Emanuela Valente, la diffamazione e la calunnia

Josef Goebbels
Josef Goebbels, responsabile della propaganda del partito nazista, morto suicida con la moglie, dopo aver assassinato i cinque figli.

Chiunque può trovare sul web un sito all’indirizzo www.inquantodonna.it.
Si può anche facilmente scoprire che la titolare del sito è una certa Emanuela Valente, supponiamo, se non abbiamo cannato. Forse la titolare ha 43 anni, è di Roma e ha tentato una qualche carriera giornalistica.
Forse nel senso che queste sono le notizie che abbiamo reperito sul web e potrebbero anche essere sbagliate.
Ora, una certa Valente Emanuela (forse la proprietaria del sito, ma non so altro) mi ha querelato perchè l’avrei diffamata qui.
Ma la diffamazione consiste nell’offesa all’onore o al decoro perciò ho provato a rileggere le cose scritte e a comprendere dove sia l’offesa all’onore. Continua a leggere “Emanuela Valente, la diffamazione e la calunnia”

Massimo Lizzi aspirante giornalista a favore del femminicidio

Massimo Lizzi sembra che sia un giornalista. Sul suo profilo facebook c’è questa importante informazione: uomo.

Massimo LizziPer qualche ragione che mi sfugge il sig.Lizzi pare abbia fatto del femminicidio una priorità, intendo della lotta al femminicidio. Ci devono essere buone ragioni che mi sfuggono, in quanto l’argomento femminicidio sembra che pesi solo per alcune categorie di persone:
– in primis le professioniste dei centri anti-violenza sparsi per l’Italia che ricevono milioni e milioni di euro ogni anno dai contribuenti (maschi violenti nella stragrande maggioranza). Ovvio che loro gonfino la retorica sui femminicidi: sarebbe come chiedere alla Guardia di finanza se in Italia c’è evasione!
– in secundis alcune (rare) femministe convinte e incattivite, dinosauri di tempi andati, donne alle quali qualche uomo ha fatto qualche torto inemendabile (un appuntamento in bianco?)
– per finire politiche e politici di professione: la Carfagna, la Boldrini, la Idem e via elencando. Perchè costoro abbiano a cuore il genocidio femminile è evidente e non vale la pena indagare. Continua a leggere “Massimo Lizzi aspirante giornalista a favore del femminicidio”