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ilmarmocchio:
le due figlie «bamboccione»
Le ragazze, 26 e 30 anni, fuori corso all'università.
L'uomo deve versare un assegno mensile di 1800 euro
ROMA - Condannato a mantenere con un assegno sostanzioso le due figlie «bamboccione». E' successo a
R.P., classe 1943, napoletano, impiegato di Banca in pensione, separato dalla moglie L.Q., classe 1950,
romana, dopo circa quaranta anni di matrimonio. L'uomo, da subito, già dalla comparizione davanti al
Presidente del Tribunale, si era dimostrato disponibile a corrispondere alle figlie, ancorché maggiorenni -
la prima di 26 anni studentessa al terzo anno fuori corso di giurisprudenza, la seconda 30enne al sesto
anno fuori corso di sociologia - un assegno di mantenimento per consentirle di continuare serenamente
gli studi. Mai si sarebbe aspettato una condanna dal Tribunale Civile di Roma che lo obbliga a
corrispondere alle due figlie un assegno complessivo di mantenimento di 1.800 euro, oltre il 50% delle
spese straordinarie.
PENSIONE DI 2500 EURO - L'uomo, amareggiato, ha deciso, a mezzo dei propri legali, gli avvocati Anna
Orecchioni e Giacinto Canzona, di inoltrare, con la domanda di divorzio, domanda di riduzione
dell'assegno di mantenimento entro «limiti accettabili», anche perchè la sua pensione è di circa 2.500
euro mensili. La difesa del padre, sostiene infatti, che - fermo restando il principio ribadito più volte dalla
Cassazione sull'obbligatorietà del mantenimento dei figli anche oltre la maggiore età - un assegno di
mantenimento in misura così elevata (quasi uno stipendio medio) rischia di essere addirittura
«diseducativo» per le figlie in quanto, come appare tra l'altro dai pessimi risultati universitari, consente
alle stesse di adagiarsi in una situazione di comodo tali da potersi definire, queste si, delle vere e proprie
«bamboccione». (Fonte: Agi)


E poi i figli sarebbero " pezz' e core

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