Autore Topic: Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione  (Letto 10524 volte)

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Alberto1986

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Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« il: Ottobre 10, 2014, 16:24:41 pm »
Trent'anni fa è stato rilasciato al cinema uno dei film con più successo nella storia del cinema: Ghostbusters e le storie degli "acchiappafantasmi" hanno avuto un sequel nel 1989, cinque anni dopo.
L'anno prossimo, dopo trentuno anni, è pronto ad uscire Ghostbusters III. I protagonisti non saranno più Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis (morto lo scorso febbraio), Sigourney Weaver e Rock Moranis perché sarà un film al femminile.
Il film, che sarà diretto dal regista Paul Feig e che sarà scritto dalla sceneggiatrice Katie Dippold, rilancerà il franchise dipingendolo di rosa. Alcuni rumors danno Melissa McCarthy, famosa per il film "Le amiche della sposa" e per la serie tv "Gilmore Girls", come prossima all'ingaggio. Bill Murray, uno dei primi Ghostbusters, ha dichiarato di essere entusiasta di un film al femminile: "Sono d’accordo con gli acchiappafantasmo rosa. E andrei a vederlo. E Melissa sarebbe stupenda come cacciatrice di fantasmi. Immagino - ha scherzato l'attore - che saranno anche meglio vestite di come eravamo noi".
Fino allo scorso anno c'era la possibilità che tutti i componenti del vecchio cast potessero tornare ad interpretare i loro personaggi storici, ma con la scomparsa dell'attore Harold Ramis hanno tutti scelto di farsi da parte. Anche il regista dei primi due film, Ivan Reitman, ha scelto di farsi da parte e di "collaborare da esterno" anche se era stato scelto per dirigere questo nuovo adattamento. Oltre alla McCarthy si fa il nome di Kristen Wiig, una comica del Saturday Night Live. Feig però assicura: "Vi assicuro che sarà un gruppo di attrici esilaranti".

http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/tornano-i-ghostbusters-stavolta-femminile-1058634.html



Gli USA, oramai, sono una fogna femminista senza fondo... :sick: :sick: :sick:
Il livello di castrazione americana è di uno squallore indescrivibile.... :sick: :sick: :sick:
Spero, almeno, che questi riadattamenti femminilizzati facciano il flop che si meritano (anche se da come sono messi quegli eunuchi di americani, nutro seri dubbi  :sick:).

Alberto1986

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #1 il: Ottobre 10, 2014, 16:35:52 pm »
Sarà sempre un caso che Hollywood (la più grande piattaforma di propaganda occidentale e manipolazione del pensiero), sia ormai in mano a personaggi come Paul Feig?

http://www.firstshowing.net/2013/paul-feig-working-on-gay-romantic-comedy-starring-channing-tatum/







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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #2 il: Ottobre 10, 2014, 22:57:31 pm »
Mi pare che la presa di Hollywood sulla gente -uomini almeno- si sia parecchio allentata :hmm:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #3 il: Ottobre 10, 2014, 23:54:28 pm »

Citazione
Gli USA, oramai, sono una fogna femminista senza fondo... :sick: :sick: :sick:
Il livello di castrazione americana è di uno squallore indescrivibile.... :sick: :sick: :sick:
Spero, almeno, che questi riadattamenti femminilizzati facciano il flop che si meritano (anche se da come sono messi quegli eunuchi di americani, nutro seri dubbi  :sick:).

Ora faccio anch'io il professorino,e dico,ok,sono il peggior femminismo al mondo...
Ma perchè,secondo te?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Alberto1986

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #4 il: Ottobre 11, 2014, 01:28:50 am »
Ora faccio anch'io il professorino,e dico,ok,sono il peggior femminismo al mondo...
Ma perchè,secondo te?

Non credo che la solita storia dell'imperialismo economico-politico americano, ecc. ecc. possa spiegare tutto. Almeno se è quello che intendi.
Qui il punto è che c'è stata un'apparente improvvisa castrazione mentale maschile di massa in meno di una 20ina di anni. E la cosa sta peggiorando, in modo vorticoso.
Non mi sono, ancora, del tutto chiare le cause. Sto tentando ancora di capire. L'unica cosa certa è che la situazione è spaventosa.
I film hollywoodiani, sino agli anni '80 - primi anni '90, trasudavano di virilità, machismo e mascolinità. Ed erano film che riscuotevano grande successo di pubblico. Poi verso la fine degli anni '90-primi anni del 2000, c'è stata un'inversione di rotta. Dovuta a cosa, ancora non lo so.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2014, 01:45:17 am da -Alberto86- »

Offline TheDarkSider

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #5 il: Ottobre 11, 2014, 11:15:41 am »
Qui il punto è che c'è stata un'apparente improvvisa castrazione mentale maschile di massa in meno di una 20ina di anni. E la cosa sta peggiorando, in modo vorticoso.
Non mi sono, ancora, del tutto chiare le cause. Sto tentando ancora di capire. L'unica cosa certa è che la situazione è spaventosa.
I film hollywoodiani, sino agli anni '80 - primi anni '90, trasudavano di virilità, machismo e mascolinità. Ed erano film che riscuotevano grande successo di pubblico. Poi verso la fine degli anni '90-primi anni del 2000, c'è stata un'inversione di rotta. Dovuta a cosa, ancora non lo so.
E' vero, da parte di Hollywood c'è stata un'inversione di tendenza vistosa.

Io non so quale sia la causa di questo. Ma mi azzardo a fare un'ipotesi: con l'aumento degli americani che fanno parte di minoranze sedicenti "svantaggiate" (immigrati recenti, ispanici, ecc.) e la diminuzione degli americani che appartengono alla maggioranza WASP (white-anglo saxon protestant) c'è un consenso crescente per tutti quei movimenti, come il femminismo, che attraverso il vittimismo alla "chiagne e fotti" si prefiggono di conquistare privilegi per la parte di popolazione che difendono a spese della collettività.

Insomma il femminismo, in quanto movimento politico che dice di difendere una parte di popolazione SEDICENTE svantaggiata, non può che stare simpatico a un ispanico o un immigrato recente che pure lui si sente svantaggiato o discriminato.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #6 il: Ottobre 11, 2014, 13:56:28 pm »
Citazione
Non credo che la solita storia dell'imperialismo economico-politico americano, ecc. ecc. possa spiegare tutto. Almeno se è quello che intendi.
Qui il punto è che c'è stata un'apparente improvvisa castrazione mentale maschile di massa in meno di una 20ina di anni. E la cosa sta peggiorando, in modo vorticoso.
Non mi sono, ancora, del tutto chiare le cause. Sto tentando ancora di capire. L'unica cosa certa è che la situazione è spaventosa.
I film hollywoodiani, sino agli anni '80 - primi anni '90, trasudavano di virilità, machismo e mascolinità. Ed erano film che riscuotevano grande successo di pubblico. Poi verso la fine degli anni '90-primi anni del 2000, c'è stata un'inversione di rotta. Dovuta a cosa, ancora non lo so.

Vabbè...
faccio poco il complicato,e metto in campo la mia teoria:

Il successo del femminismo è direttamente proporzionale al numero,alla fetta di popolazione,più che svantaggiata io direi,frustrata,esclusa.

Cioè è un modo di esprimere una certa quantità di odio e di invidia sociale,che diversamente non trovano più altri sbocchi.
Cioè più l'occidente è in crisi,più aumentano gli esclusi più il femminismo si rafforza...

Perchè?

Allora nel caso delle donne è semplice:sono brutte e odiano gli uomini che le rifiutano,nonchè le donne fighe,tutta la storia della donna oggetto è creata per inzuccherare la pillola alle donne brutte che si danno arie pseudointellettuali:
Esempio:io sono una burzona obesa e vedo queste superfighe che si pigliano i supericchi sui panfili,e stanno in tv che è l'apoteosi della vanità femminile,e crepo di invidia,allora scrivo un libro di merda in cui in pratica tiro fuori la vecchia storia della volpe e l'uva,che l'uva è acida e in pratica ribalto tutto per sentirmi meglio,quindi io chiatta burza pseudonintellettuale che scrivo il libro femminista di merda sono una donna emancipata,invece loro che vivono da principesse sui panfili o che hanno la gloria della tv,sono delle povere mentecatte donne oggetto stuprate dalla cultura patriarcale,insomma delle poverette da compatire...loro...mica io burza sfigata...

E così abbiamo raggiunto un primo skill ''l'inzuccheramento della pillola'',che oggi in tempo dell'americanissimo ''think pink'' è davvero super alla moda,cioè in pratica la capacità di mentire a sè stessi,per non affrontare la realtà,e noi sappiamo che le donne sono maestre in questo...

Il fatto che siano più brave a mentire con gli altri,è perchè sono più bravi a mentire a sè stesse.

E questo spiega l'adesione di massa delle donne al femminismo,se poi voi siete attenti noterete che una delle dinamiche interne a ''woman against feminism'' è proprio il chiamarsi fuori da questa dinamica oggettivando quello che evidentemente è implicito,cioè che loro NON hanno bisogno del femminismo,quasi a sottolineare ''NO IO NON SONO UNA CESSA'' e quale migliore testimonianza di questa mancanza di bisogno del femminismo,che non una foto,in cui io con la mia foto attesto e certifico,che NON HO BISOGNO DI QUELLO,perchè io NON sono una burza cessa.
Poi tutte le cesse,e magari anche le meno-cesse insicure complessate,''specchio-specchio delle mie brame chi è la più magra del reame'',tra un musli di danone di vita-snella,una liposuzione,un ritocchino e l'indimenticabile e misteriosa (per il genere maschile) 'brutty-farm'',dopo aver letto l'indimenticabile pietra miliare dell'autocoscienza femminile moderna,l'eccelso ''il viaggio dimagrante'' di Rosanna Lambertucci,non potranno non notare in libreria,questo libercolo che in pratica le libera dalle loro ansie di apparire brutte spiegandogli che in pratica le donne superfighe in tv,che loro vorrebbero sostituire sono in realtà delle vittime,e essendo femmine e non maschi anzichè prendere una pistola e spararsi in testa per essersi rese conto di essere arrivate all'ultima spiaggia,dopo tre interventi chirurgici 74 diete fallite,8 liposuzioni con cui si poteva sfamare il biafra,tu donna quando leggi il libro che ti spiega che le superfighe in realtà sono delle vittime,dovresti esserti resa conto di essere arrivata all'ultimo stadio:la resa,LA NEGAZIONE DI CIO' CHE HAI SEMPRE DESIDERATO E MAI OTTENUTO.
Ma loro non sono uomini e sanno comme seppellire questa dolorosa coscienza nello scantinato dell'inconscio.
Quindi odiano e non sanno nemmeno perchè odiano...

Io mi ero stupito,all'inizio nel vedere che in womaen against feminism erano in maggioranza donne carine,e mi ero chiesto:

Perchè?
Poi mi sono dato la risposta.

Parlerò degli uomini femministi in un secondo post.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2014, 14:12:36 pm da Salar de Uyuni »
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Offline Vicus

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #7 il: Ottobre 11, 2014, 14:42:35 pm »
Le cozze sono sempre esistite – ma la tendenza femminista di Hollywood è recente. D’altra parte a quali cesse frustrate si rivolgono cartoni femministi come Pocahontas?
Il femminismo ha semplicemente una funzione distruttiva degli equilibri sociali, onde poterli riconfigurare in seguito secondo nuovi paradigmi. L’essere umano tende alla stabilità e resiste al cambiamento, che può essere imposto solo con eventi 'traumatici' (anche culturali) collettivi.
La funzione di Ghostbusters al femminile è semplicemente quella di abbattere un mito della cultura popolare, in questo caso maschile. Ricordate gli 883 con “Hanno ucciso l’Uomo Ragno?” (C’è una certa satira in questo gruppo apparentemente disimpegnato.)
Le cozze non amano il genere e non sbancheranno i botteghini. Una delle funzioni del cinema oggi è di confondere il pubblico -soprattutto maschile- per addomesticarlo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #8 il: Ottobre 11, 2014, 14:48:06 pm »
Vi ricordate di quando Carla Bruni aveva detto che lei non aveva bisogno del femminismo,in sostanza aveva detto:io non sono una donna di serie b e non mi confondo con queste cesse...
In pratica aveva dato il là a ''women against femminism'',che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni magari un pò cattolici e un pò reazionariucci  :D aveva destato le fantasie mai del tutto assopite di questa fantomatica ''donna tradizionale''...

In realtà si è trattato di un movimento ''egoista-speculare'' al femminismo,in cui in pratica le donne un pò meno cesse,hanno lanciato l'offensiva contro le cesso-femministe,insomma una prova in più che il mondo non si divide in maschi e femmine,ma in chi può e chi non può,e se io posso,lo devo fare rimarcarew che io posso,e non ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a potere.

Insomma a me non piace niente,io le donne le manderei a fanculo tutte :D femministe o no!
Perchè infatti a loro non frega niente di noi, e difatti hanno detto che loro non vogliono avere nulla a che fare con noi.


E adesso veniamo all'uomo femminista...

Qual'è la posizione degli uomini che aderiscono al femminismo?
La mia idea è che anche qui sia in atto una guerra non fra generi,ma all'interno di un genere,cioè ci troviamo anche qui in un conflitto,tra chi può e chi non può...

Il punto è che gli uomini che sono scartati dalle donne e che sanno che non hanno chance scaricano il loro odio nei confronti del maschio alfa ricco,usando il femminismo e le mignotte come grimaldello contro di loro.

Noi in Italia abbiamo un chiaro esempio di questo fatto:
''le olgettine di Berlusconi,e Ruby Rubacuore''

cioè io prendo le donne e gli dò potere di ricattare e di distruggere un uomo'',ovvio che se io sono un barbone,non potrò mai essere rovinato

1)perchè soldi da farmi fottere non ne ho
2)perchè nessuna donna mi caga quindi come faccio a essere rovinato

Così divento femminista perchè io dentro di me non sopporto questi stronzi che mi comandano e si fanno le belle fighe,e cerco di fare in modo che le belle fighe li rovinino,o che addirittura li sostituiscano.

Ora mi si dirà e perchè che ne so appunto,Berlusconi o Briatore o altra gente non prendono questa che è l'unica vera minaccia al loro potere e la distruggono?

La risposta non è semplice.


Quest'arma il femminismo,può sempre essere utilizzata contro il singolo,e mai contro la comunità dei potenti,che non può essere complessivamente essere minacciata dal femminismo,in particolare è un arma utile contro i parvenù che vogliono inserirsi nella comunità dei ricchi,e contro i dissidenti (Assange).

Cioè il femminismo colpisce gli alpha,ma non gli alpha degli alpha,i quali ne sono immuni,per cui da una parte permette lo sfogo della rabbia degli esclusi,dall'altra da a chi ha veramente in mano il potere la possibilità di colpire gli outsider arricchiti che possano mettere a rischio il gotha.

Insomma funzionale al basso e all'alto.

Ma SE NON CI FOSSE LA FRUSTRAZIONE DAL BASSO NON ESISTEREBBE PERCHE' E' QUESTA LA VERA FORZA CHE LO GONFIA E LO FA SCHIUMARE DI UNA RABBIA CONTRO OBBIETTIVI FITTIZI.

Perchè non si deve cadere nell'errore di pensare che sia una cosa imposta dall'alto non lo è,o meglio lo è anche,ma non è questa la sua vera forza,il suo radicamento.
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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #9 il: Ottobre 11, 2014, 14:52:33 pm »
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Le cozze sono sempre esistite – ma la tendenza femminista di Hollywood è recente. D’altra parte a quali cesse frustrate si rivolgono cartoni femministi come Pocahontas?

Vicus,sarò sintetico,il problema è che per qualche ragione che mi sfugge,più la società progredisce,più aumenta il numero di frustrati,di tagliati fuori,e di frustrazione...

Sia femminile,sia maschile soprattutto maschile,SU QUESTO HAI RAGIONE,credo che ultimamente sia cresciuta soprattutto quest'ultima,e che il femminismo paradossalmente si sia nutrito quasi più di questa frustrazione che di quella femminile...
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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #10 il: Ottobre 11, 2014, 15:11:45 pm »
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Vicus,sarò sintetico,il problema è che per qualche ragione che mi sfugge,più la società progredisce,più aumenta il numero di frustrati,di tagliati fuori,e di frustrazione...
La spiegazione si ottiene sostituendo la parola "progredisce" con "si globalizza": governare popolazioni molto eterogenee richiede la creazione di un certo grado di apatia (frustrazione) e non coinvolgimento (fatalismo). Il ruolo del cinema in epoca industriale era di fornire una catarsi fantastica per le frustrazioni del lavoratore medio. Oggi di crearle.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #11 il: Ottobre 11, 2014, 17:08:13 pm »
@Salar @DarkSider: si, può essere, in piccola parte, come ipotizzate voi, ma, a mio avviso, la vera spiegazione è un'altra. L'ipotesi della propaganda cinematografica mirata alle minoranze non giustifica, a mio avviso, una femminilizzazione a tappeto e una demascolinizzazione globale piuttosto recente, a cui la popolazione occidentale maschile (americana in particolare) si è adattata senza troppi problemi. Saremo strani noi? Possibile che alla maggior parte dei maschi americani non faccia venire i conati di vomito assistere a questo ridicolo, squallido ed idiota ribaltamento di ruoli e di realtà, in cui una qualsiasi femminuccia viene trasformata in una specie di rambo macho-man senza macchia e senza paura?
Potrei pure essere d'accordo sulla teoria che la lobby femminista/omosessuale sia riuscita a mettere le mani sull'industria cinematografica grazie, anche, ad appoggi vari di tipo politico. Ma l'accettazione popolare di massa (soprattutto maschile) io non me la spiego.



......
La funzione di Ghostbusters al femminile è semplicemente quella di abbattere un mito della cultura popolare, in questo caso maschile.....


Questo è poco ma sicuro. E' chiaro che la moderna femminilizzazione cinematografica hollywoodiana di film cult, mira a devirilizzare e distruggere quelle che sono state le icone maschili del cinema di una volta, icone maschili che traboccavano di tutti quei valori propri e reali del maschile, tra cui coraggio, forza, spirito di sacrificio, umiltà, sprezzo del pericolo, ecc. ecc.
I protagonisti di quei film erano, di conseguenza, i modelli di riferimento con cui crescevano i bambini maschi.
Che la propaganda della teoria Gender nelle scuole, corra di pari passo ed abbia gli stessi obbiettivi della castrazione cinematografica occidentale del maschile?  :hmm:

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #12 il: Ottobre 11, 2014, 17:16:53 pm »
Citazione
In pratica aveva dato il là a ''women against femminism'',che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni magari un pò cattolici e un pò reazionariucci   aveva destato le fantasie mai del tutto assopite di questa fantomatica ''donna tradizionale''...
Insomma a me non piace niente,io le donne le manderei a fanculo tutte  femministe o no!
:sick: :muro: La QM è tollerata finché concorre alla guerra dei sessi (che è quella del femminismo), altrimenti ci si becca del reazionario. E gradirei che questo disco di stereotipi cessasse.
Il condizionamento culturale contro la donna cosiddetta tradizionale (che il folclore metropolitano vuole bigotta e superata) è tuttora molto radicato. Proviamo a chiarire.
La donna “tradizionale” è semplicemente quella che vive più a contatto con la sua propria natura, e (esempio reale) non pretende che il marito faccia da balia mentre lei è in missione in Giappone a supervisionare una fabbrica di yogurt (lavoro cui a nessuno sfugge l’eccezionale interesse).
E’ quella che non compete con l’uomo ma è cosciente dei propri limiti (emotività specialmente) come delle proprie qualità di donna, e si rapporta con lui in una complementarietà reciproca.
In realtà è il modello della donna cosiddetta “moderna”, sostenuto a sinistra come a destra, ad essere superato e ogni tentativo di restaurazione di questo modello ottocentesco è futile. La macchina è un tiranno astratto che omogenizza uomini e donne in lavoranti neutri, e centralizza la produzione obbligandoli a trascorrere la giornata lontano da casa. Non a caso la suffragetta è nata nel 19° secolo con l'industrializzazione, e il liberalismo del femminista John Stuart Mill.
Il ’68 è storia vecchia e, per chi non se ne fosse accorto, la cultura postindustriale non è meccanica ma organica: l’essere umano ritorna al centro e la tecnologia lentamente torna a tenere conto della sua natura e dei suoi bisogni. Non torneremo al Medioevo per questo e avremo solo da guadagnarci.
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2014, 17:55:12 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #13 il: Ottobre 11, 2014, 17:33:49 pm »
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Questo è poco ma sicuro. E' chiaro che la moderna femminilizzazione cinematografica hollywoodiana di film cult, mira a devirilizzare e distruggere quelle che sono state le icone maschili del cinema di una volta, icone maschili che traboccavano di tutti quei valori propri e reali del maschile, tra cui coraggio, forza, spirito di sacrificio, umiltà, sprezzo del pericolo, ecc. ecc.
I protagonisti di quei film erano, di conseguenza, i modelli di riferimento con cui crescevano i bambini maschi.
Che la propaganda della teoria Gender nelle scuole, corra di pari passo ed abbia gli stessi obbiettivi della castrazione cinematografica occidentale del maschile?
La popolazione, specie nelle scuole, è soggetta a rieducazioni di vario tipo che presentano però un alto grado di coesione, cioè vanno tutte nella stessa direzione. La specificità -e complementarietà- sessuale è una grande risorsa per l'essere umano. Si cerca di annullarla per renderlo più manovrabile.
L'identità maschile non esiste in un vacuum, ma è definita dall'ambiente: in una società matriarcale e desessualizzata (gender) non c'è posto per il maschio in quanto tale, se non come essere sbagliato, di serie B, da correggere secondo modelli a lui estranei.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Anche i Ghostbusters verso la femminilizzazione
« Risposta #14 il: Ottobre 11, 2014, 19:19:12 pm »
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:sick: :muro: La QM è tollerata finché concorre alla guerra dei sessi (che è quella del femminismo), altrimenti ci si becca del reazionario. E gradirei che questo disco di stereotipi cessasse.
Il condizionamento culturale contro la donna cosiddetta tradizionale (che il folclore metropolitano vuole bigotta e superata) è tuttora molto radicato. Proviamo a chiarire.
La donna “tradizionale” è semplicemente quella che vive più a contatto con la sua propria natura, e (esempio reale) non pretende che il marito faccia da balia mentre lei è in missione in Giappone a supervisionare una fabbrica di yogurt (lavoro cui a nessuno sfugge l’eccezionale interesse).
E’ quella che non compete con l’uomo ma è cosciente dei propri limiti (emotività specialmente) come delle proprie qualità di donna, e si rapporta con lui in una complementarietà reciproca.
In realtà è il modello della donna cosiddetta “moderna”, sostenuto a sinistra come a destra, ad essere superato e ogni tentativo di restaurazione di questo modello ottocentesco è futile. La macchina è un tiranno astratto che omogenizza uomini e donne in lavoranti neutri, e centralizza la produzione obbligandoli a trascorrere la giornata lontano da casa. Non a caso la suffragetta è nata nel 19° secolo con l'industrializzazione, e il liberalismo del femminista John Stuart Mill.
Il ’68 è storia vecchia e, per chi non se ne fosse accorto, la cultura postindustriale non è meccanica ma organica: l’essere umano ritorna al centro e la tecnologia lentamente torna a tenere conto della sua natura e dei suoi bisogni. Non torneremo al Medioevo per questo e avremo solo da guadagnarci.

Ma si Vicus hai ragione,io quel reazionario l'ho messo così per fare una punzecchiatura,era una stronzata...
Dai su,io non voglio litigare con te per una scemenza simile...
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