Autore Topic: Le poesie e gli aforismi di Salar  (Letto 86031 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #195 il: Agosto 11, 2017, 23:17:36 pm »
Assassini della notte
della bellezza
dell'amore
involucri immondi di veleno
che avete sputato
in faccia a Dio
alle sue geometrie perfette
alle stelle.
Inquietanti ombre
venute dal grembo informe
del vuoto creatore
puoi sentire
il loro semplice sguardo
mentre si posa
su di te
e rabbrividire
al pensiero
che quella cosa
sta posando il suo sguardo mefitico
su di te.

https://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2017/08/ai-ragni.html
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #196 il: Agosto 15, 2017, 22:06:49 pm »
Che un emerito sconosciuto,debba a 9200 km da Providence accollarsi da solo il peso dell'apologetica di quello che è probabilmente il più grande scrittore di sempre,è ridicolo ma io ci provo lo stesso.
Fra gli accusatori di Lovecraft spicca il solito coglione saputello d'oltralpe,Houllebeck,scrittore mediocre e di mediocri intuizioni famoso solo per aver sparato a zero sull'Islam reo di essere l'unica struttura conservatrice rimasta in seno ad un'umanità OGM in preda al febbrile delirio pianificato dalle elites.
Il bello è che Houllebeck  lo fa dopo aver scagliato l'anatema massimo concepibile al giorno d'oggi,ovvero,''razzista'' credendo di insozzare in questo modo la memoria del Maestro.
Analizziamo quali sarebbero i principali difetti del Maestro secondo l'illuminato d'oltralpe:
Lovecraft è razzista
Lovecraft odia la vita
Lovecraft è misantropo (il che basta già a scagionarlo dall'accusa di razzismo,lui non odia qualcuno in particolare odia tutto il genere umano e basta,reo di essere mediocre e stupido).
Nei suoi romanzi non compaiono donne.
Nei suoi romanzi il sesso e l'amore sono inesistenti.
Pur essendo americano,non parla mai di denaro.

Ecco, se dovessi fare un decalogo di un libro ben fatto concluderei che queste sono le premesse per discriminare un libro interessante da uno degli sterili sprechi di corteccia di pino che popolano le nostre librerie.
Lovecraft è razzista?
Embè? tutti quelli che hanno un cervello funzionante lo sono.
E' brutto dirlo ma le razze non sono tutte uguali,c'è voluto il premio Nobel Francis Crick,noto per aver scoperto la struttura del dna per rimarcarlo,affiancando la sua considerazione con un monito ''avoid boring people'',ovvero evitate i noiosi.
Come alcuni noiosissimi saputelli d'oltralpe.
O come gli psicanalisti,per esempio.
Sapete perchè la psicanalisi è diventata famosa?
Perchè la maggior parte delle pazienti di Freud erano donne,e tutti erano presi dalla fregola pruriginosa di sapere cosa alberga nella psiche femminile.
Nyarlathotep,il caos strisciante, avrebbe detto Lovecraft.
E invece no Freud ha tirato l'ossobuco nella stanza dei cani:nella psiche femminile c'è il sesso,il sesso!
Stappiamo la bottiglia di champagne!
Non sono frigide,semplicemente inibite dall'oppressione patriarcale!
Su questo colossale errore si è costruita la rivoluzione sessuale,rivoluzione in cui le donne si sono sì liberate,ma liberate dal sesso appunto.
Questa fastidiosa proiezione maschile che ha voluto vedere in loro belve assatanate e ninfomani quando ci trovavamo di fronte ad un esercito compassato di algide e presuntuose segretarie.
Lovecraft le ha ignorate per una semplicissima motivazione:la donna è troppo ancorata al mondo reale e al suo dio quattrino per poter essere credibile nel ruolo di colei che tenta la soglia dell'universo sensibile a suo rischio e pericolo.
In secondo luogo chiariamoci,il tipo di romanzi di Lovecraft è antitetico a quello dei romanzieri russi e europei,non c'è nessun interesse ad approfondire la struttura psicologica dei personaggi maschili o femminili che siano.
Quello di Lovecraft non è un viaggio dentro la mente umana,il mondo e le consuetudine che ne derivano,ma un viaggio al di fuori di essa.
Consustanziale all'affermarsi della scienza che viene definita da Werner Heisenberg come un tentativo di espellere la componente antropologica al pensiero umano,Lovecraft crea un unicum,una letteratura depurata dalla componente antropologica e antropocentrica.
Chi se ne frega dell'uomo,sembra dirci Lovecraft,questa giovane scimmia presuntuosa,quando il mondo fu creato eoni di millenni fa, già popolato di razze,i grandi antichi,non sottomesse alle normali leggi biologiche, provenienti da altri universi,dormienti e pronte a riprendere il controllo quando i tempi saranno propizi.
Gente che non ha fretta insomma.
Poi il libro di Houllebeck proprio non si capisce,c'era bisogno di lui per capire che Lovecraft visse un'esistenza povera? è Lovecraft stesso a dirlo in mille modi.
Sono i protagonisti dei suoi romanzi a dipanare ogni dubbio,un'esistenza vissuta prima nella solitudine della scogliere del New England,poi come chiunque provenga dal ''countryside'' segue il passaggio nelle periferie degradate di New York,il fetore e l'orrore di un'umanità che brulica dai quattro angoli del mondo come insetti e non già uomini.
Emblematica la descrizione che Lovecraft fa di New York,cito a braccio:
''immensa babilonia dalle torri di pietra di un gigantismo mostruoso''...''ebbi un'intuizione che questa città non era una città viva,come Londra era la continuazione  della vecchia Londra,o Parigi della vecchia Parigi,era una città morta abitata da cadaveri senz'anima''.
Aggiungo io:il capitalismo è come la necrofilia chiamata su internet ''mexican sugar dancing'',ovvero la pratica necrofila in cui i cadaveri vengono fatti danzare tramite appositi elettrodi.
La nostra civiltà è morta e sepolta ma sembra viva perchè le scimmie si sbracciano nella borsa:''compra!vendi!''
Concludo questo inutile omaggio al defunto Lovecraft con un'unica riflessione:
La sua letteratura è stata l'unica sufficientemente aliena dalle normali percezioni dei sensi che pur avendo venduto milioni di copie non è mai riuscita ad essere tradotta nel cinema.
Irriproducibile,misteriosa onirica straniante aliena a tal punto che nessun effetto speciale può coglierla,solo alcuni gradini della mente possono essere saliti da pochi sognatori esperti che possono avventurarsi nel suo mondo onirico,trasmesso dai grandi antichi,in attesa del loro risveglio,perchè cancellino quel che rimane di un'umanità imbastardita e deforme tanto da muovere critiche al genio PER PURA INVIDIA.

https://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2017/08/in-difesa-di-lovecraft.html
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Offline Vicus

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #197 il: Agosto 15, 2017, 23:16:21 pm »
Lovecraft è misantropo (il che basta già a scagionarlo dall'accusa di razzismo,lui non odia qualcuno in particolare odia tutto il genere umano e basta,reo di essere mediocre e stupido).
Bisogna capirlo, quando si vive negli USA pensieri come questi vengono facilmente. :D
C'è voluto il premio Nobel Francis Crick,noto per aver scoperto la struttura del dna per rimarcarlo,affiancando la sua considerazione con un monito ''avoid boring people'',ovvero evitate i noiosi.
Per questa frase si sarebbe meritato un altro Nobel.

In realtà Lovecraft ha ispirato vari film, diretti per es. da John Carpenter.

quando ci trovavamo di fronte ad un esercito compassato di algide e presuntuose segretarie.
Non ho nulla contro le segretarie, ma il resto della frase descrive bene il fascino femminile di oggidì.
Chi se ne frega dell'uomo,sembra dirci Lovecraft,questa giovane scimmia presuntuosa,quando il mondo fu creato eoni di millenni fa, già popolato di razze,i grandi antichi,non sottomesse alle normali leggi biologiche, provenienti da altri universi,dormienti e pronte a riprendere il controllo quando i tempi saranno propizi.
Gente che non ha fretta insomma.
Probabilmente Lovecraft scambiava la gente degli USA per l'umanità. In molti luoghi del mondo la popolazione è stata ridotta ad un livello quasi subumano, di morti viventi. persino Hollywood lo dice, tutto il filone zombie è imperniato su questo tema (notevoli le scene di folle di nonmorti nei centri commerciali).
Wyndham Lewis intuì che l'uomo medio desidera essere un automa, senza dover pensare e uscire dalla sua zona di comfort (il consumismo si basa su questo).
Scrisse anche lui vari romanzi eccezionali, tra cui Childermass, ambientato in una distopica Città Magnetica (il nome dice tutto) governata da un dispotico burocrate, (Bailiff).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #198 il: Agosto 15, 2017, 23:28:21 pm »
Citazione
Bisogna capirlo, quando si vive negli USA pensieri come questi vengono facilmente. :D
Ma quello dell'americano medio stupido è un luogo comune,è l'umanita nel suo complesso a essere stupida.
Tant'è che  ogni cagata made in Usa ha altrove un successo strepitoso.


In realtà Lovecraft ha ispirato vari film, diretti per es. da John Carpenter.
Ho molto ammirato La Cosa thriller psicologico con un Kurt Russel in grande forma che affronta il mostro versandosi un bicchiere di JB,ma che mi risulti il riferimento è ad un altro romanzo,non alle ''montagne della follia'' di Lovecraft
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Offline Salar de Uyuni

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #199 il: Agosto 15, 2017, 23:43:16 pm »
Credo che Lovecraft,sia una sorta di fossile di un'America diversa da quella che conosciamo.
Colta,sobria,povera fatta di uomini che si confrontavano con le immense solitudini di quel suolo,ognuno a modo suo,un'America che non si sentiva neanche americana,ma una semplice estensione dell'Europa in altri territori curiosamente simili a quelli di appartenenza.
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Online KasparHauser

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #200 il: Agosto 15, 2017, 23:55:25 pm »
Boh, non ho letto il libro che Houellebecq ha dedicato a Lovercraft ma pensavo che fosse un suo estimatore e che il libro fosse un omaggio a un suo idolo.
Ma non sarà che lo definisce razzista, misantropo e che odia la vita pensando soprattutto a se stesso e rivedendosi così nello scrittore americano?

Offline Vicus

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #201 il: Agosto 16, 2017, 00:04:26 am »
Ma quello dell'americano medio stupido è un luogo comune,è l'umanita nel suo complesso a essere stupida.
Tant'è che  ogni cagata made in Usa ha altrove un successo strepitoso.


In realtà Lovecraft ha ispirato vari film, diretti per es. da John Carpenter.
Ho molto ammirato La Cosa thriller psicologico con un Kurt Russel in grande forma che affronta il mostro versandosi un bicchiere di JB,ma che mi risulti il riferimento è ad un altro romanzo,non alle ''montagne della follia'' di Lovecraft
L'americano medio non è stupido, è solo rimbambito e (nelle grandi città) adoratore del dio quattrino.
I film americani, anche commerciali, non sono stupidi.
Carpenter si è ispirato a Lovecraft (già dal titolo) soprattutto nel suo capolavoro In the Mouth of Madness.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Jason

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #202 il: Agosto 16, 2017, 00:20:39 am »
L'americano medio non è stupido, è solo rimbambito e (nelle grandi città) adoratore del dio quattrino.
I film americani, anche commerciali, non sono stupidi.
Carpenter si è ispirato a Lovecraft (già dal titolo) soprattutto nel suo capolavoro In the Mouth of Madness.

Ci credo, conducono una vita piuttosto stressante .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Frank

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #203 il: Agosto 16, 2017, 08:09:22 am »
I film americani, anche commerciali, non sono stupidi.

Beh, io non la vedo proprio così.
Dipende, perché certi film americani sono veramente stupidi.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Sardus_Pater

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #204 il: Agosto 16, 2017, 10:27:44 am »
H. P. Lovecraft, figlio del vecchio New England, rappresentato dalla puritana cittadina di Providence, a cui era legato visceralmente, nulla aveva a che fare col razzismo biologico che impestava gli ambienti accademici e sociali di allora. Il suo era una sorta di razzismo idealistico ed identitario che non gli ha certo impedito di sposarsi per due anni con una donna ebrea.
Oggi i rappresentanti del nuovo New England sono i Griffin (serie ambientata nel Rhode Island)... si salvi chi può!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #205 il: Agosto 16, 2017, 13:01:21 pm »
Ho tirato un sasso nello stagno
non ci sono state onde
è sprofondato nelle acque immote
silenzioso nelle profondità.
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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #207 il: Agosto 16, 2017, 20:24:29 pm »
Ho tirato un sasso nello stagno
non ci sono state onde
è sprofondato nelle acque immote
silenzioso nelle profondità.
Chi ha detto che non ci sono state onde?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #208 il: Agosto 16, 2017, 21:59:18 pm »
Io ho avuto quell'impressione.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Le poesie e gli aforismi di Salar
« Risposta #209 il: Agosto 16, 2017, 21:59:46 pm »
La notte è una magia
il cielo un occhio nero smisurato
che si apre
a scrutare
i neri abissi
della tua anima
tu chiami tutto questo:
sognare.
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