Autore Topic: La verità sulle pari opportunità nei concorsi  (Letto 2458 volte)

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La verità sulle pari opportunità nei concorsi
« il: Marzo 05, 2016, 12:16:49 pm »
Donne nelle forze di polizia

Autore: Frank
Post originale: https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=13202.msg151554#msg151554

«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decinadi candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata.(E’ da considerare che chi aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore, capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono “tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne. (10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).

Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.