Sulla rete è molto frequente imbattersi in siti, che suggeriscono agli uomini che il rimedio alla condizione maschile consiste semplicemente nell’evitare il matrimonio e darsi a sterili attività del tempo libero: pesca, ippica e chi più ne ha più ne metta.
Sono consigli superflui: vi è già una marcata tendenza degli uomini, anche quelli non informati sulle tematiche della questione maschile, ad evitare il matrimonio e le relazioni a lungo termine. Lungi dall’avanzare proposte per cambiare le cose, questi siti si limitano a constatare uno stato di fatto e a suggerire di conformarvisi. È sufficiente questo a migliorare la condizione maschile?
Ci si sente rispondere che i nostri governi sono contrari alla famiglia e discriminano gli uomini. Vero, ma presentato così il quadro è alquanto incompleto. Evitare di mettere su famiglia e ritirarsi nel proprio particulare è esattamente l’effetto desiderato dalle leggi e dalla cultura misandrica oggi in vigore.
È troppo semplicistico pensare che basti ignorare le donne e darsi all’ippica per risolvere i problemi maschili: malgrado l’idealizzazione che se ne fa sulla rete, la vita del single medio sarà sempre più vicina a quella di uno schiavo moderno, che a differenza di quelli dell’antichità non può nemmeno permettersi una famiglia. Il maschio disporrà di un reddito di mera sussistenza, compensato da abbondanti circenses: tv, pornografia, intrattenimento vario che lo manterranno in uno stato di docile, abulica apatia. (altro…)