Matrimoni gay?

coppie omoLa settimana scorsa, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i matrimoni gay contratti negli stati americani in cui sono permessi, per il governo federale hanno valore in tutti gli stati americani, anche in quelli in cui non sono previsti dalla legge.

Una vittoria bella e “rotonda” per i sostenitori dei “diritti gay”.

Mi preme, su questo tema,  ricordare soltanto tre vecchie, ma sempre valide considerazioni personali di carattere psico-etimologico. Continua a leggere “Matrimoni gay?”

Su femminicidio e violenza domestica

Il femminicidio, quello vero, delle femmine uccise in quando femmine, è un fenomeno che non riguarda l’occidente, bensì la Cina.

Infatti i successori di Mao, consapevoli che la parabola comunista avrebbe portato anche loro (come l’URSS) al disastro dell’autoimplosione, hanno ingegnosamente pianificato per tempo la transizione all’economia di mercato, preparando l’espansione economica cinese su scala mondiale.

Si ok, direte voi, ma questo cosa c’entra col femminicidio?

C’entra, perché una delle strategie per far decollare l’economia cinese è stata proprio la legge sul figlio unico, che “ha avuto come conseguenza” (trovato l’inganno, sia fatta la legge!) la soppressione, c’è chi dice, di 100 milioni di femmine. Continua a leggere “Su femminicidio e violenza domestica”

Che sia capito quello che è capitato (alle donne violente)

Marina Terragni e le tre “cattive maestre”

cattive maestreNell’articolo del 7 giugno  è così che  Marina Terragni, conclude la sua “inquisitoria” contro la prima cattiva maestra.

Una condanna che però sa di assoluzione, sicuramente un buon consiglio per  l’avvocato.

Mi sembra già di sentire la difesa: “una donna in cui riemerge chiaro il dramma infantile cui fu sottoposta, prima in età infantile, dalle violenze del padre sulla madre, poi uno stupro adolescenziale quando la cultura della stupro era la prassi, etc etc
Chi potrebbe contestarlo? Continua a leggere “Che sia capito quello che è capitato (alle donne violente)”

La convenzione di Istanbul:prima donne e bambine

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=eTpIb99ChTQ

Poco più di una settimana fa la nostra Camera approvava all’unanimità la c.d. Convenzione di Istanbul.

Divisi sempre su tutto, in questa circostanza, i baciapile come i miscredenti, i “neri”  come i “rossi”, i guerrafondai come le “colombe”, i ladri patentati, i collusi, i mafiosi, i condannati, gli xenofobi, gli omofobi, i bigotti, i razzisti, gli antisemiti – sono i nostri “onorevoli” parbleu! di che vi stupite?- hanno votato, tutti uniti come un sol uomo, dimenticando schieramenti divisioni e contrapposizioni, nel nome del superiore interesse … femminile. Continua a leggere “La convenzione di Istanbul:prima donne e bambine”

Breve psicoanalisi di una malattia

femministe

“Mettono ben in mostra il proprio corpo ma fornendo un simbolico cartello con la scritta “vietato toccare”.
Tormentatrici sessuali di questo tipo si incontrano dovunque: La ragazza che si presenta in bikini ridottissimi, la signora con provocanti scollature, la ragazzina che per strada cammina ancheggiando in pantaloni aderentissimi o con “minigonne” che lasciano vedere più della metà delle cosce e che desidera essere guardata ma non toccata, e che tutte sono capaci di indignarsi”.
L.T. Woodward (citazione di J.Evola in Metafisica del sesso)

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Dedicato a te

RoderigoMi è stato chiesto di fornire la mia interpretazione su un quaquaraquà che da oltre 10 anni svolge, pedissequamente ed instancabilmente (30.000 posts!), la sua opera di proselitismo sul web.

Colgo l’occasione per esporre, con vero piacere, qualcosa che andava detta da tempo.
Mi è capitato poche volte nella vita di rapportarmi con uomini che dietro all’immagine di un gentleman, nascondono un’anima così … come dire, calcolatrice.
Ho conosciuto certamente molti uomini che non la pensavano come me. Continua a leggere “Dedicato a te”

Perché sono profondamente contrario a “W EVA”[1]

taoNoi eredi di Eraclito, gli orientali, siamo tutti così.
Per noi, “il Vero ( è solo) l’intero”.[2]
E tanto ci basta.

Non esistono le “mezze verità”.
Non ci sono “verità parziali”.
Quelle valgono per i mezzi uomini, e le mezze femmine (ça va sans dire).
Cose da “falsari” insomma … “cosa vostra”.

Per noi sono, né più, né meno, che delle banali menzogne, alias, “verità“ con la v minuscola, e come tali le trattiamo.
Perché ve ne stupite? Continua a leggere “Perché sono profondamente contrario a “W EVA”[1]”