Autore Topic: Halloween va importato in Italia?  (Letto 9855 volte)

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Offline Vicus

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #30 il: Ottobre 31, 2014, 22:01:19 pm »
L’Halloween di oggi non ha nulla a che vedere con le feste celtiche, che non causavano i fenomeni -diffusi e documentati- di devianza legati alla cultura horror di oggi. Siamo in piena sindrome di Stoccolma culturale, ma chissà perché importiamo solo gli aspetti negativi degli altri paesi.
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2014, 23:06:40 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #31 il: Ottobre 31, 2014, 22:08:36 pm »
L’Halloween di oggi non ha nulla a che vedere con le feste celtiche, che non causavano i fenomeni -diffusi e documentati- di devianza minorile legati alla cultura horror di oggi. Siamo in piena sindrome di Stoccolma culturale, ma chissà perché importiamo solo gli aspetti negativi degli altri paesi.

innesti!
possono riuscire come  non possono riuscire. più che di sindrome di stoccolma, parlerei di un ritorno dela tarantolatria, naturalmente  in forma moderna. poi quanto qusto fnomeno sia morboso questo è un dato da vedere

Offline Lucia

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #32 il: Ottobre 31, 2014, 22:15:05 pm »

 
Buona Notte!
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2014, 22:30:49 pm da Lucia »

Alberto1986

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #33 il: Ottobre 31, 2014, 22:45:10 pm »
festeggiamola allora  :rolleyes:


(si, sono fatte da me per il grande piacere del mio figlio)



Molto belle. Brava.
Se facessi più zucche intagliate e meno interventi stupidi e litigiosi sul forum, saresti sicuramente più apprezzata.

Online Massimo

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #34 il: Ottobre 31, 2014, 22:59:20 pm »


Molto belle. Brava.
Se facessi più zucche intagliate e meno interventi stupidi e litigiosi sul forum,....

E chi ti dice che le due cose siano in contrasto tra loro?

Online Massimo

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #35 il: Ottobre 31, 2014, 23:09:16 pm »
p.s. qual'era la sede della nazione celtica per il quale affermi dell'invasione dell'Italia?
Era la Gallia, caro Zagaro. Prima che si chiamasse Francia in seguito all'arrivo dei Franchi, si capisce. Nel IV secolo prima di
Cristo i Celti invasero la Pianura Padana sconfiggendo gli Etruschi che dovettero ritirarsi in Toscana (si chiama così dal nome
latino degli Etruschi, Tusces). Nella Padania fondarono le loro città di Mediolanum (Milano), Brixia (Brescia) e Bergheim (Bergamo)
e naturalmente vi portarono i loro usi e costumi, anche religiosi, come far iniziare l'anno non dal solstizio d'inverno ma appunto
dal 1 Novembre. Questo è difatti il Capodanno Celtico. Si pensava che la notte del Capodanno celtico (questa) gli spiriti e le
anime dei defunti vagassero sulla terra e per spaventarle si addobbava le abitazioni di maschere orrende con una precisa
funzione apotropaica, cioè per mettere in fuga questi spiriti che inperversavano nel corso della notte, Halloween appunto.

Online Massimo

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #36 il: Ottobre 31, 2014, 23:16:02 pm »
L’Halloween di oggi non ha nulla a che vedere con le feste celtiche, che non causavano i fenomeni -diffusi e documentati- di devianza legati alla cultura horror di oggi. Siamo in piena sindrome di Stoccolma culturale, ma chissà perché importiamo solo gli aspetti negativi degli altri paesi.
Appunto: l'horror delle feste celtiche aveva una funzione apotropaica, quella di allontanare gli spiriti dei defunti che nel corso
della notte di Halloween poteva causare delle seccature ai viventi e alle loro proprietà. L'horror di oggi è un fenomento laico
di semplice sguaiatezza e divertimento di massa con una funzione di mero rilassamento trasgressivo fine a se stesso e di
scaricamento delle tensioni e delle paure collettive. Come anche il Capodanno, in fondo in fondo.

Offline Vicus

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #37 il: Ottobre 31, 2014, 23:51:08 pm »
Pare che nell'Halloween moderno, oltre all'elemento carnevalesco, ci sia una tendenza a calarsi in una realtà virtuale, a confonderla con un immaginario creato artificialmente. Non c'è nulla di strano in questo, la mitologia (anche quella Hollywoodiana moderna) è sempre inclusiva, una visione del mondo che si può far propria o rigettare ma non può lasciare indifferenti.
Il fenomeno è accentuato dal fatto che a causa della sostituzione della stampa con tecnologie orali-acustiche (audiovisivo) l'uomo moderno vive miticamente, e un mito non si può cancellare ma solo sostituire con un altro.
Capodanno e Carnevale non hanno questo elemento mitologico, servono per "scaricare gli umori" e sono elementi fondamentali della vita di una comunità.
« Ultima modifica: Novembre 01, 2014, 02:30:24 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #38 il: Novembre 01, 2014, 08:11:17 am »
Era la Gallia, caro Zagaro. Prima che si chiamasse Francia in seguito all'arrivo dei Franchi, si capisce. Nel IV secolo prima di
Cristo i Celti invasero la Pianura Padana sconfiggendo gli Etruschi che dovettero ritirarsi in Toscana (si chiama così dal nome
latino degli Etruschi, Tusces). Nella Padania fondarono le loro città di Mediolanum (Milano), Brixia (Brescia) e Bergheim (Bergamo)
e naturalmente vi portarono i loro usi e costumi, anche religiosi, come far iniziare l'anno non dal solstizio d'inverno ma appunto
dal 1 Novembre. Questo è difatti il Capodanno Celtico. Si pensava che la notte del Capodanno celtico (questa) gli spiriti e le
anime dei defunti vagassero sulla terra e per spaventarle si addobbava le abitazioni di maschere orrende con una precisa
funzione apotropaica, cioè per mettere in fuga questi spiriti che inperversavano nel corso della notte, Halloween appunto.

come vedi la storia è una serie di interpretazioni dell'uomo di oggi che legge la storia

dunque se vuoi considerare il nucleo originario dei celti allora dobbiamo parlare della Cultura di LaThiene, grossomodo la Svizzera di oggi. se invece consideriamo il mondo celtico non uno stato in senso moderno ma un koinè di lingua usi e costumi,allora parlimamo di un'area più vasta che comprende la Gallia,la Belgica, i Celtiberi, i Cisalpini,la Britannia e l'Irlanda, perfino la Galazia della Turchia odierna faceva parte di questa koinè
quindi parlare di un'invasione è un termine non adatto

http://digilander.libero.it/imiani/Romagna_preromana/conEtruschi1.html

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #39 il: Novembre 01, 2014, 09:47:26 am »
Citazione
Era la Gallia, caro Zagaro. Prima che si chiamasse Francia in seguito all'arrivo dei Franchi, si capisce. Nel IV secolo prima di
Cristo i Celti invasero la Pianura Padana sconfiggendo gli Etruschi che dovettero ritirarsi in Toscana (si chiama così dal nome
latino degli Etruschi, Tusces). Nella Padania fondarono le loro città di Mediolanum (Milano), Brixia (Brescia) e Bergheim (Bergamo)
e naturalmente vi portarono i loro usi e costumi, anche religiosi, come far iniziare l'anno non dal solstizio d'inverno ma appunto
dal 1 Novembre. Questo è difatti il Capodanno Celtico. Si pensava che la notte del Capodanno celtico (questa) gli spiriti e le
anime dei defunti vagassero sulla terra e per spaventarle si addobbava le abitazioni di maschere orrende con una precisa
funzione apotropaica, cioè per mettere in fuga questi spiriti che inperversavano nel corso della notte, Halloween appunto.

Esattamente.

I galli-celti si sono spinti fino anche al centro Italia per esempio Senigallia,nelle Marche si è chiamata così perchè è stata fondata dai Galli Senoni.

Lo riposto perchè è interessante,è una mappa della diffusione del sangue celtico in Europa...

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #40 il: Novembre 01, 2014, 11:43:55 am »
Ottimo lavoro, Salar. Tra l'altro, non lontano dal luogo dove sono nato io, a Matelica, nelle Marche, esiste una località di nome
Esanatoglia che prende infatti la sua toponomastica da una divinità celtica, Eso. Insieme a Lug e a Taranis formava la Triade
celtica (anche i Celti avevano la Trinità). Quindi esiste una forte possibilità che anch'io abbia sangue celtico nelle vene.

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #41 il: Novembre 01, 2014, 13:10:25 pm »
Citazione
Ottimo lavoro, Salar. Tra l'altro, non lontano dal luogo dove sono nato io, a Matelica, nelle Marche, esiste una località di nome
Esanatoglia che prende infatti la sua toponomastica da una divinità celtica, Eso. Insieme a Lug e a Taranis formava la Triade
celtica (anche i Celti avevano la Trinità). Quindi esiste una forte possibilità che anch'io abbia sangue celtico nelle vene.

Credo ti possa interessare,esiste una società Igenea che con un test che ordini su internet,ti permette di stabilire in modo esatto quelli che sono i tuoi antenati,se celtici,germanici o mediterranei.
E' un test scientifico,basato sui polimorfismi del cromosoma y ,che viene ereditato di padre in figlio.

Diversamente per avere un quadro ''statistico'' della situazione,ci sono sul sito Eupedia,oltre a interessanti mappe genetiche dell'Europa,anche una tabella con la tipizzazione genetica regione per regione,ci sono anche le Marche:

http://www.eupedia.com/genetics/italian_dna.shtml#frequency

Nello specifico R1b è aplogruppo celtico e germanico,i sottoinsiemi di R1b stabiliscono l'origine precisa,per esempio R1b L21 sono i celti insulari




R1b S28 sono invece i celti ''continentali'',tra cui i galli cisalpini (per esempio i galli senoni delle Marche che potrebbero essere i tuoi antenati)




R1b DF 27 sono i celtiberi




Qui c'è una spiegazione dell'origine e diffusione del ramo italico dei celti

The Italo-Celtic branch (S28/U152)

Starting circa 1300 BCE, a new Bronze Age culture flourished around the Alps thanks to the abundance of metal in the region, and laid the foundation for the classical Celtic culture. It was actually the succession of three closely linked culture: the Urnfield culture, which would evolve into the Hallstatt culture (from 1200 BCE) and eventually into the La Tène culture (from 450 BCE). After the Unetice expansion to Western Europe between 2300 and 1800 BCE, the Urnfield/Hallstatt/La Tène period represents the second major R1b expansion that took place from Central Europe, pushing west to the Atlantic, north to Scandinavia, east to the Danubian valley, and eventually as far away as Greece, Anatolia, Ukraine and Russia, perhaps even until the Tarim basin in north-west China (=> see Tarim mummies.

The Celtic Iron Age (late Halstatt, from 800 BCE) may have been brought through preserved contacts with the the steppes and the North Caucasus, notably the Koban culture (1100-400 BCE).

The Alpine Celts of the Hallstatt culture are associated with the S28 (a.k.a. U152) mutation, although not exclusively. The Italic branch (also S28/U152) is thought to have entered Italy in the 12th century BCE (see Villanova culture below), but there were certainly several succesive waves, as attested by the later arrival of the Cisalpine Celts from Gaul. The Belgae were another S28/U152 branch, an extension of the La Tène culture northward, following the Rhine, Moselle and Meuse rivers.

One common linguistic trait between Italic and Gaulish/Brythonic Celtic languages linked to the Hallstatt expansion is that they shifted the original IE *kw sound into *p. They are known to linguists as the P-Celtic branch (as opposed to Q-Celtic). It is thought that this change occured due to the inability to pronounce the *kw sound by the pre-Indo-European population of Central Europe, Gaul and Italy, who were speakers of Afro-Asiatic dialects that had evolved from Near-Eastern languages inherited from the Neolithic. The Etruscans, although later incomers from the eastern Mediterranean, also fit in this category. It has recently been acknowledged that Celtic languages borrowed part of their grammar from Afro-Asiatic languages. This shift could have happened when the Proto-Italo-Celtic speakers moved from the steppes to the Danube basin and mixed with the population of Near-Eastern farmers belonging to haplogroups E1b1b, G2a, J and T. However, such an early shift would not explain why Q-Celtic and Germanic languages did not undergo the same linguistic mutation. It is therefore more plausible that the shift happened after the Proto-Italo-Celts and Proto-Germanics had first expanded across all western and northern Europe. The S28/U152 connection to P-Celtic (and Italic) suggests that the shift took place around the Alps after 1800 BCE, but before the invasion of Italy by the Italic tribes circa 1200 BCE.

The expansion of the Urnfield/Hallstatt culture to Italy is evident in the form of the Villanovan culture (c. 1100-700 BCE), which shared striking resemblances with the Urnfield/Hallstatt sites of Bavaria and Upper Austria. The Villanova culture marks a clean break with the previous Terramare culture. Although both cultures practised cremation, whereas Terramare people placed cremated remains in communal ossuaries like their Neolithic ancestors from the Near East, Villanovans used distinctive Urnfield-style double-cone shaped funerary urns, and elite graves containing jewellery, bronze armour and horse harness fittings were separated from ordinary graves, showing for the first time the development of a highly hierarchical society, so characteristic of Indo-European cultures. Quintessential Indo-European decorations, such as swastikas, also make their appearance. Originally a Bronze-age culture, the Villanova culture introduced iron working to the Italian peninsula around the same time as it appeared in the Hallstatt culture, further reinforcing the link between the two cultures. In all likelihood, the propagation of the Villanova culture represents the Italic colonisation of the Italian peninsula. The highest proportion of R1b-S28 is found precisely where the Villanovans were the more strongly established, around modern Tuscany and Emilia-Romagna. The Villanova culture was succeeded by the Etruscan civilisation, which displayed both signs of continuity with Villanova and new hybrid elements of West Asian origins, probably brought by Anatolian settlers (who would have belonged to a blend of haplogroups E1b1b, G2a, J1, J2 and R1b-L23).
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Offline Lucia

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #42 il: Novembre 01, 2014, 13:20:28 pm »
E chi ti dice che le due cose siano in contrasto tra loro?
:lol:

solo che questa è la prima volta che faccio zucche di Halloween

Non vorrei che la prendereste come polemica, solo che sono anch'io interessata ai celti, sopratutto alla loro mitologia :

Si pensava che la notte del Capodanno celtico (questa) gli spiriti e le
anime dei defunti vagassero sulla terra e per spaventarle si addobbava le abitazioni di maschere orrende con una precisa
funzione apotropaica, cioè per mettere in fuga questi spiriti che inperversavano nel corso della notte, Halloween appunto.

chi pensava cosi? Gli antichi romani? MI potresti indicare la fonte?

Io so dei celti, senza essere specialista, che il loro al di là era paradisiaco, felice,
e che credevano nella reincarnazione delle anime (quindi non avevano neanche troppo tempo per girare per il mondo a spaventare la gente).
« Ultima modifica: Novembre 01, 2014, 13:32:34 pm da Lucia »

Offline zagaro

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #43 il: Novembre 01, 2014, 13:24:16 pm »
Credo ti possa interessare,esiste una società Igenea che con un test che ordini su internet,ti permette di stabilire in modo esatto quelli che sono i tuoi antenati,se celtici,germanici o mediterranei.
E' un test scientifico,basato sui polimorfismi del cromosoma y ,che viene ereditato di padre in figlio.

............................................

confondere genetica e storia è un discorso pericolosissimo, teoremi errati basati su assunti altretanto errati che incrociavano storia e genetica hanno portato  a quell'antropologia razzista che è stata alla base di quella ideologia che portato successivamente a quelle forme dello stato etico fascista che ben conosciamo .

la storia genetica ci potrà dira molto in ambito medico,
ma nulla ci potrà dire in ambito culturale

Online Salar de Uyuni

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Re:Halloween va importato in Italia?
« Risposta #44 il: Novembre 01, 2014, 13:48:06 pm »
Citazione
confondere genetica e storia è un discorso pericolosissimo, teoremi errati basati su assunti altretanto errati che incrociavano storia e genetica hanno portato  a quell'antropologia razzista che è stata alla base di quella ideologia che portato successivamente a quelle forme dello stato etico fascista che ben conosciamo .

la storia genetica ci potrà dira molto in ambito medico,
ma nulla ci potrà dire in ambito culturale

Hitler di genetica ne sapeva ben poco,perchè diversamente non avrebbe tuonato contro i popoli slavi inferiori da sterminare dal momento che l'aplogruppo slavo R1A è presente in percentuali molto alte,fino al 30% in Germania
Quindi quasi un terzo della Germania è slavo,come gli inferiori polacchi,o gli ancora più inferiori russi.



La scienza,quella vera,dice cose che alle ideologie possono risultare MOLTO sgradevoli.

SE HITLER AVESSE AVUTO A DISPOSIZIONE UN TEST COME QUELLO DI IGENEA POI IL MEIN KEMPF NON LO AVREBBE SCRITTO PROPRIO PERCHE' UDITE,UDITE,LO SAPEVATE QUAL E' L'APLOGRUPPO DEL SIGNOR HITLER

E1B1 OVVERO NORD-AFRICANO MEDIOORIENTALE L'APLOGRUPPO PRINCIPALE DEGLI EBREI ASKENAZI

Cioè se fosse esistito davvero una tipizzazione genetica allora come c'è adesso,il signor Hitler avrebbe chiuso subito bottega...
Altrochè razza ariana.

http://www.dailymail.co.uk/news/article-1305414/Hitler-descended-Jews-Africans-DNA-tests-reveal.html
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