Autore Topic: Istinto di protezione maschile  (Letto 2909 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Istinto di protezione maschile
« il: Settembre 01, 2015, 23:55:19 pm »
http://www.lsblog.it/index.php/interni/5389-il-sacrificio-di-un-uomo-raro



    Gennaro Carillo
    Lunedì, 31 Agosto 2015

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Per quanto rari, esistono uomini-ginestra. Aprono crepe nella lava fredda dell’indifferenza, assumendo su di sé il dolore degli altri. Una ginestra, scrive Leopardi nella sua ultima canzone, «consola» il deserto, lo interrompe, lo contraddice, gli resiste. Ad attenderla, tuttavia, c’è un destino di sconfitta e di morte: il fiore soccomberà alla «crudel possanza» del fuoco che desertifica.
Anatolij Korov, muratore ucraino di trentotto anni e tre figli, era un uomo-ginestra. Ha reagito a una rapina, in un supermercato di Castello di Cisterna, ed è stato freddato da un colpo d’arma da fuoco. Quando si è accorto che uno dei rapinatori minacciava una cassiera, non ha potuto fare a meno di intervenire. L’istinto di operare il bene a tutti i costi, di fare la cosa giusta, ha prevalso sull’impulso naturale alla conservazione della vita. Su quell’impulso a sopravvivere che è il movente primario delle nostre azioni e che ci esonera dal rispondere di quanto accade agli altri.

Anatolij non ha agito come tutti, come un «io minimo», pavido e curvo su se stesso, capace solo di contare i secondi che lo separano dalla fine dell’incubo. La regola di prudenza che prescrive di distogliere lo sguardo, quella regola che interiorizziamo fin dall’infanzia e che ci paralizza di fronte ai devastatori di una stazione ferroviaria o ai molestatori di un vecchio, lui non l’ha osservata. Ritenuta inaccettabile la violenza minacciata a un proprio simile, peraltro più debole, l’ha deviata su di sé, rendendola concreta. E rendendo altrettanto concreto, stringente, quel vincolo di solidarietà dal quale noi invece ci sentiamo sciolti.

C’è una bellezza semplice nel sacrificio e nel dono di Anatolij. La cui esistenza non era quella di un uomo illustre ma di un lavoratore anonimo e straniero, come ce ne sono tanti. Uno degli stranieri che contribuiscono alla nostra economia, spesso ripagati con salari indegni e guardati con diffidenza, additati come predatori del lavoro degli italiani. Non è difficile immaginare l’operosità di Anatolij, temprata nel silenzio liturgico e virile che accompagna il lavoro nei cantieri, nelle officine o nei campi. Né è difficile credere a chi ha subito detto che «il padrone gli voleva bene».

Aveva molto da perdere, Anatolij. Non era uno che potesse mettere in gioco la vita donandosi a piene mani e venendo a mancare a quella famiglia che dava un senso a tutta la sua esistenza. Eppure non ha esitato a farlo. Mi viene in mente una pagina di Rousseau dove si dice che in fondo sono gli ultimi, i più umili, gli scarti dell’organismo sociale, coloro che si precipitano a sedare le risse di strada, che si frappongono tra i contendenti e finiscono quasi sistematicamente per avere la peggio. La larghezza nel donare la vita non è affatto appannaggio dei signori. Sono gli Anatolij che si sacrificano per noi. Imitando Cristo, ma senza saperlo, e mettendoci di fronte alla nostra assuefazione all’ingiustizia. Al nostro essere complici della «impietrata lava».

Non si ripeterà mai abbastanza che Anatolij era uno straniero e che ha trovato la morte a migliaia di chilometri da casa. Era dunque, secondo l’accezione classica del termine, un «barbaro». Ebbene, che un barbaro c’impartisca una lezione di rivolta etica e ci dica chi siamo o chi siamo diventati, dovrebbe indurci a riconsiderare il nostro rapporto con chi arriva nel nostro paese. A mettere in discussione i nostri pregiudizi.

Non passa giorno in cui non si provi disgusto per l’umanità, per il male che uomini sono in grado di fare ad altri uomini. Ecco perché bisogna esser grati ad Anatolij, uomo-ginestra: «al cielo / di dolcissimo odor mandi un profumo, / che il deserto consola».

 Pubblicato da Il Mattino, 31 agosto 2015


Le nostre Lucarelli, Innocenti, ecc, hanno qualcosa da dire sul maschio cattivo ?

Offline Massimo

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #1 il: Settembre 02, 2015, 00:37:51 am »
Certo. Diranno, la Lucarelli e la Innocenti: dei maschi hanno ucciso un altro maschio. Noi donne che c'entriamo? Mica questo
fatto di cronaca può smentire la violenza MASCHILE sulle donne che è e resta IL PROBLEMA PRINCIPALE. E poi c'è una vittima di
tutto questo del tutto innocente, anche dell'imprudenza di aver corso un grave rischio senza calcolarlo: la moglie dell'ucciso che
adesso dovrà andare avanti ad allevare un figlio da sola. In ogni caso, le donne ci vanno sempre di mezzo, anche quando la
violenza maschile non colpisce loro. Pensi che queste si preoccupino dell'operaio ucciso anzichè della moglie sopravvissuta?

Offline COSMOS1

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #2 il: Settembre 02, 2015, 13:33:38 pm »
onore al coraggio
ma un po' di sale non sarebbe guastato: le commesse si minacciano ma non si ammazzano! lui si è fatto ammazzare ma non è detto che la cassiera sarebbe stata ammazzata...
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Online Frank

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2015, 20:07:26 pm »
Citazione
Ebbene, che un barbaro c’impartisca una lezione di rivolta etica e ci dica chi siamo o chi siamo diventati, dovrebbe indurci a riconsiderare il nostro rapporto con chi arriva nel nostro paese. A mettere in discussione i nostri pregiudizi.

E ti pareva che anche questa volta non mi toccava leggere un commento del genere.
Mah...
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Alberto1986

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #4 il: Settembre 04, 2015, 02:31:35 am »
Il coraggio ed il sacrificio fanno parte della natura maschile. C'è poco da discutere. D'altronde sono gli uomini quelli che salvano donne, bambini, anziani ed altri uomini quando succede qualcosa.

Mi permetto di dire però, con tutto il rispetto per quest'uomo ucciso, che in questo caso doveva prevalere l'intelligenza e non l'istinto da maschio alfa. Affrontare 2 rapinatori armati di pistola, perlopiù a mani nude, è stata un cazzata enorme. Affrontarli per cosa poi? Per salvare dei soldi assicurati o per proteggere la cassiera (donna) che poverina tremava ed urlava dalla paura?

E' l'istinto da cavalier servente verso il sesso femminile quello che fotte ancora molti uomini. Ora cosa ne ha avuto? Lui è morto, quelle 2 merde di rapinatori probabilmente la faranno franca, i meRdia si dimenticheranno molto presto di lui per tonare a parlare di Melania Rea e "femminicidi" vari.

Offline Vicus

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #5 il: Settembre 04, 2015, 02:54:19 am »
Reagire contro persone armate è una follia oltre che inutile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #6 il: Settembre 05, 2015, 21:14:18 pm »
Il coraggio ed il sacrificio fanno parte della natura maschile. C'è poco da discutere. D'altronde sono gli uomini quelli che salvano donne, bambini, anziani ed altri uomini quando succede qualcosa.

Mi permetto di dire però, con tutto il rispetto per quest'uomo ucciso, che in questo caso doveva prevalere l'intelligenza e non l'istinto da maschio alfa. Affrontare 2 rapinatori armati di pistola, perlopiù a mani nude, è stata un cazzata enorme. Affrontarli per cosa poi? Per salvare dei soldi assicurati o per proteggere la cassiera (donna) che poverina tremava ed urlava dalla paura?

E' l'istinto da cavalier servente verso il sesso femminile quello che fotte ancora molti uomini. Ora cosa ne ha avuto? Lui è morto, quelle 2 merde di rapinatori probabilmente la faranno franca, i meRdia si dimenticheranno molto presto di lui per tonare a parlare di Melania Rea e "femminicidi" vari.

infatti

Online Frank

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #7 il: Settembre 07, 2015, 00:22:16 am »
E' l'istinto da cavalier servente verso il sesso femminile quello che fotte ancora molti uomini.

Proprio così.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline TheDarkSider

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Re:Istinto di protezione maschile
« Risposta #8 il: Settembre 07, 2015, 10:27:23 am »
Un altro che si fa ammazzare per salvare una donna in pericolo

Brasile, uomo armato minaccia di sparare a una donna. Eroe la salva ma viene ucciso
http://video.corriere.it/brasile-uomo-armato-minaccia-sparare-una-donna-eroe-salva-ma-viene-ucciso/ab2e7b14-53fc-11e5-8d8b-01b5b32840a1


ma per le femministe esistono solo uomini stupratori e abusanti...
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina