Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 281932 volte)

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Offline Faust

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Re:Arti Marziali
« Risposta #390 il: Luglio 23, 2016, 23:47:32 pm »
Anch'io la penso come te. E non solo relativamente ai Dojo o alle palestre. Le compagne universitarie arrestano altrettanto il lavoro.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche

Offline Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #391 il: Luglio 24, 2016, 01:10:23 am »
Una tecnica di proiezione del judo che utilizzo sia nelle MMA che nel grappling e' il kubi nage, se va a segno di norma cerco di finalizzare con un neck crank

Tecnica molto efficace il kubi nage.
Personalmente preferivo il seoi nage,

anche se le tecniche di proiezione che più amavo erano (sono) O Soto Gari e O Soto Ko Soto.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #392 il: Luglio 24, 2016, 01:20:52 am »
Molti atleti quando lottano con delle donne fanno sconti e si impegnano poco.
Mentre le tipe cercano con ogni mezzo di portarsi la vittoria.

E' così, nella maniera più assoluta.
Come ho già avuto modo di scrivere, solitamente gli uomini tendono a fare i "cavalieri", mentre le donne, complessate e piene di sensi di rivalsa come sono, si impegnano al massimo.
Per loro il parametro di riferimento, il nemico da battere è l'uomo, il maschio umano, e non l'altra femmina, come ingenuamente moltissimi uomini credono.*


Citazione
Dal canto mio per quanto mi riguarda cerco sempre di evitare di fare sparring con loro ma quando capita non faccio regali e ci vado pesante e deciso.

Per me era lo stesso.
Attualmente pratico il krav maga, ma per fortuna dove mi addestro ora ci sono solo un paio di ragazze, con le quali evito sempre di "allenarmi".
Allo stesso istruttore ho fatto presente come la penso.
Niente femmine tra i (miei) piedi.


@@

* Basta dire che anche in altre discipline sportive - esempio: il tennis, la pallavolo o la pallanuoto - quando una squadra femminile vince la medaglia d'oro (contro altre femmine, ovvio...), subito le complessate fanno riferimento alle "mancate vittorie" della controparte maschile - il contrario non accade mai; anzi, gli uomini sono sempre rispettosi verso le donne.
Il che testimonierebbe la "maggior caparbietà, grinta, determinazione, maturità" e chi più ne ha più ne metta, delle femminucce in questione.
Il che è a dir poco ridicolo e la dice lunga sui loro insopprimibili complessi di inferiorità e parimenti sulla loro deficienza mentale.

« Ultima modifica: Luglio 24, 2016, 01:36:37 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #393 il: Luglio 24, 2016, 01:24:05 am »
Capisco
Altro classico motivo per preferire,come sosteniamo sia Frank che io,che uomini e donne si allenino separatamente.
Anche se il motivo principale per me è che ho sempre visto il Club di Arti Marziali come a uno spazio maschile,posto in cui un gruppo di uomini possa guardarsi in faccia,evolvere fisicamente,tecnicamente e anche umanamente.
Non c'è niente di meglio per fare "branco" e esaltare i valori virili come lealtà ed impegno che sollevare ghisa pesante,lottare e scambiarsi consigli ,sportivi e non, tra soli uomini.
La presenza di donne in questo spazio va ad impedire tutto ciò.
D'altronde sono convinto che anche le donne beneficiano di spazi per sole donne nel quale crescere e maturare la loro femminilità.
Io ho sempre avuto del Dojo questa idea romantica di un posto dove sviluppare oltre ad un'abilita' marziale anche una consapevolezza maschile.

Anche stavolta condivido al 100%.
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Re:Arti Marziali
« Risposta #394 il: Luglio 25, 2016, 23:51:46 pm »
http://www.oasport.it/2016/07/judo-european-cup-junior-andres-felipe-moreno-sul-podio-a-praga/

Citazione
Judo, European Cup Junior: Andrés Felipe Moreno sul podio a Praga
Pubblicato il 24 luglio 2016 da Giulio Chinappi alle ore 17:14

Si è concluso con una medaglia azzurra l’European Cup Junior di Praga. In Repubblica Ceca, infatti, il rappresentante dei pesi massimi Andrés Felipe Moreno ha conquistato la terza posizione. L’italo-colombiano ha travolto al primo turno l’azero Khalid Mehdiyev, battuto per ippon dopo uno yuko ed un waza-ari, ma è stato fermato da un waza-ari del sudcoreano Youn Jae-gu. Inserito nel tabellone dei ripescaggi, Moreno ha sconfitto per waza-ari l’ungherese Richárd Waczulik e per yuko l’israeliano Naor Itah, per poi andare a vincere la medaglia di bronzo con uno yuko ed un definitov ippon inflitti ai danni del bielrousso Yahor Kukharenka. In finale, invece, l’austriaco Stephan Hegyi si è preso l’oro con un ippon dopo appena dieci secondi su Youn.

Buon piazzamento anche per Chiara Cacchione, che si è classificata in settima posizione nella categoria 63 kg, nella cui finale si sono sfidate le due tedesche Marie Charlotte Klose ed Antonia Freytag: ad imporsi è stata la prima, che ha realizzato un ippon dopo 1’48”.

Seguono tutti i risultati ed il medagliere del fine settimana praghese.
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Offline Hector Hammond

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Re:Arti Marziali
« Risposta #395 il: Luglio 26, 2016, 00:55:25 am »
Hector, guarda e leggi qui...
http://www.foxsports.it/2016/07/19/momenti-di-paura-per-infortunio-di-evangelista-cyborg-santos/

Tra femmine infortuni del genere non si sono mai registrati, per un semplice motivo: la potenza sviluppata da una atleta di sesso femminile non è certamente paragonabile a quella di un atleta di sesso maschile.
Ora, immagina se un colpo del genere da parte di un combattente* di MMA lo avesse ricevuto in fronte una femmina...
Sarebbe finita direttamente all'obitorio.
Sicuro al 100%.

@@

* Nello specifico è lui il combattente di MMA in questione.
Si , avevo visto come gli ha rimodellato quel colpo a cyborg il cranio  :huh: :blink: , impressionante veramente ed anche un pò lontano dai miei standard .Il fatto è che quei maschi si esaltano per l'erotismo che sprizza da una donna che combatte perché loro sono esseri molto più sensuali di noi , che l'ammettano o no .E noi uomini ne siamo purtroppo attratti .  :disgust:

Offline Hector Hammond

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Re:Arti Marziali
« Risposta #396 il: Luglio 26, 2016, 01:04:23 am »
Allenarsi pone con le donne spesso un problema , che con loro si ha in ogni occasione dove si lavora insieme, :blink: se uno gli sta su , si raggruppano e gli fanno una guerra esagerata   :sleep: .
In pratica concetti come  armonia , tranquillità e cooperazione vanno in esilio e non si vive più .
Conosco il problema personalmente , in certi posti le donne non dovrebbero entrare , ammesso che non amiate procurarvi una gastrite  :unsure:  :lol:  :hmm: .

Offline ReYkY

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Re:Arti Marziali
« Risposta #397 il: Luglio 26, 2016, 01:04:39 am »
MMA, disciplina interessante. Ora un mio amico mi sta insegnando la boxe a tempo perso...

Offline Hector Hammond

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Re:Arti Marziali
« Risposta #398 il: Luglio 26, 2016, 01:10:06 am »
Non so se conoscete il Liuhebafa , arte marziale interna considerata lo studio post universitario delle suddette .
Qui un video degli anni '70 .


E qui uno moderno , degli anni 10 di questo secolo .


Considero sempre inquietante come le forme siano cambiate e per me in
peggio , passando da un qualcosa che riusciva ad alterare fisico e mente a qualcosa
che mi sembra più una zumba al rallenty  :( .


Offline Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #399 il: Luglio 27, 2016, 18:23:21 pm »
Conosco il problema personalmente , in certi posti le donne non dovrebbero entrare , ammesso che non amiate procurarvi una gastrite  :unsure:  :lol:  :hmm: .

Ma infatti, come ho già avuto modo di scrivere, le donne dovrebbero allenarsi e lottare solo tra di loro.
La presenza femminile, in ambienti storicamente maschili, è deleteria e a volte anche imbarazzante.

In merito posso dirti di aver conosciuto un paio di uomini - uno era un judoka, l'altro un lottatore* - che quando si allenavano con delle donne si eccitavano.
Uno di questi una volta baciò una judoka sul collo, mentre stavano rotolandosi sul tatami, l'altro avrebbe voluto proprio scoparsele... (le lottatrici).

@@

* All'epoca, essendoci amico, ci lottai pure io, proprio nella palestra dove si allenava.
(Certo, con me non si eccitava...  :D)
E' stato uno degli uomini più tosti che abbia mai incontrato, anche perché i lottatori son veramente dei cazzi in culo.
Hanno una forza fisica impressionante.
Io lo superavo solo nella lotta a terra, che peraltro era il mio terreno preferito.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #400 il: Luglio 28, 2016, 20:31:22 pm »
La mia categoria di peso preferita: i 90 kg.  :cool:

http://www.oasport.it/2016/07/judo-olimpiadi-rio-2016-liparteliani-sfida-la-coppia-asiatica-nella-categoria-90-kg/rio-2016/
Citazione
Judo, Olimpiadi Rio 2016: Liparteliani sfida la coppia asiatica nella categoria 90 kg
Pubblicato il 28 luglio 2016 da Giulio Chinappi alle ore 11:00 in All Sports, Combattimento, Judo
Nuovo appuntamento con il nostro percorso tra le quattordici categorie del judo in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016: il decimo articolo è dedicato alla categoria 90 kg maschile.

Il ventiquattrenne sudocoreano Gwak Dong-han si presenta ai Giochi Olimpici con il titolo di campione del mondo in carica, ed è reduce da una splendida stagione 2015, avendo conquistato, oltre all’oro iridato, il titolo continentale asiatico ed il primo posto alle Universiadi, organizzate in casa. Meno travolgente quest’anno, Gwak ha ceduto il posto di prima testa di serie al giapponese Mashu Baker, medagliato di bronzo mondiale, che dunque potrà beneficiare di quello che sulla carta è il miglior tabellone possibile. Nella sfida tra i due asiatici, potrà però inserirsi anche il georgiano Varlam Liparteliani, ventisettenne che quest’anno ha conquistato il suo terzo titolo europeo, e che è sempre salito sul podio nelle ultime tre edizioni dei Campionati Mondiali.

Campione europeo nel 2010 a Vienna, lo svedese Marcus Nyman sembra essere tornato in grande forma proprio quest’anno, come dimostrano i suoi risultati sul circuito mondiale ed il suo ritorno sul podio continentale quest’anno, con una medaglia di bronzo. Tra i pretendenti al podio va inoltre annoverato il russo Kirill Denisov, vincitore dei Giochi Europei di Baku lo scorso anno, e medagliato iridato in ben quattro occasioni, comprendendo l’argento di Astana 2015, quando fu battuto solamente in finale da Gwak. Anche tra coloro che non beneficeranno di una testa di serie, poi, non mancano i nomi “pesanti”: pensiamo soprattutto al greco Ilias Iliadis, campione olimpico degli 81 kg ad Atene 2004 e bronzo in questa categoria quattro anni fa, che spera di chiudere la sua carriera con un nuovo podio a cinque cerchi. Attesa anche per il cubano Asley González, finalista a Londra 2012 e campione mondiale nel 2013, che sembra finalmente aver risolto i suoi problemi fisici che lo hanno limitato nelle ultime stagioni.

PARTECIPANTI E TESTE DI SERIE
1. Mashu Baker  (JPN)
2. Gwak Dong-han  (KOR)
3. Varlam Liparteliani  (GEO)
4. Krisztián Tóth  (HUN)
5. Marcus Nyman  (SWE)
6. Noël van ‘t End  (NED)
7. Kirill Denisov  (RUS)
8. Alexandre Iddir  (FRA)
Otgonbaatar Lkhagvasuren  (MGL)
Komronshokh Ustopiriyon  (TJK)
Asley González  (CUB)
Aleksandar Kukolj  (SRB)
Ilias Iliadis  (GRE)
Abderrahmane Benamadi  (ALG)
Mihael Žgank  (SLO)
Tiago Camilo  (BRA)
Célio Dias  (POR)
Ciril Grossklaus  (SUI)
Zack Piontek  (RSA)
Cheng Xunzhao  (CHN)
Mammadali Mehdiyev  (AZE)
Colton Brown  (USA)
Sherali Juraev  (UZB)
Marc Odenthal  (GER)
Quedjau Nhabali  (UKR)
Thomas Briceño  (CHI)
Ibrahim Khalaf  (JOR)
Avtar Singh  (IND)
Ovini Uera  (NRU)
Celtus Dossou Yovo  (BEN)
Martín Michel  (BOL)
Kiplangat Sang  (KEN)
Popole Misenga  (ROA)
Renick James  (BIZ)
Iszlam Monier Suliman  (SUD)
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« Risposta #401 il: Luglio 30, 2016, 21:00:43 pm »
Grande judoka,
specialista nel Reverse Seoi Nage.*

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«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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« Risposta #402 il: Agosto 01, 2016, 01:16:57 am »
Ma infatti, come ho già avuto modo di scrivere, le donne dovrebbero allenarsi e lottare solo tra di loro.
La presenza femminile, in ambienti storicamente maschili, è deleteria e a volte anche imbarazzante.

In merito posso dirti di aver conosciuto un paio di uomini - uno era un judoka, l'altro un lottatore* - che quando si allenavano con delle donne si eccitavano.
Uno di questi una volta baciò una judoka sul collo, mentre stavano rotolandosi sul tatami, l'altro avrebbe voluto proprio scoparsele... (le lottatrici).

@@

* All'epoca, essendoci amico, ci lottai pure io, proprio nella palestra dove si allenava.
(Certo, con me non si eccitava...  :D)
E' stato uno degli uomini più tosti che abbia mai incontrato, anche perché i lottatori son veramente dei cazzi in culo.
Hanno una forza fisica impressionante.
Io lo superavo solo nella lotta a terra, che peraltro era il mio terreno preferito.
E ci mancava pure che si eccitasse  :lol: con un'uomo .Purtroppo le donne fanno partire dei meccanismi che spesso possono pure costarti la vita  :( .
Ci vorrebbe un'educazione più sani dei maschi , anche per educare a vederle con maggior tanti  :cool: .

Offline Frank

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« Risposta #403 il: Agosto 02, 2016, 01:30:14 am »
http://www.oasport.it/2016/08/judo-olimpiadi-rio-2016-teddy-riner-pronto-a-scrivere-una-nuova-pagina-della-sua-leggenda/rio-2016/

Citazione
Judo, Olimpiadi Rio 2016: Teddy Riner pronto a scrivere una nuova pagina della sua leggenda
Pubblicato il 1 agosto 2016 da Giulio Chinappi alle ore 14:00 in All Sports, Combattimento, Judo

Nuovo appuntamento con il nostro percorso tra le quattordici categorie del judo in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016: il quattordicesimo ed ultimo articolo è dedicato alla categoria +100 kg maschile.

Otto volte campione mondiale e campione olimpico in carica, il francese Teddy Riner, scelto oltretutto come portabandiera della sua delegazione nazionale per la cerimonia d’apertura, è l’unico grande favorito della categoria +100 kg. Il gigante di Guadalupa, imbattuto dal 2010, non sembra avere punti deboli, ed è davvero difficile capire che potrebbe riuscire ad interrompere il suo regno. Ci proverà sicuramente il giapponese Hisayoshi Harasawa, che, pur non essendo irresistibile, punta soprattutto sul fattore sorpresa: i due, infatti, non si sono mai incontrati in carriera, ed i tecnici nipponici hanno fatto di tutto per evitare che ciò avvenisse. Ammesso che i due si ritrovino in finale, come dovrebbe essere sulla carta, Harasawa potrebbe avere dunque un vantaggio in questo senso, ma anche lui assaggerà per la prima volta le potenti prese di Riner. I padroni di casa brasiliani sperano invece in un ritorno in forma di Rafael Silva, che dopo il bronzo di Londra 2012 e due medaglie mondiali ha avuto diversi problemi fisici che lo hanno limitato nel 2015.

Le sorprese potrebbero arrivare da due judoka che quest’anno si sono messi particolarmente in luce nonostante non possano vantare un grande palmarès, l’ucraino Iakiv Khammo ed il rumeno Daniel Natea, già capace di battere Harasawa. Attenzione anche all’israeliano Or Sasson, che già si è fatto notare tenendo testa a Riner nella finale dei Campionati Europei: trattandosi di un judoka proveniente dalla categoria inferiore, infatti, Sasson può vantare una mobilità insolita per un peso massimo, che può giocare brutti scherzi ad atleti più quotati. Tra i più esperti, invece, il georgiano Adam Okruashvili, collezionista di medaglie internazionali e vincitore – in assenza di Riner – dei Giochi Europei di Baku 2015, e l’uzbeko Abdullo Tangriev, unico capace di battere il fuoriclasse francese alle Olimpiadi, in occasione delle semifinali di Pechino 2008.

PARTECIPANTI E TESTE DI SERIE
1. Teddy Riner  (FRA)
2. Hisayoshi Harasawa  (JPN)
3. Yakiv Khammo  (UKR)
4. Roy Meyer  (NED)
5. Or Sasson  (ISR)
6. Daniel Natea  (ROU)
7. Barna Bor  (HUN)
8. Rafael Silva  (BRA)
Faicel Jaballah  (TUN)
Adam Okruashvili  (GEO)
Renat Saidov  (RUS)
Kim Sung-min  (KOR)
André Breitbarth  (GER)
Maciej Sarnacki  (POL)
Mohamed-Amine Tayeb  (ALG)
Abdullo Tangriev  (UZB)
Temuulen Battulga  (MGL)
Iurii Krakovetskii  (KGZ)
Ushangi Kokauri  (AZE)
Ilsam El Shehaby  (EGY)
Daniel Allerstorfer  (AUT)
Alex García Mendoza  (CUB)
Freddy Figueroa  (ECU)
Mukhamadmurod Abdurakhmonov  (TJK)
Kunathip Yea-on  (THA)
Thormodur Jonsson  (ISL)
Artūrs Ņikiforenko  (LAT)
Ramón Pileta  (HON)
Derek Sua  (SAM)
Rachid Sidibe  (BUR)
Deo Gracia Ngokaba  (CGO)
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Re:Arti Marziali
« Risposta #404 il: Agosto 03, 2016, 18:49:59 pm »
http://www.oasport.it/2016/08/judo-olimpiadi-rio-2016-i-sei-judoka-azzurri-ai-raggi-x/rio-2016/
Citazione
Saranno sei i judoka italiani che prenderanno parte ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

VALENTINA MOSCATT (48 KG): dopo aver perso il treno olimpico all’ultimo momento quattro anni fa, questa volta la ventinovenne azzurra è stata reinserita nel novero dei qualificati grazie al mancato utilizzo dell’ultima delle quote continentali dell’Oceania. Medagliata d’argento europea nel 2007, Moscatt non è poi più riuscita a ripetersi nelle grandi rassegne internazionali, ma ha ottenuto comunque importanti risultati sul circuito mondiale, ottenendo quattro medaglie dei Grand Prix ed un bronzo al Grand Slam di Tjumen’ nel 2014. Quinta agli Europei di quest’anno, ha ottenuto la sua ultima medaglia nel mese di marzo, vincendo il Panamerican Open di Buenos Aires. Moscatt, dunque, non partirà tra le favorite, ma potrà ispirarsi a Rosalba Forciniti, che nell’ultima edizione olimpica ottenne un’inattesa medaglia di bronzo dopo essersi qualificata con le stesse rocambolesche modalità.

ODETTE GIUFFRIDA (52 KG): numero otto nel tabellone della sua categoria, la ventunenne romana sarà l’unica azzurra a poter beneficiare di una testa di serie, oltretutto proprio nella categoria che regalò il podio a Forciniti in quel di Londra. Le attese sono dunque molto elevate, giustificate dalle quattro medaglie “pesanti” che Giuffrida ha vinto quest’anno, in particolare la vittoria del Grand Prix di Tbilisi ed il bronzo del World Masters di Gudalajara, il torneo più importante del 2016 dopo quello olimpico. La giovane azzurra è inoltre una delle poche atlete in gara a poter dire di aver battuto la favorita della prova, la kosovara Majlinda Kelmendi, sconfitta agli Europei del 2013. Dopo diverse “medaglie di legno” europee e mondiali, Giuffrida sarà chiamata a fare l’ultimo salto di qualità che le è mancato fino ad ora proprio in sede olimpica.

EDWIGE GWEND (63 KG): la ventiseienne emiliana è a lungo stata la miglior italiana tra tutte le categorie maschili e femminili, ma proprio nelle ultime settimane delle qualificazioni olimpiche ha perso la possibilità di ottenere una delle otto teste di serie per il torneo a cinque cerchi. Il sorteggio sarà dunque fondamentale, ma Gwend ha già dimostrato più volte di potersi giocare le proprie carte con tutte le avversarie, anche se le prime due del ranking (la slovena Tina Trstenjak e la francese Clarisse Agbegnenou) appaiono superiori rispetto a tutta la concorrenza. La nativa del Camerun vanta un argento europeo nel 2010, ma ha anche ottenuto molti quinti posti nelle rassegne importanti (tre “legni” nelle ultime quattro edizioni del torneo continentale). Unica dei sei judoka italiani ad essere già stata presente a Londra 2012, Gwend vanta in carriera numerose medaglie sul circuito mondiale, ed ha vinto sia il Grand Prix di Tbilisi nel 2014 che quello di Tashkent nel 2015.

ELIOS MANZI (60 KG): ventenne siciliano, Elios Manzi è il più giovane dei sei azzurri del judo a Rio 2016. Plurimedagliato tra i cadetti, dove ha ottenuto due titoli continentali e due argenti mondiali, è letteralmente esploso quest’anno, conquistando la medaglia di bronzo agli Europei e la vittoria al Grand Prix di Almaty, risultati che gli hanno permesso di staccare uno degli ultimi ticket qualificativi a disposizione. Grande talento sin da giovanissimo, Manzi sta ora raccogliendo i risultati che gli erano promessi anche tra i senior, dimostrando tutte le proprie capacità davanti ad avversari ben più esperti. A Rio troverà molti judoka che non ha mai affrontato, ma lo stesso varrà anche per gli altri, che lo conoscono poco e potrebbero farsi sorprendere da un atleta che non soffre certamente di complessi di inferiorità. Giovane e relativamente inesperto, Manzi non ha nessuna pressione sulle spalle, e potrà esprimersi liberamente.

FABIO BASILE (66 KG): per il ventunenne Fabio Basile il discorso che va fatto è molto simile a quello che abbiamo esposto su Elios Manzi. Non è un caso, del resto, che i due siano accomunati dall’aver conquistato, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, la medaglia di bronzo agli Europei di Kazan’, un risultato che anche per Basile è arrivato al momento giusto per permettergli di qualificarsi ai Giochi. Finalista al Grand Prix di Tbilisi e piazzato in diversi altri tornei di primo livello, questo judoka lascia sempre un’ottima impressione per il suo atteggiamento offensivo e propositivo sul tatami, anche se in qualche caso la troppa voglia di fare gli si è rivolta contro. Impossibile, comunque, annoiarsi guardando un suo incontro, soprattutto ora che è riuscito anche a concretizzare le sue qualità, trasformandole in medaglie. Sarà dunque da seguire con attenzione la sua avventura a cinque cerchi, e siamo certi che tutti i suoi avversari che gli saranno riservati dal sorteggio saliranno sul tatami tutt’altro che sereni.

MATTEO MARCONCINI (81 KG): a quasi ventisette anni, Matteo Marconcini vivrà la sua prima esperienza olimpica dopo una qualificazione ancora più rocambolesca rispetto a quelle di Manzi e Basile. Il toscano, infatti, sembrava tagliato fuori dalla possibilità di ottenere il pass, ma proprio nel mese di maggio ha ottenuto i due podi più importanti della sua carriera, il bronzo del Grand Slam di Baku e l’argento del Grand Prix di Almaty, che alla fine gli hanno consentito di ottenere una quota continentale. Dopo essere rimasto fermo ai box per qualche problema fisico, ed aver visto altri avvantaggiarsi nelle gerarchie nazionali, Marconcini ha messo sul tatami tutte le sue risorse per centrare quest’obiettivo. Difficile dire cosa aspettarsi da parte di un atleta anagraficamente esperto ma che sta di fatto vivendo il suo miglior momento della carriera sportiva, e del quale, dunque, non conosciamo ancor ai limiti.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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