Autore Topic: Frequentare Prostitute  (Letto 206255 volte)

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Online Frank

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #210 il: Maggio 14, 2014, 22:41:11 pm »
http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-mia-vita-segretada-frontaliera-del-sesso/
Citazione
La condizione è che almeno una volta la settimana passi il confine. E lei lo fa, in un viaggio che è anche quello tra la sua vecchia vita e la nuova che ha deciso di costruirsi in Svizzera, dove lavora come prostituta. «Ci vuole coraggio», conferma Stella, una bella ragazza di 25 anni. Ultimamente sempre più italiane scelgono di andare in Svizzera per prostituirsi. Molte di loro sono frontaliere, come Stella (nome di fantasia). «Non voglio che si pensi alla solita storia di degrado», premette lei che, pur pretendendo assoluta privacy, ha scelto di raccontarsi proprio per sfatare alcuni luoghi comuni, come quello secondo cui chi si prostituisce lo fa perché sfruttato o per estremo bisogno. «Io ho iniziato perché ero affascinata dai guadagni facili: non ho pudicizia o remore morali, ho un bell’aspetto e credo che i soldi facciano la felicità. Non ho iniziato per fame, piuttosto ero affamata di denaro».

Nella sua famiglia — una normale famiglia del Nord Italia —, non ne è mai girato moltissimo «ma non mi è nemmeno mai mancato niente. Dopo le superiori ho trovato un lavoro come impiegata: i famosi mille euro al mese con cui riesci a vivere a stento. Come molti della mia età, mi sentivo senza prospettive». Parla della sua come di «un’attitudine» e a fargliela realizzare «è stato un uomo, molto più grande di me, che ho frequentato quando avevo 20 anni.

    Una volta, senza un perché, mi ha pagata. Da lì ho capito che potevo guadagnare con qualcosa che mi piaceva e ho cominciato a lavorare sporadicamente come escort».


Qualche mese fa, la decisione di venire in Svizzera: «Ho un appartamento e lavoro come massaggiatrice: significa che scelgo io con chi arrivare fino in fondo. Qui mi sento tutelata: pago le tasse, la burocrazia non è lenta e sibillina come da noi, le cose funzionano e quando chiedi un permesso, che ti serva per lavorare come cameriera o come prostituta, per loro non fa nessuna differenza. Non mi sono mai sentita giudicata ma, anzi, protetta. La polizia sa dove esercito, fanno dei controlli. Ogni tanto penso alle ragazze che in Italia lavorano per strada: se una di loro sparisce chi se ne accorge?». A differenza di molte altre, Stella non immagina di fare questo lavoro per un tempo limitato: «Non ragiono così, non lo stabilisco in partenza. Preferisco vivere alla giornata». In ogni caso, non lo sente come un problema: «Anzi, vedo questa mia nuova vita come una rivincita. Una rivincita rispetto al precariato, rispetto al non avere nemmeno 20 euro in tasca da spendere come mi pare. Io oggi guadagno come un magistrato. Anzi, forse a un magistrato potrei anche offrire qualcosa da bere».

Le idee sono chiare e la parlantina è svelta anche quando il discorso passa allo sfruttamento: «Il mio corpo è la mia azienda, tutto qui. Se c’è qualcuno sfruttato quello è il cliente che deve pagare per avere l’illusione di stare con me. Io gli vendo fumo, fumo rosa». Nessuno svilimento. Stella piuttosto si sente «soddisfatta, ho una sensazione di potere. Certo, ho anche un ego spropositato». Che comunque, ribadisce, nel suo lavoro aiuta. E aiuta anche ricordarsi che prima, nella sua vita precedente, quella da impiegata, «vivevo come uno zombie, sbuffando a ogni carta che dovevo compilare, senza sbocchi e di certo senza potermi comprare un paio di scarpe di Chanel».
Per la sua famiglia lavora in un centro estetico. Nessun timore che possano scoprire la verità? «La privacy per chi fa il mio mestiere è fondamentale. Anche i miei clienti hanno tutto l’interesse nel mantenerla: da me vengono persone importanti, imprenditori, politici, autorità. Sta più a cuore a loro che non si sappia nulla». Persone eleganti e perbene, giura: «Almeno nel 90% dei casi. Con loro parlo molto. In genere si crea un rapporto simile a quello che si ha con un’amante». Visto che quasi tutti hanno una moglie e dei figli. Ricorda solo un incontro sgradevole: un uomo le ha detto che lei non aveva voce in capitolo visto che era quella sfruttata… «Accompagnandolo alla porta gli ho fatto notare che forse doveva sentirsi lui quello sfruttato, visto che gli avevo appena chiesto 400 franchi per un massaggio». Ma è solo un episodio, assicura.

Da questa sua «avventura ben retribuita» sono dunque esclusi i genitori e gli amici di sempre. Se sua mamma sapesse? No, impensabile, non capirebbe. «È impossibile che possa farlo. Anche le altre ragazze italiane che conosco alle famiglie dicono di lavorare in un ristorante o in un bar. Nessuna dice la verità». Immaginandosi lei mamma, se un domani sua figlia dovesse confessarle che fa la prostituta, capirebbe? «Difficile, bisogna esserlo per esprimersi. Però credo che se la vedessi felice e realizzata la appoggerei. È una professione che ha la sua dignità». Di solito lavora per tre mesi e poi se ne concede uno di «gran ferie». Ha almeno tre clienti al giorno, ma arriva con facilità a 5 o 6. I guadagni preferisce non quantificarli, ma siamo oltre i diecimila euro al mese. Mentre racconta, torna alla sua vecchia vita, ma stavolta il confine lo passa solo con i ricordi: «Mi fa sorridere l’idea che un tempo ero quella che leggeva reportage come questi, adesso ne sono la protagonista». Un giorno potrebbe scrivere un libro, riflette, su questo suo «facile escamotage per vivere bene, dal momento che il mezzo per vivere bene sono i soldi». Comunque la si pensi, stride un po’ parlare di lieto fine. Eppure Stella giura: «Non ho mai dormito sonni tanto tranquilli come da quando ho preso in mano così la mia vita».
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Online Duca

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #211 il: Maggio 15, 2014, 02:26:16 am »
Ma dimmi tu, diecimila al mese per farsi scopare che è una cosa che può fare qualsiasi donna, non servono grandi studi mi pare, basta aprire le gambe e via... ma è tutta colpa di sta minchia di proibizionismo e di quella cretina integrale di Merlin, così i ricchi trombano quanto vogliono e il popolo deve restare col cazzo in mano.  :mad:

Offline ilmarmocchio

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #212 il: Maggio 15, 2014, 06:21:14 am »
Anche se le ore da 27 le facciamo arrivare a 107 :doh:, la vertità emerge chiaramente :
non c' è nessun sfruttamento della donna, la prostituzione è volontaria e rende un sacco di quattrini.
E, aggiungo io, nel caso di clienti piacenti, può pure essere piacevole

Offline fabriziopiludu

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #213 il: Maggio 20, 2014, 15:43:02 pm »



 
Personalmente io non vedo nulla di male o sconveniente nell'avere sexy incontri con escort od accompagnatrici... L'importante che il tutto avvenga nel mutuo consenso e senza alcuna forzatura o violenza, del resto se la prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo e che non conosce crisi, un motivo ci sarà...

 FORZATURE ci sono, e COME!
 "Non mi puoi baciare." "Non mi puoi leccare.",...
 Il NON lavarsi affatto tra un rapporto e l'altro.
 Presentar il letto ANCORA UMIDO - è un eufemismo! - del cliente precedente.
 Il classico << O così, o "Pomì" Parmalat. >>.
 IL CLIENTE è FORZATO ad ACCETTARE le imposizioni della Prostituta.

 CHI dice sia l'UOMO ad imporre le regole?

 e LA DONNA impone le regole anche quando è CLIENTE di gigolò!
 NON indoriamo la pillola.


 

Online Duca

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #214 il: Maggio 20, 2014, 16:51:43 pm »


 
 FORZATURE ci sono, e COME!
 "Non mi puoi baciare." "Non mi puoi leccare.",...
 
Si può, si può, fidati...  ;)

Offline fabriziopiludu

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #215 il: Giugno 04, 2014, 03:40:05 am »



 Più volte, ho sentito-letto: << La vide anni dopo, ABBRUTITA dal Marciapiede,... >>.
 Far la Prostituta Stradale ( Street Whore ) rende, dunque, le donne delle BRUTE?

 TZ!!! Se son brute, son brute!
 Per non dover dover ammettere che codeste donne siano delle brute nate, danno colpa alla Prostituzione?
 Il solito GIUSTIFICAZIONISMO: il voler trasformare delle colpevoli in vittime innocenti.


 

Offline fabriziopiludu

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #216 il: Giugno 05, 2014, 21:23:40 pm »



 Storia VERA!
 Portata sul grande schermo nel film "La piccola ladra".
 Francese, aveva avuto un fidanzato che, poi, era perito nella Guerra del Vietnam.
 "La vidi anni dopo, abbrutita dal Marciapiede"; faceva il Marciapiede poichè Marthe Richard aveva chiuso le Case - Marthe Richard fu da esempio per Angelina Merlin, che copiò i di lei metodi.

 Da piccola, faceva la ladra - dunque, era già una BRUTA!
 Nel Refettorio del Riformatorio, aveva piantato i rebbi della forchetta nella mano della vicina di posto a tavola; aveva dato un morso alla di lei mela... Cose DONNESCHE.


 


Offline TheDarkSider

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #218 il: Settembre 26, 2014, 00:11:17 am »
Grazie al sindaco grillino, a Pomezia rischi 166€ di multa se chiedi anche solo un'infomazione a una prostituta, o una donna che per l'abbigliamento e l'atteggiamento sembra tale.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/09/25/news/il_sindaco_che_vieta_di_parlare_con_le_lucciole-96595998/?ref=HREC1-34

La persecuzione contro i clienti sta raggiungendo livelli assurdi :doh:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Online Frank

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #219 il: Ottobre 12, 2014, 23:24:05 pm »
http://m.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/casalinghe_squillo_ricche_felici_mariti/notizie/916194.shtml
Citazione
Le casalinghe diventano squillo, di nascosto dai mariti: «Ricche e felici con 10 mila euro al mese»
Lunedì 22 Settembre 2014
20:28

​Sono casalinghe, ma tutt'altro che disperate. Anzi, forse lo erano fino a qualche mese fa, quando tra lavoretti di ogni tipo facevano fatica a sbarcare il lunario. Ora quattro bellissime donne, di età compresa tra i 24 e i 49 anni, hanno deciso di arrotondare prostituendosi.

Le quattro si sono organizzate in quella che appare a tutti gli effetti una cooperativa del sesso a pagamento: hanno preso in affitto un appartamento in cui offrono le loro prestazioni, e dagli annunci sessuali sul web alla vox populi la loro popolarità sta aumentando in tutta la città di Rimini e non solo.

La particolarità è che queste donne sono da tempo sentimentalmente impegnate: due di loro sono sposate con figli, le altre sono fidanzate da molti anni. E i rispettivi mariti e compagni sono ignari di tutto A raccontare la vicenda a La Nazione è una delle protagoniste: «Manteniamo comunque il lavoro precedente come 'copertura'. Prima di iniziare quest'attività facevamo le colf, le baby-sitter, le cameriere, e quando lavoravamo anche nei week-end guadagnavamo appena 1000 euro al mese. Ora possiamo arrivare anche a 10 mila, li mettiamo tutti in banca perché vogliamo dare un futuro migliore ai nostri figli. I nostri mariti non sanno nulla, e non sono volpi».

Un'altra donna ha invece dichiarato a Il Resto del Carlino: «Abbiamo regole molto rigide: non vogliamo stranieri e anziani. La nostra clientela è composta da uomini tra i 24 e i 50 anni, alcuni ci apprezzano perché non siamo professioniste e si sentono più a loro agio, altri si innamorano e vorrebbero che smettessimo per loro, ma siamo già impegnate. Ovviamente stiamo attente a non spendere i soldi che incassiamo per non destare sospetti non tanto nei nostri compagni, quanto nelle nostre madri. Però intanto ci divertiamo e facciamo soldi, tutti esentasse. Mi auguro proprio che lo Stato non legalizzi la prostituzione, altrimenti colpirebbe noi come fa già con gli imprenditori».
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #220 il: Ottobre 12, 2014, 23:33:18 pm »
Certo che avere una moglie marchettara e non accorgersi di niente è grave... però in fondo con le tariffe odierne per fare 10000 euri al mese bastano una cinquantina di prestazioni, quindi con un paio di ore al giorno è fatta. Sul "ci divertiamo" però ho più di qualche dubbio :hmm:
Gran senso civico comunque 'ste troie che non vogliono pagare le tasse, con quello che guadagnano potrebbero ben fare uno sforzo; hanno anche un gran senso della famiglia visto che sono più preoccupate di essere scoperte dalla madre che dal marito, complimenti.
Poi la gente ti chiede perché non sei sposato... cosa vuoi rispondere, è una domanda inutile.

Online Frank

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«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Online Frank

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #222 il: Ottobre 28, 2014, 19:55:26 pm »
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/escort-alto-livello-riesce-incassare-100-dollari-fare-87441.htm
Citazione
DagoTraduzione dell'articolo di Svetlana Z per “Medium”

Sono arrivata a New York City da Chelyabinsk, Russia Centrale. Avevo 19 anni e 300 dollari in tasca. A marzo compio 24 anni e sono riuscita a mettere da parte 200.000 dollari scopando per soldi. Ho viaggiato in Marocco, Parigi, Pechino e Monaco, gli uomini mi portavano il tè da Londra, la cioccolata dalla Svizzera, la lingerie dalla Francia, le scarpe dall’Italia. Ho comprato una piccola casa ai miei genitori, raccontando di essermi fidanzata con un ricco americano. Non odio gli uomini, non sono mai stata vittima di alcun traffico, mai stata stuprata o drogata, mai fatto l’attrice porno, mai sofferto di quella che gli psicologi chiamano “sindrome da abbandono”.

Sono una donna d’affari. Faccio quello che i politici incoraggiano gli immigrati a fare: cercare un’opportunità, trovare un lavoro, sfruttare il proprio talento, adattarsi alla nuova economia mondiale. Non faccio la escort da un anno perché ora mi posso permettere di studiare psicologia e cinema all’università, voglio mettere su famiglia e avere dei figli.

Quando arrivai a Manhattan cercai lavoro ovunque, bar, ristoranti, uffici. L’unico posto che trovai fu un bistrot turco dove il proprietario mi disse che non dovevo fare niente: mi pagava se mi lasciavo fottere. No grazie. Risposi a un’inserzione, cercavano massaggiatrici, e solo guardando la mia collega che si spogliava mentre un ragazzo era steso sul lettino, capii perché la Spa mi pagava 100 dollari l’ora.

Allora mi misi in proprio. Facevo massaggi a casa e guadagnavo fino a 800 dollari al giorno. Molti clienti offrivano di più per farsi fare lavoretti di mano, e io rifiutavo. Un uomo mi offrì 1000 dollari per fare sesso e dissi di no perché credevo che poi non avrei più rispettato me stessa. Ero tentata e, dopo molta insistenze, accettai. Andai nella sua suite al Plaza Hotel, ci scopai e ricevetti da lui una busta con mille dollari. Disse che non era un pagamento, era un regalo perché gli piacevo davvero. Lui partì per un viaggio di lavoro e io restai un giorno in quella stanza, con servizio in camera. Mi sentivo come Vivian di “Pretty Woman”.

I clienti mi conoscevano come Angelina, la donna dolce, intelligente e divertente, o Anna, indimenticabile a letto e amante dei viaggi di lusso. Nel primo caso costavo 800 dollari l’ora e 4000 per la notte, nel secondo 900 dollari l’ora e 5000 per la notte. Ero al top, perché avevo imparato le lezioni fondamentali del business.


Lezione numero uno: spendere soldi per fare soldi. Ho pagato 400 dollari al mese per farmi mettere la pubblicità su “Eros.com”, 50 dollari al giorno in più per farmi inserire nella categoria “novità”, 1500 dollari per farmi scattare delle foto bellissime. In tutto mi è costato 4000 dollari al mese. Poi c’era l’affitto: se vuoi lavorare e vivere in due posti diversi, a Manhattan, devi spendere almeno 3000 dollari al mese per un appartamento. E’ il prezzo che paghi se vuoi attirare i clienti migliori. Meno paghi, più vai incontro a tipi spaventosi. Io invece ho investito su me stessa.

Lezione numero due: ero esotica e mantenevo l’accento straniero ma non specificavo la mia origine, perché gli americani hanno preconcetti verso certe nazionalità. In particolare, ritenevano le russe brave a letto ma glaciali, spietate, delle vere stronze.

Una escort di lusso guadagna seimila dollari al giorno

Lezione numero tre: sul mio stesso sito, gli uomini potevano scegliere di scoparsi una pornostar per 2000 dollari, noleggiare una “sugar baby” per 4000 dollari al mese, fare una vacanza sessuale per 2000 dollari. Come escort quindi, dovevo dare qualcosa in più. Io offrivo “sex toys”, giochi di ruolo, BDSM. Soprattutto però offrivo conforto e comprensione. E’ così. Anche quando ti pagano per tre o quattro ore, il sesso non dura più di 15 minuti. Il resto del tempo, lo passano a parlare. E’ la comprensione che comprano, in realtà. A New York le ragazze bianche possono chiedere di più. Nella classifica seguono le spagnole, le asiatiche, le nere.

Lezione numero quattro: se lavori per un’agenzia, è lei che ti fornisce i clienti, ti dà gli appuntamenti, si prende cura di te. Si prende anche i tuoi soldi, però. Fino al 40%. Inoltre le agenzie che promuovono 20 ragazze a disposizione, in realtà ne hanno solo un paio, una bionda e una mora. Il che significa che quelle due lavoreranno tantissimo, dovranno scoparsi una decina di clienti al giorno.

Alla fine dell’estate avranno incassato circa 50.000 dollari. Per me il gioco non valeva. Se lavoro sodo, lo faccio per me, non per altri. Sono gli imprenditori che si arricchiscono, non gli operai. Curo il mio aspetto fisico, sono vegetariana, faccio palestra, spendo molto in abbigliamento intimo. Il mio mascara costa 130 dollari, il mio rossetto 50 dollari. Non sono mai stata sciatta.

Il mio lavoro cominciava sulla porta. Sorridi e metti il cliente a suo agio. Se è timido, gli offri subito un bicchiere di vino. Se è ricco, in genere si sente già figo. I ricchi si sentono sempre migliori degli altri. Tutti i clienti vogliono vederti venire e più di una volta. Il sessantenne che voleva vedere cinque miei orgasmi prima avere il suo orgasmo, pensava di essere altruista. Se ne compiaceva.

La verità è che voleva dimostrare a se stesso di essere ancora bravo a far godere una ragazza giovane. Ovviamente, io ho finto di venire. Nel tempo ho imparato a convincere i miei clienti che godevo tantissimo. E’ facilissimo, basta dire: «Sono appena venuta» e loro ci credono. Vogliono crederci. E’ come con Dio, nessuno lo vede ma tutti ci credono.

Non chiedevo mai della loro famiglia, non raccontavo mai i miei problemi. La tristezza manda all’aria l’affare. Se loro volevano parlare, io ascoltavo. Ma le mie lamentele le tenevo per me. Il mio primo errore fu di spiegare a un cliente perché non ero più fidanzata: «Non mi scopava abbastanza bene», gli dissi, pensando di eccitarlo. Il risultato fu che mi scopò con tutta la forza che aveva, in maniera innaturale. Fu orribile.

Se mi portavano a cena non mangiavo cipolla, aglio, non bevevo caffè. Evitavo tutto quello che dava cattivo odore. Non usavo droghe, venivo pagata in anticipo. I condom erano obbligatori. Mi rendevo disponibile 12 ore al giorno, mi mostravo gentile anche quando il cliente non lo era: un paio di brutte recensioni possono rovinarti la carriera.

Lavoravo su prenotazione, con un paio di giorni di anticipo, perché è meglio avere due buoni clienti fissi che dieci occasionali. I miei clienti erano quasi sempre sposati e banchieri. Un terzo di loro preferiva guardarmi mentre mi masturbavo. Il 50% mi diceva di avere un cazzo enorme ma solo un quinto di loro ce lo aveva davvero. E non era affatto piacevole.

Di cose strane ne ho viste. Uno pagava per fissarmi come fossi una statua. Non voleva fare nient’altro. Un altro, mentre mi scopava, faceva il suono del treno: “Wooo, wooo, wooo.” Un’ora così, noiosissimo. Un tipo mi chiese di fare sesso senza profilattico, altrimenti chiamava la polizia.

I clienti giovani sono pessimi. I vergini sono tremendi. I giovani vergini sono un incubo. In genere divido i clienti in quattro categorie: quelli che pagano per la compagnia, quelli che pensano di comprare una relazione, quelli che credono di possederti, e quelli in coppia.

Questo quarto gruppo è il mio preferito, il più semplice. Vogliono fare una cosa a tre con la moglie o la fidanzata. In genere sono timidi inizialmente, anche se hanno già avuto esperienze simili. Non ho mai incontrato coppie per cui si trattava della prima volta. Un’orgia di questo tipo dura fra le due e le tre ore. Faccio sempre io il passo, prima con la donna, poi con l’uomo. Posso assicurare che quando due donne fanno sesso, l’uomo se lo dimenticano, anche se è un fidanzato. Se ne ricordano una mezz’ora dopo. Nel caso di una cosa a tre, il 90% lo fa la ragazza. La rende meno gelosa. Per l’orgia a tre mi facevo  pagare molto di più, ma non perché faticavo di più, solo perché mi permettevano di farlo. E’ il capitalismo, bellezza.

Molte delle mie colleghe hanno lasciato il lavoro di escort, ma continuano a farlo nel tempo libero. Anche se guadagnano 6000 dollari al mese per un impiego a Wall Street, è la cifra che, scopando, incassano in un giorno. Ci sono grandi rischi in questo mestiere, ma io non ho avuto problemi, credo perché l’ho affrontato da donna d’affari.

Da quando ho smesso di fare la escort, frequento uomini sui siti di “dating”. E’ strano. incontro persone più giovani dei miei vecchi clienti e meno ricche, ovviamente. Non mi fanno regali e spesso preferiscono andare a vedere le partite con gli amici.

Prima di fare la escort non sapevo nemmeno che esistessero i rapporti orali. Se il mio fidanzato mi chiedeva un pompino, gli rispondevo: «Ma stai scherzando?». Da quando ho smesso di fare la escort, di nuovo, non faccio più pompini. Non voglio viziare nessuno. Se non ti pagano non sei costretta a fare niente, puoi essere semplicemente te stessa, non devi sorridere se non ti va, non devi cambiare posizione se non ne hai voglia. Qualcosa mi manca. I soldi. Il portafogli è vuoto. Il sesso è sesso, ma il denaro è denaro.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline freethinker

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #223 il: Ottobre 29, 2014, 07:33:46 am »
Lettura interessante, non che dica novità....ma quello che è veramente illuminante è l'ultimo paragrafo, sui rapporti orali, sull'essere se stessa e sui soldi: una sintesi migliore sulla troiaggine femminile sarebbe impossibile immaginarla!
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline ilmarmocchio

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Re:Frequentare Prostitute
« Risposta #224 il: Ottobre 29, 2014, 09:47:59 am »
Lettura interessante, non che dica novità....ma quello che è veramente illuminante è l'ultimo paragrafo, sui rapporti orali, sull'essere se stessa e sui soldi: una sintesi migliore sulla troiaggine femminile sarebbe impossibile immaginarla!

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