L’odissea del piccolo Cellie: per non dimenticare

Nell’interesse  supremo del minore: … “il sistema torchia angeli”

26102012174924aCarissimi colgo l’occasione per ringraziarvi dell’aiuto che state dando alla causa dei bambini in generale e del mio caso in particolare, (da stime prudenti parrebbe siano 150.000 in questo momento i casi analoghi al mio).
Qualora decidiate di trattare giornalisticamente questo mio “resoconto”  vi prego di darmi riscontro affinché possiamo divulgarlo sui nostri canali informativi.

Francesco Cellie ( genitore in lotta) a nome delle associazioni vicine

Le nostre assurde vicende al 22 febbraio sono ormai note a tutti (anche se i “garanti dei minori” si ostinano  a sostenere il diritto alla privacy del minore a costo di negare tutti gli altri diritti).

Il 22 febbraio infatti la Corte d’Appello di Lecce, sezione staccata di Taranto decretava che il minore potesse essere periziato pur restando con il padre naturale che lo stesso bambino aveva dalla data del 24 agosto (giorno in cui egli aveva deciso di denunciare l’entourage famigliare materno) già designato come suo protettore naturale.
Ricorderete che già si era parlato delle “meravigliose formule” utilizzate dal TdM  di Taranto, CTU, e avvocati di parte contraria al fine di portare a tutti i costi il piccolo angelo in una “sicura, accogliente e tranquilla CASA FAMIGLIA” con sbarre, orari rigidi, e telefonate filtrate ed in viva voce e con un mai specificato numero di incontri protetti col padre (che mai è stato indagato o designato come maltrattante dal coraggioso bambino).
Preciso che è stato grazie alle forti prese di posizione legale dell’avvocato Lorenzo Iacobbi e alla consulenza della Psicologa Lorita Tinelli se il Cellie è riuscito a tenere il piccolo angelo al sicuro e protetto.
Ma andiamo per gradi risparmiandovi i contorni che non sono mai mancati.
Il piccolo ha dovuto sopportare una serie di incontri con i servizi sociali di Massafra affrontando viaggi estenuanti sotto ogni punto di vista, approdati poi in un nulla di fatto poiché delegittimati poi dallo stesso Tribunale che dapprima li aveva richiesti.
Poi sono intervenuti i Servizi sociali di Brindisi, anche questi in seguito delegittimati dal Tribunale con loro sospiro di sollievo, visto che il Cellie padre si era rivolto a loro giustamente  per chiedere aiuto nella soluzione scolastica e anagrafica del piccolo, seppur rivoltosi direttamente agli assessori di competenza, signora Marica Rollo e signor Antonio Giunta (troppo difficoltoso invece risultò per loro impegnarsi a risolvere almeno in parte la triste vicenda che riguardava il piccolo TUTURANESE).
Poi gli incontri con il Consultorio Famigliare di Brindisi, finalizzati soprattutto a garantire un recupero madre figlio (unico diritto che il piccolo continua ad urlare di non volere). Ricordo che vi è una cospicua indagine in corso per accertare le responsabilità e i titoli di maltrattamento nei suoi confronti della quale ancora il sottoscritto ad oggi è tenuto del tutto all’oscuro.
A  mio modesto vedere lo si continua a maltrattare con il bene tacito del Giudice di “competenza” (??!!)
Poi in settimana la chicca che rappresenta solo una parte del loro sistema tutelare: all’inizio di maggio è incominciata la tanto auspicata Perizia Tecnica di Ufficio che va candidamente a scegliersi uno dei due giorni in cui il  piccino ha rientro a scuola (ricordo che per lui la scuola è iniziata a marzo inoltrato a causa del diniego ad oltranza del nulla osta da parte della Direttrice di Massafra, signora Capobianco Patrizia e del disinteresse generale di tutti gli operatori a vari titoli e livelli).
Questa settimana il top: Lunedi, incontro del   padre con il Consultorio Famigliare di Brindisi, Martedì perizia di 3 ore del piccolo presso il Tribunale per i minorenni di Lecce con la dottoressa Zecca Stefania; Mercoledì incontro di altre 3 ore sempre con la Dottoressa Zecca Stefania (è lei che saggiamente pianifica le perizie); Giovedì, incontro del piccolo con il Consultorio Famigliare di Brindisi e con la madre.
Ricordando a tutti che il piccolo è INNOCENTE e che ha solo 10 anni non pensate anche voi che tutto ciò sia (seppur condito dalla roboante e nauseante formula standard “nell’interesse supremo del minore”) esageratamente STRESSANTE ED INGIUSTO??!!
Angeli 0 – Sistema Erode 1000, e il tutto mascherato dai soliti teatrini  intitolati al Supremo Interesse Del Minore!
Diciamolo onestamente, questo è il sistema Erode che torchia gli innocenti ed i piccoli angeli, neppure il controverso mostro di Firenze ha subito tutto ciò!
Con l’auspicio che termini al più presto e che non vi siano altre illuminate e cervellotiche invenzioni ad personam, un abbraccio a tutti coloro che vorrebbero una Giusta Giustizia in un Libero Stato.

Francesco Cellie

Movimento Contro Erode delegazione Fe.N.Bi. Brindisi.

PS  In questi giorni abbiamo avuto la conferma che la segreteria del Presidente della Repubblica si è attivata sul caso, a sua volta sensibilizzata dalla senatrice Alessandra Gallone, che da tempo segue trepidante la vicenda del piccolo Cellie.

 

2 pensieri riguardo “L’odissea del piccolo Cellie: per non dimenticare

  1. Perché tutto questo a un ragazzino di solo 10 anni la giustizi Italiana che si mettesse una mano sul CUORE e riflettesse un po è inaccettabile tutto questo non si può più.

  2. Quando è che sto ragazzino lo lasciano vivere la sua fanciullezza serenamente questi strizzacervelli da strapazzo

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