Autore Topic: Femminismo, aborto e Questione Maschile  (Letto 2154 volte)

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Offline Vicus

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Femminismo, aborto e Questione Maschile
« il: Settembre 08, 2015, 21:05:59 pm »
Autore: nonmorto
Post originale: https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=12100.msg145430#msg145430

@Serpentessa: Ma se l'aborto non è violenza allora se Hitler avesse semplicemente continuato la campagna di sterilizzazione, degli ebrei e dei malati mentali, senza però uccidere nessuno, cosa che ha iniziato fare in seguito, non ci sarebbe stata nessuna violenza? Non si potrebbe più parlare di genocidio?

E se invece di una campagna di sterilizzazione forzata si fosse limitato a rendere l'aborto più agevole e consigliato per le donne ebree ed invece illegale per le donne ariane, al tempo stesso promuovendo la natalità delle donne ariane (cosa che inizialmente ha fatto) chi è la vittima di questo?la razza ebrea o la razza ariana?

Ragionando in modo femminista se alle donne ebree erano riconosciuti i "diritti riproduttivi" come li chiamano loro ed alle donne ariane no, le donne ariane erano discriminate.

Forse tutta la retorica del "diritto al genocidio" va rivista. Anche la retorica del "non è vita". Perché la vita si propaga con le nascite.

Seguendo questa logica se da domani facessi diventare le donne tutte sterili non ho ucciso la specie umana, perché non ho ucciso nessuno.

È una logica molto materialista, consumistica ed edonistica, ossia femminista, questa del "non è vita". Se la vita è solo formata da quello che mangio, dalle mie esperienze edonistiche, dal piacere, senza nessuna visione del futuro, senza nessuna visione di insieme, senza nulla a cui credere (razza, nazione, religione, ideologia, qualsiasi cosa) allora l'aborto non è morte. È un diritto.

Se penso al futuro ma anche al presente e da chi è stata causata la crisi economica (aiutino: dall'aborto), allora l'aborto è morte.

Infatti voi [ti metto nel voi delle femministe] dite: è solo un gruppetto di cellule.

I religiosi (che hanno una visione, per quanto sciocca) dicono: quelle cellule diventeranno un uomo.

Guardavo qualche giorno fa un documentario di Fulvio Grimaldi sulla guerra in Libia. Durante i bombardamenti le persone urlavano al cielo contro dei nemici invisibili che bombardano dall'alto, si facevano compatte ed inneggiavano alla Libia ed ad Allah.

Se bombardassero l'Italia al massimo potremmo sentire qualcuno tirare qualche bestemmia e scappare. Ma tanto non serve bombardarla, basta immettere i "diritti". Siamo un popolo già morto.

Purtroppo ce ne renderemo conto solo tra qualche anno, quando la natalità rimarrà a 500,000 nati all'anno ma la mortalità salirà ad 1,000,000 all'anno ed anche oltre. Solo allora ci renderemo conto che siamo scomparsi. Allora sarà tardi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.