschile negli anni 1977-1979
Record femminile negli anni 1978-1980

Record maschile odierno.
 
Record femminile odierno.

@@

Tra laltro, verso la fine degli anni Novanta e i primi anni del XXI secolo, il divario tra i due sessi era tornato ad aumentare in favore degli uomini.

Il record mondiale femminile restò imbattuto per 18 anni, dal 1988 al 2006.
Diciamo pure che tra i due sessi esiste un "effetto elatico".
Un giorno arriverà un nuotatore maschio capace di nuotare i 400 stile libero in meno di 3'40 e secondo alcuni esperti si potrà scendere anche a 3'38-3'37.
Tempo al tempo.

--- Termina citazione ---

Quello che adoro dei post di Frank è il fatto che mettono a tacere le chiacchiere elencando i fatti documentati nudi e crudi, inoltre mi fanno apprendere nozioni del mondo sportivo che fino a ieri ho sempre ignorato. Grazie 

Faust:
Quando avevo 15-16 anni, 1' 55'' ai 200 stile libero lo si faceva fra maschi coetanei senza nemmeno primeggiare sul piano regionale.

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