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Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate

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Vicus:
http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Concorsi/VolTr/Documents/2014/VFP1EI2015/VFP1_EI_2015_ALL_B_acc_fisici.pdf


                                                                                                                                        ALLEGATO B

PROVE DI EFFICIENZA FISICA PER IL RECLUTAMENTO, PER IL 2015, DI VFP 1
NELL’ESERCITO.
1. L’accertamento dell’efficienza fisica consisterà nell’esecuzione obbligatoria delle seguenti
prove:
 piegamenti sulle braccia;
 flessioni addominali;
 corsa piana 1.000 metri,
da svolgersi secondo le modalità e i parametri di seguito riportati.
Tali prove dovranno essere svolte alla presenza di almeno un membro della commissione per gli
accertamenti attitudinali, di personale medico/paramedico e di una autoambulanza.
In assenza di ambulanza dovrà presenziare personale qualificato per il primo soccorso (BLSD) e
in caso di necessità richiedere l’intervento del 118.
Prima dell’effettuazione delle prove, tutti i concorrenti (di sesso sia maschile sia femminile)
dovranno produrre il certificato medico, con validità annuale, attestante l’idoneità all’attività
sportiva agonistica per le discipline sportive riportate nella tabella B del decreto del Ministero
della Sanità del 18 febbraio 1982, rilasciato ‒in data non anteriore a 6 mesi precedenti la data di
scadenza del termine per la presentazione delle domande per ciascun blocco‒ da un medico
appartenente alla Federazione medico-sportiva italiana ovvero a struttura sanitaria pubblica o
privata accreditata con il SSN e che esercita in tali ambiti in qualità di medico specializzato in
medicina dello sport.
I concorrenti di sesso femminile, inoltre, prima dell’effettuazione delle prove di efficienza fisica,
dovranno presentare l’originale o copia conforme del referto del test di gravidanza con esito
negativo, eseguito presso struttura sanitaria pubblica, anche militare, o privata accreditata con il
SSN, con campione biologico prelevato in data non anteriore a cinque giorni precedenti la visita.
In particolare, in caso di gravidanza la commissione disporrà l’esclusione del candidato dal
reclutamento per impossibilità di procedere all’accertamento dei requisiti previsti dal bando.
Alle prove –che saranno svolte, salvo imprevisti, il primo giorno di selezione– i concorrenti
dovranno presentarsi muniti di tuta da ginnastica e scarpe ginniche.
Le modalità di esecuzione delle prove saranno illustrate ai concorrenti, prima della loro
effettuazione, dalla citata commissione.
I candidati che, prima dell’inizio della prova, si infortuneranno o contrarranno patologie che non
consentano lo svolgimento degli esercizi previsti, dovranno farlo immediatamente presente alla
commissione la quale, di concerto con il responsabile del locale Servizio sanitario, adotterà le
conseguenti determinazioni per l’eventuale differimento della data di effettuazione della/e
prova/e. Resta inteso che ogni temporaneo impedimento agli accertamenti in questione, derivante
da malattie o lesioni di recente insorgenza e di lieve entità, comporterà l’esclusione dal concorso
qualora persista oltre il trentesimo giorno successivo alla data prevista per l’effettuazione delle
prove. Allo scadere del citato termine, la commissione che ha accertato lo stato di temporaneo
impedimento dovrà confermare o meno la permanenza dello stesso: nel primo caso disporrà
l’esclusione del candidato dal concorso, senza ulteriore possibilità di differimento
dell’accertamento dell’efficienza fisica; in caso contrario il candidato dovrà essere
definitivamente sottoposto alla/e prova/e non effettuata/e.
Non saranno prese in considerazione istanze di differimento o di ripetizione della singola prova
inoltrate da concorrenti che abbiano portato a compimento la prova stessa, anche se con esito
negativo, o che, una volta iniziata, abbiano rinunciato a portarla a termine per qualsiasi motivo.
2. Piegamenti sulle braccia: il concorrente dovrà iniziare la prova sdraiato in posizione prona,
completamente disteso, con il palmo delle mani poggiato sul pavimento all’altezza delle spalle e
le braccia piegate a formare un angolo retto in corrispondenza dei gomiti, piedi uniti o distanziati
al massimo della larghezza delle spalle, corpo disteso, vestito con tuta da ginnastica e/o maglietta
e idonee scarpe da ginnastica.
./.2
Per essere giudicato idoneo alla prova il concorrente, alla ricezione dell’apposito segnale,
che coinciderà con lo start del cronometro, dovrà eseguire, entro il limite massimo di 2 minuti e
senza soluzione di continuità, un numero di piegamenti sulle braccia:
 maggiore o uguale a 8, se di sesso maschile;
 maggiore o uguale a 6, se di sesso femminile,
con le seguenti modalità:
 sollevare da terra il corpo, mantenendolo in posizione tesa dalle spalle ai talloni, estendendo
completamente le braccia;
 raggiunta la posizione massima di estensione delle braccia, abbassare il corpo senza riposare,
mantenendolo in posizione tesa dalle spalle ai talloni, flettendo le braccia fino a portare le
spalle sotto il livello dei gomiti (senza toccare il terreno con il petto) e rialzarlo senza
riposare.
Saranno conteggiati a voce alta i piegamenti correttamente eseguiti dal concorrente, mentre non
saranno conteggiati quelli eseguiti in maniera scorretta.
3. Flessioni addominali: il concorrente dovrà eseguire un numero di flessioni del tronco:
 maggiore o uguale a 10, se di sesso maschile;
 maggiore o uguale a 8, se di sesso femminile,
entro il limite massimo di 2 minuti, con le seguenti modalità:
 posizione di partenza supina, busto a terra, gambe unite e piegate a 90 gradi all’altezza delle
ginocchia, piedi uniti e bloccati da altro concorrente con le piante a terra, mani dietro la nuca
con le dita incrociate;
 sollevare il busto fino a superare la posizione verticale passante per il bacino e ritornare in
posizione di partenza.
Saranno conteggiati a voce alta gli esercizi correttamente eseguiti dal concorrente, mentre non
saranno conteggiati quelli eseguiti in maniera scorretta.
4. Corsa piana 1.000 metri: il concorrente dovrà eseguire una corsa della lunghezza di 1.000 metri
su pista di atletica o in terra battuta o su terreno vario sostanzialmente pianeggiante.
Sarà cronometrato il tempo impiegato.
Per essere giudicato idoneo alla prova il concorrente, alla ricezione dell’apposito segnale, che
coinciderà con lo start del cronometro, dovrà percorrere la distanza di 1.000 metri entro il tempo
massimo di:
 5 minuti e 45 secondi, se di sesso maschile;
 6 minuti e 15 secondi, se di sesso femminile.
5. I concorrenti dovranno effettuare gli esercizi sopraindicati in sequenza. Il superamento degli
esercizi determinerà il giudizio di idoneità senza attribuzione di alcun punteggio incrementale.
Il mancato superamento anche di uno solo degli esercizi indicati determinerà il giudizio di
inidoneità e, quindi, l’interruzione delle prove con l’esclusione dal concorso.
La commissione sovrintenderà allo svolgimento delle prove anzidette avvalendosi eventualmente
di personale qualificato istruttore o aiuto istruttore militare di educazione fisica per il
cronometraggio delle prove stesse e il conteggio a voce alta degli esercizi eseguiti correttamente
dai concorrenti.
La stessa commissione redigerà per ciascun concorrente un apposito verbale.
Si ribadisce che non saranno ammessi alla ripetizione delle prove ginniche coloro che, durante
l’effettuazione delle stesse, le interromperanno per qualsiasi causa.
Resta inteso che il giudizio conclusivo di inidoneità per “insufficienti requisiti attitudinali” è
espresso allorché il candidato non esegua il numero richiesto di piegamenti sulle braccia o di
flessioni addominali ovvero termini la corsa piana 1.000 metri in un tempo superiore a quello
indicato.

Vicus:
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»

Vicus:

--- Citazione da: Angelo - Gennaio 21, 2015, 16:37:53 pm ---Poniamo il caso di una donna che voglia fare il soldato in Italia.
Attualmente, con la scusa del femminismo, di una scienza piegata agli interessi e ai  danari e di altri interessi, la donna fa la soldatessa con dei privilegi che il soldato non ha.
Non si deve tagliare i capelli, non deve andare in prima linea, ha maggiori tutele e ha pure delle quote che affossano un soldato migliore di sesso maschile.

La tua soluzione a tal problema sarebbe, se non ho capito male, di rimettere la donna dove stava, ossia in cucina, a fare figli, e ad esser sottomessa e di negare tale aspirazione.

La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:

--- Termina citazione ---

Angelo, non è solo in Italia che funziona così, ma in tutto il mondo.
Quindi anche nei paesi non occidentali.
Comunque, per quanto riguarda l' Italia, riporto una sintesi dei tempi richiesti nell' esercito ai soldati e alle soldatesse.
Trattasi di roba segnalatami da una conoscenza.

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Marcia zavorrata: 10 kg per 10 km
uomo fino a 28 anni: 1h 30
donna fino a 28 anni: 2h (praticamente lo stesso tempo richiesto agli uomini di età compresa tra i 51 e i 55 anni)

Piegamenti sulle braccia
uomo fino a 28 anni: 30
donna fino a 28 anni: 18

Piegamenti addominali
uomo fino a 28 anni: 40
donna fino a 28 anni: 38

Salto in alto
uomo fino a 28 anni: 1,2
donna fino a 28 anni: 1,1

Salto in lungo
uomo fino a 28 anni: 3,90
donna fino a 28 anni: 3,50

Corsa piana 3000 metri
uomo fino a 28 anni: 16'00
donna fino a 28 anni: 18'30

Corsa piana 2000 metri
fasce d'età 51-55  56-60
uomo: 14'40 - 16'00
donna: 16'20 - 17'40

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Dunque, un uomo di 28 anni può esser buttato fuori se sui 3000 metri impiega più di 16 minuti, mentre una pari età di sesso femminile viene promossa ugualmente se impiega due minuti e mezzo di più...
Alla faccia delle "discriminazioni contro le donne".

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--- Citazione ---La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:
--- Termina citazione ---

Aggiungo che i battaglioni dovrebbero essere esclusivamente femminili; non misti.
Ma tanto non accadrà mai, perché gli stessi uomini (coglioni) non lo permetteranno mai, qui come altrove.

Rita:
Simbolicamente parlando un'altra lotta contro la realtà.

//www.youtube.com/watch?v=1Y7Se_MjpZs



http://www.corriere.it/esteri/15_maggio_31/usa-respinte-tutte-donne-che-volevano-diventare-ranger-e0502ce8-0771-11e5-811d-00d7b670a5d4.shtml?fb_ref=Default

La Ranger School ha da poco aperto le porte alle donne: ma tutte e 8 le ultime aspiranti hanno dovuto lasciare per non aver superato le prove fisiche

La notizia forse non farà piacere al mondo femminile. Ma è sicuramente un ottimo spunto di riflessione. Altre 8 donne che, negli Stati Uniti, hanno tentato di entrare nel corpo d’elite dei Ranger, hanno fallito. Sono state costrette a ritirarsi perché non in grado di resistere agli esigenti standard fisici dell’addestramento. Tanto che c’è chi dice che forse bisognerebbe rivedere proprio gli standard di addestramento visto che sono stati pensati originariamente per una scuola frequentata solo da uomini.


Tutto comincia l’anno scorso, quando la Ranger School apre le sue porte alle prime 20 aspiranti. Nessuna ce la fa. Ad 8 di queste viene però consentito di ripresentarsi al corso successivo. Ma anche queste ultime non ce la fanno. A tre di loro però è stato concesso di ripresentarsi al prossimo corso. Un insuccesso che non piace all’opinione pubblica. Tanto che anche dall’interno del mondo militare americano si alzano voci contrastanti. Come spiega bene il Christian Science Monitor si confrontano due tesi opposte. Da un lato la presenza delle donne all’interno dei ranger sarebbe estremamente utile nelle operazione di peacekeeping all’estero dove c’è bisogno di trattare e confrontarsi con le popolazioni locali, ovviamente costituite anche da donne. Dall’altro, altri obiettano che, nelle operazioni di combattimento che riguardano le forze speciali, che operano spesse in totale solitudine e prive di supporto sul campo, alcune caratteristiche, come la forza fisica, sono fondamentali. Ti fideresti di una persona che non è in grado di sollevarti e portarti in salvo se vieni ferito in combattimento?




Ricerca di un compromesso

Così uno dei generali al vertice dell’esercito americano come Raymond Odierno taglia corto: «Sono sicuro che non bisogna cambiare gli standard fisici di addestramento». E qualcuno come il colonnello Jason Amerine (un ranger) rincara la dose: «Sono sicuro che anche le donne non vorrebbero abbassare gli standard della Ranger School». La politica, americana, a questo punto, sta pensando di correre ai ripari tanto che il ministro della Marina Ray Mabus, prima di aprire le porte delle donne al corpo dei Navy Seal, vuole cambiare proprio gli standard di addestramento in modo da essere sicuro che essi rispettino la «neutralità di genere». Ma sarà possibile trovare un compromesso?


ilmarmocchio:
non esiste compromesso, la realtà è quella

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