Autore Topic: Le italiane che non conoscete  (Letto 156236 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #390 il: Giugno 09, 2014, 09:10:23 am »
consiglio la lettura di questo libro, a sua volta consigliatomi da Vicus :blink:,

http://www.amazon.it/Men-Strike-Boycotting-Marriage-Fatherhood-ebook/dp/B00APDFXKO/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1402069101&sr=1-1&keywords=men+on+strike

anche per capire da dove parte il femminismo

Offline ilmarmocchio

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #391 il: Giugno 09, 2014, 10:07:44 am »
http://www.gnoccatravels.com/

qui sulla prostituzione c'è senz'altro più che su UB :cool:

Offline Rita

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #392 il: Giugno 09, 2014, 11:00:30 am »
http://www.gnoccatravels.com/

qui sulla prostituzione c'è senz'altro più che su UB :cool:



Silverback ottobre 2002 (o giù di lì.. l'ho copiato dal vecchio forum di Kataweb), è vero la discussione si avvita su se stessa, perché il punto fondamentale di molti forumisti pare essere lo sfogo. Così si può leggere che se qualcuno dice che fra voglia di far l'amore (l'iniziativa) e capacità di raggiungere l'orgasmo (la conclusione) c'è un abisso e non bisognerebbe confondere i termini gli si risponde che il 75% delle donne non raggiunge l'orgasmo, salvo poi leggere che solo 1 su 1000000 avrebbe problemi di frigidità. Insomma tutto e il contrario di tutto, perché il punto centrale parrebbe riconoscere questo famoso "interesse" delle donne (il complotto di cui parla Dark o Giustizialista? mo' non ricordo più...) che tanto assomiglia al complotto maschile per opprimere le donne di cui parla il femminismo. Eppure non dovrebbe essere difficile distinguere i casi singoli dalle leggi generali.

Sostanzialmente una donna che afferma questo è "interessata" a difendere la libido femminile (che non saprei bene cosa vuol dire.. ma a me puzza tanto dello speculare femminista sugli uomini che sono interessati a difendere il loro potere)

Silverback:
 Ho qualcosa da aggiungere riguardo alla questione degli uomini che frequentano le prostitute. I motivi per cui tantissimi uomini si rivolgono alle signore e signorine a pagamento non hanno niente a che vedere con il desiderio di dominio sulla femmina (stando a certe stronzate mediatiche) e a mio parere sono estremamente semplici. C’è chi le frequenta perché quella è per tanti ragazzi e uomini timidi l’unica maniera per avere rapporti sessuali con una donna (personalmente ne ho conosciuti diversi).
 Altri ci vanno perché in “quel periodo sfortunato della vita” non trovano uno straccio di donna che gliela dia e poiché gli ormoni danno "alla testa” sono costretti a pagare. Ce ne sono parecchi che vi si rivolgono perché la moglie ha deciso di non dargliela più, oppure perché la consorte è un vero e proprio pezzo di legno, afflitta da 1000 problemi, 1000 paranoie, 1000 inibizioni! Ci sono uomini che pagano le puttane d’alto bordo - che non sono schiave di nessuno; scelgono di farlo, anche se “ufficialmente” non è vero...- per poter praticare certi “giochetti estremi”, che se solo osassero proporli alla propria fidanzata, convivente o moglie, verrebbero immediatamente bollati come maniaci sessuali e in qualche caso denunciati. Molti uomini vanno con le peripatetiche perché quello è l’unico modo possibile - per tanti “comuni mortali - di scopare una strafica, magari russa o lituana, alta 1,85 e in possesso di...“3 metri” di cosce.
 Tanti altri uomini le frequentano per il puro e semplice piacere di “scaricare le palle” e di non avere rotture di palle. Personalmente, nonostante il diffusissimo disprezzo sociale verso chi le frequenta, non ci trovo nulla di scandaloso e di anormale.
 Eventualmente, cosa bisognerebbe dire di quelle (poche) femmine che pagano i gigolò?
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 Sidereus:
 Penso che ******* (Silverback) abbia centrato un punto importante. Non c’è un motivo soltanto che spinge qualcuno a rivolgersi a una prostituta.
 In molti casi ci troviamo di fronte a persone che cercano di colmare un pauroso vuoto affettivo. Ho letto interviste a prostitute che raccontavano di uomini che chiedevano di essere baciati, abbracciati e accarezzati.
 Sono uomini che hanno rinunciato a chiedere alle loro compagne quello che esse non possono o non vogliono dargli. Oppure sono uomini per cui l’universo femminile è talmente sconosciuto da non sapere nemmeno da dove si comincia prima di arrivare allo scambio amoroso con una donna. Il bisogno di sentire il calore umano femminile è prepotentemente presente in ogni uomo, difficilmente si riesce a farne a meno, e purtroppo ci sono uomini ai quali le vicende della vita hanno impedito di trovare la compagna giusta o la capacità di comunicare con una donna con lo sguardo, con le mani, con i baci e le carezze, senza parlare.
 Ma questo non basta a spiegare la vastità del fenomeno prostituzione. Penso che esista anche una componente di fondo legata all’incapacità di comprendere la sessualità maschile da parte di tantissime donne (e viceversa, naturalmente). Molte donne, forse inconsapevolmente, disprezzano la sessualità maschile, tanto che alcune dichiarano apertamente la loro ripugnanza verso la “fellatio” e altre pratiche fallocentriche.
 La sessualità di un uomo si concentra sul fallo; le altre aree del corpo maschile sono poco rilevanti come centri trasmissivi delle sensazioni di piacere sessuale. Questa è la differenza sostanziale tra noi e l’altra metà del cielo. Nella mia (per la verità modesta) esperienza di amante ho notato più volte, e non finisco mai di stupirmene, la straordinaria capacità del corpo femminile di rispondere a qualsiasi tipo di sollecitazione. Una donna può apprezzare molto una carezza inaspettata sui fianchi, un bacio sul collo, una parola, un particolare profumo, e convogliare tutti questi messaggi con naturalezza verso le zone erogene primarie, perfino in un orgasmo. Ho quasi l’impressione che ogni area del corpo femminile e ognuno dei cinque sensi sia in grado di trasmettere piacere. In un uomo la sessualità è tutta un’altra storia. Baci, carezze, parole.... funzionano, ma solo sull’uccello. Credo che la popolarità della “fellatio” tra i maschi dipenda da questa precisa! localizzazione sul proprio corpo della sorgente del piacere sessuale, dal desiderio di essere “baciati” proprio là, che molte donne trovano difficile da capire.
 Penso anche che esista una diversità intrinseca connessa all’essere un maschio o una femmina di Homo Sapiens Sapiens, che rende improponibili certi paragoni con la scusa di realizzare un’uguaglianza che in natura non esiste. Se parliamo di uguaglianza di diritti civili, allora siamo d’accordo che non debbano esistere discriminazioni sessuali, di razza, o di qualsiasi altro genere. Ma i comportamenti dettati dall’istinto non si possono parallelizzare. I gigolò non sono la controparte maschile delle prostitute.
 Ai gigolò non viene richiesto il “cunnilingus” nella stessa misura in cui alle prostitute viene richiesta la “fellatio”. Le donne non sono interessate alle pratiche sessuali in sé, ma all’uomo con cui vorrebbero praticarle. Per essere schietti e diretti, a una donna potrebbe fare schifo fare un pompino a Tizio, mentre la stessa cosa fatta a Caio le darebbe una sensazione di primitivo e selvaggio erotismo. Perché Caio sì e Tizio no? Insondabilità dell’animo femminile!
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 Giuseppe:
 Esatto Armando, anche una donna può essere giudicata come amante solo da un uomo. Ciò che osservi indica che abbiamo più rispetto e tolleranza verso di loro di quanta ne abbiano loro verso di noi. Come dice Kammer nel suo libro, abbiamo ascoltato pazientemente le loro lamentele perché siamo il “fair sex”.
È un vero peccato che queste caratteristiche siano oggi considerate segni di debolezza, e invece il *disprezzo dell’altro* sia considerato un segno di forza e valore. Ho il sospetto che il massiccio ricorso alla prostituzione, che viene citato come un fatto acquisito, sia il sintomo della silenziosa insoddisfazione degli uomini. Insoddisfazione verso le loro mogli, che potranno anche essere brave mogli e brave madri, magari neanche quello, ma che probabilmente sono un totale disastro in quanto amanti.
 Vespa ha fatto un’ennesima trasmissione sull’argomento, qualche giorno fa. Come al solito, il numero di donne invitate era di gran lunga superiore al numero di uomini, come se loro avessero più competenza di noi sull’argomento (quindi, una prima cosa da fare, è sfatare il mito secondo cui sesso, sentimenti e relazioni sono un argomento da donne, perché così ci tappiamo la bocca da soli). Inoltre, tipicamente si invitano uomini (Sgarbi, Tinto Brass) che non rappresentano l’italiano medio.
 È chiaro che in queste “condizioni ambientali” passano per buone le teorie proposte da Pasini & C., e accettate con entusiasmo dalle donne, secondo cui gli uomini andrebbero a puttane per desiderio di potere. Ma come si fa a dire che ha potere uno che paga per fare del sesso!? Nell’ultima trasmissione di Vespa, appunto, c’è voluta una donna, Alessia Merz, per proporre una spiegazione alternativa: le donne italiane sono represse, si vergognano di un sacco di cose, anche nell’intimità con il loro legittimo fidanzato/marito. Il quale si annoia, è insoddisfatto, e di conseguenza si rivolge alle prostitute. È molto probabile che gli infami giudizi che si rovesciano sui clienti delle prostitute abbiano la funzione di criminalizzarli, intimorirli e quindi di impedirgli di raccontare questa plausibile verità.
 Riguardo alle due possibilità, a) e b) prospettate da Armando è certamente assurdo ritenere che il modo giusto sia quello femminile. Una coppia è composta di due elementi, non ci sono ragioni logiche per cui uno debba avere più “autorità di giudizio” dell’altro. Qui, secondo me, l’asimmetria si crea nel momento in cui si crede che alla donna basti un bel corpo per essere una brava amante. Il che non è affatto vero, perché può essere vanitosa, egocentrica e, a letto, un pezzo di legno.
 Sull’uomo invece sono posti un’infinità di vincoli comportamentali affinché sia soddisfacente. Io non credo che alla donna basti “essere” e l’uomo debba “fare”. Intendiamoci: è sicuramente vero che le donne sono più selettive di noi. Ma se un uomo si volta per guardare una donna, non è affatto vero che l’ha eletta amante perfetta. Ha solo manifestato un inizio di interesse. Ora, se la donna approfitta di questa prima parziale vittoria, vittoria del primo round, per ritenersi superiore e da lì denigrare e irridere l’uomo, bisogna dire chiaro e tondo che è la donna a manifestare una *mentalità distruttiva*.
 Sarebbe ora che qualcuno, idealmente uno psico-esperto, ricominciasse a riconoscere il *comportamento distruttivo* nelle donne e, vivaddio, a condannarlo come si faceva fino a non molti decenni fa. È anche vero che, al momento, non vedo nessuno che possa avere il coraggio di farlo. Dunque, delle due vie d’uscita prospettate da Armando, l’opzione 1 è forse utopistica ma è quella che vale la pena tentare. L’opzione 2 non è un’opzione, nel senso che rappresenta ciò che già succede. Da quando il successo seduttivo è diventato un criterio per giudicare il valore di uomini e donne, e ordinarli *secondo una gerarchia*, i rapporti uomo-donna sono diventati terreno di scontro, di rapina e di disprezzo reciproco, anche se le donne sono state di gran lunga più abili di noi a muoversi in questa direzione. Se accettiamo questo fatto come acquisito, allora ok, facciamo ciò che ci consiglia ****** e comportiamoci COME LORO (già questo dovrebbe dire che razza di vittoria otterremmo). Andiamo in palestra, mettiamoci il gel nei capelli, accumuliamo denaro e potere per avere lo status seduttivo sufficiente a trattarle a calci nel culo. A che pro allora iniziare un movimento maschile?
 Oppure, potremmo ricominciare a ricordarci che oltre agli “archetipi” esiste anche una *legge morale*, che se non sbaglio viene trasmessa dal padre, e che questa *legge morale* non dice che bisogna scopare dopo il matrimonio, né dice che due donne non possono andare a letto assieme. Dice semplicemente di “non fare il Male”. Visto che di male le donne ne hanno fatto un po’, qualcuno potrebbe cominciare a farlo notare. Fa ridere esortare a non fare il Male? Ma forse è proprio questa la radice del problema.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #393 il: Giugno 09, 2014, 11:46:24 am »
Infatti, non esiste un unico motivo per andare a prostitute.
Aggiungo che bisogna stare attenti a non cadere nel complottismo maschile, dopo aver giustamente criticato il complottismo femminile

Offline ilmarmocchio

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #394 il: Giugno 09, 2014, 11:50:42 am »
Citazione
Jason :
"Negre puzzolenti", "le donne sono anorgasmiche", "le donne quasi non hanno desiderio sessuale",ecc. Ma vi rendete conto che con queste espressioni e baggianate non andremo da nessuna parte?


su questo siamo d'accordo. però , non credo che qualcuno qui pensi che tutte le donne sono anorgasmiche, ecc.
Sulle nere, beh ci sono delle nigeriane che sono delle bombe.
Naturalmente va a gusto.
Piccolo inciso per l'igiene : le inglesi e certe nordiche non sono il massimo, mentre da questo punto di vista le est eurpopa, le latine, tra cui le italiane ( carenti assai per altri aspetti ) , son inappuntabili

Offline Cavalier Serpente

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #395 il: Giugno 09, 2014, 12:30:32 pm »

Piccolo inciso per l'igiene : le inglesi e certe nordiche non sono il massimo, mentre da questo punto di vista le est eurpopa, le latine, tra cui le italiane ( carenti assai per altri aspetti ) , son inappuntabili

Non so per le donne dell'est (mai avute) ma per il resto concordo le italiane sono sicuramente molto ma molto più attente alla propria igiene.
Alle inglesi bisogna insegnare anche le abitudini più elementari.....da non credere... :ohmy:

Stranamente le donne mediorientali hanno decenti standard di igiene....a suo tempo non pensavo fosse così.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline ilmarmocchio

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #396 il: Giugno 09, 2014, 13:26:01 pm »
Non so per le donne dell'est (mai avute) ma per il resto concordo le italiane sono sicuramente molto ma molto più attente alla propria igiene.
Alle inglesi bisogna insegnare anche le abitudini più elementari.....da non credere... :ohmy:

Stranamente le donne mediorientali hanno decenti standard di igiene....a suo tempo non pensavo fosse così.

anche lel americane in genere sono pulite, ma per il resto assolutamente inaffidabili.
le sconsiglio

Offline Cavalier Serpente

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #397 il: Giugno 09, 2014, 13:43:23 pm »
anche lel americane in genere sono pulite, ma per il resto assolutamente inaffidabili.
le sconsiglio

..come mai pur non avendo mai avuto donne statunitensi sottoscrivo ad occhi chiusi?.... :shifty: :shifty: :hmm:
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline Jason

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #398 il: Giugno 09, 2014, 14:38:07 pm »
@Controcorrente sì è vero, mi riferivo a Giustizialista. Infatti pure io ho detto che gli uomini sono selettivi ma che in pratica lo sono meno delle donne, proprio perchè l' offerta femminile<<domanda maschile. Però non sono d'accordo con te quando dici che le donne si mettono con gli scorfani. O meglio, si mettono ma solo perchè questi sono sistemati. Ma per un'avventura sessuale, è ovvio che scelgono solo quello fisicamente attraente. Non cadiamo pure noi alle retoriche balle femministe secondo cui "le donne non guardano il fisico ma il cervello".

@Marmocchio: No io non considero UB più autorevole del forum, semplicemente voglio sapere se anche su altre sponde della QM la pensino come il "giustizialista". Percè dovessero pensarla come lui anche loro, ne prenderò atto che in anni e anni di QM non ci ho capito nulla, anzi che non ho capito nulla del mondo. Ma fino a prova contraria ritengo che sia il giustizialista a non averci capito nulla. Comunque aspettiamo e vediamo. Tuttavia il forum in quanto tale non ha una posizione unitaria in quanto è un luogo di discussione, ma ritengo anche  che ultimamente troppi utenti sono stati ammessi in "wki" pur non avendone i requisiti inm termini di esperienza nella QM.
Venendo al tuo discorso non la mettevo dal punto di vista "romantico"(è più piacevole e comodo fare sesso con una donna normale anzichè in modo svelto cpn i minuti contati e scomodo e a rischio di essere fermato dalla polizia) e come ho detto prima non nego che tra i clienti di prostitute ci siano anche uomini già soddisfatti sessualmente ma sono una minoranza(persone che vogliono trasgredire), lo zoccolo duro è composto da persone non soddisfatte, rifiutate o a cui le loro mogli gli negano il sesso. Non può che essere così: se tutti qui siamo d'accordo che Offerta(femminile)<<Domanda(maschile)-più brevemente O<<D- il ricorso maschile alla prostituzione non può che essere dovuto a questo forte dislivello. O<<D, infatti vuol dire che la maggior parte degli uomini se non si sposano(il matrimonio non è dovuto all' aspetto fisico ma a fattori economici) rimamgono a corto di sesso(ma spesso anche quando si sposano rimangono a corto di sesso). Quindi gli uomini single che fanno sesso senza ricorrere alla prostituzione esistono ma sono una minoranza rispetto al rimanente di uomini single, appunto perchè O<<D. Perciò non mi fate l' esempio delle donne che si sposano "scorfani", in quanto il matrimonio è un altra cosa(se lui lavora e ha un buon lavoro troverà senz'altro una donna che se lo sposi, anche se lui è brutto). Io sto parlando di relazione "libere", cioè di avventure sessuali. Cioè sto parlando di sesso da parte dei single. Dire che a prostitute ci vanno anche e soprattutto uomini soddisfatti sessualmente significa rendere in salita la via che porta alla sua legalizzazione, perchè la fa apparire come uno strumento di vizio per persone già appagate e non invece per quello che effettivamente è:una via per persone carenti di vita sessuale e che quindi come tali hanno bisogno di appagare questo loro bisogno fisiologico. 

@Giustizialista: ehi cane rabbioso, UB non è certo depositaria della Verità ma certamente qualche competenza in più di te(e di me) ce l'hanno: è un movimento stimato molto da Rino Della Vecchia(che tu non sai manco chi sia, e che ci commenta sempre sostenendo le tesi di quel movimento),  e che da anni fa e anni sforna centinaia e centinaia di analisi sulla questione maschile. Tra le sue fila milita anche un certo Fabrizio Napoleoni, il quale ha scritto anche un libro sulla questione maschile, decine e decine di documentari video che svelano la disinformazione femminista ed è in stretto contatto con l'antifemminismo internazionale(in special modo A Voice For Men). Quindi come ti permetti di sminuirli? Tu che analisi di QM hai mai prodotto? Cosa hai mai fatto per la QM? L' unica cosa che sai fare è latrare e ringhiare in questo forum con affermazioni ridicole e nazistoidi. Secondo me tu sei uno di quei tanti luridi pornazzari che frequenta quella lurida pagina su facebook(non dico il nome per non fargli pubblicità) che vuole combattere il femminismo, anzi il "femminismo"(perchè per loro il vero femminismo è quello paritario) a colpi di screen di commenti su pagine femministe, di tette e culi e facendo apologia al porno, sostenendo la minchiata che il femminismo sia contrario al porno.

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #399 il: Giugno 09, 2014, 14:46:31 pm »
Citazione
"Negre puzzolenti", "le donne sono anorgasmiche", "le donne quasi non hanno desiderio sessuale",ecc. Ma vi rendete conto che con queste espressioni e baggianate non andremo da nessuna parte?

Secondo me ti stai preoccupando TROPPO di quello che le donne potrebbero dire e pensare di questo forum e del loro giudizio su di noi,ma non a sufficienza per renderti conto che essendo questo forum praticamente invisibile,le uniche donne che si avvicinano ad esso sono donne che per loro sensibilità particolari sono loro stesse a non farsi particolari problemi a fare affermazioni come quelle che ti preoccupano.
E direi che dal momento che sono le UNICHE DONNE DEL FORUM,direi che mi preoccuperei più di quello che pensano loro,piuttosto che un'ipotetica donna pronta a gridare allo scandalo per una di queste asserzioni.
Il distacco emotivo è praticamente impossibile da raggiungere in una relazione di coppia,e forse neanche del tutto auspicabile,ma è perfettamente raggiungibile e auspicabile almeno in questo forum e nelle discussioni.
Non te ne deve importare nulla del giudizio delle donne,altrimenti il forum se desse questa importanza a ciò che pensano là fuori,sarebbe già chiuso.
Se una donna arriva qua e dice voi che ne sapete della mia libido,che è maggiore della vostra,tu puoi sempre risponderle ''vogliamo fatti,non parole'',questo è il mio numero di telefono.
Ma in ogni caso questa donna ipotetica al momento non c'è,però ci sono delle donne reali,che hanno già fatto capire che loro tutta questa voglia di cazzo non ce l'hanno.
Trovo abbastanza comica la cosa,perchè se a dirlo io,questa cosa posso comunque essere sempre zittito,però queste qua sono le uniche donne con cui si è stabilita confidenza...per cui dare loro delle mentitrici spudorate non ha molto senso,se oltretutto poi si teme il giudizio di una donna che incappa per caso nella discussione e magari è una femminista che prende determinate posizioni per partito preso,della serie anche noi pisciamo in piedi...
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #400 il: Giugno 09, 2014, 15:04:01 pm »
Poi scusami ma tu continui a citare Rino,ma a me non sembra che lui sia  d'accordo con te...
Cioè a me non piace questo IPSE DIXIT perchè non penso si debba ragionare ''per autorità'',ma per logica,però se lo citi tieni in conto ciò che ha scritto,lui ha chiaramente definitò quello della pari libido maschile e femminile come DOGMA CENTRALE DEL FEMMINISMO.

http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/02/361-la-parita-ormonale.html
3.6.1 La "parità ormonale"
Uno dei corollari più importanti del Dogma Centrale è quello dell’uguaglianza del desiderio e del bisogno di sesso tra i due, implicazione logicamente ineccepibile e coerente che si può denominare principio della Parità Ormonale; esso stabilisce che ogni e qualsiasi differenza nel desiderio, nella sua profondità e nelle sue modalità espressive deve essere attribuita alla cultura e a nient’altro che a questa, decretando così l’indifendibilità di ogni ragione maschile e trasformando in “giustificazione” ogni racconto dell’esperienza degli uomini in campo sessuale. Lo scopo del Dogma Centrale è quello di impedire agli uomini di difendere ogni loro determinazione che risulti ingombrante, impegnativa, sgradita o semplicemente incomprensibile alle donne ed il campo del sesso non può certo esserne escluso ma vi occupa una posizione decisiva, come è prevedibile. In questo quadro tutto il modo maschile di approcciarsi al sesso è svuotato sin dall’origine di ogni pretesa di validità e risulta difendibile solo nella misura in cui è conforme a quello delle donne occidentali. Perciò quella maschile è definita “ossessione”, intesa come modalità quasi patologica di intendere e vivere il sesso, contrapposta ad una forma sana e normale, (naturale?), quella femminile. Non è il caso di dilungarsi nel precisare in cosa si differenzino le due modalità, basti osservare che riguardano l’importanza, il senso, il peso, il ruolo del sesso nell’immaginario e nella vita materiale, le forme, la frequenza, la tipologia, le condizioni ambientali, il contesto dei rapporti, le modalità degli approcci, delle iniziative, della relazione di attività passività, degli stimoli. I preliminari remoti e quelli prossimi, la posizione fisica dell’incontro, la durata e la conclusione sino a comprendere quello che è stato definito “the morning after”, tanto l’insieme quanto i particolari. E’ quel principio che legittima la denigrazione, la diffamazione, il dileggio delle modalità maschili, dipinte come volgari e brutali, crude e maldestre, oltraggiose e offensive, sporche e animalesche. E’ il principio della parità ormonale che consente al femminismo di affermare “Vi abbiamo costretti a comportarvi a letto come persone”i anziché come bruti e che legittima la scandalizzata denuncia della pornografia e l’imputazione ai maschi della prostituzione; è quel principio che permette di irridere ai bisogni maschili, di descrivere quel che gli uomini “veramente pensano”, di creare verità ingiuriose quali il fatto, fondato su basi statistiche, che “tutti i maschi pensano al loro membro eretto almeno una volta ogni dieci minuti”.ii

Questa ‘descrizione dell’altro’ è pratica universale che, per quanto attiene allo specifico della sessualità, costella tutto il discorso pubblico in tutte le forme ivi compresi gli strumenti di “formazione” delle nuove generazioni femminili quali le rivistine delle adolescenti nelle quali viene settimanalmente spiegato “come sono fatti veramente gli uomini” ed essi, è ovvio, non sono come dicono di essere, non provano ciò che dicono di provare. Il principio della Parità Ormonale è niente più che l’applicazione al campo del sesso del Dogma Centrale, grimaldello con il quale viene scardinata la base del racconto maschile, forbice con la quale l’esperienza degli uomini viene ritagliata a misura delle determinazioni femminili sino a combaciarvi perfettamente.
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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #401 il: Giugno 09, 2014, 15:13:17 pm »
Rino Dalla Vecchia ha definito il pari desiderio sessuale fra uomini e donne ''MENZOGNA'' e SEDUCENTE FAVOLA (parole sue)

DSK: la (quasi) impossibile innocenza
22/05/2014
PERCHE’ DSK E’ QUASI CERTAMENTE COLPEVOLE

Potrebbe non esserlo solo nell’ipotesi che avesse contattato una lucciola per praticarvi il gioco semisadico della fuga, della resistenza, dell’opposizione estrema sì, ma simulata, e che, per uno sciagurato equivoco, una diabolica coincidenza, ovvero una mirata eterodiretta sostituzione di persona (il ventilato complotto) o il cinico calcolo autonomo dell’interessata (ricatto), abbia poi interagito con una donna entrata nella suite per motivi totalmente diversi da quelli da lui supposti. In tutti e quattro i casi la precondizione è dunque questa: un tragico fraintendimento. Qui sarebbe innocente.

Sotto ogni altra ipotesi è invece colpevole. Giacché è banale che mentre per l’uomo il sesso è fine a se stesso, praticabile al di fuori di ogni relazione, per la donna è solo un mezzo per scopi immediati e diretti (denaro) o per fini indiretti e perciò esercitabile solo all’interno di un legame, sia pur minimo. Questa è la legge universale. DSK lo sapeva e se non lo sapeva è colpevole anche di questa crassa ignoranza, inammissibile in lui più che in altri. Egli infatti appartiene a quella generazione maschile cui venne insegnata la verità sulla naturale ritrosia femminile, verità resa indicibile dal femminismo che vi ha contrapposto la menzogna del pari desiderio, del pari bisogno, della pari urgenza.

Perniciosa fandonia che stravolge la realtà e che forse contribuisce – in minima parte – a spiegare sul piano psicologico (non certo ad alleggerire quello penale) il comportamento criminale di troppi giovani, autori di assalti perpetrati a rovina delle malcapitate ma anche di se stessi. Della naturale refrattarietà femminile quelli davvero non hanno mai sentito parlare. DSK invece sì.

A quelli è stata raccontata la seducente favola del pari prurito represso per secoli, della pari libidine  oggi finalmente libera di esplodere. A lui invece venne insegnata la verità: semplice, intuitiva, perenne.

Certo, una minima percentuale di donne pratica talvolta (e ciò accade da sempre)  il sesso ludico, fine a se stesso. Puro gioco fisico gratuito e senza legami, con lo stesso atteggiamento maschile. In questi casi residuali e minimali (che son quasi ipotesi letterarie) la donna cercherà però, e si capisce, un corpo adatto allo scopo: giovane, prestante e magari belloccio.

Senza offesa, non è il caso di DSK.

Se la Ophelia avesse voluto trascorrere un quarto d’ora eccitante le sarebbe bastato trascinare nello sgabuzzino uno dei coetanei o più giovani garzoni, inservienti, portieri dell’albergo o strizzare l’occhio a qualche atletico ospite. Non certo a lui.

La naturale ritrosia femminile lo rende (quasi certamente) colpevole
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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #402 il: Giugno 09, 2014, 15:39:00 pm »
@Controcorrente sì è vero, mi riferivo a Giustizialista. Infatti pure io ho detto che gli uomini sono selettivi ma che in pratica lo sono meno delle donne, proprio perchè l' offerta femminile<<domanda maschile. Però non sono d'accordo con te quando dici che le donne si mettono con gli scorfani. O meglio, si mettono ma solo perchè questi sono sistemati. Ma per un'avventura sessuale, è ovvio che scelgono solo quello fisicamente attraente. Non cadiamo pure noi alle retoriche balle femministe secondo cui "le donne non guardano il fisico ma il cervello".

@Marmocchio: No io non considero UB più autorevole del forum, semplicemente voglio sapere se anche su altre sponde della QM la pensino come il "giustizialista". Percè dovessero pensarla come lui anche loro, ne prenderò atto che in anni e anni di QM non ci ho capito nulla, anzi che non ho capito nulla del mondo. Ma fino a prova contraria ritengo che sia il giustizialista a non averci capito nulla. Comunque aspettiamo e vediamo. Tuttavia il forum in quanto tale non ha una posizione unitaria in quanto è un luogo di discussione, ma ritengo anche  che ultimamente troppi utenti sono stati ammessi in "wki" pur non avendone i requisiti inm termini di esperienza nella QM.
Venendo al tuo discorso non la mettevo dal punto di vista "romantico"(è più piacevole e comodo fare sesso con una donna normale anzichè in modo svelto cpn i minuti contati e scomodo e a rischio di essere fermato dalla polizia) e come ho detto prima non nego che tra i clienti di prostitute ci siano anche uomini già soddisfatti sessualmente ma sono una minoranza(persone che vogliono trasgredire), lo zoccolo duro è composto da persone non soddisfatte, rifiutate o a cui le loro mogli gli negano il sesso. Non può che essere così: se tutti qui siamo d'accordo che Offerta(femminile)<<Domanda(maschile)-più brevemente O<<D- il ricorso maschile alla prostituzione non può che essere dovuto a questo forte dislivello. O<<D, infatti vuol dire che la maggior parte degli uomini se non si sposano(il matrimonio non è dovuto all' aspetto fisico ma a fattori economici) rimamgono a corto di sesso(ma spesso anche quando si sposano rimangono a corto di sesso). Quindi gli uomini single che fanno sesso senza ricorrere alla prostituzione esistono ma sono una minoranza rispetto al rimanente di uomini single, appunto perchè O<<D. Perciò non mi fate l' esempio delle donne che si sposano "scorfani", in quanto il matrimonio è un altra cosa(se lui lavora e ha un buon lavoro troverà senz'altro una donna che se lo sposi, anche se lui è brutto). Io sto parlando di relazione "libere", cioè di avventure sessuali. Cioè sto parlando di sesso da parte dei single. Dire che a prostitute ci vanno anche e soprattutto uomini soddisfatti sessualmente significa rendere in salita la via che porta alla sua legalizzazione, perchè la fa apparire come uno strumento di vizio per persone già appagate e non invece per quello che effettivamente è:una via per persone carenti di vita sessuale e che quindi come tali hanno bisogno di appagare questo loro bisogno fisiologico. 

@Giustizialista: ehi cane rabbioso, UB non è certo depositaria della Verità ma certamente qualche competenza in più di te(e di me) ce l'hanno: è un movimento stimato molto da Rino Della Vecchia(che tu non sai manco chi sia, e che ci commenta sempre sostenendo le tesi di quel movimento),  e che da anni fa e anni sforna centinaia e centinaia di analisi sulla questione maschile. Tra le sue fila milita anche un certo Fabrizio Napoleoni, il quale ha scritto anche un libro sulla questione maschile, decine e decine di documentari video che svelano la disinformazione femminista ed è in stretto contatto con l'antifemminismo internazionale(in special modo A Voice For Men). Quindi come ti permetti di sminuirli? Tu che analisi di QM hai mai prodotto? Cosa hai mai fatto per la QM? L' unica cosa che sai fare è latrare e ringhiare in questo forum con affermazioni ridicole e nazistoidi. Secondo me tu sei uno di quei tanti luridi pornazzari che frequenta quella lurida pagina su facebook(non dico il nome per non fargli pubblicità) che vuole combattere il femminismo, anzi il "femminismo"(perchè per loro il vero femminismo è quello paritario) a colpi di screen di commenti su pagine femministe, di tette e culi e facendo apologia al porno, sostenendo la minchiata che il femminismo sia contrario al porno.

Tornatene a guardare beautiful va'!
Sic transit gloria mundi.

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #403 il: Giugno 09, 2014, 15:42:13 pm »
Poi scusami ma tu continui a citare Rino,ma a me non sembra che lui sia  d'accordo con te...
Cioè a me non piace questo IPSE DIXIT perchè non penso si debba ragionare ''per autorità'',ma per logica,però se lo citi tieni in conto ciò che ha scritto,lui ha chiaramente definitò quello della pari libido maschile e femminile come DOGMA CENTRALE DEL FEMMINISMO.

http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/02/361-la-parita-ormonale.html
3.6.1 La "parità ormonale"
Uno dei corollari più importanti del Dogma Centrale è quello dell’uguaglianza del desiderio e del bisogno di sesso tra i due, implicazione logicamente ineccepibile e coerente che si può denominare principio della Parità Ormonale; esso stabilisce che ogni e qualsiasi differenza nel desiderio, nella sua profondità e nelle sue modalità espressive deve essere attribuita alla cultura e a nient’altro che a questa, decretando così l’indifendibilità di ogni ragione maschile e trasformando in “giustificazione” ogni racconto dell’esperienza degli uomini in campo sessuale. Lo scopo del Dogma Centrale è quello di impedire agli uomini di difendere ogni loro determinazione che risulti ingombrante, impegnativa, sgradita o semplicemente incomprensibile alle donne ed il campo del sesso non può certo esserne escluso ma vi occupa una posizione decisiva, come è prevedibile. In questo quadro tutto il modo maschile di approcciarsi al sesso è svuotato sin dall’origine di ogni pretesa di validità e risulta difendibile solo nella misura in cui è conforme a quello delle donne occidentali. Perciò quella maschile è definita “ossessione”, intesa come modalità quasi patologica di intendere e vivere il sesso, contrapposta ad una forma sana e normale, (naturale?), quella femminile. Non è il caso di dilungarsi nel precisare in cosa si differenzino le due modalità, basti osservare che riguardano l’importanza, il senso, il peso, il ruolo del sesso nell’immaginario e nella vita materiale, le forme, la frequenza, la tipologia, le condizioni ambientali, il contesto dei rapporti, le modalità degli approcci, delle iniziative, della relazione di attività passività, degli stimoli. I preliminari remoti e quelli prossimi, la posizione fisica dell’incontro, la durata e la conclusione sino a comprendere quello che è stato definito “the morning after”, tanto l’insieme quanto i particolari. E’ quel principio che legittima la denigrazione, la diffamazione, il dileggio delle modalità maschili, dipinte come volgari e brutali, crude e maldestre, oltraggiose e offensive, sporche e animalesche. E’ il principio della parità ormonale che consente al femminismo di affermare “Vi abbiamo costretti a comportarvi a letto come persone”i anziché come bruti e che legittima la scandalizzata denuncia della pornografia e l’imputazione ai maschi della prostituzione; è quel principio che permette di irridere ai bisogni maschili, di descrivere quel che gli uomini “veramente pensano”, di creare verità ingiuriose quali il fatto, fondato su basi statistiche, che “tutti i maschi pensano al loro membro eretto almeno una volta ogni dieci minuti”.ii

Questa ‘descrizione dell’altro’ è pratica universale che, per quanto attiene allo specifico della sessualità, costella tutto il discorso pubblico in tutte le forme ivi compresi gli strumenti di “formazione” delle nuove generazioni femminili quali le rivistine delle adolescenti nelle quali viene settimanalmente spiegato “come sono fatti veramente gli uomini” ed essi, è ovvio, non sono come dicono di essere, non provano ciò che dicono di provare. Il principio della Parità Ormonale è niente più che l’applicazione al campo del sesso del Dogma Centrale, grimaldello con il quale viene scardinata la base del racconto maschile, forbice con la quale l’esperienza degli uomini viene ritagliata a misura delle determinazioni femminili sino a combaciarvi perfettamente.

Finalmente.
Sic transit gloria mundi.

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:Le italiane che non conoscete
« Risposta #404 il: Giugno 09, 2014, 15:44:16 pm »
Rino Dalla Vecchia ha definito il pari desiderio sessuale fra uomini e donne ''MENZOGNA'' e SEDUCENTE FAVOLA (parole sue)

DSK: la (quasi) impossibile innocenza
22/05/2014
PERCHE’ DSK E’ QUASI CERTAMENTE COLPEVOLE

Potrebbe non esserlo solo nell’ipotesi che avesse contattato una lucciola per praticarvi il gioco semisadico della fuga, della resistenza, dell’opposizione estrema sì, ma simulata, e che, per uno sciagurato equivoco, una diabolica coincidenza, ovvero una mirata eterodiretta sostituzione di persona (il ventilato complotto) o il cinico calcolo autonomo dell’interessata (ricatto), abbia poi interagito con una donna entrata nella suite per motivi totalmente diversi da quelli da lui supposti. In tutti e quattro i casi la precondizione è dunque questa: un tragico fraintendimento. Qui sarebbe innocente.

Sotto ogni altra ipotesi è invece colpevole. Giacché è banale che mentre per l’uomo il sesso è fine a se stesso, praticabile al di fuori di ogni relazione, per la donna è solo un mezzo per scopi immediati e diretti (denaro) o per fini indiretti e perciò esercitabile solo all’interno di un legame, sia pur minimo. Questa è la legge universale. DSK lo sapeva e se non lo sapeva è colpevole anche di questa crassa ignoranza, inammissibile in lui più che in altri. Egli infatti appartiene a quella generazione maschile cui venne insegnata la verità sulla naturale ritrosia femminile, verità resa indicibile dal femminismo che vi ha contrapposto la menzogna del pari desiderio, del pari bisogno, della pari urgenza.

Perniciosa fandonia che stravolge la realtà e che forse contribuisce – in minima parte – a spiegare sul piano psicologico (non certo ad alleggerire quello penale) il comportamento criminale di troppi giovani, autori di assalti perpetrati a rovina delle malcapitate ma anche di se stessi. Della naturale refrattarietà femminile quelli davvero non hanno mai sentito parlare. DSK invece sì.

A quelli è stata raccontata la seducente favola del pari prurito represso per secoli, della pari libidine  oggi finalmente libera di esplodere. A lui invece venne insegnata la verità: semplice, intuitiva, perenne.

Certo, una minima percentuale di donne pratica talvolta (e ciò accade da sempre)  il sesso ludico, fine a se stesso. Puro gioco fisico gratuito e senza legami, con lo stesso atteggiamento maschile. In questi casi residuali e minimali (che son quasi ipotesi letterarie) la donna cercherà però, e si capisce, un corpo adatto allo scopo: giovane, prestante e magari belloccio.

Senza offesa, non è il caso di DSK.

Se la Ophelia avesse voluto trascorrere un quarto d’ora eccitante le sarebbe bastato trascinare nello sgabuzzino uno dei coetanei o più giovani garzoni, inservienti, portieri dell’albergo o strizzare l’occhio a qualche atletico ospite. Non certo a lui.

La naturale ritrosia femminile lo rende (quasi certamente) colpevole

Ora iniziamo a ragionare.
Sic transit gloria mundi.