Autore Topic: Il punto su Trump (con note sul femminismo)  (Letto 932 volte)

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Offline Vicus

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Il punto su Trump (con note sul femminismo)
« il: Marzo 28, 2017, 10:46:32 am »
Il punto su Trump

Fonte: Global Research

Di Paul Craig Roberts

Se gli amareggiati supporters di Obama restarono ciecamente convinti che sarebbe stato il loro uomo a condurre l’Agenda di Washington – non già gli insiders che avevano occupato il suo Governo –, oggi anche i miserevoli scoraggiati di Trump stanno cercando rifugio nel medesimo convincimento. Purtroppo la realtà è sempre peggiore dell’illusione: difficilmente vedremo mai all’opera il lato buono di Trump; solamente quello pessimo di un maggior inquinamento e maggiori danni alla sicurezza sociale.

Molti di coloro che si dicono d’accordo su tale punto non sono d’accordo sulla sua spiegazione. Alcuni insistono difatti sul fatto che fin dal principio fosse proprio Trump, e non Hillary, la scelta dell’establishment e che la fiera opposizione verso Trump giocata dai mezzi di comunicazione sarebbe stata nient’altro che un’orchestrazione per convincere l’America che Trump era con loro.

Io la penso diversamente. Trump, ancor prima di avere un’organizzazione e una squadra per poter stabilire il suo programma, iniziò a minacciare il potere complesso militare (e di sicurezza) e quello dei ladrocini di Wall Street. Ma a differenza di Michael Corleone, Trump è stato incauto. Di conseguenza la CIA, l’FBI, l’NSA, i democratici, John McCain e Lindsey Graham, e i prostituiti mezzi di comunicazione hanno incastrato Trump descrivendolo quale colluso dei Russi per rubare la vittoria della Clinton; all’occorrenza sono state allestite immediate manifestazioni in tutto il mondo con accuse continue e crescenti che ritraevano Trump e i suoi associati come burattini manovrati da Putin. Si è giunti al punto di produrre delle liste di proscrizione di quei siti web che denunciano le pericolose provocazioni di guerra di Washington con Russia, Cina e Iran.

L’attacco a Trump sembra aver avuto successo: in prima battuta ha perso il suo Consigliere per la Sicurezza Nazionale che non a caso stava favorendo la normalizzazione delle relazioni con la Russia. Trump è stato quindi costretto a dimostrare che non stesse lavorando con Putin nominando come Consigliere per la Sicurezza Nazionale un russofobo, ovviamente rimandando a data da destinarsi un incontro con Putin che egli voleva organizzare quanto prima e destinato a ridimensionare le tensioni causate dagli ultimi tre presidenti USA. La CIA ha vinto la partita creando un ambiente ostile a qualsiasi pensiero che la Russia non sia un avversario pericoloso o la principale minaccia davanti la quale si trovano gli Stati Uniti; in altre parole chi lavora ed agisce con l’intento di voler ridurre le tensioni tra potenze nucleari diventa una prova vivente del suo essere un agente russo od al massimo una “vittima” di Putin. La vittoria della CIA significa che la prospettiva di un Armageddon nucleare rimane attiva sul tavolo, con il budget del compartimento militare al sicuro ed anzi in aumento.

Rimango ogni volta sbalordito nell’osservare l’operato della sinistra liberal/progressista, che agisce al fianco della CIA contro la pace favorendo il globalismo contro la classe lavoratrice. La sinistra si è scagliata contro i maschi bianchi eterosessuali trasformando tale classe lavoratrice da gruppo di vittime dell’oligarchia a presunti carnefici di donne, neri, omosessuali e rifugiati musulmani.

La sinistra politica, ritenuta comunemente una forza di pace, è in realtà un elemento essenziale alla propaganda di guerra dato che un conflitto sarà il probabile esito del livello di tensione esistente oggi tra Stati Uniti e Russia. Spalleggiando la CIA nello svantaggiare il Presidente Trump impedendogli di ridurre le tensioni, la sinistra liberal/progressista è responsabile dell’imminente pericolo. Queste tensioni sono difatti sempre più pericolose, perché conducono a situazioni di alto allarme che, insieme a tempi brevi di avvertimento, falsi segnali di missili in arrivo e diffidenza, sono in grado di creare una situazione strategica pericolosa.

La continua propaganda anti-Russia – propagata da Washington, dalla NATO e dagli spregevoli venduti media occidentali – ha lo scopo di orchestrare una ‘Minaccia Russa’ e prevenire una riduzione delle tensioni tra le potenze nucleari. La demonizzazione del presidente della Russia e le smaccate false accuse contro il suo Paese – ad esempio l’interferenza nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, l’invasione dell’Ucraina, la ricostruzione dell’Impero Sovietico, etc. – sono percepite dai Russi come una campagna di propaganda per preparare le popolazioni occidentali ad un attacco nucleare preventivo contro la Russia. Difatti, le esercitazioni militari dispiegate al confine della Russia delle forze della NATO vengono percepite dai Russi come troppo esigue e prive di forza perché abbiano conseguenze; sono soltanto un’orchestrazione per continuare ad indicare una ‘Minaccia Russa’ agli occhi delle indifferenti popolazioni occidentali. Il Governo russo è consapevole che tutto questo assomiglia molto da vicino alla preparazione di un attacco. Proprio come Saddam Hussein, Gheddafi e Assad sono stati demonizzati dai funzionari del Governo degli Stati Uniti, oggi tocca a Putin. La situazione di pericolo non potrebbe essere più evidente.

Eppure, i sostenitori di Hillary sono completamente ciechi di fronte a ciò che sta accadendo, come lo è la sinistra liberal/progressista, lo sono gli idioti Governi dell’UE e i media venduti. Come ha dichiarato lo stesso Presidente Putin: “Nessuno ci da retta quando segnaliamo il pericolo imminente”.

Per quanto dannoso possa essere un oleodotto per l’ambiente, è un nonnulla in confronto ad una guerra nucleare. Nel volersi opporre a Trump ha prevalso l’emozione sulla ragione e l’odio sul giudizio. Le conseguenze per la vita sulla terra saranno catastrofiche.

Con i due scenari apocalittici descritti qui sopra, che probabilmente avverranno in combinata, una mente sana non può che domandarsi per quale motivo la sinistra liberal/progressista si preoccupa per i servizi igienici trans e la libertà dei musulmani di emigrare in Europa e negli Stati Uniti? È questo il modo in cui si (e ci) auto-distraggono dai veri e minacciosi problemi?

Abbiamo raggiunto il punto in cui l’esternalizzazione dell’attività economica e quella necessaria al complesso militare sono sul punto di provocare un eccidio globale.

Considerando tali, terribili circostanze, fattivamente ha poca importanza se sempre più rifugiati musulmani – i cui Paesi e le cui prospettive abbiamo distrutto con le nostre guerre di egemonia e che possono essere in cerca di vendetta per quello che hanno sofferto – siano in entrata in Occidente; il pericolo di essere investiti su un ponte di Londra o ad una fermata di un autobus tedesco da un musulmano in cerca di vendetta è minore rispetto alla guerra termo-nucleare e ai cambiamenti catastrofici nella biosfera a cui andiamo incontro.

Ma non aspettatevi alcuna consapevolezza intelligente da alcun Governo occidentale o da qualsiasi membro dei venduti media occidentali. La verità è l’ultima cosa che interessa a questi fornitori di balle. Loro sono interessati alla produzione di false minacce, non ad affrontare quelle vere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Faust

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Re:Il punto su Trump (con note sul femminismo)
« Risposta #1 il: Marzo 28, 2017, 12:56:42 pm »
Potresti mettere un link all'articolo per favore? Vorrei inoltrarlo ad un po' di persone.
Confrontando globalmente uomo e donna, si può dire che la donna non avrebbe il genio dell'ornamento, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

- Friedrich Nietzsche