Il femminicidio, quello vero, delle femmine uccise in quando femmine, è un fenomeno che non riguarda l’occidente, bensì la Cina.
Infatti i successori di Mao, consapevoli che la parabola comunista avrebbe portato anche loro (come l’URSS) al disastro dell’autoimplosione, hanno ingegnosamente pianificato per tempo la transizione all’economia di mercato, preparando l’espansione economica cinese su scala mondiale.
Si ok, direte voi, ma questo cosa c’entra col femminicidio?
C’entra, perché una delle strategie per far decollare l’economia cinese è stata proprio la legge sul figlio unico, che “ha avuto come conseguenza” (trovato l’inganno, sia fatta la legge!) la soppressione, c’è chi dice, di 100 milioni di femmine. Continua a leggere “Su femminicidio e violenza domestica”