Autore Topic: Chi finanzia il femminismo internazionale?  (Letto 7369 volte)

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Offline Angelo

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Chi finanzia il femminismo internazionale?
« il: Dicembre 09, 2014, 22:30:40 pm »
Dal sito unwomen.org - strettissimamente legato all'ONU...  :shifty: Trovo questa tabella relativa alle spese di diversi paesi per il sostentamento dei programmi femministi. L'anno a cui fa riferimento la tabella è del 2013. L'Italia è al 19° posto...

http://www.unwomen.org/~/media/headquarters/attachments/sections/partnerships/donor%20countries/2013%20top%2020%20core%20contributors%20pdf.ashx

Ma vediamo un po' pure gli "amici" delle femministe. Loro si sono sempre dichiarate " ANTIFA" , "CONTRO IL SISTEMA"... E poi........

 :sick: :sick: :sick: :sick:

http://www.unwomen.org/en/partnerships/businesses-and-foundations/major-partners


Come noterete, pur essendo scritto in inglese, ci sono i principali partner economici delle iniziative femministe nel mondo...

Dato che le femministe si spacciano per comuniste, anarchiche, libertarie, notate chi le aiuta...

The Coca-Cola Company: Accelerating Women’s Economic Empowerment -

Microsoft: Applying Technology to Gender Equality

The Rockefeller Foundation

http://www.unwomen.org/en/partnerships/businesses-and-foundations/major-partners

Questo è il FEMMINISMO. Naturalmente potrà pure esserci qualcuna che crederà ancora che le femministe non sono tutte così etc... Intanto, care femministe, i fatti vi stanno sbugiardando. SIETE COMPLICI DEL SISTEMA. MA QUALE SINISTRA? MA QUALE COMUNISMO? MA QUALE ANTIFASCISMO? Fatevi pagare la dignità dai vostri padroni. Piccole SERVE DEL SISTEMA, vi siete vendute al PADRONE.  :sick: :sick:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #1 il: Dicembre 09, 2014, 23:25:05 pm »
Ottimo. questa pagina va assolutamente salvata.
 La prova di cosa è il femminismo e da dove viene.
Altro che origini metafisiche

Offline Vicus

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #2 il: Dicembre 10, 2014, 05:59:11 am »
Propongo di mettere il post nella sezione "In evidenza", insieme a
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=11924.msg134269;topicseen#msg134269
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #3 il: Dicembre 10, 2014, 09:40:16 am »
Ottimo Vicus.
Spesso , quando si parla di q.m., è facile dare l'idea di essere complottisti.
Inoltre, rimane insoluto il problema di come il femminismo ha ottenuto il predominio nel mondo occidentale.
Le donne , vessate per millenni, avrebbero magicamente ribaltato la situazione in 3 o 4 decenni.
Noi lo sappiamo, ma la maggior parte delle persone no.
Il femminismo è il braccio armato del potere.
Il potere quello vero, sovranazionale, finanziario , economico.
E' qui che dobbiamo cercare e capire..
Naturalmente  il femminismo, come l'ideologia gender e la cultura lgtb è un paravento.
Lo scopo è sempre il solito : mantenere e ampliare il potere.
Ieri c'erano altre ideologie : oggi abbiamo femminismo e lgtb, più confacenti ai tempi attuali.
Inutile dire che a queste elite il femminismo non interessa nulla : è un mero strumento.
Il quadro è chiaro, se vogliamo vederlo

Offline Sardus_Pater

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #4 il: Dicembre 10, 2014, 11:09:35 am »
SING ALONG:

"Vorrei cagare su di voi
la vostra blasfemia
accusi l'uomo, ma d'ora in poi
sei in torto amica mia" :P

(dedicato ovviamente alle care femminazi di professione che "amiamo" tanto)
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline JAROD72

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #5 il: Dicembre 11, 2014, 21:49:33 pm »
Sono l'incarnazione del potere.

Offline Angelo

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #6 il: Dicembre 11, 2014, 23:44:35 pm »
Sono le serve del potere. Vi faccio un esempio semplice, rivolto soprattutto ai lettori occasionali. Il PD e l'ANPI sono associazioni che sono dichiaratamente antifasciste.

Adesso, vi mostro una raccolta fondi per i soldati ucraini insieme a Francesco Saverio Fontana. La raccolta fondi l'ha organizzata il PD. Ci sono i nomi, i cognomi, le foto dei tavolini, le bandiere di Pravy Sektor (estrema destra ucraina), i simboli nazisti sulle mostrine degli "ospiti" (tra cui Francesco Saverio Fontana che ha partecipato con il battaglione DONBASS nelle stragi di questi criminali).  (E' bene accetta una mano per caricare le foto direttamente da parte degli altri utenti).

https://aurorasito.wordpress.com/2014/10/02/anche-lanpi-supporta-i-nazisti-ucraini/

https://aurorasito.wordpress.com/2014/09/15/i-banderisti-del-pd-ovvero-come-il-pd-finanzia-i-neonazisti-ucraini/

Adesso, cari lettori occasionali, femministi e non... Io quella merda che appoggia i battaglioni nazisti non la tocco neanche con i guanti. Non tocco con i guanti neanche chi, dopo aver visto le immagini eclatanti della connivenza tra PD e l'estremismo nazista ucraino, continua ad essere del PD e a votarlo.
Perchè l'ignoranza giustifica le azioni sconsiderate e le donazioni a "cazzo di cane". Ma, perseverare,pur di fronte a prove schiaccianti,  significa esser di quella stessa ignobile risma nazistoide sotto guida USA.

Tornando quindi alle femministe. Io posso capire che una donna, sottoposta a dei mass media menzogneri, possa diventare femminista.
Possa reputare vero che :" la prima causa di morte per le donne dai 14 ai 44 anni sia la violenza maschile". Però, se non riconosce che 150 circa è inferiore al numero 1000 e non il contrario, allora significa che è in malafede per interesse. E tale interesse può essere economico o "di frustrazione mentale".

Però, se viene qui, ci legge,si informa, fa funzionare la logica e crede ancora che il femminismo sia "IL BENE" allora fa parte della stessa categoria dei nazisti. Ed è merda. Così come è MERDA essere maschilisti. Perchè chiunque reputa migliore un essere umano rispetto ad un altro per motivi sessuali, razziali, religiosi  e lo avvantaggia penalmente, economicamente, socialmente è un soggetto fuori dalla Costituzione e dalla Democrazia. E voi femministe, se appoggiate le leggi europee che vi avvantaggiano, siete NAZISTE.
Che sia chiaro, care "femministelle". E' inutile censurarci sui vostri siti; la Verità sta venendo a galla. Le prove del vostro esser serve di interessi terzi stanno uscendo, sempre più evidenti. E in un periodo di crisi, di fame crescente, sempre più "nero" e le persone non vi salveranno. La fame rende violenti. E anche quelli più stupidi capiranno che vi siete fottuti centinaia di soldi delle tasse per le vostre stronzate fintamente "paritarie".
E non credo che potrete andare molto lontano con tanta rabbia rivolta verso di voi e i vostri sodali che hanno rubato spacciandosi per "paladine della libertà", Antifà" e stronzate varie. E non vi aiuteranno neanche i gruppi LGBTQ che ultimamente sono diventati il nuovo business. Solo gli USA, veri vostri padroni, vi potranno aiutare. Quindi,se scegliete di stare da quella che il vostro amichetto Obama ha autodefinito la "parte giusta della Storia", sperate e  pregate.
 E io mi fumerò una bella sigaretta...
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #7 il: Dicembre 12, 2014, 00:00:26 am »
Citazione da: Angelo
E' bene accetta una mano per caricare le foto direttamente da parte degli altri utenti
Puoi usare il tasto "inserisci immagine" con link diretto alla foto sul sito originale.
« Ultima modifica: Dicembre 13, 2014, 00:53:50 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline freethinker

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #8 il: Dicembre 18, 2014, 12:18:55 pm »
Se per un momento immaginiamo che qualche centro di potere, in qualche posto, si sia prefisso lo  scopo primario di contenere/far diminuire la popolazione mondiale, come, quali mezzi potrebbe realisticamente usare?
 Proviamo a pensarci. 
Anzitutto, la guerra, il più vecchio e collaudato dei sistemi. Sostenere che oggi non ci siano più guerre è negare l’evidenza. Nonostante tutti  i proclami, nonostante tutte le dichiarazioni di volontà di pace, il mondo è pieno di guerre; l’unica differenza rispetto al passato è che oggi le guerre non vengono più dichiarate formalmente: a parole, tutti aborriscono la guerra, tutti sono contro i guerrafondai. Allora, come si fanno digerire ai popoli oggi, le guerre? Con l’indottrinamento! Servendosi della “neolingua” di Orwelliana memoria, basta non chiamarle guerre, ma “interventi “ , quando non addirittura “interventi umanitari”. Non si mandano più eserciti, ma si inviano forze di “dissuasione”,”contingenti di pace”  eccetera.  Questi  pacifici interventi richiedono truppe armate con le armi più sofisticate, ma vanno a portare la pace (di solito in zone ricche di risorse naturali, petrolio, eccetera). Ricordate gli slogan del Grande Fratello: “La guerra è pace, la pace è guerra”? Non si è mai fatto tanto uso di questi slogan in aperta falsificazione della realtà come oggi! Eppoi, c’è sempre un cattivo, cattivissimo, pessimo, un Putin da combattere, no?

L’aborto.  Cioè:  la licenza di uccidere data, per legge, ad una categoria di persone su un’altra categoria di persone.  Promulgare una legge del genere, ormai  presente nei  paesi  cosiddetti  “avanzati”, serve unicamente a privare un gruppo umano (i nascituri) del loro naturale diritto di esistere.  Anche qui, la neolingua ci viene in aiuto: non si parla di omicidio, ma del diritto fondamentale della donna a decidere del proprio corpo (il feto si arrangi).  Un altro fronte dell’eliminazione degli esseri umani considerati in soprannumero potrebbe essere quello dell’eutanasia, anche qui la neolingua è di aiuto, basta chiamarlo  “diritto ad una morte dignitosa”, suicidio assistito, eccetera.  Ci stanno lavorando…

La distruzione della famiglia. Anche qui, come nel caso della guerra, si usano slogan da Grande Fratello, che servono a mascherare il vero scopo; infatti, non si parla apertamente di distruggere la famiglia, anzi! Si parla, piuttosto, di nuove forme di famiglia, da affiancare alla “famiglia tradizionale”: così, chi pensa alla famiglia come qualcosa composto di un padre, una madre e dei figli, più zii e nonni  vari, è subito servito: non sa stare al passo con i tempi.   
 In questo contesto, ciò che ciascuno vuol considerare famiglia diventa lecito e deve essere  riconosciuto come “famiglia”. Ovviamente, in tutta questa operazione di truffa intellettuale viene omesso di dire che queste nuove “famiglie” saranno del tutto sterili, mancando ad esse un requisito fondamentale che è quello della procreazione, di generare una  discendenza nell’unico modo conosciuto in natura: con l’unione tra un uomo e una donna. Anche in questo caso l’evidenza verrà negata, e si presenteranno al popolo le varie possibilità offerte dalle moderne conquiste della scienza (omettendo di dire quanto siano complesse e costose, oltreché innaturali), addossando la responsabilità della mancata procreazione allo Stato, che, non mettendo a disposizione di tutti i mezzi per la fecondazione assistita/surrogata/meccanizzata, viola il fondamentale diritto di ciascuno ad avere un figlio (bello, sano, intelligente, perfetto). Diritto che in natura, scientificamente parlando, non esiste, dato che solo i più robusti sopravvivono: non sarà politicamente corretto, ma è così che funziona la natura.  Si tende inoltre a creare la scissione tra il sesso e la procreazione (sesso senza figli e figli senza sesso).

Contemporaneamente viene dato impulso  alla accettazione e alla diffusione dei rapporti omosessuali e dell’omosessualità come cosa normale. Qui non è necessario scomodare Freud per capire che, per far accettare una cosa sostanzialmente anomala, se non contro natura come l’omosessualità,  ci vuole un’azione di marketing notevole.  Far percepire gli omosessuali come “discriminati” è un ottimo inizio; poi si passa a considerare coloro a cui non piacciono come persone “intolleranti”, “omofobe” eccetera. Da qui alla legge “contro l’omofobia” il passo è breve.  Con questa legge si uccide la libertà di pensiero e di parola. Se vi sembra poco…

Non solo, ma le nuove generazioni dovrebbero essere indottrinate dalla più tenera età ad accettare l’idea che non esista alcuna differenza naturale, fisiologica, biologica, di base tra maschi e femmine, per cui andrebbe imposto a livello globale l’insegnamento dell’ideologia gender nelle scuole di ogni ordine e grado. Il progetto è impegnativo, ma anche qui ci stanno lavorando.

Alimentare e sviluppare il femminismo, con tutte le sue nefaste teorie, qui non c’è bisogno di dilungarsi, le conosciamo.
Ridurre drasticamente i rapporti tra uomini e donne (o almeno, renderli il più possibile difficoltosi): se, infatti, si crea con l’aiuto dei mezzi di (dis)informazione un clima di diffidenza, sospetto, paura per quel che riguarda i normali rapporti tra uomini e donne, questi vengono ridotti. Anche in questo caso l’ipocrisia è una costante: non si dice certo che terrorizzare uomini e donne sia un modo per tenerli lontani, anzi, a parole si lavora per rapporti più aperti e liberi. Ma mentre si magnificano le qualità del mondo nuovo con liberi rapporti, nella pratica si diffondono  le paure più varie, facendo leva sui peggiori istinti umani. Qualche esempio:

Per le donne, paura delle malattie più varie (che, neanche a dirlo sono sessualmente trasmissibili sempre per colpa degli uomini),  paura della violenza da parte degli uomini (anche dentro casa), paura degli  stupri, paura dei pedofili (sempre uomini), invito alla denuncia degli uomini per qualsiasi nonnulla.  Per gli uomini, la paura è prima di tutto quella della rovina economica conseguente alla “lesa maestà” femminile; lasci una donna, finisce un rapporto?  Rischi ogni forma di vendetta ,  sotto forma di false accuse:  di stupro, di stalking, eccetera. Le  separazioni sono sempre costosissime e penalizzanti per gli uomini  al punto che molti preferiscono emulare Socrate e tenersi una moglie rompicoglioni piuttosto che troncare un matrimonio.   

Attraverso una propaganda mirata, si sostiene che in natura non esistano differenze tra uomini e donne, ma che queste siano frutto di un condizionamento sociale, cosicchè, facendo credere alle donne che il loro ruolo di madre sia una costrizione maschile e che siano invece destinate ad altre più appaganti “carriere”, si raggiunge lo scopo di distrarle dalla procreazione nell’età più adatta. Perché la scelta tra maternità e lavoro, è inevitabile, tanto inevitabile che, quando si presenta, lo slogan del grande fratello è che “le donne non devono esser costrette a scegliere” tra lavoro e carriera. La donna è talmente superiore che può avere entrambi, potrà sempre esser madre quando vorrà!  Però, nel caso della donna, il richiamo della natura ad un ruolo materno è troppo “built-in” per poterlo ignorare per sempre  e capita spesso che, quando poi le donne si accorgono di aver scelto comunque e di aver fatta la scelta sbagliata, sia ormai tardi per avere  figli. 

Insomma, se proviamo ad immaginare ciò che dicevo nel primo paragrafo, molte cose diventano comprensibili, e vanno al loro posto… ;)
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Offline Vicus

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #9 il: Dicembre 18, 2014, 14:44:13 pm »
Grazie freethinker. Propongo di mettere questa eccellente sintesi nella sezione In evidenza.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline freethinker

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #10 il: Dicembre 18, 2014, 17:38:21 pm »
Grazie per l'apprezzamento Vicus :D
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Offline Angelo

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #11 il: Agosto 16, 2016, 00:09:48 am »
Ecco un altro articolo che EVIDENZIA CHI PRENDE I SOLDI.

C'è l' Arcigay , 2 Associazioni ROM , l'associazione "21 luglio" ... Ci sono anche i nomi e cognomi, come vedete le femministe sono presenti di "striscio" ...  :shifty:

https://aurorasito.wordpress.com/2016/08/15/come-soros-manipola-le-elezioni-europee-e-italiane/


Ecco l’elenco completo delle ONG finanziate da George Soros per manipolare le elezioni in tutti gli Stati dell’UE. Le email di George Soros sono spaventose.
George-Soros-1940x1294Il miliardario statunitense e le sue ONG esercitano un potere immenso, e i documenti diffusi da DCLeaks mostrano come Soros fa cadere governi e istiga guerre civili, così da poter realizzare enormi profitti finanziari. Si tratta dell’immensa raccolta di minute, libri bianchi, schede su stanziamenti e piani mediatici che dettagliano come Soros e le sue ONG telecomandano governi e istituzioni finanziarie. È possibile trovare i documenti completi sul sito DCLeaks, che descrivono come Soros e la sua rete di ONG “sfruttano a sangue milioni e milioni di persone solo per arricchirsi ancora di più“. George Soros è un magnate, investitore, filantropo, attivista politico e autore ungaro-statunitense di origine ebraica dalla doppia cittadinanza. Guida oltre 50 programmi e fondazioni, sia globali che regionali. Soros viene definito architetto e sponsor di quasi ogni rivoluzione e colpo di Stato nel mondo degli ultimi 25 anni. Grazie a lui e ai suoi burattini, gli USA sono ritenuti un vampiro, non un faro di libertà e democrazia. I suoi servi succhiano sangue a milioni e milioni di persone solo per arricchirsi. Soros è un oligarca che sponsorizza partito democratico, Hillary Clinton, centinaia di politici nel mondo. Questo sito è volto a consentire a tutti di osservare i documenti secretati dell’Open Society Foundation di George Soros e delle organizzazioni correlate, come piani di lavoro, strategie, priorità e altre attività. Tali documenti fanno luce su una delle reti più influenti ed attive nel mondo. Ecco la lista completa delle ONG di Soros che manipolano le elezioni in tutti gli Stati membri dell’UE, con obiettivi, referenti e finanziamenti dei piani.




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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #12 il: Agosto 16, 2016, 00:41:47 am »
Ecco un altro articolo che EVIDENZIA CHI PRENDE I SOLDI.

C'è l' Arcigay , 2 Associazioni ROM , l'associazione "21 luglio" ... Ci sono anche i nomi e cognomi, come vedete le femministe sono presenti di "striscio" ...  :shifty:

Ottimo. E istruttivo. E' rassicurante sapere che c'è Soros a combattere "bullismo", "discriminazione" ed "estremismo".
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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #13 il: Agosto 23, 2016, 14:19:34 pm »
L'articolo ribadisce quello che già è stato scritto sopra. La "Open Society Foundation" da quale femminista famosa è presa come "modello di civiltà"?

FIKASICULA alias di Enza Panebianco del blog "Abbattoimuri".

Controllare per credere ---> https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/04/27/10-ragioni-per-decriminalizzare-il-sex-work/

https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/08/07/lappello-di-tampep-decriminalizzate-la-prostituzione/


http://www.ilgiornale.it/news/politica/soros-soldi-ai-rom-italia-assicurargli-ancora-pi-diritti-1298538.html

Da Soros soldi ai rom in Italia per assicurargli ancora più diritti
La Open Society Foundation di Soros nel 2014 ha finanziato con circa 50mila dollari i rom nostrani per metterli al centro del dibattito pubblico


Giuseppe De Lorenzo - Mar, 23/08/2016 - 12:31
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I rom e i sinti in Italia sono discriminati. Parola di George Soros. Inutile che gli italiani sostengano il contrario; che provino a far notare come la luce delle baracche la paghino i contribuenti; che i nomadi sembrano più dediti ai furti che ai lavori onesti; che sono loro a non volersi integrare e non i cittadini a discriminarli.


Inutile arrabattarsi. Soros ha deciso che gli italiani son razzisti.

Per questo nel 2014 ha finanziato con circa 50mila dollari i nomadi nostrani per metterli al centro del dibattito pubblico. E assicurargli nuovi diritti.

Le mail trafugate di Soros
Il finanziere, come noto, è a capo della Open Society Foundation, una sorta di Ong che finanzia attività varie in tutto il mondo allo scopo di "esportare la democrazia" e influenzare la politica. Nei giorni scorsi il sito DCLeaks ha pubblicato 2576 file segreti della Fondazione, portando alla luce il flusso di denaro che dalle tasche del finanziere ungaro-americano finiscono ai movimenti mondiali.

Tra i fortunati beneficiari risulta anche l'Associazione 21 Luglio, "un’organizzazione non profit impegnata nella promozione dei diritti delle comunità rom e sinte in Italia". La sigla campeggia nel rendiconto delle "Iniziative per l'Europa" della Open Society Foundation (disponibili qui) alla voce "Progetti per le elezioni europee del 2014". Si tratta per le precisione di 49.782 dollari americani tondi tondi. Non male. I quali vanno a foraggiare la voce di bilancio "Proventi da contributi su progetti" dell'Associazione che nel 2014 ammontava a 263.301,00 euro. Anche questa una bella sommetta. Soprattutto se si considera che una parte dei soldi è servita a pagare un video contro Matteo Salvini.

Ma tant'è. La descrizione dell'iniziativa benefica della Fondazione di Soros è ben dettagliata: "L'obiettivo - si legge - è quello di portare i diritti umani, la lotta alla xenofobia e la voce di rom e sinti al centro del dibattito delle elezioni Europee del 2014". Non solo. Il secondo desiderio era "ridurre i discorsi xenofobi durante la campagna elettorale" (chissà chi decide cosa è razzista e cosa no). Infine, Soros chiedeva il "monitoraggio delle fonti di informazione al fine di rilevare comportamenti discriminatori o di incitamento all'odio di razziale" nei confronti rom, sinti e migranti.

Riassunto: impedire ai media di "parlarne male" e assicurare ai nomadi ancora più diritti. Pure Soros insegna: gli italiani possono aspettare.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Chi finanzia il femminismo internazionale?
« Risposta #14 il: Agosto 23, 2016, 14:42:24 pm »
Soros è un vero filantropo:

Il denaro dietro il movimento transgender


(Fonte: Washington Times)

Il miliardario George Soros apre il portafogli per trasformare l’America

Tre anni fa una sentenza della Corte Suprema aveva spianato la strada per i matrimoni gay. In seguito, i media mainstream si posero una domanda: Cosa accadrà ora al movimento delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e dei transgender? Dopotutto avevano vinta LA grande lotta; e poi molte aziende avevano adottato politiche che bloccano la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, e due degli spettacoli più visti in America, “Modern Family” e “Glee”, contano oggi personaggi apertamente gay. All’epoca delle sentenza, Wilson Cruz, attivista LGBT, dichiarò alla CNN: “[la sentenza della Corte Suprema] è l’impulso iniziale che cambierà ogni cosa”.

Ciò evidentemente non poteva bastare. Affinché fosse sancito che il programma procedesse a pieno ritmo, il miliardario George Soros, attraverso la promozione della sua Fondazione Open Society e secondo quanto riporta la sua dichiarazione dei redditi, dedicò in quell’anno almeno 2,7 milioni di dollari per la causa transgender.

All’epoca alcuni repubblicani avevano erroneamente pensato che il movimento LGBT avesse raggiunto il suo scopo, che le guerre culturali fossero finite. Pensavano che il partito avrebbe potuto concentrarsi sulle questioni fiscali, che non erano fonte di alcuna divisione. Si sbagliavano: il movimento LGBT era appena stato messo in moto, e i gruppi affiliati a Soros stavano già pianificando la loro successiva ricompensa.

Dopo due anni, ed apparentemente venuto fuori dal nulla secondo l’opinione molti conservatori, il dibattito è esploso nuovamente questa estate, dopo che i legislatori del North Carolina hanno approvato una legge che obbligava le persone ad usare i bagni corrispondenti al loro sesso di nascita. Il Dipartimento di Giustizia è intervenuto, definendo tale legge una violazione della legge sui diritti civili, e i media sono impazziti vedendovi il loro nuovo movimento per i diritti civili.

Il fattaccio del North Carolina ha rappresentato un punto di non ritorno per i ben finanziati organizzatori LGBT, che hanno poi ottenuto grande successo in California (ovviamente), dove sono riusciti a garantirsi un progetto per lavorare anche in altri Stati durante un anno elettorale come il 2016. Il North Carolina è uno Stato dunque campo di battaglia, con implicazioni presidenziali, e i liberali amano combattere le guerre culturali. Dopotutto è stato il presidente Obama ad accendere il cerino.

In California, il Gay Straight Alliance Network, un’organizzazione con sede a Oakland, ha fatto molte pressioni per i diritti transgender. Secondo il suo sito web, il gruppo è un “LGBTQ di nuova generazione per la giustizia razziale e di genere, che consente... ai giovani leader alleati di sostenere, organizzare e mobilitare un movimento intersezionale”.

Il Gay Straight Alliance è riuscito, attraverso i suoi clubs, ad essere presente in oltre il 61% delle scuole della California, facendosi sostenitore nella realizzazione delle 11 leggi pro-LGBT dello Stato, tra cui un disegno di legge del 2013 che ha permesso agli studenti transgender di unirsi alle squadre sportive e di usare il bagno di loro preferenza.

La GSA ha altresì contribuito ad organizzare gruppi in North Carolina, insegnando a discutere del problema e contribuendo a creare un’azione-guida che ha dato agli attivisti LGBT un progetto per attività di lobbying, tra cui hashtag da usare sui social media, ed il modo corretto di presentare reclami presso l’Ufficio statunitense per i diritti civili.

Nel 2013 Soros aveva donato alla Gay Straight Alliance 100.000 dollari. Sempre nel 2013, il Los Angeles Gay and Lesbian Community Center ha ricevuto 130.000 dollari da mister Soros. La scorsa primavera al loro Leadership Lab è stata data voce sulla rivista Science, stimando l’impatto che un sondaggio porta a porta poteva avere sulla riduzione della transfobia tra la popolazione.

Il Leadership Lab scrisse che lo studio è “stato in grado di quantificare in modo indipendente l’impatto che stiamo avendo sugli elettori: la stessa diminuzione nell’omofobia avvenuta in quattordici anni di cambiamento incrementale verificatosi in passato, qui si sta verificando – in termini di elettori transfobici – nel corso di una singola breve conversazione con un propagandista del Lab. Oltretutto lo studio dimostra che questo approccio sta iniziando a contrastare l’odioso ‘mito del bagno’, che la nostra opposizione ha diffuso per spaventare gli elettori facendoli votare contro la comunità trans, elezione dopo elezione”.

Anche la Global Action for Trans Equality (GATE), con sede a New York, ha ricevuto 244.000 dollari da mister Soros. Il suo scopo principale è quello di riunire tutte le organizzazioni LGBT al fine di creare un megafono più forte, stabilendo le migliori tattiche e consigli per la raccolta di fondi.

Cosa avverrà di bello ancora per il movimento transgender?

La dichiarazione dei redditi di Soros ci fornisce qualche indizio.

Secondo questa, ha finanziato a New York un’organizzazione Streetwise and Safe, che ha lo scopo di sostenere un “progetto nazionale focalizzato sull’aumento della sicurezza per i giovani LGBTQ durante i rapporti con le forze dell’ordine e lo sviluppo di capacità di sensibilizzazione per promuovere i dibattiti sulle pratiche discriminatorie della polizia”.

Soros ha altresì donato 525.000 dollari a Justice at Stake, un gruppo che sta tentando di promuovere la diversità nei tribunali per le persone all’interno della comunità LGBT.

Il sito web del gruppo avverte che “Questa mancanza di diversità nella magistratura può portare alla comparsa di pregiudizi, e anche pregiudizi concreti. Una magistratura più diversificata migliora la qualità della giustizia per tutti i cittadini”.

Vedete, vincere le sentenze in tribunale non è sufficiente, per loro, per essere giusti, è necessario controllarli i tribunali…

E una volta raggiunto questo?


Secondo voi, i bagni transgender sono migliori o peggiori di quelli svedesi di cui si è tanto discussso, dove gli uomini sono obbligati a sedersi? :doh:
« Ultima modifica: Agosto 24, 2016, 14:58:08 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.